Le Vergogne dei Sindacati della Regione Siciliana : per i Magistrati una vera banda "Bassotti" –

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PALERMO – La Procura della Repubblica di Palermo  indaga sui vertici del Sadirs, il “Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Siciliana”. Sotto inchiesta per appropriazione indebita sono finite diciassette persone.

Fulvio Pantano, Francesco Madonia, Giuseppe Salerno, Antonino Drago, Benedetto Saputo, Francesco Pulizzi, Carmelo Raineri, Francesco Orlando, Anna Maria D’Arrigo, Sarina Messina, Giovanni Coco, Francesco Calabrese, Salvatore Guccione, Luca Crimi, Giuseppe Amato, Rosario Luca, Giuseppe Di Paola
Una vergogna per la Regione siciliana e per chi ha creduto nei valori più alti -ed onesti- del sindacato autonomo senza chiedere un soldo.    Anche i vertici del Siad di Palermo – Alberto Lo Curto, Enzo Bustinto, si trovano nei guai con la giustizia per distrazione di denaro destinato ad attività sindacale.

Fulvio Pantano è stato raggiunto dall’avviso di garanzia del procuratore Claudio Corselli e del Sostituto Dario Scaletta

che a breve chiederanno il rinvio a giudizio. L’inchiesta riguarda la gestione amministrativa del sindacato che rappresenta il secondo più rappresentativo della Sicilia.
Negli anni 2011 e 2012 i vertici regionali – la sede del Sadirs si trova a Palermo – e delle varie province siciliane si sarebbero appropriati, a vario titolo, di una cifra che supera il mezzo milione di euro per rimborsi vari, spese di missione (tali sarebbero stati considerati anche gli spostamenti casa-lavoro), contratti di collaborazione, cene di gala, ristoranti, telefonini, bollette, libri e giornali.

Secondo i pm di Palermo, i soldi sarebbero serviti per coprire costi che nulla hanno a che vedere con l’attività sindacale. Nel corso delle verifiche degli investigatori sarebbe emerso l’assenza delle pezze d’appoggio contabili. Non c’erano neppure i contratti che giustificassero il pagamento dei collaboratori e gli affitti di alcuni locali.

Si apprende inoltre che a  Pantano, segretario generale e tesoriere, viene contestata un’appropriazione indebita di 206 mila euro, di cui 45 mila euro transitati con undici bonifici dal conto corrente del sindacato a quello personale. Il resto sono soldi spese per cene – anche di gala – alloggi, bollette telefoniche, compensi per collaboratori in assenza di contratti, libri, giornali, affitti di locali (per i quali non c’è alcun contratto). Pantano risponde in concorso di tutte le presunte appropriazioni indebite contestata agli altri indagati. Sarebbe stato lui a dare il via libera ai rimborsi. Queste le cifre: Madonia (segretario generale), 61 mila euro; Salerno (segretario generale), 41 mila euro; Drago (segretario generale), 59 mila euro; Saputo (segretario generale), 22 mila euro; Pulizzi (segretario provinciale di Trapani), 35 mila euro; Raineri (coordinatore regionale), 41 mila euro; Orlando (componente della segreteria regionale), 17 mila euro; D’Arrigo (segretario provinciale di Messina), 4 mila e 200 euro; Coco (segretario provinciale di Agrigento), 11 mila euro; Calabrese (componente della segreteria regionale), 8 mila euro; Guccione (componente della segreteria regionale), 10 mila euro; Messina (componente della segreteria di Messina), 8 mila euro; Crimi (componente della segreteria di Catania), 13 mila euro; Amato (coordinatore della segreteria regionale), 15 mila; Luca (segretario provinciale di Catania), 9 mila e 800 euro; Di Paola (coordinatore regionale), mille e 900 euro.