Si ripropone la sfida tra Magistratura-Patronaggio- e Politica -Salvini. Il magistrato di Agrigento dispone lo sbarco di tutti i 47 migranti della nave Sea Watch 3

Risultati immagini per foto di luigi patronaggio

Si ripropone la sfida tra il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Stavolta il magistrato sembra avere un potere -giudiziario- più imponente o più forte dei poteri-politici- del Viminale.   Su disposizione infatti della Procura di Agrigento la nave Sea Watch 3 dal porto di Lampedusa si trasferirà a Licata .

La Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto il sequestro della nave e lo sbarco immediato dei migranti.     Nei guai il comandante Arturo Centore, iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il provvedimento è stato notificato dalla Guardia di finanza, contestualmente alla notifica del sequestro probatorio. Ormai sembra che le disposizioni del ministro Salvini si dissolvano come neve al sole.

“Sequestro probatorio per violazione dell’articolo 12 del testo unico dell’Immigrazione – ha spiegato il famoso Procuratore capo di Agrigento: Luigi Patronaggio – Il mezzo navale è stato posto a disposizione di questa Procura che ne ha disposto, previo sbarco dei migranti, il trasferimento sotto scorta nel porto di Licata. I migranti posti in salvo saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per la identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria. Le indagini proseguiranno sia per l’individuazione degli eventuali trafficanti di esseri”. I primi due immigrati a scendere sono stati un disabile e una donna incinta. Gli altri, a piccoli gruppi, sui gommoni della Capitaneria di porto.   Il ministro Salvini -sappiamo – è infuriato ma adesso anche impotente a rettificare la situazione di protagonismo della magistratura

Prosegue il teatrino giudiziario sulla vicenda della nave Sea: a giudizio per sequestro di persona anche Conte, Di Maio, Toninelli

CATANIA

Risultati immagini per IMMAGINE DI INGIUSTIZIE

di    R.Lanza

Un teatrino giudiziario che sposta i suoi attori financo in Parlamento per la procedura. Abbiamo l’impressione che in Italia si lotta solo per dare dimostrazioni di potere: i magistrati ai politici potenti, nel caso ai governanti divisi fra loro, incollati solo dalla competenza del premier , i leader per accrescere il loro elettorato rispetto al movimento politico oggi più popolare.  Quindi un’altra “tegola” per tutti loro: Indagati per sequestro di persona il prof. Giuseppe Conte, Danilo Toninelli, Luigi Di Maio e Matteo Salvini nell’ambito della inchiesta sulla nave Sea watch ferma davanti alle acque di Siracusa a fine gennaio con 47 persone a bordo, tra cui 15 minori.

E’ diventata una storia senza fine. Ricorderemo che ill mese scorso la Procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione sia per Matteo Salvini, che per il premier Conte e i due ministri, Di Maio e Toninelli.      Il Procuratore  Carmelo Zuccaro aveva chiesto l’archiviazione per Matteo Salvini sul  caso Diciotti. Una valutazione che non era stata condivisa dal tribunale dei ministri, che aveva deciso di chiedere l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno. Una richiesta bocciata dalla giunta per le Immunità del Senato che a marzo, con il voto decisivo del M5s, ha negato il processo per il leader della Lega. Decisione condivisa poi dall’aula.   Fiumi di parole sulla vicenda che ha distolto i governanti dalla reale piaga della  crisi economica- e disoccupazione- che avvolgono da anni l’Italia

A gennaio i 47 migranti furono costretti a restare per dieci giorni sulla nave umanitaria prima di poter scendere al porto di Catania. Saranno adesso i giudici del Tribunale dei ministri a diventare protagonisti. Avrà 90 giorni di tempo per decidere, e la sua deliberazione non è impugnabile se accoglierà l’archiviazione.

Immagine correlata
Salvini commenta amaramente:”La Procura distrettuale della Repubblica di Catania mi comunica che ha trasferito al Tribunale per i reati ministeriali gli atti del procedimento penale nei miei confronti per sequestro di persona. Ci risiamo. Questa volta il fatto l’avrei commesso fra il 24 e il 30 gennaio 2019“. “E’ la nave olandese che è intervenuta in acque libiche. Se n’è fregata dell’alt e delle indicazioni del governo olandese di andare in Tunisia e ha messo a rischio la vita delle decine di migranti a bordo per arrivare in Italia con un gesto politico”, ha continuato. “Sono arrivati in Italia, li abbiamo curati e li abbiamo fatti sbarcare e abbiamo lavorato per redistribuirli. Il risultato è che c’è un procedimento penale nei miei confronti“.

I colleghi ministri possono dire quello che vogliono, ma finché sono ministro i porti rimangono chiusi”, ha detto ancora il vicepremier aggiungendo: “Ai giudici che decideranno e ai colleghi ministri che vedo che in queste ore hanno qualche dubbio, dico che i porti italiani sono e rimangono chiusi ai trafficanti di esseri umani, agli spacciatori di droga, di morte e di armi e gli scafisti in Italia non ci arrivano. Possono processarmi altre 18 volte ma io, finché faccio il ministro, non cambio idea”

Se il ministro Di Maio- (che accusa il suo collega vicepremier di sentirsi “Napoleone”)- e il ministro Trenta la pensano in maniera diversa, me lo dicano tranquillamente in Consiglio dei ministri e faremo una sana e franca discussione“, ha concluso Matteo Salvini con toni polemici..

Vittoria: adescamento via social, arrestato per violenza su minore

Risultati immagini per immagine di violenza su minorenne

–Chi abusa di un minorenne è condannabile in ogni caso anche quando c’è il consenso del violentato.  Questo emerge dal procedimento giudiziario in esame che ricorda il recente caso dell’attrice Asia Argento e il minore Jimmy Benett  ….L’indagato ha sì ottenuto il consenso della vittima ma questo non lo scusa e risponderà di violenza sessuale su minore –– La legge anche se non vi è stata violenza o minaccia nei confronti delle vittime, quando queste hanno meno di 14 anni prevede la stessa pena di chi ha esercitato violenza fisica. Il legislatore non scusa l’ignoranza della conoscenza del soggetto agente dell’esatta età della vittima; inoltre non avendo questa ancora raggiunto un grado di maturità tale da poter scegliere liberamente, il legislatore ha previsto pene uguali per chi compie atti sessuali con minore consenziente ma minore degli anni 14 e chi esercite su di esse violenza o minaccia”.
Durante l’attività investigativa l’indagato è stato sottoposto a perquisizione domiciliare disposta dal Pubblico Ministero e la Squadra Mobile insieme ai colleghi del Commissariato di Vittoria sequestravano diversi file e congegni informatici tuttora in fase di analisi. L’indagato nonostante la perquisizione domiciliare rivolgeva sui social  minacce  alle famiglie delle vittime perché lo avevano denunciato.

Risultati immagini per immagine di violenza su minorenne
Ieri in tarda mattina gli investigatori della Polizia di Stato hanno ricevuto l’ordine di cattura e pochi minuti dopo l’indagato veniva arrestato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. La Polizia Scientifica lo ha fotosegnalato e subito dopo è stata applicata la misura cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari. “La Polizia di Stato di Ragusa ha potuto assicurare alla giustizia un altro criminale grazie alla collaborazione delle famiglie delle bambine che hanno aiutato gli investigatori a fare chiarezza su quanto accaduto – dicono dalla Questura di Ragusa – La Squadra Mobile pone il massimo dell’attenzione su questi fenomeni sempre più frequenti di adescamento dei minori via social network e instant messenger, spesso covo di soggetti che pongono le loro attenzioni sessuali sui minori. È necessaria una costante vigilanza da parte degli adulti sull’utilizzo degli smartphone da parte dei più piccoli, ignari della perversione di alcuni”. E avverte: “Nel caso in cui altre vittime fossero state adescate, si prega di contattare la Squadra Mobile al numero 0932/673063 o 0932/673696”.

(Comunicazione ST.)