Equitazione, domani venerdi 24 il Presidente della Regione Sicilia Schifani e il sindaco Lagalla inaugurano la “Fiera Mediterranea del Cavallo”

 

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Prenderà il via domani, venerdì 24 novembre, la quinta edizione della “Fiera Mediterranea del Cavallo”, organizzata dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli. Palcoscenico della manifestazione il campo ostacoli della Favorita di Palermo, che riapre i cancelli dopo gli interventi di recupero e di messa in sicurezza finanziati dalla Regione. L’inaugurazione della manifestazione è prevista alle 9,30: a tagliare il nastro saranno il governatore Renato Schifani e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

Nello stesso luogo saranno ospitati anche il Concorso Internazionale di Sicilia (da venerdì 24 a domenica 26) e la Coppa degli Assi (da giovedì 30 novembre a domenica 3 dicembre), il più longevo concorso ippico internazionale d’Italia, dopo Piazza di Siena a Roma, che torna a Palermo dopo 12 anni. Nel capoluogo siciliano arriveranno campioni e atleti da tutto il mondo: tra i più attesi il numero uno del ranking italiano Emanuele Gaudiano, vincitore proprio delle ultime due edizioni che si sono tenute a Palermo. Ci saranno anche Giulia Martinengo Marquet, Francesco Correddu, Roberto Previtali e il belga Loris Berrittella, recente vincitore di una prova di Coppa del mondo. E ancora, i calabresi Bruno ed Elisa Chimirri padre e figlia, oltre a tanti siciliani.

Si tratta di un evento di grande richiamo per il pubblico, non solo sportivo. Sono previste, infatti, anche rassegne allevatoriali, convegni, degustazioni di prodotti dell’enogastronomia siciliana in aggiunta alle competizioni di salto ostacoli, endurance, gare western, pony games, carrozze sportive, ai quali si aggiungeranno diversi momenti di intrattenimento con l’esibizioni di gruppi musicali. Il programma della prima giornata, venerdì 24, si articolerà soprattutto nel campo intitolato a Giuseppe Di Matteo, il bimbo ucciso dalla mafia che era un appassionato di equitazione. Su questo campo si terrà il battesimo della sella “in monta western e inglese” e quello dei rapaci (ore 9), l’esibizione di cavalli indigeni siciliani e sanfratellani e un gala equestre. Dalle 9,30 alle 17 nell’area bambini laboratori con gli asini, giochi e attività ludiche. Dalle 17,30 alle 20 nell’area della biodiversità esposizioni di equini, bovini e ovini autoctoni siciliani.

LA SICILIA ZONA ROSSA, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MUSUMECI SPIEGA IN CONFERENZA LE RAGIONI DELLA RICHIESTA

 

Catania

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in conferenza stampa oggi a Catania al PalaRegione, insieme agli assessori Ruggero Razza, Roberto Lagalla e Gaetano Armao, ha espresso le sue decisioni e preoccupazioni sul comportamento della popolazione antiCovid.. Le riportiamo:

«Se le misure non vengono osservate e se nessuno controlla e sanziona non otterremo alcun risultato». «C’è una minoranza di siciliani – ha spiegato – che per incoscienza o per altro non rispetta le regole causando grandi sacrifici sociali ed economici a tutti gli altri». Il presidente Musumeci, sulle polemiche per la zona rossa in Sicilia, è intervenuto parlando dell’Isola come di «una terra Pirandelliana dove ‘c’è chi la vuole cotta e c’è chi la vuole cruda», c’è sempre qualcuno che si lamenta, ma noi tiriamo dritto per tutelare salute e vite».

«I dati sono preoccupanti, o ne prendiamo atto, tutti, o si perde il senso della ragione e della solidarietà. Qui l’unico desiderio che diventa diritto è evitare che la gente muoia». «Basta dichiarazioni strampalate – ha aggiunto -servono confronto, collaborazione e umiltà, e non servono le polemiche». «E’ stata una decisione meditata e non dettata da spinte emotive, perché chi governa deve evitare scelte dettate dallo stato d’animo. Temevamo che il governo non condividesse la nostra esigenza e invece il ministro Speranza alla fine si è reso conto che dichiarare tutta la Sicilia zona rossa era l’unico possibile rimedio. Tutto che che servirà per fare ristabilire un dato epidemiologico fisiologico in Sicilia sarà fatto».

«Siamo una delle regioni con il più alto numero di contagi, ma siamo anche una di quelle che ha fatto un’ottima campagna di vaccinazione e che ha utilizzato già tutte le dosi. Se continuiamo ad usare l’aspirina anziché il bisturi però ci ritroveremo in primavera ad essere ancora chiusi».

Il presidente della Regione ha ricordato che «la Sicilia è la prima regione italiana per numero di vaccinazioni» e che le decisioni sulla zona rossa sono state adottate dopo «un attento esame con gli assessori Razza e Lagalla dei parametri del contagio». «La possibilità di adottare misure per ridurre l’impennata dei contagi, che ha seriamente preoccupato il governo e il sistema sanitario regionale – ha osservato – è una decisione sofferta e a lungo meditata. Non è una scelta dettata da spinte emotive».