Il Tar annulla il divieto di ingresso e l’Open Arms fa rotta verso Lampedusa-

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LA DECISIONE DEI GIUDICI SCATURITA DALLA NECESSITA’ DI DARE ASSISTENZA AI MINORI E ALLE PERSONE BISOGNEVOLI

L’imbarcazione Open Arms in mare da 13 giorni in abbandono con 147 migranti a bordo può liberamente entrare nelle acque territoriali italiane per dare soccorso alle persone a bordo.     Lo dispone una decisione del Tar Lazio e in forza dell’ordinanza giudiziale la nave  sta facendo rotta verso Lampedusa. L’imbarcazione arriverà nelle prossime ore sull’isola delle Pelagie per fare sbarcare i migranti. 

I giudici amministrativi hanno stabilito di consentire l’ingresso in acque territoriali italiane “al fine quindi di prestare immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli, come del resto sembra sia già avvenuto per i casi più critici”. La motivazione è legata “al periculum in mora, che sicuramente sussiste, alla luce della documentazione prodotta (medical report, relazione psicologica, dichiarazione capo missione), che prospetta una situazione di eccezionale gravità e urgenza, tale da giustificare la concezione della richiesta di tutela cautelare monocratica”.

Il decreto cautelare del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio è un  provvedimento a firma del presidente Leonardo Pasanisi

Per eludere la decisione del Tar nonchè la richiesta del premier Giuseppe Conte che ha rivolto appello a Salvini a soccorrere tutte le persone in difficoltà sulla nave ,Il Viminale annuncia un segnale opposto e cioè che proporrà ricorso urgente al Consiglio di Stato. “Il ministro dell’Interno Matteo Salvini – sottolinea una nota del ministero dell’Interno – è pronto a firmare un nuovo provvedimento di divieto ingresso nelle acque territoriali italiane: la motivazione è che ai fatti citati nel provvedimento sub judice se ne sono aggiunti altri. Per giorni, Open Arms si è infatti trattenuta in acque sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone con l’obiettivo politico di portarle in Italia”.

Umanitario il comportamento del  presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella lettera inviata questa mattina al ministro Matteo Salvini, e per conoscenza ai ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, ha chiesto in particolare  di mettere in sicurezza i minori presenti sulla nave Open Arms. Secondo  Palazzo Chigi,  il premier Conte, agendo in coerenza rispetto a quanto finora fatto dal governo, ha richiamato le norme che impegnano a dare assistenza ai minori e alle persone in difficoltà.   Il ministro Trenta- si apprende infine- ha inviato una scorta militare all’ Open Arms che procede a una velocità di 3 nodi verso le acque territoriali italiane e ha  dato mandato al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, di ordinare alla Marina militare di spostare nei pressi della Open Arms due navi del dispositivo Mare Sicuro pronte ad effettuare il trasbordo di 32 minori.