Aci Sant’Antonio: mercoledì 23 servizi sanitari gratuiti con la Croce Rossa e volontari

 

Mercoledì 23 esame audiometrico e misurazione di pressione e glicemia gratuite in collaborazione con la Croce Rossa Italiana
Continua la fruttuosa collaborazione fra il Comune di Aci Sant’Antonio e la Croce Rossa Italiana: con la sinergia dei volontari santantonesi del Comitato locale di Acireale della Croce Rossa,  mercoledì 23 settembre presso il Palazzo Cantarella (in piazza Raimondo Cantarella, 6) dalle 09:30 alle 12:00 in collaborazione con il Centro di Consulenza Sordità “PhonEtica” sarà possibile effettuare gratuitamente l’esame audiometrico compreso di otoscopia, e  inoltre  (sempre gratuitamente) la misurazione della pressione e della glicemia.

Immagine di Antonio Scuderi

L’Assessore ai Servizi Sociali Antonio Scuderi

“Si tratta di un importante appuntamento – ha dichiarato l’Assessore ai Servizi Sociali, Antonio Scuderi – che permetterà ai cittadini, soprattutto quelli in età avanzata, di fruire in forma totalmente gratuita di servizi sanitari estremamente utili, soprattutto in un periodo come questo che vede ancora temperature elevate sul nostro territorio. Sarà necessario, chiaramente, osservare le norme anticontagio attualmente vigenti”.
Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea l’importanza delle collaborazioni strette dall’Ente in ambito sociale: “Questo è un ennesimo appuntamento volto ad assistere la cittadinanza concordato con i volontari del territorio, nello specifico con la Croce Rossa, e di questo sono estremamente felice. Il fatto  che si riesca a contare sulle forze del luogo con professionalità rende speciali questi appuntamenti, tanto per l’utilità sociale quanto per il piacere di vedere chi si spende per gli altri per puro spirito di sacrificio.”

Angoscia e mistero: fine dell’ossigeno- Addio al sottomarino argentino

(Foto S.Juan-  Agenzia )

Forse è arrivata la fine della storia del S.Juan.  Se  a bordo si è verificata davvero una esplosione-come avvertono gli esperti- la pressione all’interno sarebbe improvvisamente aumentata tanto da uccidere. I marinai “a 21 atmosfere di profondità, avrebbero avuto un impatto con l’acqua pari al peso di un tir precipitato in testa. .

Lo scenario tracciato  dagli studiosi oceanografici non concede alcuna possibilità di salvezza ai sommergibilisti:  Diventano comunque bassissime le possibilità di sopravvivenza nelle condizioni di questi particolari mezzi costruiti – si apprende – oltre trenta anni fa. Il guasto elettrico che impedisce contatti con la terraferma ma  allo stesso tempo tiene gli uomini al buio e al freddo.Il rischio maggiore è l’ipotermia  che può essere acuta o cronica. Se ci fosse stato un allagamento e i marinai fossero venuti a contatto con l’acqua gelida si ipotizza non avrebbero potuto resistere. Plausibile anche la morte per annegamento- dicono alcuni esperti -o per asfissia per carenza di ossigeno.

  “L’effetto schiacciamento della pressione – – può aver frantumato anche i corpi dell’equipaggio. Si apprende infine che per il  comandante della base  del plata Gabriel Galeazzi, dove il sottomarino era atteso fra domenica e lunedì, il “problema di batterie, un corto-circuito”, non era sufficientemente grave per far scattare una procedura d’urgenza.

Quattordici navi e dieci aerei di dieci Paesi tra cui Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, il Brasile, il Cile e  l’Uruguay, sono mobilitati per le ricerche sulla zona intorno all’ultima posizione comunicata mercoledì dal San Juan, 430 chilometri dalle coste del sud est del Paese.Insomma è l’addio agli uomini del S.Juan.  Il mistero resta sempre.