Molte ombre di corruzione sulla Cassa edile- Interviene adesso Marcello La Rosa, difesa d’Ufficio

 

IL PRESIDENTE MARCELLO LA ROSA: «NUOVO CORSO PER LA CASSA EDILE CON STRUMENTI DI CONTROLLO VOLTI A GARANTIRE TRASPARENZA NEI PROCESSI»

«Il risultato investigativo eliminerà ogni ombra restituendo all’ente il ruolo di garante»

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CATANIA – 

«C’è grande amarezza per aver constatato presunte condotte illegali che hanno rovinato la reputazione di un Ente strategico per lo sviluppo del territorio come la Cassa Edile». A parlare è Marcello La Rosa,nella foto, presidente dell’Ente bilaterale di assistenza e mutualità che garantisce il rispetto della contrattazione nel settore delle costruzioni, in questi giorni al centro della cronaca per l’emissione “forzata” di Documenti unici di regolarità contributiva (Durc), che hanno avuto un peso – non indifferente – sugli esiti delle gare d’appalto edili nel capoluogo etneo.

Ad avviare le verifiche interne, proprio il nuovo presidente La Rosa (Ance) con l’ormai ex vicepresidente Giovanni Pistorio (Fillea Cgil) che, tra numerose difficoltà e diffidenze, di fronte a molteplici casi di Durc sospetti, presentarono una serie di querele in Procura. «Purtroppo, non si trattava di casi isolati – continua La Rosa – per ripulire le posizioni delle aziende, la Bni (Banca Nazionale Imprese) era stata più volte manomessa con regolarizzazioni manuali fra luglio 2013 e luglio 2018».

Un vero e proprio sistema fraudolento che è emerso nel 2018, a seguito della segnalazione di un imprenditore alla nuova governance della Cassa, insediatasi a marzo dello stesso anno. «Abbiamo dovuto avvalerci di una società specializzata – continua il presidente della Cassa Edile – per avviare un controllo a ritroso che ha messo in evidenza rimozioni manuali di debiti, nonché liquidazione di rimborsi malattie/infortuni sotto forma di crediti a favore di alcune imprese. Da lì è iniziato un periodo durissimo di scontri interni e tensioni. Un’escalation che ha spaccato letteralmente in due l’Ente, fino ad essere tacciato di tenere un atteggiamento ritorsivo nei confronti della vecchia governance. Si è reso necessario intraprendere un percorso di assoluta legalità teso ad azzerare vecchie logiche e meccanismi».

«Abbiamo insediato una nuova direzione e creato strumenti di controllo incrociato – continua la Rosa – volti a rafforzare e garantire l’assoluta trasparenza dei processi di rilascio del Durc, delle rateizzazioni, del pagamento delle malattie per le imprese e le prestazioni per gli operai. In questo periodo critico e delicatissimo per la stessa sopravvivenza della Cassa Edile, non abbiamo mai perso di vista il nostro lavoro: pur con tutte le difficoltà, il personale e la direzione hanno garantito regolarmente i servizi e le prestazioni per le imprese e i lavoratori nel pieno rispetto degli accordi territoriali e del contratto nazionale. In questo percorso ho potuto contare sul sostegno di Nino Potenza (Feneal Uil di Catania), di Giovanni Pistorio (Fillea Cgil Catania), del presidente Ance Catania Giuseppe Piana e della maggioranza del Comitato di Gestione della Cassa Edile. Un plauso alla Procura e al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza per il lavoro incessante che ha portato ad un ottimo risultato investigativo e che ha confermato i nostri sospetti iniziali. Il valore dell’azione giudiziaria, sono certo, inciderà sul futuro, restituendo all’Ente il prestigio e la professionalità che ha sempre avuto».

“Catania Sicura”: urgente il processo di rinnovamento edilizio.”

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#CATANIASICURA: «NEL NUOVO PRG INDISPENSABILE UNA CONCRETA STRATEGIA DI PREVENZIONE SISMICA»

CATANIA

Il dialogo istituzionale tra la task force di #CataniaSicura – istituita dall’Ance – e l’Amministrazione comunale della città etnea si arricchisce di nuove tematiche e azioni operative che hanno come obiettivo la concreta attuazione della prevenzione sismica all’interno del nuovo Piano regolatore Generale. Il presidente dei Costruttori Giuseppe Piana e i rappresentati degli Ordini professionali degli Architetti, Ingegneri, Geometri e Geologi hanno incontrato (ieri 11 febbraio) l’assessore alla Protezione Civile Alessandro Porto e il presidente della Commissione Urbanistica Manfredi Zammataro. Presenti Maurizio Catania dell’Ufficio di Gabinetto del sindaco e il dirigente dell’INGV di Catania Domenico Patanè.

«Il redigendo Prg di Catania – ha affermato Piana, affiancato dal vicepresidente Marcello La Rosa – è tra le maggiori opportunità che possono innescare l’urgente processo di rinnovamento edilizio e di messa in sicurezza del patrimonio esistente. Com’è noto, la maggior parte degli edifici pubblici e privati della città soffre di una gravissima vulnerabilità sismica e uno strumento di pianificazione urbanistica finalmente aggiornato consentirebbe di adottare regole certe su come e dove intervenire. Ma questa strategia non può prescindere dal bisogno delle risorse economiche necessarie, come quelle stanziate per il Sismabonus, e di cui Catania invece non può paradossalmente beneficiare perché non classificata in zona sismica 1, così come più volte denunciato».

Il passaggio da area 2 a 1 è per l’Ance e per tutti gli attori della filiera edile riuniti attorno a #CataniaSicura, il primo, fondamentale e indifferibile passo per accendere i motori del meccanismo propositivo di prevenzione antisismica, «anche perché – ha aggiunto il presidente Piana – la nostra è la città con il più alto rischio sismico in Europa, come confermano numerosi dati e analisi».

L’assessore Porto ha ribadito la partecipazione fattiva dei professionisti alle politiche urbanistiche della città di Catania proponendo «ulteriori spazi di confronto per affrontare tutti gli aspetti che riguardano la riqualificazione del tessuto urbano catanese – ha detto – Mi riferisco alla tutela ambientale, alle aree verdi, alle innovazioni per le smart city, al risparmio energetico, per poter collaborare a 360 gradi nell’interesse della cittadinanza». Di «urbanistica partecipata» ha parlato anche Zammataro, che guida la Commissione comunale di competenza: «Il Prg è una grande scommessa che riguarda il futuro dell’intera città – ha detto – i professionisti sono interlocutori fondamentali per creare un documento che sia condiviso anche fuori dalle stanze del Palazzo municipale».

Semplificazione dei documenti tra organi di vigilanza ed operatori

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Siglato protocollo tra Asp, Ispettorato Lavoro, Ente Scuola e Cassa Edile,

alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza

PROGETTO PILOTA IN SICILIA PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI

SINERGIA “DIGITALE” CONTRO L’INCREMENTO DI MORTI BIANCHE

Al via nel territorio di Catania il sistema delle notifiche preliminari on line
per ottimizzare la comunicazione tra organi di vigilanza e operatori dell’edilizia

CATANIA – «La Regione Siciliana sta lavorando in maniera attenta al tema delle infrastrutture, perché sa di poter mettere in campo risorse importanti: l’auspicio è che nella nostra Isola i cantieri edili possano essere sempre più numerosi, per dare nuovo slancio all’economia. Il governo si sta impegnando infatti attivamente per garantire alle imprese la celerità delle procedure, in un percorso di crescita che, con il progetto che avviamo oggi, tutela la salvaguardia sui luoghi di lavoro, allineando le procedure ai modelli europei». Queste le parole dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che questa mattina (26 febbraio) ha siglato il protocollo d’intesa “Notifica preliminare on line” nella sede catanese della Regione Siciliana, insieme ai rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale, dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, dell’Ente Scuola Edile di Catania e della Cassa Edile A.M.I.Ca.

Con la sigla del documento sarà ufficialmente avviato, entro trenta giorni, il Sistema Inserimento Notifiche Preliminari (Sinop) che consente di ottimizzare tramite piattaforma digitale la comunicazione tra organi di vigilanza e operatori dell’edilizia, relativa ai cantieri aperti e da avviare in tutti i Comuni della provincia etnea. La notifica preliminare, obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 81/2008, è la “carta d’identità” del cantiere con cui la committenza, o il professionista responsabile, denuncia l’inizio delle attività al servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asp (Spresal), alla direzione territoriale Lavoro, e in copia all’amministrazione concedente.

Il software è stato finanziato dall’Ente Scuola Edile di Catania, in collaborazione con la Cassa Edile provinciale: «Si tratta di un cambiamento epocale nel settore, anche in termini di trasparenza e legalità – ha affermato il presidente dell’Ente Marcello La Rosa – tramite l’uso di posta elettronica certificata e la compilazione on line dei moduli, l’invio e la raccolta dei documenti verranno semplificati con netta riduzione di tempi e costi. La costruzione della banca dati, protetta da accessi non autorizzati, agevolerà i nostri enti paritetici nella consulenza gratuita alle imprese per tutto ciò che riguarda la prevenzione e la formazione sulla sicurezza nel cantiere».

Vantaggi concreti anche per l’Azienda sanitaria provinciale di Catania, capofila di questo progetto pilota: «Il primo in tutta la regione – ha dichiarato il direttore generale Asp Giuseppe Giammanco – che supporta concretamente l’obiettivo primario della prevenzione per la tutela della salute. L’Asp e gli enti di controllo potranno infatti programmare gli interventi di vigilanza, analizzando in tempo reale il livello di rischiosità di ciascun cantiere. La dematerializzazione del processo garantisce inoltre la certezza della consegna contemporanea delle informazioni a tutti i soggetti coinvolti. Faremo da apripista a livello regionale, per favorire un’ulteriore passo verso gli obiettivi dei livelli essenziali di assistenza». Una risposta significativa e concreta anche all’incremento delle morti bianche registrato nel 2017 rispetto all’anno precedente, come sottolineato dal direttore del Dipartimento Prevenzione Asp Antonio Leonardi, il quale ha rimarcato anche il triste primato delle cadute dall’alto nei cantieri tra le cause degli incidenti mortali: «L’iniziativa di oggi – ha aggiunto – conferma l’importanza che l’Azienda sanitaria dà all’innovazione digitale nella sanità. La digitalizzazione delle notifiche è uno degli obiettivi del Piano regionale della prevenzione 2014/18 e del Piano che coordiniamo a livello nazionale».

Altri dati sono quelli annunciati dal direttore dell’Ispettorato Domenico Amich: «Nel 2018 sono già 90 le morti bianche registrate in Italia, di cui il 20% nel settore edile. Questo protocollo – ha detto – ci aiuta a razionalizzare la nostra attività di controllo, che non è soltanto repressiva e sanzionatoria, ma mira a verificare per prevenire gli incidenti».

I referenti di tutti i soggetti coinvolti costituiranno un comitato tecnico operativo; «l’Asp e la Direzione territoriale del Lavoro provvederanno a includere nei propri siti web il link di accesso al Sinop, mentre la Scuola e la Cassa inseriranno nell’archivio digitale anche i contenuti delle notifiche cartacee di cui hanno avuto copia» ha aggiunto vicepresidente dell’Ente Scuola Edile Nunzio Turrisi, affiancato dal presidente della Cassa Edile Rosario Fresta e dal vice Giovanni Pistorio. Presenti anche i direttori Giacomo Giuliano (Scuola Edile) e Antonio Piana (Cassa).

Sicurezza sul lavoro nei cantieri di Catania: insieme un passo avanti..

 

Lunedì 26 febbraio, ore 10.00, sede Regione Siciliana di Catania (via Beato Bernardo 5)

 

SICUREZZA NEI CANTIERI: PROTOCOLLO D’INTESA

PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE NOTIFICHE PRELIMINARI

CATANIA – Svolta informatica per le notifiche preliminari dei cantieri edili che operano nel territorio di Catania. La comunicazione ufficiale dei dati utili alla sicurezza sul lavoro verrà infatti trasmessa agli organi di vigilanza preposti tramite un software on line, con riduzione di costi e tempi per cittadini e professionisti. Allo stesso tempo, come previsto dagli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, gli organi di vigilanza disporranno di uno strumento in grado di favorire la programmazione dei controlli e di classificare i cantieri secondo le specifiche caratteristiche indicate nella notifica, consentendo di selezionare quelli considerati più significativi per l’attività di vigilanza.

Il “Sinop” (Sistema Inserimento Notifiche Preliminari) è al centro del protocollo d’intesa che verrà firmato, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razzalunedì 26 febbraio alle 10.00 nella sede catanese della Regione Siciliana, in via Beato Bernardo 5.

Sigleranno il documento i rappresentanti degli enti coinvolti nell’iniziativa: il direttore generale dell’Asp Giuseppe Giammanco, il direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro Domenico Amich, il presidente dell’Ente Scuola Edile di Catania Marcello La Rosa e il vicepresidenteNunzio Turrisi, il presidente della Cassa edile Rosario Fresta e il vicepresidente Giovanni Pistorio.

Saranno inoltre presenti il direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Antonio Leonardi, il direttore dell’Ente Scuola Giacomo Giuliano, e il direttore della Cassa Antonio Piana.

Saranno illustrate le procedure d’utilizzo del sistema Sinop, che supporterà i committenti dei cantieri, o i responsabili dei lavori, nella compilazione delle informazioni obbligatorie da inviare agli uffici competenti secondo le disposizioni del Testo unico sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (D. Lgs 81/2008).

I TECNICI: E’ GRAVE LO STATO DI RISCHIO SISMICO IN CUI VERSA CATANIA

 

Nuovo incontro del tavolo tecnico che riunisce gli attori della filiera edile

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ALLARME DELLA TASK FORCE #CATANIASICURA

«TROPPO BASSA TRA I CITTADINI LA PERCEZIONE DEL RISCHIO SISMICO»

Il presidente Ance Giuseppe Piana: «Lavoriamo a un progetto pilota che possa rendere la comunità più cosciente sull’urgenza della messa in sicurezza della città»

CATANIA – Torna a riunirsi il tavolo tecnico #CataniaSicura, «per progredire senza sosta nel necessario percorso culturale di prevenzione antisismica che porti all’urgente messa in sicurezza della nostra città», ha affermato il presidente dell’Ance etnea Giuseppe Piana. L’associazione dei Costruttori è infatti capofila di questa iniziativa che raduna tutte le parti sociali coinvolte: governo regionale, amministrazione comunale, università, forze politiche, ordini e collegi professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri).

«Da quest’ultima riunione – ha continuato Piana – possiamo contare anche sulla partecipazione dell’Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali e immobiliari, la cui sezione catanese è presieduta da Salvatore Mammana. È una ulteriore voce che si aggiunge al dibattito sul grave stato di rischio in cui versano gli edifici di Catania, dunque è una nuova conferma del fatto che la prevenzione antisismica è un tema di interesse sociale e collettivo, non solo per gli addetti ai lavori».

La sensibilizzazione della cittadinanza è un punto chiave: da diversi studi elaborati emerge che l’attuale mercato immobiliare affida un alto valore commerciale a edifici che, pur essendo ben ubicati o internamente ristrutturati, in realtà sono al massimo rischio di crollo in caso di evento sismico. In altre parole, sussiste ancora una bassa e incosciente percezione generale del pericolo, che invece è sempre più concreto.

«Per rinnovare il nostro patrimonio edilizio occorre prima di tutto un cambiamento culturale – ha ribadito il presidente Piana, coadiuvato dal vicepresidenteMarcello La Rosa – I nostri concittadini vanno messi nella condizione di capire che la maggior parte delle case in cui abitiamo oggi sono destinate a ridursi in polvere in caso di forte terremoto. Occorre che loro possano quindi comprendere realmente i vantaggi, sia economici che umani, della rigenerazione urbana. Per raggiungere questo scopo il tavolo #CataniaSicura sta lavorando a un progetto pilota che possa diventare l’esempio della nuova città che vogliamo e dobbiamo vivere».

Un processo di riqualificazione cittadina comporta certamente numerosi aspetti, anche molto complessi: la pianificazione urbanistica generale, il sistema dei trasporti, il risparmio energetico e soprattutto il reperimento delle risorse finanziarie: «Stiamo procedendo fase dopo fase – ha concluso Piana – ma i tempi cominciano ed essere maturi per elaborare una proposta concreta. L’Ance è disponibile a investire anche proprie risorse economiche. Non a caso, oggi è stata anche l’occasione, grazie alla presenza di Iole Nicolai della società Deloitte, per conoscere più da vicino la piattaforma messa in campo dall’Ance nazionale e dalla stessa società, che punta a risolvere il problema di liquidità dei condomini e delle imprese, facilitando l’utilizzo del sismabonus anche attraverso lo strumento della cessione del credito d’imposta».