Appuntamento con la bellezza e la Cultura: il maltempo non scoraggia i siciliani

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Giornate Fai d’Autunno”, tour nel weekend alla ricerca dell’inedito

CATANIA – “Acqua” flagello meteorologico che a Catania smuove la terra e sveglia il Vulcano; “acqua” che dà vita, alimenta la conoscenza e diventa protagonista del racconto dell’Italia buona, impegnata nella valorizzazione e restituzione alla fruizione pubblica dei beni paesaggistici, storici e naturali che ci appartengono, in occasione delle “Giornate Fai d’autunno”. La pioggia non ha scoraggiato i catanesi che, numerosi, si sono riuniti in questo grigio fine settimana di ottobre per arrivare puntuali all’appuntamento con la bellezza e la cultura del Fondo Ambiente Italiano, accolti dagli instancabili e sempre sorridenti volontari della delegazione etnea e del suo Gruppo Giovani, guidati rispettivamente da Antonella Mandalà e Marilisa Spironello.

Nella Catania nascosta, tra acqua e terra, natura e cultura, sono stati tanti i tesori svelati grazie all’iniziativa Fai. Il ficus magnoloides di Villa San Saverio,sede della Scuola Superiore di Catania, esemplare entrato a far parte degli alberi monumentali della Regione Siciliana; l’esposizione di oggetti di design ispirati agli arredi dei palazzi Liberty della città e ai valori della sostenibilità ambientale, realizzati in cartone alveolare con stampa 3D dagli studenti del Liceo Artistico Emilio Greco, vincitori del Premio Unesco 2018 “Futuro Presente”; le vetrate istoriate di Villa Zingali Tetto, gioiello dell’art dèco ed emblema del lusso anni ’30, che vanta tra le altre meraviglie uno dei primi ascensori elettrici del tempo. 

Catania è pietra viva nel racconto della città attraverso i reperti minerari, fra marmi pregiati, zolfo, pietre e gemme ancora oggi di uso comune, come l’ambra del Simeto e il diaspro, rarità racchiuse nel Museo delle Scienze della Terra di Palazzo Marescotti che hanno richiamato in questi giorni nuove e vecchie generazioni di appassionati e curiosi. Il Museo è un gioiello esso stesso, visitabile su prenotazione anche dopo le Giornate Fai: qui si trova la prima carta geologica dell’Etna, su cui ancora oggi studiano e si formano generazioni di geologi esperti e tecnici, a Catania e in tutt’Italia. Ed è proprio attraverso i beni storici e culturali che arrivano fino ad oggi le testimonianze della città nei secoli: nei progetti architettonici di Francesco Fichera e nelle incisioni di Giovan Battista Piranesi esposti al Museo della Rappresentazione del Dipartimento universitario di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar); nei volumi del patrimonio librario delle Biblioteche Riunite “Civica e Ursino Recupero” e nella biblioteca-museo di Mario Rapisardi dove riecheggia l’amor di patria del Vate etneo. Anche le Terme cittadine – aperte grazie alla disponibilità del Polo regionale museale – nonostante le difficoltà dettate dal tempo, sono state gettonatissime da turisti e catanesi.

Monumenti e siti beni culturali della Sicilia: invito alla riflessione

Sabato 13 e domenica 14 ottobre otto siti culturali aperti alla fruizione pubblica

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“GIORNATE FAI D’AUTUNNO”, IL PROGRAMMA A CATANIA

 

CATANIA – Ben otto i siti culturali che saranno aperti a Catania domani e domenica (13 e 14 ottobre) in occasione dell’iniziativa nazionale “Giornate Fai d’Autunno”, organizzate dalla delegazione etnea del Fondo Ambiente Italiano (Fai) – guidata da Antonella Mandalà – attraverso l’impegno profuso dal suo Gruppo Giovani, coordinato da Marilisa Spironello.

 

Il tema dell’acqua è il filo conduttore che lega i beni protagonisti del percorso catanese: Palazzo delle Scienze, Villa Zingali-Tetto e il Rettorato dell’Università saranno visitabili sabato 13 ottobre dalle 9.30 alle 13 (ultimo ingresso) e dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso 17.30), mentre Villa San Saverio, sede della Scuola Superiore di Catania, sarà aperta negli stessi orari sia sabato che domenica; 

 

In entrambe le giornate, dalle 9.30 alle 13 (ultimo ingresso) e dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso 17.30), sono le Terme dell’Indirizzo e della Rotonda, mentre le Terme Achilliane osserveranno i seguenti orari di apertura: sabato 13 dalle 9.00 alle 12.30 (ultimo ingresso) e dalle 15 alle 17.30 (ultimo ingresso), mentre domenica 14 dalle 10 alle 12.30 (ultimo ingresso 12).

 

Domenica soltanto per i soci Fai (è possibile iscriversi in loco presso i banchetti dedicati in ciascuno dei luoghi aperti), saranno accessibili le Biblioteche “Civica e Ursino Recupero”, dove è prevista una visita esclusiva alla biblioteca-museo di Mario Rapisardi.

 

Tante le iniziative speciali collaterali in programma: a Villa Zingali Tetto, visita al Museo della Rappresentazione del Dipartimento universitario di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar), che raccoglie i progetti d’archivio dell’architetto catanese Francesco Fichera e incisioni di Giovan Battista Piranesi; nella stessa Villa e presso la Scuola Superiore, proiezione di immagini d’archivio a cura di Roberto De Pietro Quale futuro per i pantani di Gelsari e Lentini e per la zona di protezione speciale ITA070029?. Allestita in quest’ultima sede anche una mostra celebrativa del ventennale della Scuola.

A Palazzo della Scienze, visita alle collezioni mineralogiche, petrografiche e vulcanologiche e alla collezione di strumenti minero-petografici, geofisici e geochimici, a cura del Dipartimento universitario di Scienze biologiche, geologiche e ambientali; mentre al Rettorato è presente la mostra fotografica Aqua di Filippo Papa. Alle Terme Achilliane si terrà Le voci di pietra, lettura delle epigrafi più importanti della Catania romana, per rivivere i valori dell’epoca.

Le bellezze del territorio per educare i giovani

VIAGGIO CON IL FAI TRA I LUOGHI DI CATANIA 

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CATANIA – «Io ricordo di essere nata qui»: inizia così, dalle parole di un’anziana donna che ritorna bambina tra antichi luoghi di Catania in un’allegorica danza dell’anima, l’omaggio dedicato dal Gruppo Giovani della delegazione etnea del Fondo Ambiente Italiano (Fai) ai beni storici e culturali della città che saranno aperti sabato 13 e domenica 14 ottobre in occasione dell’iniziativa nazionale “Giornate Fai d’Autunno”Palazzo Marescotti (Palazzo delle Scienze)Villa Zingali Tetto (sede universitaria del Museo della Rappresentazione), Villa San Saverio (Scuola Superiore di Catania), Palazzo del Rettorato dell’Università, Biblioteche Riunite “Civica e Ursino Recupero”, le Terme Achilliane, dell’Indirizzo e della Rotonda.

 

Un omaggio racchiuso in un video emozionale che è stato presentato oggi (10 ottobre) durante la conferenza stampa in cui è stato annunciato il programma culturale delle Giornate. Intitolato “Sorgiva, Katanè Madre – dalle fonti del Benessere alle fonti del Sapere”, il filmato è nato da un’idea del capogruppo dei Giovani Fai Catania Marilisa Spironello, ed è stato apprezzato dalla direzione nazionale del Fai come contributo per promuovere la mission dell’iniziativa, nonché proiettato in occasione della conferenza regionale del Fondo.

«L’organizzazione dell’edizione autunnale delle Giornate Fai è affidata ai Giovani, il cui primo Gruppo italiano è stato fondato proprio a Catania alla presenza di testimonial d’eccezione come Piero Angela – ha spiegato il capo della delegazione etnea del Fai Antonella Mandalà – Un primato e un onore, che ha ispirato la costituzione di decine di gruppi su tutto il territorio nazionale. E sono proprio i giovani i principali destinatari delle nostre attività, sia come organizzatori con il coinvolgimento delle scuole, che come fruitori, perché eredi del nostro patrimonio culturale».

«Il tema dell’acqua come risorsa è il fil rouge dell’edizione nazionale delle Giornate, che a Catania è stato interpretato con un percorso reale e simbolico che ha legato gli otto luoghi aperti alle visite del pubblico – ha raccontato Marilisa Spironello – Questo video è un sogno che si avvera. Grazie al valore evocativo delle immagini, delle parole e dell’arte Katanè si personifica nelle bellezze del nostro territorio per educare i giovani, attraverso l’esperienza del fare, ad averne cura, anche oltre le Giornate Fai».

 Il coinvolgimento delle nuove generazioni è ulteriormente rafforzato attraverso la collaborazione dell’Università di Catania all’iniziativa: «Il mondo accademico condivide in pieno gli obiettivi del Fai – ha spiegato la delegata del rettore per il Sistema Museale d’Ateneo Germana Barone – e queste Giornate sono un’ulteriore occasione per renderli fruibili alla cittadinanza il ricchissimo patrimonio culturale dell’Università, che continua a investire energie e ricerca per tutelarli e conservarli».

IMPEGNO FAI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE SICILIANO

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Aderendo infatti al tradizionale evento che si svolgerà in altri 250 centri italiani, nella città di Catania, durante il weekend di sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018, il Fai ha aperto ieri ,   nell’Aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania , alla pubblica fruizione diversi beni monumentali e architettonici, manifestando ancora una volta l’impegno nella salvaguardia e nella valorizzazione dei luoghi del patrimonio culturale etneo.

Il programma della “due giorni” è stato  illustrato in conferenza stampa dal capodelegazione Fai Catania Antonella Mandalà, e dal capogruppo Fai Giovani Marilisa Spironello, promotori di  un percorso alla scoperta dei siti termali, dei palazzi storici e delle più importanti biblioteche della città, per svelare il legame profondo che il territorio etneo ha da sempre avuto con la risorsa acqua.