“Poesia e musica” in scena domani alla Villa comunale di Aci Sant’Antonio

 

Caruso: “Felice per un ulteriore segnale di ripresa sociale”

Circa quattro ore, suddivise fra mattina e sera, di arte, cultura,musica, danza, teatro, moda, artigianato e, soprattutto, divertimento:questo è ciò che promette l’evento ‘Poesia e musica’ nell’edizione 2021,che andrà in scena domani alla Villa Comunale in due appuntamenti: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 20:00 alle 21:30.
Organizzato dall’associazione ‘Poesia e musica’ con il supporto dell’Amministrazione Comunale, l’evento che quest’anno concentra le sue attenzioni sul tema ‘Miti e leggende di Sicilia’ vedrà alternarsi diversi momenti di puro spettacolo con, fra gli altri, il Danzastorie Alosha, l’esecuzione dei brani di ‘Cavalleria rusticana’, la leggenda di ‘Angelina dei Lauria’ eseguita dal cantastorie Alfio Patti e il corteo storico medievale di Castiglione di Sicilia, e ancora la sfilata di abiti dedicati alla Trinacria e gli stand di artigianato, con pitture,sculture e ricami disponibili dalla sera fra i viali alberati.
Si tratta di un ulteriore passo, il secondo dopo quello della festa dell’Aquilone – ha dichiarato l’Assessore allo Spettacolo, Antonio Scuderi – e questo è fortemente significativo per una idea di rinascita.
Avere la possibilità di poter contare su associazioni alle quali poterci affiancare è molto importante, e ci permette di offrire ai santantonesi importanti momenti come questo che coniugano cultura, arte e svago”.
Che l’arte e la cultura possano avere il potere di far dimenticare, mentre si rendono protagoniste, il brutto periodo che stiamo ancora attraversando è un magnifico segnale – ha voluto mettere in evidenza l’Assessore alla Cultura, Quintino Rocca – Significa che la forza del bello, nelle sue diverse forme,  non ha perso efficacia e, anzi, diventa un elemento capace di aggregare con vigore ancora maggiore. L’evento di domani alla Villa Comunale, quindi, è particolarmente ricco di significato”.

Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea la rilevanza dell’evento in questo momento storico: “Per una comunità è certamente di grande importanza potersi trovare insieme in questa fase così delicata. Stiamo uscendo, ci auguriamo, da uno dei periodi più bui della nostra storia recente, e ben vengano iniziative come questa, così ricche e così luminose. Sono felice di poter offrire un ulteriore segnale di ripresa sociale grazie a chi non ha mai smesso di credere nella forza dell’arte e dell’artigianato”.

Teatro naturale come poesia

G37, SUMMIT MONDIALE DELLA POESIA
PRESTI: «CULTURA, VALORE UNIVERSALE 
PER RESTITUIRE AI POPOLI LA VERA RINASCITA»

Domani mattina reading sul Bosco delle Betulle (Monti Sartorius) 
di pomeriggio a Linguaglossa, nella Chiesa Madre Santa Maria delle Grazie

 «Quando si manifesta il potere della conoscenza si svela l’impotenza dell’inganno economico. Il futuro sostenibile, la democrazia, l’economia, si possono garantire soltanto attraverso un percorso di conoscenza – spiega il mecenate Antonio Presti – i veri potenti del mondo sono gli studenti, gli insegnati, i poeti, gli scrittori, gli artisti, i filosofi e gli intellettuali. La Conoscenza è la potenza più grande poiché più la consegni e più aumenta. Per consegnare Conoscenza non c’è bisogno di denaro, c’è bisogno soltanto del cuore».

 Un teatro naturale che racconta poesia: il nero della pietra lavica a contrasto con il blu del cielo; il bianco delle betulle tra le rocce dei crateri; il verde della natura a chiazze tra le nuvole pallide di una giornata che è accesa dalla luce della Conoscenza. Ma soprattutto l’eco di musica e parole dentro il cuore di studenti, intellettuali e poeti che nel silenzio della natura hanno raccontato il valore di quell’essere che resiste alla logica dell’avere. Il Bosco delle Betulle, nel cuore dell’Etna, questa mattina ha raccontato il potere del Sapere grazie al G37, che il mecenate Antonio Presti ha ideato per raccontare un futuro “altro” proprio durante il summit di Taormina.

Un evento sostenuto anche dal Consorzio “Valle della Halaesa” di Tusa Fiumara D’Arte e dall’assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana: «L’iniziativa promossa da Presti – sottolinea l’assessore regionale Carlo Vermiglio – rilancia e afferma la forza e il valore della conoscenza quale strumento essenziale di promozione umana e rigenerazione dei luoghi. Un progetto che si profila di alto valore culturale e sociale, perché è sempre più importante nella società contemporanea, immaginare e costruire nuove forme di valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale in cui tutti i cittadini possano sentirsi protagonisti, vivendo la cultura come un’esperienza coinvolgente, un bene primario essenziale per il recupero sociale, lo sviluppo dei territori e il miglioramento della qualità della vita delle persone, soprattutto di quelle ai margini».

 La manifestazione, che oggi pomeriggio (venerdì 26 maggio) vedrà protagonista il Comune di Castiglione di Sicilia e la sua Basilica Madonna della Catena, domani – sabato 27 maggio – rinnoverà l’incontro tra natura e poesia ancora una volta nel Bosco delle Betulle, dove i Monti Sartorius segnano il percorso di rigenerazione che parte dalla comunità di un’Isola che cerca nuovi spiragli e slanci per proiettare le nuove generazioni verso orizzonti più profondi. Nel pomeriggio, alle 18.30, l’appuntamento con i poeti per il quinto e ultimo reading è nella Chiesa Madre Santa Maria delle Grazie di Linguaglossa, che si aprirà con un omaggio dell’attore Agostino Zumbo al poeta Santo Calì: «Questo evento è basato sulla conoscenza del territorio mediata dal contatto con la natura e la cultura ed è un modo per creare scambio culturale – commenta Rosa Maria Vecchio, sindaco di Linguaglossa – poter visitare un territorio ammirandone la bellezza e le potenzialità turistiche alla luce di una riflessione poetica, sicuramente lo fanno onorare e promuovere. La cornice del Duomo di Linguaglossa, che è molto scenografica, è l’ambientazione ideale per questo incontro tra arte e socializzazione».

 «La famiglia, la scuola e i luoghi della crescita, della bellezza, della spiritualità devono splendere per la loro centralità educativa e, qualora fosse necessario, dovrebbero esigere più rispetto – conclude il parroco Orazio Barbarino – l’apertura delle chiese di Linguaglossa, di Castiglione di Sicilia e di Savoca per dare accoglienza al bisogno di verità, di bellezza e di spiritualità che è dentro di noi, è il servizio principale che esse vogliono dare a tutti in questo momento di smarrimento generale».