Da Catania vibrato appello: ” Velocizzare con la politica siciliana la ricostruzione post- sisma SStefano del 2018″

Lunedì 25 ottobre, ore 10.30, via V. Giuffrida 202 Catania: incontro organizzato da Ordini professionali e Commissario Straordinario per la ricostruzione

L’appello di Ingegneri, Architetti, Geometri etnei e Ordine dei Geologi di Sicilia ai parlamentari regionali della provincia di Catania e ai deputati e senatori eletti in Sicilia

 

CATANIA –

Velocizzare e rendere efficace la ricostruzione post-sisma di Santo Stefano, terremoto che nel 2018 ha segnato il nostro territorio. Da quasi tre anni i lavori vanno a rilento: motivo che ha spinto gli Ordini professionali catanesi a trovare e proporre soluzioni per accelerare l’iter. Ordine degli Ingegneri (presidente Mauro Scaccianoce), Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (presidente Sebastian Carlo Greco), Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Catania (presidente Agatino Spoto) e Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia (presidente Mauro Corrao), insieme al Commissario Straordinario ricostruzione post-sisma Salvatore Scalia, sono i promotori di un incontro che si terrà lunedì 25 ottobre 2021 alle ore 10,30 nella sede degli Ingegneri (via V. Giuffrida 202), dal titolo “#Sisma di Santo Stefano – da terremoto di “Serie B” a emergenza prioritaria”.

Un confronto per avanzare una proposta legislativa con l’obiettivo di uniformare il Piano di Ricostruzione post-terremoto con quello del Centro Italia. A puntare i riflettori sull’argomento – dopo i saluti del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del sindaco di Catania Salvo Pogliese – saranno i presidenti degli Ordini organizzatori e il Commissario Scalia. Un incontro volto a spezzare l’attuale stasi per cambiare rotta: la mozione sarà posta all’attenzione dei parlamentari regionali della provincia di Catania e dei deputati e senatori eletti in Sicilia (invitati tutti per l’occasione), alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali dei 9 Comuni coinvolti: Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana.

Il dibattito sarà moderato dal direttore del quotidiano etneo La Sicilia Antonello Piraneo

Stamane, Sabato, Sindaci, amministratori, cittadini a Buccheri (Siracusa) per reclamare la fiscalità di sviluppo

Oggi,sabato 12 giugno dalle ore 9,30 ci sarà un incontro dalle Zone Franche Montane Sicilia promosso dai comuni Iblei, in piazza Roma a Buccheri, in provincia di Siracusa, con sindaci, amministratori, consiglieri comunali, CNA, imprenditori e cittadini, per reclamare la fiscalità di sviluppo e difendere il diritto di residenza.  Una norma che non è stata ancora approvata, dopo più di 2300 giorni. Le popolazioni delle terre alte di Sicilia la chiedono per scongiurare un futuro di abbandono dei luoghi in cui sono nate.

 

La richiesta di audizione ai presidenti di Governo e Assemblea regionale siciliana
 
Nei giorni scorsi una richiesta di incontro urgente è stata inoltrata dai sindaci e dall’associazione ZFM Sicilia al presidente della Regione sicilianaNello Musumeci e a Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana per pianificare un’azione comune politica e istituzionale per la definizione del percorso, che interessa i due rami del Parlamento italiano. Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, nel corso della 264esima seduta dell’Ars, con parere “favorevole” del Governo, non risulta sia stato fatto nulla di dirimente per accelerare l’iter legislativo a Roma.

 

Attendere ancora è da irresponsabili, non ci sono reali impedimenti”
 
«Non ci sono reali impedimenti per applicare la fiscalità di sviluppo alle Terre alte di Sicilia. È da irresponsabili continuare a procrastinare ed essere indifferenti ad un processo che porterà reale benessere a tutti i siciliani» fanno sapere dall’associazione Zone Franche Montane Sicilia. «Non possiamo più aspettare – è il commento del coordinatore Vincenzo Lapunzina -, abbiamo aspettato per fin troppo tempo. Ogni giorno che passa assistiamo alla chiusura di attività commerciali e quelle che resistono hanno difficoltà ad andare avanti. La fiscalità di sviluppo è una misura sostanziale e anche psicologica nell’immediato che mira a dare fiducia agli operatori economici, nonché fiscale e previdenziale».

Le Zone Franche Montane ancora in piazza con i comuni degli Iblei per difendere il Diritto di Residenza,la fiscalità di sviluppo, sabato 12 giugno a Buccheri (Siracusa

 

 

Dopo tanti incontri, promesse politiche e clamore mediatico, la legge che istituisce le Zone Franche Montane in Sicilia non è stata ancora approvata, nonostante un faticoso cammino di più di 2300 giorni.

Le popolazioni delle terre alte di Sicilia che attendono questa norma politica ed economica per scongiurare un futuro di
abbandono dei luoghi in cui sono nate, riunite nell’associazione Zone Franche Montane continuano a chiedere il riconoscimento del proprio diritto di residenza.
Nei giorni scorsi, i comitati operativi dei sindaci e dell’associazione hanno firmato una richiesta di audizione congiunta al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci e al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco
Miccichè e il prossimo sabato 12 giugno alle ore 9,30 ci sarà un incontro dei comuni degli Iblei in piazza Roma a Buccheri, in provincia di Siracusa con sindaci,amministratori, consiglieri comunali, CNA, imprenditori e cittadini e il sindaco di
Buccheri, Alessandro Caiazzo.

 

 

La richiesta di audizione ai presidenti di Governo e Assemblea regionale siciliana  Una richiesta di incontro urgente è stata inoltrata dai sindaci e dall’associazione ZFM Sicilia al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci e a Gianfranco
Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana per pianificare un’azione comune politica e istituzionale per la definizione del percorso, che interessa i due rami del Parlamento italiano. Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, nel corso della 264esima seduta dell’Ars, con parere “favorevole” del Governo, non risulta sia stato fatto nulla di dirimente per accelerare l’iter legislativo a Roma.
I primi cittadini siciliani che hanno chiesto un incontro a Musumeci e Miccichè In rappresentanza di sindaci e associazione hanno firmato la richiesta di audizione ai vertici della Regione per parlare di strategie operative sono stati i sindaci Alessandro Caiazzo – Buccheri (Sr), Bartolo Giaquinta – Giarratana (Sr), Angelo Pulvirenti – Nicolosi (Ct), Pinuccia Raiti – Linguaglossa (Ct), Gandolfo Librizzi – Polizzi Generosa (Pa), Leonardo Neglia – Petralia Sottana (Pa), Lillo Puleo – Blufi (Pa), Dino Castrovinci – San Marco D’Alunzio (Me), Pippo Nobile – Castel di Lucio (Me), Giuseppe Catania – Mussomeli (Cl), Salvatore Noto – Marianopoli (Cl),Paola Immordino – Villalba (Cl), Luigi Bonelli – Nicosia (En), Stefano Fasciana –
Regalbuto (En), Ausilia Cardaci – Agira (En), Filippo Taranto – Montalbano Elicona (Me), Concetto Orlando – Roccafiorita (Me), Valeria Imbrogio –Castell’Umberto (Me), Giovanna Bubello – Alessandria della Rocca (Ag),Francesco Di Giorgio – Chiusa Sclafani (Pa), Nina Comparetto – Prizzi (Pa) e PioSiragusa – Corleone (Pa) e Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione ZFM Sicilia.

 

 

“Attendere ancora è da irresponsabili, non ci sono reali impedimenti” per applicare la fiscalità di sviluppo alle Terre alte di Sicilia. È da irresponsabili continuare a procrastinare ed essere indifferenti ad un processo che porterà reale benessere a tutti i siciliani» fanno sapere dall’associazione Zone Franche Montane Sicilia. «Non possiamo più aspettare – è il commento del coordinatore Vincenzo Lapunzina -, abbiamo aspettato per fin troppo tempo. Ogni giorno che passa assistiamo alla chiusura di attività commerciali e quelle che resistono hanno difficoltà ad andare avanti. La fiscalità di sviluppo è una misura sostanziale e anche psicologica nell’immediato che mira a dare fiducia agli operatori economici, nonché fiscale e previdenziale».

 

Lancio di nuove rotte aeree per una grande stagione turistica siciliana

Workshop all ‘aeroporto di Trapani Birgi tra compagnie aeree e operatori del

turismo. Albastar annuncia Sharm El Sheikh e Dubai

 

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«Pronti per la stagione turistica più lunga del secolo». Presentata la convenzione tra
Tayaranjet e Liberty Lines. In cantiere voli in elicottero da Birgi. Ombra inaugura il

Muro delle rotte

Primo workshop in presenza all ‘aeroporto di Trapani Birgi in occasione dell’anteprima di Travelexpo, borsa internazionale del turismo che ha riunito agenti di viaggio, tour operator e rappresentanti delle compagnie aeree, operanti sullo scalo trapanese per un confronto sulle destinazioni della Summer 2021 e non solo. Durante l incontro è stato anche annunciato, da parte della compagnia Albastar, il lancio di due nuove rotte Sharm El Sheikh, operativo già da agosto e Dubai, in occasione dell ‘Expo, da fine settembre 2021. 
I presenti al workshop “Time to travel”

Presenti per Airgest, il presidente Salvatore Ombra, il direttore generale Michele Bufo e l’organizzatore di Travelnostop, Toti Piscopo amministratore di Logos Srl comunicazione e immagine. Per la compagnia aerea Albastar, Giancarlo Celani,direttore commerciale e deputy CEO e Silvia Ruscitto, responsabile della comunicazione; per Tayaranjet, Gianfranco Cincotta, country manager, Gabriele Giannone, responsabile relazioni esterne; per Lumiwings, Chiara Rebughini,
direttore commerciale; per DAT, il general manager Italia, Luigi Vallero; per Blueair, il country manager Mauro Bolla. Tra i rappresentanti del turismo Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet, Federazione italiana associazione imprese viaggi eturismo.


Le novità annunciate durante il workshop “Time to travel”
E’ stata una giornata di confronto ma anche di annunci, oltre a quello a sorpresa di Albastar, di Sharm El Sheikh, in Egitto, dal 07 agosto al 18 settembre, il sabato, e di due collegamenti settimanali verso Dubai per l’EXPO 2022, dal 01 ottobre 2021 al 31 marzo 22. Blueair ha parlato di ulteriori ribassi nei prezzi per la tratta Torino a 19,90 e a 7,90, con il programma fedeltà, e la conferma della rotta per la stagioneinvernale, già in vendita; Lumiwings, ha lanciato Sicilia Last Minute, uno sconto del 15% per chi prenota fino al 15 giugno 2021 con il promo code MYSICILY e vola dal 28 maggio al 30 giugno.
Accordo Liberty Lines e Tayaranjet e voli in elicottero

 

Il workshop "Time to travel" ha ospitato anche la firma simbolica dell’accordo tra
Liberty Lines e Tayaranjet che offrirà uno sconto di 10 euro sul biglietto ai possessori di un titolo di viaggio Liberty Lines che a sua volta offrirà il 15% di sconto sul biglietto per il possessore di un titolo di viaggio Tayaranjet. Laura Protat, managing partner di Helicopter Pilot ha annunciato un progetto per voli turistici e trasferimenti per clientela premium in elicottero, in collaborazione con le compagnie aeree che operano su Trapani.
Il commento del presidente Salvatore Ombra e di Toti Piscopo
Salvatore Ombra, presidente di Airgest ha commentato: «Credere nell’;aeroporto e nel territorio è la base per ogni passo avanti e quello di oggi in un momento così delicato ha un significato particolare, non per niente l’abbiamo scelto per inaugurare il “Muro delle rotte”, una lunga parete del nostro scalo che prima era tutta bianca con ben 35 destinazioni simbolicamente ritratte, un risultato possibile grazie soprattutto al sostegno della Regione siciliana e del presidente Nello Musumeci».

L’organizzatore di Travelexpo, Toti Piscopo ha dichiarato: «Siamo pronti per la stagione turistica più lunga del secolo. Diamo appuntamento a tutti a Travelexpo, il prossimo 25.26 settembre,,,

MERCOLEDI’ 30 ENTRA IN VIGOREIN SICILIA LA NUOVA ORDINANZA ANTICOVID-19 DEL PRESIDENTE MUSUMECI

 

 Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci per combattere la pandemia del Covid-19  Entrerà in vigore mercoledì e avrà efficacia fino al 30 ottobre.

Spesso ritornano: ecco la Regione dei riciclati | Rep

Mascherina all’aperto – Tra le novità, “l’obbligo per ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi.Le autorità competenti al mantenimento dell’ordine pubblico provvedono a garantire il rispetto delle superiori prescrizioni, anche mediante azioni di controllo,con la erogazione delle sanzioni previste dalla legge. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo della mascherina in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima”.

Tamponi per chi viene dall’estero – Inoltre, “chiunque entri nel territorio della Regione provenendo da Stati UE e/o extra UE ha l’obbligo di registrarsi sul sito www.siciliacoronavirus.it ovvero di comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione. I cittadini residenti in Sicilia adempieranno a tale obbligo sia mediante la registrazione sul sito, sia dandone pronta comunicazione al proprio medico di medicina generale o pediatra. Alle norme dovranno uniformarsi anche coloro che hanno fatto rientro in Sicilia nei sette giorni antecedenti la pubblicazione dell’ordinanza. Le Aziende sanitarie provinciali competenti territorialmente provvedono alla sottoscrizione di un Protocollo con le Società di gestione degli aeroporti, le Autorità portuali, i gestori del trasporto, di concerto con l’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, per sottoporre al cosiddetto tampone rapido o ad altri mezzi di indagine diagnostica i soggetti provenienti dai Paesi esteri”.

Controlli sul personale sanitario e sui pazienti fragili – Le Aziende del sistema sanitario regionale provvedono a svolgere controlli periodici sul personale, mediante tampone rapido, ovvero con altro mezzo di indagine diagnostica. Il dipartimento delle Attività sanitarie e l’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale della Salute monitorano il rispetto dell’ordinanza, anche mediante la distribuzione dei test necessari, se non reperiti dalle singole Aziende. Al medesimo controllo periodico sono sottoposti gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e i soggetti fragili.

Divieti di assembramento – È fatto divieto di assembramento mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (strade, piazze e parchi). Sono escluse le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge e/o comunicate all’Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l’organizzatore è comunque responsabile dell’assoluto rispetto delle norme comportamentali per la prevenzione dal rischio di contagio. Nel caso di cluster territorializzati, i Dipartimenti di Prevenzione propongono con immediatezza al Presidente della Regione Siciliana, previa intesa con le Amministrazioni comunali competenti, l’adozione di Protocolli contenitivi,limitatamente ad aree infracomunali, comunali o sovracomunali.

 

Alitalia abbandona l’aeroporto di Trapani Birgi”. Ombra: “E’ un delitto!”

Catania, sciopero del trasporto aereo: Alitalia riprogramma alcuni voli -  Catania News

Il presidente di Airgest lancia un appello affinché questo omicidio non si compia. Chiede l’intervento del presidente della Regione e di ogni rappresentante politico territoriale. Mercoledì 17 giugno grande adunanza in aeroporto

A pochi giorni dalla riapertura ufficiale dopo il lockdown dell’aeroporto di Trapani Birgi, la compagnia aerea Alitalia, attraverso una call conference con la dirigenza di Airgest, società di gestione dello scalo, ha improvvisamente e unilateralmente comunicato di cancellare da luglio le proprie rotte, quotidiane, da Trapani Birgi verso Roma Fiumicino e Milano Linate, nonostante i biglietti già venduti. E, inoltre, Alitalia ad oggi non ha mai firmato il contratto con il comune di Marsala che le avrebbe garantito, in modo di rapido e diretto, oltre 600 mila euro grazie alla legge regionale 24/2016.

«Non siamo in grado di guadagnarci e allora andiamo via. Con queste poche parole ci hanno liquidati – denuncia il presidente di AirgestSalvatore Ombra -. L’incontro con cui ci hanno annunciato il sostanziale abbandono è durato pochi minuti e si è svolto alla presenza di Andrea Benassi, revenue management di Alitalia Gianluigi Lo Giudice, vice presidente Ground Operation».

La notizia della fuga di Alitalia da Trapani, giunge dopo alcuni interventi polemici del presidente di AirgestSalvatore Ombra che aveva sostenuto che le politiche del governo nazionale a vantaggio della cosiddetta compagnia di bandiera avrebbero messo in fuga le low cost e fatto schizzare in alto il prezzo dei biglietti. «Non voglio pensare che sia una vendetta – afferma Ombra – ma la tempistica è sospetta ed è fuori da ogni logica. La compagnia Alitalia così ampiamente sostenuta dallo Stato non può, riteniamo, abbandonare senza conseguenze un aeroporto e il suo territorio». Pertanto Mercoledì  17 giugno si svolgerà  la mobilitazione del territorio…..

A questo punto – afferma Salvatore Ombra – ogni nostro tentativo di rilanciare l’aeroporto sembra essere vittima di politiche contrarie che non trovano spiegazioni. Lanciamo un appello al territorio, alla stampa, a tutto il personale politico locale, regionale e nazionale ma anche alle categorie produttive e agli operatori del turismo a scendere in piazza e manifestare affinché questo omicidio non si compia. Chiediamo, innanzitutto, un intervento forte del presidente della Regione, Nello Musumeci, per bloccare questa decisione insana».

«Programmeremo iniziative di protesta fino a che Alitalia non farà un passo indietro e mercoledì 17 giugno ci sarà un’adunanza popolare all’aeroporto Vincenzo Florio. Tutti i trapanesi stanchi di subire possono venire in aeroporto, dove ci sono le giuste distanze, per farsi sentire e dire basta al soffocamento della nostra economia e della nostra terra».

La Regione siciliana “fronteggia le immediate esigenze alimentari delle famiglie impoverite”

Parlamento siciliano, né quantità, né qualità: 6,5 sedute al mese ...

 

Misure straordinarie ed urgenti della Regione  per fronteggiare la povertà e la fame di questo triste periodo. «Si tratta di una prima necessaria risposta -comunica il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato,  più volte sollecitati a Roma”

In queste settimane di paralisi –  – sono cresciuti a dismisura nella nostra isola i nuclei familiari più fragili e maggiormente disagiati, quelli cioè che stanno soffrendo più di tutti la perdurante crisi dovuta all’emergenza Coronavirus. Famiglie che in parte si aggiungono alle altre 450 mila dichiarate povere in Sicilia, secondo i dati dell’Istat. Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i comuni, che nella distribuzione – si legge nella delibera – dovranno prestare particolare riguardo alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria».

A questa prima misura abbiamo potuto procedere – aggiunge il governatore siciliano – in via amministrativa ed è il frutto della condivisione di tutti i gruppi parlamentari all’Ars e delle organizzazioni sociali. Adesso bisogna lavorare a un Bilancio 2020 emergenziale, come abbiamo già concordato nel giro di incontri di mercoledì e giovedì scorsi. È questo lo spirito unitario, richiamato anche ieri, nel suo messaggio alla Nazione, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il quale dobbiamo lavorare”.

 

Sicilia: Ordinanza del governatore Musumeci “Niente più sport all’aperto, neppure da solo”

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Palermo 

Stretta in Sicilia per gli sportivi. Entra in vigore oggi  la nuova ordinanza firmata ieri sera dal Presidente della Regione Nello Musumeci per contenere il contagio del coronavirus nell’isola.

E’ un  provvedimento per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica del Covid-19 nell’Isola. Niente sport all’aperto,neppure da solo, chiusura domenicale dei negozi e uscita solo una volta al giorno “ma solo per le emergenze”.

Le Disposizioni riguardano la “pulizia” di strade e uffici pubblici, gli esercizi commerciali, le rivendite di tabacchi, il trasporto urbano, le attività sportive, le uscite da casa per gli acquisti. Ecco alcune delle novità. Viene sancito l’obbligo, da parte dei Comuni, di provvedere, qualora non lo abbiano già fatto, alla sanificazione delle strade del centro abitato, degli uffici pubblici e degli edifici scolastici. Attività che verranno cofinanziate dalla Regione. Aree a verde pubblico e parchi-gioco verranno chiusi.    

Nel commercio “non sarà ammesso l’ingresso nel territorio comunale dei venditori ambulanti al dettaglio provenienti da altri Comuni. Tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, a eccezione di farmacie di turno ed edicole, dovranno restare chiusi la domenica.
I sindaci potranno disporre la riduzione dell’orario di apertura al pubblico dei negozi, tranne di quelli che vendono prodotti alimentari e farmacie. Nelle rivendite dei tabacchi è vietato l’uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco”. .

 

Musumeci: “Nel sistema rifiuti dobbiamo impedire il monopolio..”

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Il problema rifiuti in Sicilia presto avrà una soluzione decorosa.”Il tempo è un nemico, tanto quanto la mafia”. Così il governatore Nello Musumeci sugli iter burocratici per la realizzazione di nuovi impianti pubblici per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti in Sicilia. “Stiamo agendo con procedure ordinarie – aggiunge  e non ci vorranno sei anni come già avvenuto, pensiamo di realizzarli in tre anni. Ma le procedure sono estenuanti nelle attese”. Musumeci aggiunge che nel sistema dei rifiuti in Sicilia “dobbiamo impedire il monopolio, l’oligopolio”, sottolineando di “avere rispetto per l’imprenditoria privata, quando resiste alle pressioni esterne ed è impermeabile”. E annuncia che l’obiettivo della Regione nel settore è di “arrivare al 60% al pubblico e al 40% ai privati, che adesso trattano il 70%””.

Con gli interventi attuati, ricorda, la “differenziata è passata dal 16% a oltre il 40%, nonostante a Catania e Palermo sia intorno al 16-17%, non abbiamo mandato rifiuti all’estero e ridotto quelli che arrivano ai privati”.

Il Presidente Ance Giuseppe Piana chiede alla Regione la “sicurezza del patrimonio edilizio”

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#CATANIASICURA – Giuseppe Piana: «NESSUN PASSO AVANTI VERSO LA MESSA IN SICUREZZA

DELLA CITTÀ. SUBITO RICLASSIFICAZIONE IN ZONA SISMICA 1»

Con l’obiettivo di attivare immediatamente nella città etnea il processo di messa in sicurezza del patrimonio edilizio, il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana – a nome di tutte le istituzioni rappresentate nel tavolo tecnico #Cataniasicura – ha scritto al presidente dellaRegione Siciliana Nello Musumeci la seguente lettera aperta:

«Egregio Presidente, il Tavolo #Cataniasicura, istituito da Ance Catania con l’obiettivo di promuovere la sicurezza sismica degli immobili e delle infrastrutture della città, riunisce periodicamente i tecnici e gli specialisti che fanno parte della filiera edile per analizzare lo stato dell’arte, avanzare proposte, scuotere coscienze e diventare motore di meccanismi propositivi di prevenzione.

Fino a oggi non siamo riusciti a ottenere niente di concreto, neanche il più scontato e banale degli interventi: la riclassificazione del capoluogo etneo da zona sismica 2 a zona 1. L’ultima mappatura risale al 2003 e necessita di aggiornamento, frattanto le scosse avanzano e sprigionano energia, generando paura, danni, allarmismo, emergenze. L’amarezza nel constatare che la situazione rimane impantanata nell’immobilismo burocratico è generalizzata: cosa sarebbe successo se l’epicentro del terremoto del 26 dicembre avesse colpito il centro di Catania?

Lei stesso ha recentemente dichiarato che “una infelice catalogazione del rischio ha considerato addirittura Catania e Siracusa come città a rischio due” e che “serva rivedere questa mappatura delle zone maggiormente vulnerabili”.

La riflessione è comune: la revisione della classificazione sismica non solo è possibile ma è un atto dovuto e improcrastinabile. Un segnale di presa di coscienza del rischio esistente necessario per intervenire con urgenza sul costruito utilizzando tutti gli strumenti e incentivi attualmente disponibili.

Abbiamo toccato con mano il reale pericolo che incombe sulla nostra città, la sua Giunta ha adottato iniziative essenziali per superare l’emergenza e per effettuare una ricognizione degli edifici strategici, ma per una reale azione di prevenzione e mitigazione del rischio è urgente avviare gli interventi di riqualificazione volti a salvaguardare le abitazioni e le vite umane.

In rappresentanza del Tavolo #Cataniasicura, le chiedo urgentemente un incontro per illustrare le nostre proposte».