Brucia la villa del marito su consiglio dei tarocchi di una “fattucchiera”

Video Carabinieri di Catania

Nei guai una donna maga/fattucchiera che voleva sopperire alla delusione dell’amica abbandonata dal marito.   Voleva ad ogni costo riavere il marito che l’aveva lasciata e per questo aveva  bruciato la villa in cui l’uomo abitava con la figlia, su consiglio  di un’amica ‘fattucchiera’ e dell’ex marito di quest’ultima. E’ stata ammessa ai domiciliari e poi scarcerata l’autrice dell’incendio avvenuto la il 3 febbraio in via Gattuso a Trecastagni, nel catanese.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. La donna, collaborando con gli inquirenti, ha raccontato di essere stata lasciata dal marito lo scorso settembre e che, presa dallo sconforto e dalla disperazione, si era avvicinata a una 59enne, divenuta poi sua complice nell’incendio, che le aveva dato dei consigli fino a quando non le aveva fatto maturare l”idea di bruciare la casa dove abitava il marito, in modo da farlo tornare da lei, raccomandandole di mantenere il silenzio qualora fossero state scoperte, al fine di evitare le gravi ripercussioni causate dal ‘malocchio’.

Per tutti l’accusa è di concorso in incendio doloso aggravato dal fatto di aver messo in pericolo la pubblica incolumità. I militari, proprio durante la perquisizione in casa della chiaroveggente, hanno rinvenuto e sequestrato i tipici tarocchi utilizzati dalle cartomanti per “predire il futuro” o consigli vari nel lavoro e nella vita.

Suicidi e depressione: ad Aosta un’infermiera uccide i suoi figli e si suicida per “le avversità della vita”

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Tempo di depressione e di suicidi. Con un’iniezione una infermiera ha tolto la vita ai figli, poi si è uccisa. Anni 48 , Marisa Charrère,forse assalita da depressione o disturbi mentali ha ucciso – in base ai primi rilievi della polizia – i piccoli di 7 e 9 anni e poi si è tolta la vita. È accaduto nella notte in un’abitazione nel centro di Aymavilles, paese a pochi chilometri da Aosta: il marito, della Forestale, non era in casa ma appena  ha trovato i corpi. ha avuto un malore  ed è stato ricoverato in ospedale . 
Non v’è dubbio che queste famiglie debbono essere avvicinate dalle Istituzioni e dal calore dei sacerdoti 

Secondo una prima ricostruzione della polizia la donna, infermiera all’ospedale di Aosta, ha praticato ai due bambini una iniezione con farmaci presi in reparto. 

Nissen, 7 anni, e Vivien, 9 sono stati prima sedati e poi uccisi con un’iniezione di potassio, la sostanza che viene utilizzata anche per le esecuzioni capitali negli Stati Uniti. Sono stati trovati vestiti, non con il pigiama. I due corpi erano vicini, adagiati su un divano letto, all’interno dello studio della casa, posizionato sul retro del soggiorno, al piano inferiore. Il corpo della madre era invece riverso a terra, in soggiorno.

Prima di uccidere i bimbi e togliersi la vita, la donna ha scritto due lettere nelle quali racconta del «peso insopportabile delle avversità della vita».  Un altro esempio di sconforto e di depressione molto grave.