Cannes, Schifani rincara la dose e sollecita il Turismo: « Valutare provvedimenti di sospensione in autotutela »

 

immagine

 

 

Palermo,

Il presidente della Regione Renato Schifani rincara la dose. Ieri- informa la Regione sic.- ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza.

Nel dettaglio il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento secondo l’art. 63 del Codice degli appalti (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara). 

Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, “non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto”. La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione. 

Offrendo l’ausilio della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, “in esito agli approfondimenti”, l’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana.

SQUALLORE A COSENZA: DONNA INTIMIDITA VIOLENTATA PER OLTRE DIECI ANNI DAL BRANCO

VIDEO POLIZIA DI STATO

Una squallida vicenda di violenza sessuale e di sevizie»,  «protrattasi per ben 10 anni». La vittima del branco  è una donna di origini albanesi, i suoi aguzzini sarebbero almeno cinque, accusati, a vario titolo, di violenza sessuali di gruppo ed estorsione. Nel corso di circa dieci anni, gli uomini hanno abusato di lei in diverse occasioni e l’hanno costretta a prostituirsi. Lo scenario è stato scoperto a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, città da cui provengono tutti e cinque gli arrestati. Le indagini sono state avviate dopo che la vittima ha trovato il coraggio di denunciare e raccontare le violenze perpetrate dai cinque uomini che oggi sono stati arrestati dalla polizia di Cosenza.  La Procura di Castrovillari ha emesso infatti un’ordinanza di custodia cautelare a carico dei cinque malavitosi.

Tutto è iniziato quando la donna aveva avviato una relazione extraconiugale con uno degli arrestati. L’uomo, in seguito, l’avrebbe violentata e picchiata, anche insieme ad altre persone, tanto che in più occasioni la donna è stata costretta a ricorrere alle cure dei medici di un ospedale romano. La vittima stava in silenzio , subiva perchè costantemente minacciata.

Risultati immagini per immagine di violenze sessuali
Foto di repertorio

Una relazione sentimentale che si è trasformata in 10 anni di sevizi e violenze – affermano gli inquirenti  – con incontri e prestazioni sessuali con altri uomini che si sono protratti nel tempo: sono arrivati a violentare la vittima anche in 20 contemporaneamente. E nella casa dove avvenivano le sevizie sono stati trovati anche strumenti per pratiche sadomaso”. Le indagini – coordinate dalla Procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla e dal sostituto procuratore Mauron Gallone – hanno portato anche al ritrovamento,  di una serra per la coltivazione di  marijuana.

Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati, gli investigatori hanno trovato infatti 480 grammi di marijuana, un bilancino di precisione , nonché diversi attrezzi sessuali. Le indagini proseguono per identificare altri soggetti che nel corso di questo lungo lasso di tempo si sono resi corresponsabili di abusi e violenze sessuali nei confronti della donna. I cinque arrestati, tutti di Corigliano Rossano, sono stati trasferiti  nel carcere di Castrovillari.