Moneta coloniale: le dichiarazioni di Di Maio aprono un caso diplomatico con la Francia

Ormai appena uno dei due vicepremier italiani rilascia una dichiarazione si innesta un vero e proprio incendio internazionale. Fonti del gabinetto del ministro per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, hanno definito le dichiarazioni sulla moneta coloniale del vicepremier Luigi Di Maio  “inaccettabili e senza motivo”.

La Francia ha convocato l’ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo al ministero degli Esteri francese.

Ieri, affrontando il tema migranti a una manifestazione del M5S ad Avezzano, il vicepremier ha tirato in ballo la Francia, “che in Africa continua ad avere delle colonie di fatto, con la moneta, che è il franco, che continua a imporre nelle sue ex colonie”. Si tratta di soldi, ha tuonato Di Maio, che Parigi “usa per finanziare il suo debito pubblico e che indeboliscono le economie di quei Paesi da dove, poi, partono i migranti”.

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Domani alla conferenza dei capigruppo,il Pd chiederà l’immediata convocazione in aula del ministro degli Esteri Moavero,
Qualcuno deve far capire a Di Maio che non è più un ragazzo che sta sui tetti di Montecitorio, ma il vicepresidente del Consiglio” affermano in una nota il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci e il capogruppo dem in Commissione Esteri Alessandro Alfieri.

Pensiero diverso esprime  Nicolas Bay, eurodeputato del rassemblement National di Marine Le Pen. Il Cfa “fa parte della storia, dobbiamo rispettare le scelte economiche e monetarie dei Paesi africani”, afferma Bay  Se i Paesi africani considerano il Cfa “un elemento di stabilità devono essere liberi di mantenerlo”, così come se lo desiderano devono essere liberi di cambiare “e avere un sistema monetario che conviene loro di più”, prosegue l’eurodeputato. 

 

Ministro degli esteri prof.Moavero: “E’ il momento adesso di cambiare lo scenario della Libia..Conferenza il 12 Novembre a Palermo

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Cambiare lo scenario della Libia . Prevista una  conferenza per la Libia con interlocutori disponibili – comunica una nota – il 12  ed il 13 novembre a Palermo”. Lo afferma il ministro degli  Esteri  prof. Enzo Moavero,dopo averlo anticipato  in aula al Senato. “Il programma – ha spiegato Moavero – è di tenere una conferenza per la Libia, non tanto sulla Libia, per facilitare il processo in corso. La terremo qui in Italia, nei giorni 12 e 13 novembre, con una giornata dedicata maggiormente agli interlocutori libici, alla discussione che cercheremo di facilitare tra loro intorno ad un tavolo, ed una giornata che vedrà la presenza di numerosi protagonisti della comunità internazionale”. E la conferenza si terrà “a Palermo, con l’idea di farla in una terra italiana vicina allo scenario libico”, ha sottolineato ancora il titolare della Farnesina, secondo cui “l’obiettivo è di facilitare il processo di securizzazione in Libia”.

(Comunicato)