“Ricongiungimento giornalistico”: modificarne il principio per una realtà diversa che oggi non c’è più

Arriva il conto anche per le pensioni privilegiate dei giornalisti
La foto d’Archivio ritrae il vecchio e genuino modello del giornalista d’epoca

 

In riscontro ad alcuni quesiti di lettori “aspiranti giornalisti” forniamo i seguenti chiarimenti

Sappiamo – ricerca sul sito dei Giornalisti .it – che il ” Comitato Esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti, facendo proprie le sollecitazioni giunte da più Ordini regionali, ha approvato la proroga del Ricongiungimento fino al 31 dicembre 2022  per consentire l’accesso al professionismo di quei pubblicisti che esercitano di fatto l’attività giornalistica in maniera prevalente e sono titolari di rapporti di sistematica collaborazione retribuita con quotidiani, periodici, giornali online, televisioni e radio.

Il Comitato Esecutivo del Cnog ricorda che «inizialmente il Ricongiungimento, approvato per la prima volta dal Consiglio nazionale nel dicembre del 2016, era stato individuato come percorso transitorio per consentire ai Pubblicisti l’accesso all’esame di idoneità professionale per un preciso arco temporale. Successive proroghe hanno, però, dilatato i tempi di efficacia del provvedimento e pertanto si rende ora necessaria una verifica degli effetti e della validità del provvedimento. ».

Qualcuno che abbia interesse ad  accedere all’esame da professionisti, ha rilevato che «la legge Gonella sui giornalisti  è disegnata su una realtà che non c’è più. Si vuole dare la possibilità a chi svolge questa professione, a tempo pieno e in maniera esclusiva, di diventare professionista,indipendentemente dalla sua collocazione contrattuale».

Naturalmente questo è il principio poi nei fatti occorre verificare personalmente se i componenti dell’Ordine del diretto interessato,  aspirante professionista, manifestano la volontà di tramutare questo principio in realtà.  Cioè se l’Ordine cerca inghippi burocratici  all’interessato se” non lo conoscono”

.Generalmente sappiamo Noi di Sud Libertà che un Ordine- organo giudiziario del Ministero- è una casta per pochi equiparati ad una vera setta della società che riescono ad avere “privilegi” -al confine con l’illecito- personali . In questo caso, cari lettori, è meglio non appartenere a questa “categoria”

VITTORIO FELTRI,LE “DIMISSIONI”, LA PROPOSTA-CONDIVISA DI SUD LIBERTA’ – DI SOPPRIMERE L’ORDINE DEI GIORNALISTI

Vittorio Feltri: "Non sono razzista, detto verità sul Sud. Pronto ...

 

 

 

di   RAFFAELE   LANZA

 

Vittorio Feltri forse tra poco non  figurerà più nell’elenco Professionisti dei Giornalisti .  Ha consegnato le dimissioni all’Ordine che gli stava da tempo alle calcagne ma adesso è arrivato.  Le sue uscite -spesso infelici sulla Sicilia e diversità dei siciliani sudisti, e le sue dubbie posizioni anche in occasione della pandemia Covid 19 con le sue difese prioritarie sulla Lombardia rispetto alla Sicilia, non scalfiscono tuttavia la produzione e il talento fuoriclasse del giornalista che rappresenta , checchè se ne dica, ed appartenenza geografica a parte, indiscutibilmente figura come  una delle migliore penne d’Italia dal dopoguerra ad oggi

Come si sa già il  direttore del “Giornale”, Alessandro Sallusti. che ha condiviso con Feltri le stesse idee politiche dell’imprenditore cavaliere proprietario dei giornali ha scritto nel suo pezzo così: “Immagino che sia una scelta dolorosa per sottrarsi una volta per tutte all’accanimento con cui da anni l’Ordine dei giornalisti cerca di imbavagliarlo e limitarne la libertà di pensiero a colpi di processi disciplinari per presunti reati di opinione e continue minacce di sospensione e radiazione”, scrive Sallusti, ricordando non senza critiche le regole che governano l’Ordine dei Giornalisti e sottolineando che “per potere continuare a scrivere, Vittorio Feltri immaginando di essere di qui a poco ghigliottinato, penso io – ha dovuto rinunciare al suo mestiere”.

Non è un bel giorno per la categoria -aggiunge il direttore del ‘Giornale’ – che formalmente perde uno dei giornalisti che – piaccia o no -hanno scritto la storia di questo mestiere, successo dopo successo, da trent’anni a questa parte sia come penna sia come direttore. Feltri non è una voce ingabbiabile dentro regole ipocrite e convenzionali? Certo, è per questo che piace. Ogni tanto va sopra le righe? Sì, ma non più di altri ai quali, essendo di sinistra, mai nulla viene contestato. Ha un brutto carattere? Di più, ne sono testimone, ma ben vengano uomini di carattere”.

“……. mi auguro che i suoi oppositori aguzzini si vergognino della loro squallida miseria culturale e professionale; mi auguro che Carlo Verna, presidente dell’Ordine – quindi di tutti i giornalisti, non solo di quelli di sinistra – abbia la forza di rifiutare le dimissioni e garantire a un grande collega la libertà che merita, perché se così non fosse da oggi nessuno di noi potrà sentirsi al sicuro. E auguro a Vittorio Feltri di scrivere liberamente, anche da non giornalista, fino a che Dio gliene darà la forza
A Vittorio Feltri- è il pensiero di  SUD LIBERTA’ – potranno togliere la qualifica di “giornalista” ma che importanza potrà avere -Vittorio- dopo mezzo secolo di successi?    Recentemente aveva formato coppia fissa con Vittorio Sgarbi per offrire prodotti spettacolari , di divertimento puro, stanco probabilmente di parlare di Cultura.. Amava, ama oggi il ruolo dell’opinionista dei salotti televisivi e -sì- non ama essere contraddetto.    Dell’Ordine dei giornalisti Vittorio Feltri pensa che sia meglio sopprimerlo e non solo perchè gli Ordini professionali servono solo a far fare carriera a pochi eletti ma soprattutto perchè sono centri di controllo dei giornalisti “liberi” ed indipendenti.      Ecco le ragioni per cui Vittorio Feltri era perseguitato-come afferma Sallustri- da procedimenti disciplinari inventati per reati di opinione o altre stupidaggini uscite come conigli dal cilindro di un prestigiatore fantasiaso…      Tanti giornalisti lo hanno preso di mira, penso per farsi un nome e autoaffermarsi capipopolo di una regione    Non è l’iscrizione all’Ordine professionale che dà al giornalista l’arte di saper scrivere e saper vivere da uomo libero..  Anzi, anche noi siamo dell’idea che questi organi professionali siano da togliere subito perchè organismi che non rappresentano affatto interessi generali  e sono poi costosissimi (con il contributo degli iscritti).
   Noi, caro  Feltri, pensiamo che le tue dimissioni non possano essere discusse dal Consiglio dei giornalisti della Lombardia e ,giuridicamente- non vi sono scelte od alternative – debbono essere accettate perchè non esse non rappresentano la volontà di abbandonare una carica politica o sindacale. Ma solo il desiderio di non essere più pugnalato alla schiena da invidiosi “colleghi” senza cultura e senza onore e  scrivere ancora come per magia, sai fare certamente tu-Vittorio-con la classe e sapienza che ti distingue.

 

Corso di formazione giornalisti sulla Contabilità pubblica in Sicilia

 

Riceviamo e pubblichiamo

L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia comunica che in data 5 novembre prossimo nella sede di Palermo, in Via G.L.Bernini,52/54 si terrà il Corso sull’argomento: “ La Contabilità pubblica in Sicilia nel nuovo regime del Dlgs 118/2011 e i documenti di programmazione della Regione Siciliana –– Il regime contabile vigente  in Sicilia a  seguito del D.lgs n. 118/11.

– I rapporti tra la nuova contabilità pubblica e la previsione statutaria siciliana

Il corso di aggiornamento mira a dare ai giornalisti una guida, divulgativa ma accurata, per “raccontare” ai lettori i reali termini della Questione finanziaria Siciliana, una questione che finisce per incidere in modo determinante su quasi qualunque ambito della moderna vita associata, dalla manutenzione delle strade all’assistenza ai disabili, dal turn-over del personale pubblico regionale alla crisi sistematica degli enti locali siciliani.

Il corso presenta i caratteri fondamentali del Dlgs 118/2011, e s.m.i. il cosiddetto processo di “armonizzazione della contabilità pubblica” e come questi si intersechino con le caratteristiche costituzionali della finanza pubblica siciliana, tanto nel dettato dello Statuto, quanto in quello, spesso difforme, dei cd. Regolamenti attuativi.

Dal combinato disposto di queste normative e decisioni politiche scaturisce un quadro complesso, e con deficit strutturali di equilbrio che difficilmente sono imputabili a specifiche decisioni legislative od esecutive. Il tutto viene poi declinato nei DEF e Manovra di bilancio attualmente vigenti per dimostrare l’impatto di questo ordinamento sulla vita e sull’economia dell’intera Sicilia.

Relatori: Riccardo Compagnino, esperto contabilità pubblica, giornalista; Massimo Costa, docente economia aziendale. Modera Giovanni Ciancimino, giornalista

 

 

Ordine Giornalisti: “Etica e deontologia, il ruolo del consiglio di disciplina”

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Evento in diretta streaming da Palermo

 Il 28 Ottobre prossimo si terrà presso la sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia un Incontro formativo per illustrare la normativa dettata dal Testo unico dei doveri del giornalista ed il ruolo del Consiglio di disciplina. Pubblichiamo il Comunicato dell’Ordine, pervenuto al nostro giornale:

Sede Palermo: Odg Sicilia Via G.L. Bernini 52/42 – Palermo 

Sede Catania: Aula Magna presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania – via Vittorio Emanuele – Catania 

Sede Ragusa: Sala Convegni del Palazzo della Provincia – viale del Fante,102 – Ragusa

Sede Siracusa: Aula convegni CISL -Via Arsenale, 22 – Siracusa

Relatori: Giovanni D’Anna, presidente consiglio di disciplina Odg Sicilia; Giovanna Beccalli, componente del CDT Sicilia.

 

“Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici”

 

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Un interessante incontro culturale è previsto il 3 Ottobre prossimo nella Sala Alessi di Palazzo d’Orleans di Palermo sul tema .”Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici”   

La domanda è dunque questa: I comuni siciliani sono social? Presentazione del caso di studio sullo stato di diffusione dei social network in Sicilia.

Relatori: Angelo Alù – PhD. Membro Consiglio Internet Society Italia; Francesco Di Costanzo, presidente PA Social; Giovanna Beccalli, componente del consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Francesco Pira sociologo – professore di comunicazione Università degli Studi di Messina – Componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale di PA Social e Istituto Piepoli; Tony Siino – Social Media Strategist presso Regione Siciliana; Sara La Rosa, componente PA Social; Marco La Diega – DPO e Consulente per la transizione al digitale; Giovanni Villino – Giornalista TGS Giornale di Sicilia; Alessandro Lombardi – Responsabile Ufficio Rapporti con la Cittadinanza attraverso il web e i social network – Comune di Palermo; Dott. Gino Morabito Responsabile comunicazione; coordina Marina Mancini – coordinatrice PA Social Sicilia – addetto stampa Ufficio stampa comune di Bagheria

 

Incontri formativi-Giornalismo d’indagine – dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo:

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Foto Archivio Web Sud Libertà (Giulio Francese, Presidente Ordine dei Giornalisti di Sicilia)

Ordine dei Giornalisti:  Premio per il “Giornalismo investigativo”

Prix Italia 2019

Per la 7lesima edizione del Prix Italia, in programma dal 23 al 27 settembre a Roma sono stati messi in programma diversi incontri formativi.

“Celebrating Cultural Diversity in a global media world”, ossia come si raccontano le storie locali in un contesto di media globali.” è il tema del Prix Italia di quest’anno. Gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming nelle sedi Rai di Torino, Milano, Napoli e Palermo.

Elenco incontri formativi:

23/09/2019 Prix Italia – Presentazione delle inchieste finaliste della 8a edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo con i finalisti. Lecture su giornalismo investigative: “Five learnings from investigating sensitive issues”  

24/09/2019 Prix Italia – Giornalismo investigativo e magistratura inquirente, un rapporto complicato. News: è possibile un marchio di qualità? 

24/09/2019 Prix Italia – Public Service Media Cooperation on Documentary in the Global Age. Collaboration and diversity: documentaries today and tomorrow.

25/09/2019 Prix Italia – Crime Drama 

26/09/2019 Prix Italia – Media and storytelling in Africa 

26/09/2019 Prix Italia – THE PODCAST (R)EVOLUTION. BBC Lecture

 

 

“Terrorismo, criminalità e contrabbando..”. Conferenza dell’Ordine Giornalisti

 

 Gli affari dei jihadisti tra Medio Oriente, Africa ed Europa

Un’interessante Conferenza-seminario è organizzata dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia ed inizia il 7 settembre prossimo nella sede dell’Ordine di Palermo.     Questo il comunicato: “: Il seminario si basa sui contenuti dell’omonima ricerca, realizzata dalla Fondazione Icsa e confluita in un volume di 480 pagine pubblicato da Rubbettino editore. Il percorso del seminario esplorerà il nesso tra i ricavi provenienti da diverse tipologie di traffico criminale (contrabbando di petrolio, traffico di armi, migranti e organi, tratta di esseri umani, traffico di stupefacenti e di medicinali, contrabbando di sigarette, traffico di antichità, commerci illeciti sul dark web, riciclaggio e sfruttamento illegale di money transfer e criptovalute digitali, come i bitcoin) ed il finanziamento del terrorismo jihadista nelle sue molteplici forme ed attività.

Moderatrice del dibattito sarà Maria Pia Farinella, consigliera Odg Sicilia.. I relatori:

Carlo De Stefano. Vicepresidente della Fondazione ICSA. Già Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno (2011-2013) e Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione e del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.) dal 2001 al 2009.

Andrea Beccaro. Assegnista di ricerca presso l’Università del Piemonte Orientale (Vercelli) e docente di Conflitto, Sicurezza e Nation Building presso la Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche di Torino. Autore di numerosi libri e saggi accademici, la sua ricerca si focalizza sul dibattito strategico contemporaneo, sulla guerra irregolare e sul terrorismo, con particolare attenzione al tema della sicurezza nella regione del Mediterraneo.

Giuseppe Dentice. Dottorando di ricerca all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, e Associate Research Fellow nel programma Mediterraneo e Medio Oriente presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). I suoi campi di ricerca sono incentrati sugli studi strategici, di sicurezza e sui temi internazionali riguardanti la regione mediorientale, con particolare riferimento alle dinamiche interne ed esterne di Egitto, Israele, Territori Palestinesi e area Golfo.

Daniela Fantozzi. Ricercatrice Istat, dove cura la Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana e le previsioni a medio termine, con particolare attenzione all’analisi del ciclo internazionale e dei principali indicatori congiunturali dell’economia italiana. Precedentemente ha lavorato sulla stima trimestrale della domanda estera, per i conti eco479 nomici trimestrali, e al programma di assistenza tecnica del Quadro comunitario di sostegno (QCS) per la valutazione delle politiche di sviluppo nell’ambito dei fondi strutturali europei. Ha svolto attività di docenza in materie macroeconomiche e sui metodi statistici per la valutazione delle politiche pubbliche. È autrice di studi e contributi scientifici relativi agli indicatori per lo sviluppo territoriale e per la valutazione delle politiche di welfare in Italia.

Alessandro Locatelli. Economista geografo, è dottore di ricerca in “Tecnologie Energetiche e Ambientali per lo Sviluppo” (La Sapienza, Roma). Ha collaborato con Università e centri di ricerca nazionali e internazionali. Esperto nell’individuazione e nella definizione di indicatori statistico-demografici per l’analisi economica e territoriale, si è occupato anche di valutazione economico-tecnica di progetti industriali, piani di sviluppo economico, market analysis, analisi territoriale, valutazione delle ricadute economiche e sociali legate alle politiche di sviluppo.

Elettra Santori. Sociologa, ha curato per la Fondazione ICSA studi e pubblicazioni sulla percezione dell’intelligence presso l’opinione pubblica e sul cyber-bullismo in Rete. Collabora con la rivista Micromega e col sito Micromega-online, pubblicando reportage narrativi, saggi e articoli di critica sociale, con particolare attenzione alle tematiche relative all’estetica del terrorismo jihadista, ai processi di radicalizzazione violenta e di de-radicalizzazione. Vincitrice del Premio Minerva per la Ricerca Sociale nel 2005, ha insegnato dal 2001 al 2007 in università della Capitale e diretto rapporti di ricerca in istituti di studi nazionali.

Federico Sergiani. PhD Candidate in Applied Social Sciences presso l’Università La Sapienza di Roma. Cultore della materia di Politica Economica Internazionale e specialista in Relazioni Internazionali, Intelligence Studies e Intelligence Economica. Analista e consulente presso una società di Analisi e Gestione del Rischio e Cyber Security. Si è specializzato presso l’istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).

Angelo Socal. Consulente e analista presso una società di Analisi e Gestione del Rischio e Cyber Security, nei settori Enterprise Risk Management, Business Economic Intelligence e Cyber Security. Docente di cyber security, risk management, OSINT e SOCMINT presso aziende e istituzioni, quali SIOI, Link Campus University e Università La Sapienza di Roma.

Andrea Sperini. Dottore di Ricerca in Geopolitica/Geopolitica Economica presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma. Specialista in terrorismo nel continente africano, Peacekeeping and Security e in Intelligence e Sicurezza. Si è specializzato presso l’International Institute for Counter-Terrorism di Herzlyia (Israele). Già collaboratore del Ce.MiSS, ha condotto attività di ricerca sull’implementazione del ciclo d’intelligence attraverso l’utilizzo della Social Media Intelligence (Socmint). È docente e autore di pubblicazioni in materia di terrorismo, finanziamento al terrorismo e intelligence.

Mario Vignati. Generale di Brigata (r) dell’Arma dei Carabinieri. È stato comandante del Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RACIS); è stato titolare della cattedra di “Operazioni Mantenimento della pace” presso la Scuola Ufficiali Carabinieri. Tra il 2001 e il 2009 ha partecipato a 4 missioni internazionali nei teatri operativi BiH-Sarajevo (IPTF-UNMIBiH), fYRoM-Skopje (EU-Proxima), Kosovo-Pristina (MSU-NATO FKOR); Cisgiordania-Hebron (TIPH).

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DIBATTITO STAMANE SULLA PACE FISCALE FRA COMMERCIALISTI E PRESIDENTI REGIONALI DI RISCOSSIONE SICILIA E AGENZIA ENTRATE

 

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SIRACUSA – 

«Sarà vera pace fiscale? Le novità in tema di definizione delle liti tributarie e rottamazione delle cartelle», è il titolo del convegno che si sta svolgendo oggi,  2 febbraio 2019, dalle 9.30 a Siracusa, presso la Camera di Commercio del Sud Est (via Duca degli Abruzzi 4).

Un evento – organizzato dagli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania e Siracusa, in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione SAF Sicilia – a cui interviene il nuovo presidente di Riscossione Sicilia Vito Branca, sulle prospettive dell’ente anche alla luce dell’annunciato passaggio della funzione esattoriale all’Agenzia delle Entrate Riscossione, che gestisce l’intera procedura a livello nazionale.

Nell’occasione viene presentato il corso di alta formazione “Diritto processuale Tributario” della SAF Sicilia, guidata attualmente dal presidente dell’Ordine di Catania Giorgio Sangiorgio.

Il presidente dell’Ordine di Siracusa Massimo Conigliaro imodera gli interventi programmati, tutti incentrati sull’approfondimento dei recenti provvedimenti in ambito fiscale approvati dal Parlamento italiano.

Siedono  al tavolo: il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Pasquale Stellacci, il docente di Diritto tributario dell’Università di Messina Melo Martella e il dottore commercialista Alberto Rosella Musico.

L’evento è accreditato ai fini della formazione professionale continua anche per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.