Irlanda del Nord: uccisa una Giornalista testimone degli scontri tra dissidenti e Polizia

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    GIORNALISMO COME MISSIONE: SPESSO IL GIORNALISTA PAGA UN PREZZO ALTO, CON LA VITA, IL DOVERE DI INFORMARE

Irlanda del Nord. tensioni e delitti. Una giornalista 29enne è stata uccisa a Londonderry,  la polizia ha definito l’episodio  un “incidente terroristico”. “Posso purtroppo confermare che a seguito di scontri a colpi d’arma da fuoco la notte scorsa a Creggan è rimasta uccisa una donna di 29 anni”, ha comunicato sui social per la polizia nordirlandese, Mark Hamilton, annunciando l’apertura di un’inchiesta.

La giornalista uccisa , identificata per Lyra McKee, non si sa bene per quale motivo.   Aperte le indagini.

McKee era dietro alle auto della polizia e sarebbe stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco mentre sulle Land Rover dei militari  venivano lanciate bottiglie lanciafiamme Molotov.

Una dichiarazione di una giornalista Leona O’Neill presente sul luogo:  “Ero in piedi accanto a questa giovane donna quando è caduta accanto a una Land Rover della polizia stasera. Ho chiamato un’ambulanza per lei, ma la polizia l’ha messa nella parte posteriore della propria Land Rover e l’ha portata all’ospedale dove è morta, a soli 29 anni. Ho il voltastomaco stanotte“.

Torna alta la tensione in Irlanda del Nord. Donna uccisa durante scontri con la polizia: "È  terrorismo"

Foto (ag) – Scontri dio dissidenti con la Polizia- Uso di bottiglie Molotov

Si apprende anche che, gli scontri a Londonderry con i dissidenti repubblicani sono scoppiati dopo alcuni raid della polizia in abitazioni nelle zone di Mulroy Park e Galliagh.

Disco verde dell’Europa a Guaidò presidente Venezuela, Mosca stigmatizza invece il riconoscimento dei big europei

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(foto Archivio Sud Libertà)

Disco verde  di Francia, Regno Unito e Spagna  e adesso di Austria, Svezia, Danimarca, Germania, Lituania, Lettonia e Olanda sul riconoscimento di Guaidò. E mentre l’Italia non si è ancora pronunciata, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto “Responsabilità e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri alleati e tutti i nostri partner dell’Unione europea”

Maduro -è noto –  ha respinto nettamente l’ultimatum europeo e non ha escluso il rischio di una guerra civile.

Sul tema il ministro degli Esteri francese Jean Yves Le Drian ha comunicato : “E’ presidente ad interim” ed “è legittimato” a indire nuove elezioni presidenziali, ha spiegato, seguito dal primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, che ha riconosciuto Guaidó come presidente del Venezuela in modo “esplicito e chiaro”.

Anche il Regno Unito ha riconosciuto Guaidó come “presidente provvisorio” del Venezuela, sottolineando che non avendo Maduro convocato elezioni presidenziali “negli 8 giorni che ci eravamo prefissati” il Regno Unito “insieme ai suoi alleati europei ora riconosce Juan Guaidó come presidente ad interim fino a quando si potranno tenere elezioni credibili”.

A unirsi al coro anche l’Austria di Sebastian Kurz, inizialmente contraria al riconoscimento e che ha cambiato idea, dopo una conversazione telefonica con il presidente ad interim. “. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel “Guaidò è la persona con la quale dialoghiamo e dal quale ci aspettiamo che avvii il prima possibile un processo elettorale”.

A non riconoscere Guaidò è invece l’Irlanda, che chiede elezioni “libere e giuste” nel Paese. L’Italia sembra assumere una posizione di attesa più che diplomatica….

Disco rosso al riconoscimento di Mosca che ” invece stigmatizza il riconoscimento dei big europei parlando di tentativo ” di legittimare una usurpazione del potere” e di “ingerenza diretta e indiretta” negli affari interni del paese latino americano.

Papa Francesco chiede perdono in Irlanda per gli abusi di pedofilia della Chiesa

Pedofilia. Papa Francesco chiede perdono in Irlanda per gli abusi della Chiesa.   Dà la prova che le storture della Chiesa, o meglio di alcuni sacerdoti deviati, non vanno coperte ma condannate pubblicamente per porre fine a questi atti orroici.  Ma nella Chiesa cattolica c’è sempre qualcuno- o per un motivo o per un altro -nell’alta gerarchia che vuol offuscare l’operato del Papa     Ci prova così l’ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò  che accusa Papa Bergoglio di aver taciuto sugli abusi del cardinale di Washington, Theodore McCarrick.

– Nunzio a Washington fra il 2011 e il 2016, Viganò afferma che Papa Benedetto XVI aveva sanzionato privatamente McCarrick, ma solo dopo anni che erano emersi allarmi sul suo comportamento. Il nunzio dice di averne parlato a Papa Francesco quando lo incontrò nel 2013. McCornick “ha corrotto generazioni di seminaristi e sacerdoti e Papa Benedetto gli aveva ordinato di ritirarsi ad una vita di preghiera e penitenza”, avrebbe detto allora il nunzio, che accusa Papa Francesco di non aver preso alcun provvedimento, lasciando che McCarrick continuasse ad avere un ruolo pubblico.

– Durante il suo volo di ritorno da Dublino –  il Papa ha commentato le accuse lanciate da Viganò. “Ho letto questa mattina. Dico sinceramente: leggete voi attentamente quel comunicato e fate voi il vostro giudizio – ha sostenuto Bergoglio, rivolgendosi ai giornalisti presenti sul volo – Io non dirò una parola su questo: credo che il comunicato parla da sé e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni“.

–  Papa Francesco sospende McCarrick dopo le molestie ad un chiericchetto . .

Video del Papa in aereo di ritorno dal successo in Irlanda (concesso a Sud Libertà -Tv2000)