Il diavolo veste Gaga: l’ultima pubblicazione di Andrea Biscaro

DI  LUCILLA CORIONI

IL LIBROProprio in concomitanza con l’uscita nelle sale cinematografiche di “House of Gucci”, Andrea Biscaro pubblica con Officina di Hank il libro “Il diavolo veste Gaga”, disponibile nei negozi e negli store online da ieri, lunedì 13 dicembre 2021.Lady Gaga è Arte in ogni sua manifestazione, questa la tesi dell’autore, il cui testo rappresenta un tentativo di afferrare, smembrare e analizzare il corpo dell’opera di una grande artista, dell’ultima grande diva mondiale, le cui canzoni non sono che la punta di un iceberg. Gaga, infatti, percorre a un tempo musica, moda, cinema, pubblicità, politica, ribaltando il concetto di PopArt. Non è più l’arte ad essere al servizio della cultura di massa, ma la cultura di massa a porsi a servizio dell’arte; ArtPop, quindi, come recita il titolo del terzo album della cantautrice statunitense, pubblicato a novembre 2013.Ogni passo, ogni apparizione, ogni album di Lady Gaga è una rivoluzione culturale e di costume. Scandalosa, eccessiva, “Mother Monster” è diventata il simbolo della diversità, così come il suo brano “Born This Way”, cantato in occasione dell’Europride di Roma 2011.Inafferrabile e iconica, Gaga gioca con la sua molteplice personalità, esibendo le mille facce del suo cuore messo a nudo, alla stregua di ciò che scriveva nel suo omonimo testo Charles Baudelaire:“Si possono fondare imperi gloriosi sul delitto, e nobili religioni sull’ impostura.”Come un veggente travestito da esteta, l’autore-dandy svelava in questo modo al lettore la verità in tutta la sua nudità perturbante, la stessa operazione eseguita dalla diva analizzata da Andrea Biscaro.Angelo e demone, Lady Gaga sa offrirsi come la ragazza acqua e sapone di “A star is born” e nello stesso tempo come la diabolica Contessa assetata di sangue di “American Horror Story”.Un libro multiforme e camaleontico, proprio come il soggetto narrato e, in ultima analisi, come la verità dell’essere umano.UN ESTRATTO DAL TESTO“Quante cicatrici ci stanno sulla superficie di un cuore?Quanto ha sopportato per arrivare dov’è adesso?Nel brano “Free Woman”, dall’ultimo splendido album “Chromatica”, canta:Questo è il mio dancefloorho combattuto per conquistarloSu quante macerie di se stessi sorgono le fondamenta di un successo come il suo?Quanta forza serve per conservare, vivere e sviluppare una fama come la sua?Lady Gaga ha detto che la sua forza è la sua capacità di amare.Crede che avere una voce forte sia essenziale per amare il mondo.«Io amo tantissimo il mondo, ecco perché la mia voce è così forte» ha detto in un’intervista. Alla domanda: «Ti ricordi il momento in cui hai scoperto per la prima volta la tua voce?» ha risposto: «Credo che una persona scopra la sua voce quando scopre se stessa».”NOTE D’AUTOREAndrea Biscaro è nato a Ferrara nel 1979. Vive e lavora all’Isola del Giglio. Romanziere, cantautore, poeta e ghostwriter è considerato dalla critica una delle voci più interessanti e poliedriche del panorama letterario italiano.Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: la biografia rock “Io sono il Nirvana – la storia di Kurt Cobain” (Caissa 2018), il libro-cd “Ballate della notte scura” scritto a quattro mani con il padre di Dylan Dog, Tiziano Sclavi (Squilibri 2013, Repubblica XL 2013), il graphic novel “Pornopoema” (Eretica 2020), “La foresteria delle tre sorelle” (Segreti in giallo 2020), “Un cuore pulsante di medusa su uno sfondo rosa” (Nulla Die 2021).L’EDITOREOfficina di Hank è il marchio editoriale che dal giugno 2020 contraddistingue i prodotti di HC S.r.l., società attiva in campo editoriale dal 2006. La casa editrice ha da sempre come tratto fondamentale quello di raccontare storie dal mondo della musica, e il suo catalogo, in cui spicca quest’anno l’autobiografia di Mark Lanegan, ne è testimonianza diretta. Al di là della musica, il rock fra le righe dell’Officina di Hank si esprime con l’impegno in progetti come la collana “La Raccolta”, nata per diffondere il pensiero antiproibizionista e rinnovare la percezione del pubblico sul tema della cannabis e dintorni.

 

“Hangin on a Kiss”, desiderio e passione di un abbraccio anche se distanti, di Mari Conti

 

PhotoELF Edits

 

di Lucilla Corioni

 “Hangin on a Kiss” che tradotto significa aggrappato a un bacio, vuole esprimere in senso metaforico la passione che lega le persone che, anche quando lontane, possono sentirsi comunque vicine grazie al filo sottile che le unisce nel desiderio profondo di un abbraccio o di un bacio. Quel desiderio di appartenenza che ci da la forza di aspettare, di elevarci nel senso puro dell’amore vero che ci fa risollevare dopo essere “caduti” sofferenti nella separazione. 

Mari, in questo brano scritto assieme a Mozez Wright, (del quale ha realizzato un bellissimo videoclip) anticipa il sentimento forte e invisibile del nuovo album, prossimo all’uscita, “Invisible Things”, un elogio alla parte incorporea dell’esistenza umana. 

In questo particolare momento storico nel quale molte persone che si amano sono costrette alla distanza causa emergenza Corona Virus, Mari Conti esprime la speranza e la solidità dei sentimenti che, come fortezze di passione e coraggio, resistono alle paure dell’abbandono e della solitudine più profonda.

Note d’autore

Mari Conti, cantautrice italiana, nasce a Roma.

Fin da adolescente si appassiona alla musica cominciando a cantare prima come corista e poi come solista, in molte cover band della Capitale. Comincia a scrivere le sue canzoni solo alcuni anni dopo, grazie all’incontro con il chitarrista americano Gary Lucas – con il quale scrive You Will See My Flame Again, dedicato al suo cantante preferito Jeff Buckley ( con il quale Gary Lucas scrisse due fra i suoi brani diventati storici del rock, Grace e Mojo Pin) – e a quello successivo, nel 2009, con Mozez Wright ( Mozez), ex front man della band pioniera del trip hop degli Zero 7.

 Con Mozez, Mari scrive il suo primo album d’esordio intitolato Gentle Beauty ( uscito nel 2012 ) che contiene dodici brani ispirati al mondo sonoro del trip hop. Di questi, Free viene remixato dal producer e dj inglese Raj Mang (Roxy Music, Freddy Mercury, Shirley Bassey,Gorillaz). La canzone, che ottiene un grande riscontro, diventa colonna sonora dell’edizione 2014 della rassegna di musica elettronica Electric Elephant –  Festival di Tisno .  Inoltre Vincenzo Incenzo (autore di successi della musica italiana cantati da Michele Zarrillo, Renato Zero e molti altri) scrive insieme a lei e a Mozez Blue Is My Favourite Colour.

 

Dopo il suo primo album Mari inizia una serie di collaborazioni con diversi dj e producer europei quali Claudio Fiore (Eternal) seguito da Milo S (Just a Fool) e GoldLounge (Like a Feather

Mari collabora successivamente con la band WA (Paolo Palazzoli e Roberto Cosimi) inserendo due brani nel loro album Blue Thinking, uscito nell’autunno 2019.