«NOTAI AL FIANCO DELLE IMPRESE: FOCUS SU NUOVI STRUMENTI PER COPRIRE LE PERDITE D’ESERCIZIO

Incontro organizzato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone

 

Webinar regionale sulle strategie governative per fronteggiare l’emergenza

CATANIA 

Leggi e norme in evoluzione richiedono un costante aggiornamento, soprattutto in riferimento al ruolo del notaio che, nell’esercizio della sua funzione pubblica, deve attenersi a precise regole fissate dalla legge. Questo l’obiettivo del ciclo di incontri organizzato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone, per approfondire novità e criticità in un contesto mutevole e sempre più articolato. Questa mattina riflettori puntati sulle imprese – colpite duramente dalla crisi provocata dalla pandemia – e sulla disciplina che regolamenta associazioni e fondazioni, durante l’evento online “Enti e società: problematiche notarili vecchie e nuove nel mondo che cambia” (22 aprile 2021).

«Il nostro ruolo è centrale nella gestione delle imprese, sia nella loro fase di startup, sia purtroppo nei momenti di crisi, oggi accentuati dalla grave situazione economica causata dall’emergenza sanitaria – ha esordito il presidente della categoria etnea Andrea Grasso, durante il webinar moderato dai notai Maristella Portelli e Donata Galeardi, che ha visto la partecipazione del consigliere nazionale del Notariato Diego Barone – in questo scenario, molteplici sono stati gli interventi da parte del Governo per tamponare gli effetti negativi di una congiuntura economica tanto rilevante quanto inaspettata, e scongiurare la chiusura di molte aziende, soprattutto Pmi. Era inevitabile, dunque, soffermarsi sulla sospensione della disciplina in tema di riduzione obbligatoria del capitale a copertura di perdite, per tutelare la potenzialità produttiva delle imprese in bonis, dalle conseguenze di un evento eccezionale e incolpevole».

Nello specifico si fa riferimento all’articolo 6 del decreto Liquidità, che «prevede interventi e proroghe specifiche – ha spiegato il notaio Luca Prinzi (Enna) – per evitare che la perdita di capitale dovuta alla crisi da Covid possa portare all’immediata liquidazione, con la conseguente perdita di operatività per molte imprese. La sospensione di riduzione del capitale derivante da perdite superiori al terzo del capitale sociale, inizialmente fissata al 31 dicembre 2020, potrà infatti essere rinviata fino al 2025. Si tratta di un tema complesso, per cui è necessario avere un quadro chiaro, valutando le possibili criticità e le relative applicazioni».

Altro tema affrontato durante l’incontro è stato quello delle procedure per l’adeguamento al codice del Terzo Settore di associazioni e fondazioni. «Organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus si sono attivate per modificare il proprio statuto – ha commentato la componente della redazione CNN notizie Daniela Boggiali – nelle associazioni lo statuto dev’essere modificato dall’assemblea, nelle fondazioni dal CdA, rispettando i criteri di maggioranza stabiliti dallo statuto stesso». E ha sottolineato: «Un cambiamento necessario, affinché gli enti no profit possano ottenere il riconoscimento della personalità giuridica – con il quale viene riconosciuta la sussistenza di alcuni requisiti e di un patrimonio dell’ente – per procedere all’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, che dovrebbe essere ufficializzato a fine aprile. Per organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus costituite prima del 3 agosto 2017 è stata concessa una proroga fino al 31 maggio 2021: le modifiche agli statuti avvengono attraverso le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria». Poi, ha aggiunto: «Tra le novità – legate anche all’attuale situazione emergenziale – la possibilità di svolgimento delle assemblee attraverso mezzi di telecomunicazioni e la preferenza per via elettronica o corrispondenza».

Sta per cadere un mito: la chiarezza e la pulizia. Ma i pentastellati vogliono davvero entrare nel nascente governo Arlecchino?

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       Raffaele lanza

DI RAFFAELE  LANZA

Abbiamo letto gli interventi che giorno dopo giorno stanno arricchendo il dibattito sulla votazione digitale che ha visto-unico caso al mondo,crediamo e concordiamo con Davide Casaleggio- prevalere il si al governo Mario Draghi.   Vediamo adesso immaginarie tavole rotonde dove ciascuno sfoggia le proprie esercitazioni dialettiche.  Il problema vero resta sospeso tra indignazioni e propositi. è aereo, sfuggente, enigmatico, come tutte le cose alle quali si ha paura di dare una identità precisa. 

Ne deriva un’inquietante sensazione: che ci sia in tutti una notevole paura nel “difendere” il governo nascente Draghi a viso aperto perchè questo governo che si appresta ad avere la maggioranza assoluta non è difendibile come viene esso concepito.  Crediamo anche che la provocazione di Grillo, fondatore del Movimento, e del capo politico Crimi, con il loro ” sì”rivolto al popolo della piattaforma Rousseau,  avessero voluto provocare le coscienze del Web per controllare più da vicino l’ex governatore della Banca d’Italia. Ma l’obiettivo ha creato un grande equivoco all’interno del Movimento ed equivale francamente ad una pedata nel sedere: di che cosa stiamo parlando se il sì al governo Arlecchino significa che non esisterebbe alcun problema di convivenza con Draghi?   

  A che cosa si riferiscono le accuse  di Alessandro Di Battista contro Mario Draghi – puntuali e documentate,precisiamo- se  Draghi   “sta bene” ai 44.177 elettori digitali e non è sotto processo neppure per i favoritismi personali del Cavaliere che  hanno condotto il premier incaricato a governare la Banca d’Italia prima e poi quella europea?

In Italia c’è una grande sete di silenzio, quel silenzio nel quale la popolazione perbene,onesta, pulita, coscienziosa, ha digerito tutto dalla politica che partendo dal paradossale e smaccato voltafaccia di  un micro leader con due ministre di carta igienica e, senza alcun titolo,   è costretta ora a gestire il suo degrado più mortificante.

 

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–    LA VOTAZIONE ROSSEAU-

Sì del Movimento 5 Stelle al governo di Mario Draghi. Con 44.177 voti, il sì ha prevalso nella votazione su Rousseau per decidere se il M5S debba sostenere l’esecutivo che il premier incaricato sta formando. Il disco verde è arrivato dal 59,3% dei votanti. Hanno scelto il ‘no’ in 30.360 (40,7%). In totale “hanno espresso la propria preferenza 74.537 iscritti su una base di 119.544 iscritti aventi diritto di voto”

Su Rousseau “in 8 ore sono stati espressi 9.317 voti” l’ora, ha detto Valerio Tacchini, notaio dell’associazione Rousseau dopo il voto. Tacchini ha fatto poi un raffronto con il voto espresso per il Conte 1 spiegando che “su dieci ore di votazione nel 2018 l’affluenza era stata di 4480 votanti all’ora” mentre per il Conte 2 l’affluenza si era attestata a 8.848 voti l’ora in 9 ore.  I risultati sono stati depositati dal Movimento presso due studi notarili

Casaleggio

Afferma Davide Casaleggio, Presidente dell’associazione Rousseau: “Anche questa volta siamo riusciti a fare sintesi della volontà del m5s con la piattaforma Rousseau, a fare esprimere migliaia di persone sulla volontà di far partire questo governo. E qualcosa che succede solo con il M5s in Italia. In altri partiti lo decidono 4 o 5 persone. Quindi sicuramente è qualcosa di molto rappresentativo e molto collegiale“.

Succede anche in altri Paesi, come in Germania – ha sottolineato – ma al posto della lettera inviata sul cartaceo all’estero noi lo facciamo in digitale. E un unicum mondiale che siamo riusciti a sperimentare. E un esempio di cittadinanza digitale” e  di “un esercizio di democrazia”.

DONATI DUE VENTILATORI POLMONARI AGLI OSPEDALI GARIBALDI E CANNIZZARO

CATANIA

 

Il presidente Consiglio Notarile Andrea Grasso

«L’emergenza in atto ha immediatamente mostrato il ruolo strategico che ricopre ogni singolo presidio ospedaliero all’interno della comunità di riferimento: per questo motivo il nostro Consiglio si è attivato tempestivamente per lanciare una raccolti fondi tra i propri iscritti, con l’obiettivo di dare un contributo concreto alla battaglia contro Covid19». Il presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone Andrea Grasso ha così coinvolto i notai del Collegio per l’acquisto di due ventilatori polmonari, uno destinato all’Arnas Garibaldi  e collocato all’interno di Palazzo Signorelli, lo stabile dedicato alla gestione dei pazienti affetti dal virus – e l’altro alla terapia intensiva dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, strutture in prima linea per salvaguardare la salute dei cittadini e salvare vite umane.

Il Consiglio Notarile del capoluogo etneo ha voluto contribuire e manifestare la propria vicinanza a medici, infermieri e volontari che operano quotidianamente e con grandi sacrifici in corsia, per fronteggiare questo delicatissimo momento che ci vede tutti coinvolti. «Abbiamo acquistato i dispositivi in pronta consegna ed effettuato la donazione, cercando così di accorciare i tempi ed evitando di gravare sulla struttura ospedaliera da un punto di vista burocratico e organizzativo. Un piccolo segnale di stima e riconoscenza – conclude Grasso – nella speranza di poter superare al più presto quest’emergenza, rafforzando il legame tra i cittadini con piccoli gesti solidali che uniscono tutti verso un obiettivo comune».

«UN TESTAMENTO SOLIDALE NON PENALIZZA GLI EREDI»

 

Iniziativa di sensibilizzazione di Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone e Aism

 

 

A Piedimonte Etneo l’incontro con i cittadini e l’associazione Orchidea

PIEDIMONTE ETNEO (CT) –

Occorre superare un pregiudizio, quello secondo cui lasciare l’eredità in beneficenza toglierebbe ai propri familiari ciò che spetta legittimamente a loro. Così non è, ed è importante ribadirlo, perché oggi in Italia il tema del testamento solidale è minato da non poche barriere culturali. Si pensa ancora che sia un gesto da ricchi, che richieda cifre considerevoli, che sia sempre troppo presto per parlarne. In realtà il lascito a favore di cause umanitarie è alla portata di tutti, perché “basta poco per fare molto”.

Ecco perché il Consiglio Nazionale del Notariato, insieme a onlus come l’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), porta avanti una capillare attività di informazione in tutte le regioni italiane. Nel territorio etneo il Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone è impegnato da anni con diverse iniziative, e per l’edizione 2020 della “Settimana Nazionale dei Lasciti” il suo percorso di sensibilizzazione ha fatto tappa – ieri pomeriggio (22 gennaio) – a Piedimonte Etneo, grazie alla sinergia con la sezione Aism di Catania e l’associazione culturale ricreativa Orchidea.

«In Italia il numero di cittadini che predispone un testamento solidale, o si dichiara orientato a farlo, cresce di anno in anno, ma è possibile fare di più per non rimanere all’ultimo posto nella classifica dei Paesi europei. Motivo per cui teniamo molto a iniziative come questa, e ribadiamo che i notai di Catania e Caltagirone sono sempre disponibili a fornire informazioni anche nei propri studi professionali», ha affermato il presidente del Consiglio Notarile Andrea Grasso durante l’incontro che si è svolto nell’Aula consiliare del Comune di Piedimonte Etneo, alla presenza del vicesindaco Enrichetta Pollicina. Ha introdotto l’evento Alessandra Laiacona, presidente della sezione catanese di Aism, affiancata da Vera Tripoli, che guida l’associazione Orchidea.

Momento principale dell’incontro le relazioni dei notai Donata Galeardi e Maristella Portelli, componenti del Consiglio Notarile, che hanno spiegato l’importanza culturale e sociale del lascito solidale, cosa è necessario fare per predisporlo, cosa è possibile donare e quali sono i tipi di testamento.

«Le statistiche riportano dati interessanti: la media dei lasciti solidali si attesta sui 5mila euro, la maggior parte dei donatori appartiene a un ceto medio, e il 65% di essi è donna» ha illustrato il notaio Galeardi, mentre il notaio Portelli ha spiegato che «il diritto successorio prevede una ripartizione dell’eredità che mira a tutelare i legittimari riservando agli stessi una parte del patrimonio e lasciando a disposizione del testatore una quota della quale disporre secondo le proprie scelte personali». Entrambi hanno sottolineato che la figura del Notaio, in quanto pubblico ufficiale, supporta il cittadino nel percorso testamentario, ma soprattutto ne garantisce la sua realizzazione in piena legalità e sicurezza.

MEDIAZIONE CIVILE, NOTAI E AVVOCATI DI CATANIA A CONFRONTO

 

Venerdì 15 Novembre, ore 15.30, Mercure Catania Excelsior

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Incontro sui temi del procedimento di conciliazione e dei diritti reali

CATANIA –

«Mediazione Civile: procedimento di conciliazione e diritti reali»: questo il tema su cui si confronteranno Notai e Avvocati etnei durante l’incontro in programma venerdì 15 novembre, alle 15.30, presso il Mercure Catania Excelsior in piazza Verga.

Organizzato in sinergia dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone e dall’Ordine degli Avvocati di Catania, l’evento avrà inizio con i saluti dei presidenti delle due categorie professionali: Notaio Andrea Grasso e Avvocato Rosario Pizzino.

Introdurrà e coordinerà i lavori Riccardo Liotta, consigliere dell’Ordine Avvocati e alla guida del Consiglio direttivo dell’Organismo di Conciliazione del Foro di Catania.

Seguiranno le relazioni dell’Avvocato Santi Pierpaolo Giacona (consigliere Ordine forense e segretario Consiglio direttivo Organismo di Conciliazione Foro di Catania) sull’efficacia del verbale di conciliazione e sui profili processuali e del Notaio Maristella Portelli (componente del Consiglio Notarile etneo) sul ruolo del Notaio nell’accordo di mediazione e la sua trascrivibilità nei registri immobiliari.

Le conclusioni saranno affidate al Notaio Donata Galeardi, componente del Consiglio Notarile, che esporrà le considerazioni finali in ordine alle potenzialità e alle critiche di tecnica redazionale notarile nel processo di mediazione.

NOTAI, MOBILITÀ TRANSFRONTALIERA E NUOVE SFIDE: SEMINARIO FORMATIVO A CATANIA

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Seminario organizzato da Consiglio Nazionale Notariato e UE con il Consiglio etneo


CATANIA IN PRIMA LINEA PER RAFFORZARE LA RETE EUROPEA

Al via il training di incontri interculturali: confronto sulle nuove norme in vigore
e scambio di best practices con i distretti Maltesi e Greci

CATANIA

La libera circolazione all’interno dell’Europa, sancita dai trattai dell’UE, consente ai cittadini di acquistare un immobile in un Paese diverso da quello d’origine e stabilirsi all’estero con partner di altre nazionalità. Uno scenario che, negli ultimi anni, ha registrato dati significativi se si pensa che ben 8 milioni di cittadini europei non risiedono nel proprio Paese, 2.5 milioni di proprietà immobiliari appartengono a persone residenti in uno Stato diverso da quello in cui si trova il bene e il 13% di nuovi matrimoni viene contratto da coppie di diversa nazionalità.

 

Numeri forniti dalla Commissione Europea, che non passano indifferenti ai 40mila notai e ai loro 160mila collaboratori impegnati ogni giorno per rispondere alle esigenze dei cittadini, mettendo a disposizione la propria competenza per una politica europea sinergica della giustizia all’altezza delle più attuali sfide socioeconomiche. Politica che si è tradotta, alla luce dell’entrata in vigore delle nuove norme comunitarie (il Reg. UE 2016/1103 sui regimi patrimoniali dei coniugi e 2016/1104 sugli effetti patrimoniali delle unioni registrate) in un training di seminari formativi organizzati dal Consiglio nazionale con il Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea (CNUE) e che si è concretizzato – venerdì 12 aprile – per la prima volta a Catania presso l’Hotel Mercure grazie alla collaborazione del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone e dei distretti di Malta e della Grecia.

 

«Le nuove disposizioni legislative e i continui cambiamenti del mercato richiedono trasparenza, certezza del diritto, maggiore cooperazione tra professionisti e rapporti di collegamento – spiega il neo presidente del Consiglio del capoluogo etneo Andrea Grasso – per questo motivo, in quanto interlocutori fondamentali di questo processo, è importante favorire incontri di studio come questo per fare luce, sia sul piano pratico che teorico, sulle nuove sfide da affrontare, cercando di arginare le lacune e le criticità esistenti nell’ambito comunitario».

Nel merito della tematica, è stata inoltre illustrata ad un parterre composto da notai provenienti dalla Grecia e da Malta, oltre che dall’Italia, la Rete Notarile Europea (RNE – ENN European Notarial Network), un portale on line che mette in connessione notai d’Europa per la risoluzione delle questioni pratiche transfrontaliere grazie a punti di contatto – notai delegati – presenti in ogni Paese.

«L’iniziativa che vede la sua concretizzazione qui a Catania, città scelta proprio per la sua posizione privilegiata nel cuore del Mediterraneo – spiega Giovanni Liotta, notaio in Spadafora e coordinatore RNE – rientra nel progetto europeo promosso dal CNUE al fine di creare un mercato europeo sempre più caratterizzato dalla certezza del diritto. Sono opportunità che aiutano a sviluppare sinergie e scambi di buone pratiche ed esperienze che rendono più facile la transazione dei contratti».

Alcuni esempi pratici e casi studio sono stati affrontati nel pomeriggio con gli interventi curati dal coordinamento scientifico composto dal membro del settore internazionale CNN Antonio Cappiello, dal docente universitario Antonio Las Casas, dal notaio Yannis Mavrakis(Consiglio Nazionale del Notariato Greco) e dal notaio e ricercatore presso l’Università di Malta Paul Pisani (Consiglio Notarile Maltese).

Congresso dei Notai siciliani: “allargare lo sguardo sulle funzioni pubbliche “

 

Il notariato siciliano al centro dei programmi politici per lo sviluppo

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Al congresso regionale che si è svolto a Catania, confronto con gli Enti

sui temi di modernizzazione ed efficientamento della Pubblica Amministrazione

 

CATANIA –

Dalle imposte agevolate sulla compravendita dei terreni in Sicilia alla conformità edilizia, passando per le procedure di redazione dei piani regolatori e la consulenza gratuita ai cittadini con gli sportelli nelle circoscrizioni sui temi del diritto di famiglia, eredità, contratti immobiliari e finanziari. Il Congresso che ha visto a raccolta i notai dell‘Isola, ha allargato lo sguardo sui temi politici di grande attualità, che sul piano regionale e comunale vedono i professionisti quali garanti della legalità e delle funzioni pubbliche.

Ieri pomeriggio (venerdì 19) e oggi (20 ottobre) – presso il Mercure Hotel Excelsior – gran parte dei 370 notai della Sicilia hanno partecipato all’incontro promosso dal Comitato notarile regionale e dal Consiglio di Catania e Caltagirone – presieduti rispettivamente da Renato Caruso e Giuseppe Balestrazzi – per un confronto su temi afferenti gli organi di categoria, l’accesso e la deontologia, e per un dialogo con le istituzioni presenti, che hanno consentito d‘inquadrare il contributo che i notai offrono alla collettività. «Questo primo appuntamento regionale – spiegano i due presidenti – ha visto una grande partecipazione di colleghi: in questi giorni ci siamo interrogati sulle sfide del prossimo futuro, per elaborare risposte concrete che non riguardino solo l’esercizio della professione, ma il reale apporto che il Notariato può dare alla comunità, anche informando e promuovendo gli strumenti di tutela dei diritti».

«Il vostro ruolo è assolutamente centrale per lo sviluppo – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, rivolgendosi alla platea – poiché i notai non sono soltanto tutori della funzione pubblica, ma rappresentano il termometro dell’andamento dello stato di salute della Sicilia, lì dove transitano tutte le operazioni-chiave dell’economia, del commercio e della finanza. La Regione Siciliana lavorerà in stretta sinergia con i professionisti per risollevare le sorti della nostra terra, rendendosi disponibile per valutare ogni azione atta a supportare le strategie di crescita».

A ribadire il valore della funzione del notariato, in un’ottica di servizio al territorio, anche il sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese, che ha rilanciato alcune iniziative che si muovono nell’ottica della semplificazione degli adempimenti e della sburocratizzazione della macchina amministrativa: «Seguendo il principio di sussidiarietà – ha continuato Pogliese – lavoreremo a stretto contatto con i notai per trarre input, consigli, consulenze che possano consentire di avere un rapporto ancora più diretto e trasparente con l’Ente. Uno dei temi è il protocollo d’intesa, già siglato, per la creazione di sportelli gratuiti nei quartieri e il collegamento con l’anagrafe del Comune, per un percorso virtuoso grazie ai vantaggi offerti dalla digitalizzazione».

Una collaborazione che si muove anche sul terreno della programmazione territoriale: «Dalla gestione urbanistica passa il futuro della città – ha spiegato il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Catania Manfredi Zammataro – al centro del nostro lavoro c’è ovviamente il Piano regolatore generale che è una grande scommessa per la città: vogliamo avviare un ciclo di audizioni che vedranno protagonisti anche i notai, interlocutori fondamentali per tutti quegli aspetti legali che posso colmare lacune e criticità esistenti  con l’obiettivo di creare un documento che esca fuori dalle stanze del Palazzo per essere condiviso dall’intera città».

Catania: -Notai, docenti universitari,esperti, Sostituto Procuratore della Repubblica a confronto

 

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Venerdì 19 e sabato 20 ottobre | Hotel Mercure Excelsior (Piazza Verga 39)

 

A CATANIA IL PRIMO CONGRESSO REGIONALE

 

Sarà presentata la Guida per il Cittadino «La terza età: strumenti patrimoniali, opportunità e tutele»

«Notai siciliani a confronto»: questo il titolo del Primo Congresso Regionale della categoria professionale che si svolgerà a Catania venerdì 19 e sabato 20 ottobre all’Hotel Mercure Excelsior (Piazza Verga, 39). Una “due giorni” – organizzata per la prima volta dal Consiglio dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone – che si propone come momento di dibattito, informazione e aggiornamento per tutti i professionisti dell’Isola, al fine di fare piena luce sui mutamenti e sulle novità in ambito normativo ed economico, anche attraverso il contributo di importanti rappresentanti istituzionali e di esperti in materia.

I lavori della tavola rotonda di venerdì 19 ottobre – in programma alle 15.00 – saranno aperti, dopo i saluti delle autorità, dal presidente del Consiglio notarile etneo Giuseppe Balestrazzi. Successivamente, il presidente del Comitato Notarile Siciliano Renato Caruso introdurrà l’intervento del presidente del Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) Salvatore Lombardo, a cui seguiranno le relazioni del consigliereMelchiorre Macrì Pellizzeri e del vicepresidente della Cassa Nazionale Francesco Attaguile.

A partire dalle 17.00 i notai che presiedono le Commissioni Mario Marino (Comm. Consiglio), Giovanna Falco (Cassa del Comitato), Claudia Gucciardo (Accesso) e Salvatore Santoro (Comm. Disciplinare), illustreranno gli ordini del giorno che verranno discussi e votati durante l’assemblea plenaria. Alle 17.30 sarà presentata ufficialmente a livello regionale la 15a Guida per il Cittadino «La terza età: strumenti patrimoniali, opportunità e tutele» divulgata dal CNN insieme alle associazioni dei consumatori.

«Disciplina urbanistica e catastale: ruolo e responsabilità del Notaio» 

sarà il fulcro tematico del convegno che si svolgerà invece nella giornata disabato 20 ottobre, a partire dalle 9.30. Dopo l’introduzione del docente ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università di Catania Felice Giuffrè, seguiranno le relazioni di: Carlo Mazzù (professore Istituzioni di Diritto Privato Università di Messina), Antonino Longo (professore associato e docente di Diritto Urbanistico Università di Catania), Agata Santonocito (sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania e coordinatrice gruppo di lavoro in materia di Reati Urbanistici ed Ambientali), Marco Bellinvia (notaio in Roma e componente Commissione Studi Civilistici CNN); Angelo Piscitello (notaio in Cefalù e Componente Commissione Studi Tributari CNN).

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Nella foto a destra , il Sostituto Procuratore della Repubblica di Catania dott.ssa Agata Santonocito

PROCEDURE IMMOBILIARI: NOTAI ED INPS FIRMANO UN PROTOCOLLO TRASPARENTE

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Questa mattina presso il Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Catania e Caltagirone

CATANIA – Con l’obiettivo di garantire maggiore efficienza nelle procedure esecutive immobiliari promosse dall’Inps e di semplificare e rendere più trasparente la gestione dei contratti di mutuo con surrogazione, il Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone e la Direzione Provinciale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, hanno firmato questa mattina (25 settembre) un protocollo d’intesa.

L’accordo è stato siglato nella sede dei Notai dal presidente della categoria professionale etnea Giuseppe Balestrazzi e dal direttore provinciale Inps Gaetano Minutoli, alla presenza dell’intero Consiglio Notarile, e permetterà all’Istituto di avvalersi della competenza dei notai nel recupero dei crediti insoluti vantati dall’Ente e nella concessione di mutui con surrogazione.

«Il nostro Consiglio – spiega il presidente Balestrazzi – aggiunge un altro importante tassello al quadro delle sinergie avviate con altri Enti, sia pubblici che privati, presenti sul territorio. Nel caso specifico l’obiettivo è quello della migliore efficienza nella gestione delle procedure esecutive promosse dall’Inps e nella erogazione dei mutui con surrogazione, con la presenza di un operatore qualificato quale è il Notaio, sia nella fase di concessione di nuovo credito che in quella del recupero di crediti insoluti; ciò nell’ottica di una maggiore efficienza della Pubblica Amministrazione».

«Nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, in particolare nella gestione delle procedure esecutive immobiliari finalizzate al recupero dei crediti, l’Inps ha bisogno di avvalersi dell’opera professionale del notaio – afferma Minutoli, direttore della sede di Catania che gestisce l’attività di concessione dei crediti a livello regionale – Il protocollo rappresenta il punto d’inizio per una proficua collaborazione con il Consiglio Notarile, anche allo scopo di individuazione regole certe e trasparenti nell’attribuzione degli incarichi professionali da parte dell’Istituto».

 

Foto Ag. Press

I Notai avranno funzione di “SENTINELLA” e di supporto alle indagini della Guardia di Finanza

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Formazione, il Consiglio notarile di Catania e Caltagirone incontra la Guardia di Finanza


Le “sentinelle della legalità” tra nuovi obblighi e criticità da superare

CATANIA – Antiriciclaggio e legalità: oltre l’80% delle segnalazioni di operazioni sospette effettuate dai professionisti italiani proviene dai notai (nello specifico 3950 su 4700 segnalazioni). Sono dati relativi al 2017, recentemente elaborati dalla Commissione Sicurezza finanziaria del ministero dell’Economia: li ha citati il presidente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Giuseppe Balestrazzi durante l’incontro formativo che si è svolto stamattina (13 luglio, presso la sede etnea del Consiglio)), a cui hanno partecipato gli iscritti alla categoria professionale e i rappresentanti del comando provinciale etneo della Guardia di Finanza, guidato dal gen. Antonio Nicola Quintavalle Cecere.

«Quella del Notariato è una “collaborazione attiva” al contrasto del riciclaggio di denaro» ha spiegato Balestrazzi, introducendo la relazione del tenente colonnello Francesco Ruis, comandante del Nucleo speciale di Polizia economico-finanziaria della GdF di Catania. «La nostra attività – ha continuato il presidente – supera certamente il mero assorbimento formale degli obblighi normativi, e si pone come “azione di sentinella” a supporto di coloro che svolgono le indagini».

Nel suo intervento Balestrazzi ha poi esposto i dubbi che ancora oggi persistono all’interno degli studi notarili, a seguito dell’introduzione della normativa nazionale che ha recepito la direttiva europea in materia: «Rispetto ad altri professionisti, il notaio non ha un rapporto continuativo con il cliente – ha spiegato il presidente – spesso è difficile agire sulla base di contatti diretti sporadici. Inoltre, la nostra professione ha un Dna prettamente civilistico, lontana da funzioni investigative e di controllo. Fino a che punto spingersi? Come comprendere quella zona grigia in cui può celarsi l’attività criminosa? Da più di un anno siamo in attesa che il ministero dell’Economia approvi le regole tecniche elaborate dal Notariato nazionale. È necessaria una maggiore definizione del comportamento che la normativa ci richiede, anche ai fini dell’applicazione della stessa».

Una maggiore chiarezza che i notai chiedono anche nell’ambito della protezione dei dati personali, altro aspetto di cogente attualità che ha interessato gli studi notarili dopo la recente entrata in vigore del GDPR. Su questo tema è intervenuta il notaio Gea Arcella, sottolineando come «rispetto al passato, la tecnologia ha reso molto più semplice l’accesso ai dati pubblici. Dunque, nella prospettiva di un crescente eccesso di tracciabilità e consultazione, è necessario adeguarsi ai nuovi obblighi, superando le difficoltà iniziali riscontrate dalla maggior parte dei professionisti».