SOSPESI 38 MEDICI, CINQUECENTO POSIZIONI IN FASE DI VERIFICA A CATANIA -IL PRESIDENTE LA MANTIA: ” L’ORDINE NON E’ UN ORGANO INQUISITORIO ED INVESTIGATIVO”..

OBBLIGO VACCINALE PER I SANITARI

Visita otorinolaringoiatriche | Catania | Prof. Ignazio La Mantia
Archivi Sud Libertà: il prof Igo La Mantia

Il presidente La Mantia: «La situazione richiede grande cautela: non parliamo di medici no vax, su oltre 11mila operatori sanitari della provincia solo una decina si oppongono veramente alla vaccinazione, per la maggioranza si tratta di problemi burocratici»

CATANIA 

 L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania ha sospeso 38 medici che risulterebbero ancora non in regola con l’obbligo vaccinale, sollecitati nei giorni scorsi a mezzo pec per l’invio della certificazione di avvenuta vaccinazione.  Secondo la procedura stabilita dal Dpcm 17 dicembre 2021, il controllo sul rispetto dell’obbligatorietà (per gli operatori sanitari il completamento della terza dose entro il 15 dicembre) prima in capo all’Azienda sanitaria provinciale, è adesso demandato agli Ordini professionali territoriali:

«Gli accertamenti vengono svolti sulla base di elenchi forniti settimanalmente dal ministero della Salute – sottolinea Igo La Mantia, presidente dell’Ordine catanese – un lavoro lungo e molto complesso, che in queste settimane assorbe gran parte dell’attività degli uffici dell’Ordine. La situazione, infatti, richiede grande cautela, perché non si tratta esclusivamente di medici “no-vax”. Gli elenchi inviati contengono solo l’informazione “vaccino eseguito/vaccino non eseguito” e non tengono conto di tutte le altre possibili condizioni: esenzione o differimento, avvenuta malattia, prenotazione della vaccinazione, somministrazioni di vaccino all’estero. L’attività di istruttoria è stata avviata con l’invito a fornire entro 5 giorni la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione: per la stragrande maggioranza si parla di problemi burocratici e di mancate risposte. Ecco perché mi appello ai colleghi: guardate la posta elettronica certificata e rispondete entro i termini stabiliti dalla legge».

Le posizioni da verificare sono ancora centinaia: «Abbiamo al vaglio circa 500 nominativi – continua La Mantia – l’Ordine ha una funzione di garanzia rispetto alla professione e non può trasformarsi in organo di carattere inquisitorio e investigativo: non vogliamo assolutamente che si crei un clima di conflittualità fra i nostri colleghi, motivo per il quale stiamo procedendo con prudenza, monitorando caso per caso e accertando ogni singola posizione».

L’ORDINE DEI MEDICI DI CATANIA ,A BREVE, SOSPENDERA’ DALL’ALBO I MEDICI NON VACCINATI O NO VAX

OBBLIGO VACCINALE PER I SANITARI

Covid, la foto simbolo di medici e infermieri del Policlinico di Foggia per  difendersi: «No Vax No Party» - Il Mattino.it
Sono tanti i medici che “temono” le conseguenze del vaccino antiCovid

 

TERZA DOSE, SONO ANCORA NUMEROSI I MEDICI- IRRIDUCIBILI – CHE MANCANO ALL’APPELLO.

L’ORDINE ETNEO: «ADEGUIAMOCI O RISCHIAMO LA PARALISI»

CATANIA 

La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – a seguito del Dpcm 17 dicembre 2021 – nei giorni scorsi ha inviato all’Ordine etneo una lista con i nominativi dei camici bianchi catanesi che risulterebbero non in regola con l’obbligo vaccinale, chiedendo di sollecitare a mezzo pec l’invio della certificazione di avvenuta vaccinazione (compresa la terza dose), con riscontro entro 5 giorni.

«Stiamo lavorando senza sosta – sottolinea Igo La Mantia, presidente dell’Ordine catanese – per sollecitare i colleghi che non hanno ancora adempiuto agli obblighi vaccinali. La lista automatizzata inviata dalla Federazione – estrapolata dalla piattaforma Nazionale del Digital Green Certificate (DGC) – contiene infatti i nominativi dei colleghi che per svariati motivi – logistici, familiari, di salute – non hanno ancora completato la vaccinazione come da disposizioni di legge (leggasi terza dose). Tra questi, certamente, troveremo anche una minima percentuale di irriducibili che, malgrado tutte le sollecitazioni istituzionali, rifiutano le indicazioni della scienza, della statistica, dei dati che confermano giornalmente gli effetti benefici della vaccinazione COVID19 e indicano nella somministrazione del vaccino l’unica strada per uscire dalla pandemia. In considerazione dei giorni di festività, dei tempi ristretti di risposta richiesti dal provvedimento e di alcune imprecisioni riscontrate nella lista inviata all’OMCeO, stiamo avvisando – anche informalmente – i colleghi, invitandoli ad effettuare tempestivamente la dose di richiamo, per evitare situazioni di confusione, dietro-front dei provvedimenti e allarmismi generalizzati. In questo momento, rischiare di dover sospendere medici solo per banali errori informatici significherebbe, infatti, arrecare un danno sia all’immagine della categoria, che a tutto il sistema sanitario».

«Certamente continueremo con la linea dura nei confronti dei colleghi che irresponsabilmente non vogliono vaccinarsi – continua La Mantia – in un momento in cui la curva di contagi è ai livelli di allerta, non è davvero possibile concepire ancora posizioni contrarie al vaccino e alla sua utilità. La vaccinazione, il rispetto delle regole, la prudenza, la prevenzione, sono le uniche armi che abbiamo per vincere questa guerra».

Il controllo sul rispetto dell’obbligatorietà (per gli operatori sanitari il completamento della terza dose entro il 15 dicembre) prima in capo all’Asp, è adesso demandato agli Ordini professionali.

Ecco come procederà l’OMCeO: «Invieremo nuovi avvisi a tutti i Medici segnalati dalla Federazione – continua La Mantia – con l’invito a rispondere entro 5 giorni con la documentazione comprovante l’effettiva vaccinazione, la presentazione della prenotazione o il deferimento dalla stessa per motivi di salute, monitorando caso per caso e facendo molta attenzione. A conclusione dell’iter procederemo con la valutazione e l’eventuale sospensione degli inadempienti. Mi sento ancora una volta di fare un appello accorato a tutti i colleghi affinché si vaccinino: in una situazione critica come questa non possiamo andare ulteriormente in sofferenza. Serve il supporto e il buon senso di tutti».

Personale sanitario No Vax alle corde: l’Ordine Medici Catania “sospende” altri dieci camici bianchi

«DUE I COLLEGHI REINTEGRATI DOPO AVER DECISO DI VACCINARSI»

No Vax, ecco chi sono i 'guerrieri' della galassia complottista - Cronaca -  ilgiorno.it

Archivio-Sud Libertà

CATANIA –

Ormai è durissima la lotta ai No Vax. Non parliamo poi del personale sanitario che ha dubbi seri sulla validità del vaccino anti-Covid. Ma non c’è niente da fare. La libertà di decidere del proprio corpo e della vita ormai è stata soppressa.

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania oggi ha sospeso altri 10 medici che rifiutano la vaccinazione anti-COVID. La procedura segue quella intrapresa poche settimane fa, quando l’OMCeO era stato costretto ad adottare la stessa disposizione nei confronti di 4 camici bianchi della nostra provincia.

Ignazio La Mantia | Publons

«A questo provvedimento, di certo poco piacevole – ha dichiarato il presidente dell’Ordine etneo Prof. Igo La Mantia, nella foto sopra – si aggiunge però una buona notizia: la revoca di sospensione di due medici iscritti al nostro Ordine che hanno deciso di intraprendere il percorso della vaccinazione. Ancora non si riesce a comprendere perché alcuni colleghi si ostinino a voler proseguire la strada NO-vax, insensibili ai progressi della scienza e alla situazione emergenziale che continua purtroppo a progredire».

Le procedure adottate dall’Ordine etneo si sommano a quelle già disposte nel resto d’Italia. La Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), che riceve via via il flusso dagli Ordini provinciali, ha reso noto i dati aggiornati. Su 106 totali, sono 84 gli Ordini che hanno comunicato almeno una sospensione. Sospensioni che, sinora, sono state 2365, delle quali 598 revocate per avvenuta vaccinazione. Rimangono sospesi, attualmente, 1767 professionisti su 468000 iscritti agli albi dei medici e degli odontoiatri.

Tutto questo, contemporaneamente al consueto aggiornamento quotidiano fornito dal bollettino del Ministero della Salute, che evidenzia un ulteriore aumento dei contagi da Covid in Sicilia. Nell’Isola, infatti, nelle ultime 24 ore sono state diagnosticate 655 infezioni da SARS-CoV-2 (a fronte di 28.753 tamponi processati dal sistema sanitario regionale) e sono state comunicate purtroppo altre 5 vittime del Covid. Ieri i nuovi casi erano stati 690 (su 26.385 tamponi) e le vittime 6. La Sicilia è all’ottavo posto in Italia per incremento dei nuovi casi dopo Lombardia (2.302), Veneto (2.066), Emilia-Romagna (1.307), Lazio (1.276), Campania (1.110), Friuli-Venezia Giulia (845) e Piemonte (780).