Napoli, sequestri e denunce in Via Foria e Piazza Garibaldi

 

 

 

Napoli,

Nel corso controlli condotti in Via Foria dagli agenti dell’Unità Operativa San Lorenzo sono emersi gravi illeciti che hanno portato al sequestro di due pubblici esercizi.

I sigilli sono stati applicati a un’attività di somministrazione di bar, il cui titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dei sigilli e sottoposto a sequestro penale del manufatto. Il titolare aveva occupato abusivamente parte di suolo pubblico mediante la realizzazione di un’area allestita con tavoli, sedie e una pedana di 24 metri quadrati, senza alcuna autorizzazione. Dopo un primo dissequestro temporaneo per il ripristino dello stato dei luoghi è emerso che il titolare aveva successivamente realizzato un manufatto chiuso su quattro lati, ancorato al suolo in modo stabile, violando nuovamente i sigilli e ampliando la struttura senza alcuna autorizzazione. La struttura è stata nuovamente sequestrata penalmente, e il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per le violazioni commesse.

Una situazione analoga è stata riscontrata per un’attività di ristorazione il cui manufatto di 30 metri quadrati, anch’esso allestito con tavoli, sedie, impianti di illuminazione e riscaldamento, ha comportato un aumento di volumetria senza autorizzazione. Anche in questo caso, la struttura è stata sequestrata penalmente e il titolare è stato deferito all’A.G. per le violazioni commesse.

Durante il presidio del territorio in Piazza Garibaldi gli agenti hanno effettuato numerosi sequestri penali tra cui 33 paia di scarpe contraffatte recanti il marchio di una nota casa di moda e 17 borse con marchio contraffatto. La merce, abbandonata da ignoti in fuga alla vista degli agenti, è stata sequestrata.

Napoli, maxsequestro di prodotti contraffatti e dannosi per la salute

 

Napoli,

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di una serie di interventi effettuati tra il capoluogo e l’area metropolitana, ha sottoposto a sequestro oltre 100.000 prodotti contraffatti e/o “non sicuri”, tipici della festa Halloween, tra cui costumi, mascherine, giocattoli e palloni.

Gli articoli sono risultati privi delle certificazioni minime di sicurezza e di indicazioni per l’utilizzo, e quindi dannosi per la salute del consumatore, soprattutto dei più piccoli.

I responsabili individuati, in totale, sono 12, di cui 4 denunciati all’Autorità Giudiziaria, per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni falsi e ricettazione, e 8 segnalati alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.

In particolare, i “Baschi Verdi” di Napoli, nel pieno centro cittadino, hanno individuato un deposito con oltre 20.000 articoli contraffatti gestito da un cittadino senegalese che organizzava lo smistamento della merce falsa insieme ad altri 2 connazionali, per poi venderla nelle zone maggiormente frequentate dai turisti.

Sempre riconducibili al tema Halloween, altri 73.000 articoli, non sicuri e dannosi per la salute, esposti per la vendita, sono stati sequestrati nel corso di un secondo intervento eseguito all’interno di un esercizio commerciale nella Zona Industriale di Napoli, gestito da un cittadino di origine cinese.

Nel corso delle attività di controllo economico del territorio nei quartieri di Poggioreale e Barra nonché nel comune di Portici, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano e della Compagnia di Portici hanno sequestrato complessivamente oltre 5.000 articoli, in violazione al Codice del Consumo.

Ai sensi della stessa normativa, anche tra Pozzuoli, Casalnuovo di Napoli, Nola e Santa Maria la Carità, i Reparti del Corpo territorialmente competenti, in distinti interventi, hanno individuato e sequestrato oltre 8.000 pezzi, pronti per essere ceduti in vista della festa, all’interno di 5 esercizi commerciali.

Il dispositivo adottato a presidio del comparto assume ancor più rilevanza se si considera la stretta correlazione tra beni contraffatti e prodotti non sicuri.

 

 

 

Catania: contrasto alla contraffazione e tutela del consumatore

 

Prosegue l’impegno delle Fiamme Gialle etnee nel contrasto alla contraffazione e alla tutela del consumatore

 

C atania

Mercato dei beni e servizi sotto controllo a Catania .I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito di mirati servizi svolti su tutto il territorio della provincia etnea, orientati al contrasto degli illeciti in materia di contraffazione e sicurezza prodotti, hanno sottoposto a sequestro, complessivamente, oltre 16.700 prodotti, tra capi di abbigliamento e mascherine contraffatti, elettrodomestici a bassa tensione, giocattoli vari privi dei requisiti di sicurezza, pericolosi proprio per l’alta esposizione al rischio di “incidenti domestici” e perché destinati ai più piccoli, nonché prodotti e merchandising vari riportanti il logo “UEFA Euro 2020” contraffatto.

In particolare nel corso di una perquisizione effettuata presso il domicilio del titolare di un’attività di stampe di un comune etneo, sono stati rinvenuti circa 60 articoli, tra cappellini, mascherine e cover per telefonini, riportanti i loghi contraffatti delle più famose società calcistiche italiane, oltre ad 1 computer e 2 stampanti utilizzate per la loro riproduzione, un fenomeno che provoca danni, oltre che ai titolari dei diritti, anche al funzionamento delle dinamiche del mercato.

Le attività condotte dalle Fiamme Gialle etnee hanno riguardato diversi esercizi commerciali collocati tra Catania, Misterbianco, Giarre e Aci Catena, gestiti, in diversi casi, da cittadini di nazionalità cinese. Durante uno degli interventi è stata rilevata anche la presenza di un lavoratore “in nero”, a seguito della quale è stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività ai sensi dell’art. 14 D.L.vo n. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro.

I prodotti contraffatti, a marchio «Juventus, Fortnite, Me contro Te, Marvel, Disney» squadre di calcio blasonate ecc…, sono stati sottoposti a sequestro penale, con contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria dei responsabili, 4 cittadini cinesi e 3 cittadini italiani, per il reato di cui all’art. 474 e 517 del codice penale, mentre per quelli non conformi alla normativa in materia di sicurezza dei prodotti si è proceduto al sequestro amministrativo con la conseguente irrogazione delle relative sanzioni pecuniarie.

L’ operazione di servizio si colloca nell’ambito del più ampio piano di intervento nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi che coinvolge costantemente la Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale a tutela dei consumatori ed è finalizzata alla repressione delle pratiche commerciali scorrette che, nel contesto di un mercato già fortemente penalizzato dall’attuale emergenza epidemiologica, attraverso una concorrenza sleale basata sui minori costi di produzione e sulla scarsa qualità dei prodotti posti in vendita, danneggia ulteriormente gli operatori economici che esercitano la propria attività nel rispetto delle normative vigenti.