Manifestazione nazionale degli infermieri professionali che, pur avendo stipendio basso, ha pagato un prezzo alto,eroico nel corso della pandemia

COVID-19, l'impatto della pandemia: analisi degli infermieri deceduti
Gli infermieri professionali richiedono maggiore attenzione governativa agli stipendi bassi della categoria

 

Gli infermieri oggi incrociano le braccia per 24 ore “contro le mancate scelte del Governo”.

Lo sciopero nazionale è stato proclamato dal sindacato Nursind per “la mancata erogazione dell’indennità di specificità in manovra, una professione usurante, ma non riconosciuta come tale, una carenza di organico che costringe la categoria a fare i salti mortali, tra turni doppi, riposi saltati e ferie non godute.

Gli infermieri – si legge nella nota del Nursind – dicono basta, hanno uno stipendio fermo da anni, congelato nel disinteresse delle parti, tanti sono deceduti nel corso della pandemia e hanno pagato un prezzo alto, eroico per il Paese Italia, è venuto il momento di incrociare le braccia a partire dalle ore 7.      Una laurea automatica per chi ha sostenuto all’epoca i corsi  di infermiere- la gran parte dei collaboratori professionali, oggi classificati D fino al massimo livello D6 non ha procurato benefici economici alla  categoria.     Mentre la categoria medica si ritrova oggi in vantaggio economico per la fruizione dell’Istituto dello “straordinario” quasi in ogni struttura ospedaliera delle Regioni.

Manifestazioni e sit in si terranno da Nord a Sud Italia, in tutti i capoluoghi di regione”.

ALTA FORMAZIONE COMMERCIALISTI IN SICILIA: CAMBIAMENTI NORMATIVI

 

Concluso il primo ciclo biennale di specializzazione a Palermo, Catania ed Enna

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Foto  Press

 ECCO I PRIMI “LAUREATI” DELLA SCUOLA SICILIANA

CATANIA

La SAF Sicilia, la Scuola regionale di Alta Formazione dei Commercialisti, ha “laureato” questa mattina (21 novembre) i 25 professionisti che hanno frequentato il corso di specializzazione “Bilancio, principi contabili e revisione”, il primo avviato nella città etnea dopo la costituzione della Scuola, avvenuta nell’aprile 2017.

«La conclusione del primo ciclo biennale della SAF nei corsi di Palermo, Catania ed Enna è per noi motivo di grande orgoglio, perché premia l’impegno della nostra categoria nell’affrontare con efficacia le sfide e i cambiamenti normativi di un contesto professionale sempre più complesso» ha affermato Giorgio Sangiorgio, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania e alla guida del Comitato esecutivo della Scuola formata dai 14 ordini siciliani. «Il corso di specializzazione che si conclude oggi, dedicato alla fondamentale attività di revisione del bilancio d’esercizio – ha spiegato il presidente Sangiorgio – consente ai professionisti formati di svolgere incarichi di consulenza e di revisione contabile con competenze avanzate e strumenti teorico-pratici innovativi, innalzando dunque gli standard qualitativi nella gestione delle imprese in un momento in cui, per l’entrata in vigore del codice della crisi e dell’insolvenza, la domanda di revisori legali si incrementerà in modo significativo».

Comunicato 5 stelle: “la formazione professionale vale più di una laurea ,oggi in netto ribasso”

Riceviamo e pubblichiamo:

 

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Gli ultimi dati pubblicati dal National Student Clearinghouse Research Center  che coprono il 97% delle strutture universitarie degli Stati Uniti) parlano chiaro: l’iscrizione al college è in calo per l’ottavo anno consecutivo. L’analisi mette in luce una tendenza che appare più ampia e complessa di quel che possa sembrare: al netto di alcune aree di studio che restano comunque molto ambite, in generale i giovani sembrano essere più orientati ad acquisire competenze pratiche invece che diplomi universitari.

Questa situazione trova riscontro in una trasformazione che sta avvenendo gradualmente nelle aziende. Anche quelle più rinomate e prestigiose incluse Appe e Google stanno cominciando a togliere dai requisiti fondamentali per ottenere un lavoro il diploma di laurea.

D’altra parte il divario tra formazione ed effettive necessità delle aziende è ormai evidente in moltissimi settori produttivi e sono sempre di più i giovani laureati che si trovano a svolgere lavori che non sono coerenti con i titoli di studio che hanno conseguito. Così il titolo di studio diventa sempre più spesso esclusivamente un elemento per valutare se il candidato è in grado di portare a compimento un progetto, più che garanzia delle competenze che possiede. Il recente sondaggio Freelancing in America 2018 ha rilevato che il 93% dei freelance con una laurea quadriennale afferma che la formazione professionale è più utile della laurea. Il 70% dei freelance ha partecipato a nuove attività di formazione negli ultimi sei mesi, rispetto a solo il 49% dei non freelance a tempo pieno che non ha svolto alcuna formazione professionale nello stesso arco di tempo.

Il cambiamento tecnologico esponenziale associato a costi di istruzione molto alti e, naturalmente, alla necessità di investire un tempo minimo di 4 anni da dedicare esclusivamente allo studio, stanno rendendo la formazione universitaria una strada difficile da scegliere, anche considerato il fatto che il costo di un’istruzione universitaria non è più direttamente correlato con i potenziali guadagni futuri.

In alcuni settori, inoltre, l’evoluzione è così rapida che l’obsolescenza delle competenze avviene nell’arco di pochi mesi, come per esempio nella programmazione software.

La conoscenza non è statica e oggi il vecchio modello dell’iper-specializzazione non rappresenta più il lavoratore ideale.  In questo quadro, il sistema della formazione si trova di fronte alla necessità di ripensare se stesso dalle fondamenta e sono sempre di più le soluzioni alternative alla formazione universitaria.

La Gates Foundation, fondata da Bill gates e da sua moglie, ha avviato il programma New Option Project, nel quale le aziende possono sviluppare un sistema di credenziali basato sulle competenze e gli aspiranti lavoratori  possono sottoporsi a un test per dimostrare la padronanza delle abilità o attitudini richieste e ricevere formazione specifica direttamente dall’azienda. L’associazione Innovate e Educate che collabora al progetto, ha dichiarato che le assunzioni basate sulle competenze rispondono più velocemente alle esigenze delle aziende e i lavoratori che vengono individuati secondo questi criteri in media hanno bisogno di meno formazione e hanno meno probabilità di lasciare l’azienda nel breve termine.

L’orientamento a privilegiare le competenze rispetto ai titoli di studio, in realtà, è ormai abbastanza diffuso almeno nelle grandi organizzazioni che più delle altre hanno a che fare con l’innovazione.

“Ottenere un lavoro nell’odierna IBM non richiede sempre una laurea” , ha dichiarato l’amministratore della società Ginni Rometty “..Firmato M5 S”

Disco verde al “Decretone”, domani torna in aula a Montecitorio ma la povertà aumenta ancora nel SUD e resto del Paese

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Palazzo Montecitorio- Roma – (Archivio Sud Libertà)

Il provvedimento sul reddito della cittadinanza      e Quota 100, approvato già approvato, da domani, lunedì alle 11.00 sarà all’esame dell’assemblea di  Montecitorio.   Sì, le leggi si fanno ma la povertà, si apprende, dagli più recenti rilevamenti, aumenta al SUD e nel resto del Paese. C’è qualcosa da rivedere, perchè non può funzionare così il sistema sociale…

Il decreto, in seconda lettura alla Camera, dovrà tornare al Senato per il via libera definitivo. Intanto un emendamento della Lega al decreto legge Rdc e quota 100, approvato nella notte dalle commissioni Lavoro e Affari sociali di Montecitorio, consente il riscatto della laurea con lo sconto a soli fini contributivi anche per gli over 45.

Le commissioni Affari sociali e Lavoro della Camera ha approvato, inoltre, la proposta di modifica al decreto con cui si stabilisce che ”la pensione di cittadinanza -venga erogata con modalità ordinarie di erogazione delle pensioni – in contanti – e non per il tramite della carta Rdc”. , il decreto dovrà poi tornare alla camera alta per la seconda lettura e per essere approvato in via definitiva entro il 29 marzo. Tra gli emendamenti dell’ultima ora, anche quello della Lega che estende agli over 45 il riscatto dei periodi di studi (post 1996) in versione “light”.

Nelle ultime sedute, gli emendamenti hanno in primis recepito l’intesa tra governo e Regioni sulla problematica dei cosiddetti navigator. Dovevano in teoria esser 6mila assunti (come collaboratori per 2 anni) da Anpal Servizi, quindi a livello centrale, per accompagnare nel percorso di ricerca del lavoro i beneficiari. Si erano create fibrillazioni con gli enti territoriali,  costituzionalmente idonei ad attivare  politiche attive.

Saranno 3mila quelli assunti centralmente come collaboratori e forniranno “assistenza tecnica” ai Centri per l’impiego delle Regioni. Tra queste ultime saranno spartite le risorse “avanzate”: potranno sfruttare un piano straordinario di assunzioni nei Centri per l’impiego, a decorrere dal 2020, fino a complessive 3.000 unità di personale, e a decorrere dal 2021 ulteriori 4.600 unità inclusa la stabilizzazione delle unità. A questo fine sono stanziati 120 milioni per il 2020 e 304 milioni annui dal 2021.

Si apprende anche che la  reggenza dell’Inps è stata affidata al duo Tridico-Morrone Tra le novità, la pensione di cittadinanza potrà essere pagata come tutte le altre, anche in contanti negli uffici postali o in banca, e non solo sulla card del reddito.

Tra le ultime proposte entrate, l’apertura delle offerte di lavoro dei centri per l’impiego anche ai cosiddetti working poor: anche chi ha un lavoro, ma pagato pochissimo, sarà infatti considerato disoccupato e potrà quindi entrare nel patto per il lavoro previsto nel programma del reddito di cittadinanza e ricevere le cosiddette ‘offerte congrue’.

Focalizzata la spinosa questione delle  famiglie con disabili,   Alla fine saranno circa 13 milioni, 17 a regime, le risorse destinate ad alzare le soglie dei requisiti patrimoniali e rivede la scala di equivalenza, consentendo, in particolare ai nuclei numerosi, di ricevere 50 euro in più al mese (con il sussidio che passa da massimo 1.330 euro a massimo 1.380 euro).

Tra le proposte di governo e relatrici (Elena Murelli e Dalila Nesci) c’era anche una sorta di ‘auditel’ per la valutazione del reddito di cittadinanza. Un campione di famiglie sarà sottoposto a test per verificare come funziona la misura, ottenendo in cambio l’esenzione dagli obblighi legati al reddito, tranne quello di dare disponibilità al lavoro e accettare offerte congrue.

Riflettori pure sul sussidio i ‘finti’ genitori single. Una previsione che però andrà a impattare su tutte le coppie di genitori non sposate e non conviventi, che dovranno presentare l’Isee congiunta, anche magari quando uno dei due non si occupa, almeno dal punto di vista economico, dei figli minori. Per questo, è stato garantito che ci saranno sei mesi di tempo per la presentazione di documentazione ulteriore emersa durante la conversione del decreto.

Proposte di aumentare gli ispettori sul campo: 100 finanzieri aggiuntivi e di 65 carabinieri per coprire la mole di lavoro aggiuntivo. E’ poi prevista la sospensione del beneficio (compresa la pensione di cittadinanza) non solo per condanne definitive, ma anche in caso si sia indagati o imputati. Nuova stretta sugli stranieri: non si potranno richiedere reddito e pensione di cittadinanza se si posseggono immobili del valore superiore a 30.000 euro non solo in Italia ma anche all’estero.

Sospeso  lo sconto delle bollette dell’acqua, per i beneficiari del reddito di cittadinanza. La proposta era contenuta in un emendamento per estendere il beneficio già previsto per luce e gas, presentato dalle relatrici in commissione Lavoro e Affari sociali della Camera. Il testo, che conteneva anche altre misure, è stato approvato eliminando la parte che riguarda le tariffe scontate.

(Ag.)