Presto in Sicilia (a Catania) la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’Europa

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Il Presidente della Regione Schifani incontra Lanzetta

 

l vasto piano di investimenti che il Gruppo Enel sta effettuando e pianificando in Sicilia è stato al centro dell’incontro che si è svolto oggi a palazzo d’Orléans tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il direttore di Enel Italia, Nicola Lanzetta. «Da questa collaborazione – commenta il governatore – derivano indubbiamente grandi opportunità di crescita e di sviluppo per l’Isola, soprattutto nella prospettiva del necessario processo di transizione energetica. Da parte nostra, quindi, c’è il massimo impegno per sostenere, in termini anche di semplificazione, i progetti che di qui al prossimo futuro interesseranno il nostro territorio».

Lanzetta ha illustrato gli investimenti che il Gruppo Enel sta realizzando in Sicilia. Alcuni di questi riguardano la rete elettrica, a media e bassa tensione, e sono finalizzati a renderla più resiliente e ad accogliere e trasferire la crescente produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. «Il nostro obiettivo – spiega Lanzetta – è quello di continuare a migliorare la qualità e continuità del servizio elettrico nell’Isola e investire ancora in modo importante sulla produzione da fonti rinnovabili».

Altro investimento rilevante riguarda la realizzazione della nuova 3Sun Gigafactory a Catania, che presto diventerà la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici di ultima generazione in Europa. È inoltre in fase autorizzativa un progetto per la realizzazione, tra Carlentini e Sortino, nel Siracusano, di un centro sperimentale per la produzione di idrogeno verde. Infine, grande disponibilità è stata garantita dal Gruppo Enel, nell’ambito del più ampio programma per l’elettrificazione dei consumi di famiglie e imprese, per l’ulteriore sviluppo delle infrastrutture utili alla mobilità elettrica.

LE AZIENDE CHE FUNZIONANO IN SICILIA -COME LA COCA COLA- SEGNANO UN IMPORTANTE PASSO NEL PERCORSO DI TRASPARENZA

 

Nella foto (Press) Luca Busi Amministratore delegato

 

SIBEG PRESENTA IL SUO PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

  • L’azienda punta ad essere a zero emissioni entro il 2026, con utilizzo sempre crescente di bottiglie in 100% plastica riciclata
  • 140 tonnellate di PET in meno grazie all’uso di materiali riciclati e 290 tonnellate di C02 evitate nel 2020
  • Nel 2022 la totalità dello stabilimento sarà ricoperta da pannelli fotovoltaici, auto-producendo il 74% del fabbisogno energetico

CATANIA –

Oltre 140 tonnellate in meno di PET immesso nell’ambiente; 98% di rifiuti inviati a riciclo; 4 certificazioni che attestano i percorsi di qualità e sostenibilità; quasi 8mila ore di formazione interna; 290 tonnellate di CO2 evitate nel 2020; 95 auto elettriche presenti nel parco auto aziendale per un valore economico generato sul territorio di quasi 120 milioni di euro.

 

Sibeg – azienda che dal 1960 produce, imbottiglia e distribuisce tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia – ha pubblicato il suo primo Bilancio di sostenibilità in riferimento all’anno 2020 (redatto e certificato da KPMG in conformità ai GRI standard, definiti nel 2016 dal Global Reporting Initiative), per segnare un importante passo nel percorso di trasparenza e miglioramento continuo delle performance ambientali messe in campo da diversi anni.

 

«Generare valore per la collettività, restituendo al territorio progetti che abbiano una valenza non solo economica ma soprattutto sociale e culturale, è la sfida che Sibeg Coca-Cola, con i suoi 313 dipendenti, ha sempre portato avanti con responsabilità – sottolinea l’amministratore delegato Luca Busi – abbiamo costruito un modello di sviluppo che dialoga con la filiera, con le istituzioni, con i siciliani, riuscendo a trasferire i valori di un’azienda familiare in una company globale, adeguando il sistema di una multinazionale allo scenario locale, dove c’è un patrimonio che si declina attraverso relazioni, tradizioni, cultura, conoscenza del contesto in cui si opera. Il nostro primo Bilancio di Sostenibilità vuole mettere in fila tutti i tasselli che compongono il grande quadro che contiene obiettivi, attività e impatti sul territorio, aggregando dati e fornendo una visione a 360 gradi delle azioni messe in campo nel 2020».

Dalle grandi sfide “green” alle quote rosa in ambito occupazionale fino all’impegno per le comunità locali: il bilancio scrive nero su bianco le pagine di una realtà che ha sempre mirato al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale, alla riduzione degli sprechi, al benessere dei dipendenti, allo sviluppo del territorio.

«Sono soprattutto gli indicatori delle performance sul fronte ambientale che delineano la nostra anima imprenditoriale e consentono a chi legge – continua Busi – di conoscere sempre più e sempre meglio Sibeg. Fiducia, reputazione e credibilità rappresentano per noi, da sempre, parole-chiave per uno sviluppo etico. Il prossimo obiettivo sarà quello di diventare entro il 2026 un’azienda a zero emissioni: già da tempo lavoriamo su questo fronte, con investimenti che seguono la filosofia “carbon neutral”, per arrivare puntuali all’appuntamento con i siciliani che credono in noi e nei nostri valori».

Il 2022 in questa direzione prevede un altro importante traguardo: ricoprire la totalità dello stabilimento della zona industriale di Catania con un impianto fotovoltaico di circa 2MWp, che si estenderà su una superficie di 9.391 mq.

«Abbiamo iniziato questo percorso nel 2007, come pionieri in Sicilia – è ancora Luca Busi a parlare– Dal 2016 utilizziamo energia 100% proveniente solo da fonti rinnovabili e proprio nel 2020, grazie all’installazione dell’impianto di trigenerazione, l’azienda è in grado di produrre in maniera autonoma il 50% di energia elettrica, vapore ed acqua refrigerata, riuscendo a ridurre l’emissione di 290 tonnellate di anidride carbonica. L’anno prossimo, con l’ampliamento e il potenziamento del fotovoltaico (per una potenza totale di 2000 kWp con produzione da energia da fonti rinnovabili pari a circa 3.000.000 kWh/annui, contro gli attuali 250.000)la percentuale di energia autoprodotta rispetto al fabbisogno dello stabilimento salirà al 74%».

Continua inoltre l’impegno anche sul fronte dell’evoluzione del packaging in ottica sostenibile nel percorso verso un’economia circolare, rafforzando sempre più l’adozione di bottiglie 100% rPET. «Riuscire a diventare una family business a km0 e a zero emissioni è una sfida che direziona ogni giorno le nostre scelte – conclude Busi – la nostra redditività, che nasce dal capitale umano e relazionale, è racchiusa nel nostro primo “Bilancio di sostenibilità” che è il resoconto del patrimonio che vogliamo condividere con il nostro territorio».