Putin non vuole la pace ma la guerra totale-Intanto 46 persone hanno lasciato Mariupol nei pressi dell’acciaieria Azovstal

 

E’ in corso un’operazione delle Nazioni Unite per evacuare i civili dall’impianto Azovstal, a Mariupol. Lo ha confermato un portavoce dell’Onu, dopo che ieri alcuni funzionari erano arrivati nell’acciaieria per coordinare l’operazione insieme a Ucraina, Russia e Comitato internazionale della Croce rossa.

La battaglia di Mariupol, distrutta e affamata dall'assedio russo - Pierre  Haski - Internazionale
Oggi era possibile una nuova evacuazione  secondo le  autorità della città,  i residenti che vogliano lasciare Mariupol per andare a Zaporizhzhia si sarebbero dovuti presentare alle 16 ora locale, le 15 in Italia, al Port City Mall. 

Intanto due gruppi di civili – per un totale di 46 persone – hanno lasciato gli edifici residenziali nei pressi dell’acciaieria Azovstal secondo il ministero della Difesa russo, secondo cui 25 persone sono state evacuate ieri pomeriggio ed altre 21 ieri sera. A tutti sono stati forniti cibo, cure mediche ed una sistemazione.

Secondo il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, nell’impianto restano ancora un migliaio di civili, alcuni dei quali “sono tra la vita e la morte”.

Un barlume di speranza”. Così un consigliere del ministero della Difesa ucraino ha definito l’evacuazione dall’area dell’acciaieria Azovstal. “Sono naturalmente piccoli numeri – ha detto Yuri Sak alla Bbc – perché ci sono oltre mille civili ancora intrappolati nell’acciaieria e anche 500 soldati feriti che hanno bisogno di essere evacuati per ricevere la necessaria assistenza medica. La situazione, mentre c’è un barlume di speranza, continua a essere estremamente difficile“.

La resistenza dell’Ucraina alle truppe russe che avanzano

 

Dopo pesanti combattimenti, il governatore ucraino  annuncia: “La città e nostra”

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foto da Corrispondenza concessa

Guerra Ucraina-Russia. Dopo l’ingresso delle truppe russe e di combattimenti strada per strada a Kharkiv, le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo “totale” della città, la seconda più grande del Paese.     Sono affermazioni del  governatore della regione, Oleg Sinegoubov. “Il controllo di Kharkiv è completamente nostro – ha detto – Le Forze armate, la polizia e le forze di difesa sono operative e il nemico è stato sradicato”.

Soldati russi e ucraini hanno combattuto strada per strada nel centro della città. I video diffusi sui social dai residenti mostravano mezzi militari russi in circolazione nelle strade della città attaccata da nord, dalle forze russe in arrivo dalla Bielorussa, e da est, da quelle in arrivo dal Donbass.

Il ministero della Difesa russo ha riferito che 471 militari ucraini sono stati arrestati a Kharkiv nelle ultime 24 ore. In una nota il ministero spiega che i militari del 302esimo battaglione si sono arresi all’aeroporto di Kharkiv nel nord est dell’Ucraina.

Le truppe russe hanno intanto anche preso il pieno controllo di Nova Kakhovka, città vicina al confine con la Crimea nella regione di Kherson, rende noto la Ukrainkaya Pravda sui social. Il sindaco della città, Vladimir Kovalenko ha spiegato che i militari russi hanno sequestrato il comitato esecutivo della città e hanno rimosso tutte le bandiere ucraine dagli edifici. L’esercito russo ha rivendicato di aver conquistato inoltre due grandi città nel sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk. In un comunicato del ministero della Difesa di Mosca  ”nelle ultime 24 ore le forze armate russe hanno preso il pieno controllo di Kherson e Berdiansk”. Le due città hanno rispettivamente 290mila e 110mila abitanti.

                                L’UNIONE EUROPEA SPEGNE I MEDIA DELLA RUSSIA

L’Unione Europea – si apprende in un aggiornamento – dopo la chiusura degli spazi aerei dell’intera Europa ai russi compresi jet privati ‘spegne’ anche i media controllati da Mosca.        Afferma la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles.”Fermiamo la macchina mediatica del Cremlino.

Russia Today e Sputnik, controllati dallo Stato russo, e le loro controllate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Vladimir Putin e seminare divisione dell’Unione”. L’Alto Rappresentante Josep Borrell spiega che verranno “vietate le trasmissioni nell’Ue” di Rt e Sputnik. “Uccidiamo il serpente schiacciandogli la testa”, conclude.

Intanto, come riferisce la Cnn, anche YouTube prende provvedimenti: la piattaforma ha bloccato l’emittente RT dall#Ucraina e ha congelato la capacità della tv di monetizzare i suoi contenuti a livello globale.