Disco verde di Draghi alla riforma fiscale e al disegno del nuovo catasto

Roma. Stato d'emergenza si va verso la proroga al 31 dicembre. Green pass  per i tavoli al chiuso di bar e ristoranti. – Viaggio nel Molise

Il governo non intende mettere tasse e ha dato il via libera in Cdm alla delega fiscale.  Sono dieci articoli soggetti a modifiche Il placet nonostante l’assenza della Lega che ha disertato la  riunione. “Gli scambi avvenuti nei giorni passati in cabina di regia, in varie conversazioni, avevano dato informazioni sufficienti per valutare il contenuto della legge delega” ha detto il premier Mario Draghi. “Quanto alla non presenza dei ministri della Lega al Consiglio dei ministri, ce lo spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani” ha affermato il presidente del Consiglio .

“La sostanza del Cdm è stata la discussione e l’approvazione della delega fiscale” ha detto in conferenza stampa il premier Draghi. “Vorrei puntualizzare che si tratta di una legge delega, molto generale, che andrà riempita con i contenuti, i decreti delegati. Sui decreti ci saranno ulteriori momenti di confronto, la stessa legge delega sarà oggetto di confronto in Parlamento. Questo è molto importante, perché uno può avere la sensazione che si tratti dell’ultima parola sul fisco e il governo abbia deciso. Purtroppo o per fortuna il processo non è così semplice, prenderà molti anni” 

“Per l’esercizio della delega ci saranno 18 mesi, bisognerà formare una commissione che lavorerà con il ministro Franco al Mef. Ci sarà l’implementazione di quello che verrà presentato nei decreti delegati”

“Nelle varie questioni c’è la riformulazione del catasto, non è proprio una revisione. Il governo si impegna ad accatastare tutto quello che oggi non è accatastato, terreni e abitazioni che oggi non sono accatastati. Procederà anche a una revisione delle rendite catastali adeguandole alle rendite di mercato: ci vorranno 5 anni, l’impegno che il governo prende oggi è che nessuno pagherà di più o di meno. Le rendite su cui si basa la tassazione oggi restano invariate, è un’operazione di trasparenza che non cambia assolutamente l’imposizione fiscale su case e terreni. E’ importante dirlo” ha sottolineato Draghi. E “il contribuente medio non si accorgerà di nulla per quanto riguarda il catasto, resterà tutto come prima”.

Il premier ha precisato pure: “Non credo che il risultato delle elezioni abbia in qualche indebolito il governo. Però non so nemmeno se lo ha rafforzato, è molto complicato. So che ci sono tanti articoli sui giornali secondo cui il governo esce vincitore da questa tornata elettorale, ma devo capirne bene la logica. Non mi pare sia stato indebolito. Quanto alla non presenza dei ministri della Lega al Consiglio dei ministri, ce lo spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani. Gli scambi avvenuti nei giorni passati in cabina di regia, in varie conversazioni, avevano dato informazioni sufficienti per valutare il contenuto della legge delega che è molto generale. Non si prendono impegni che diventa difficile mantenere o si fanno promesse: è una scatola che si ispira a certi principi, ritengo ampiamente condivisi dalla Lega“.

 Ci sono diversità di vedute, l’azione di governo non è stata interrotta, è andata avanti. Credo ci saranno molte altre occasioni di scambio sia in Parlamento sulla stessa legge sia sui singoli decreti delegati. Certamente questo è un gesto serio, ma” per capire “quali siano le sue implicazioni bisognerà aspettare cosa dice la Lega a riguardo”.

Conte, a Milano : “Moduleremo le offerte di lavoro sulla base della distribuzione geografica”

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. “Stiamo pensando a come modulare le offerte di lavoro sulla base della distribuzione geografica” ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine dell’inaugurazione della quarta edizione della scuola di formazione politica della Lega, in corso a Milano, riferendosi al reddito di cittadinanza. “Lo abbiamo studiato”, precisa Conte. Tanto che “al primo mio incontro con la Merkel chiesi subito di approfondire il suo sistema per quanto riguarda i diritti di recupero al lavoro e all’occupazione. Faremo tesoro anche di qualche inefficienza che si è realizzata in Germania”, assicura il premier concludendo: “Sono tutti dettagli che serviranno a rendere più o meno efficace la riforma”.

In diretta da Talen Garden a Milano   Giuseppe Conte  (video inviato dal Premier Conte a SUD LIBERTA’)

In diretta da Talent Garden a Milano per fare conoscenza di alcune start up, collegatevi!

Slået op af Giuseppe Conte i Søndag den 14. oktober 2018

– . Nel nostro sistema, che è un sistema incrostato, non sempre tutto ciò si tramuta in crescita economica. Ecco perché occorrono le riforme“.

Conte sostiene che “fare politica non e più una cosa appetibile” perché “si è creata una frattura tra élite politiche e società civile”. “C’è stato un percorso di progressiva erosione nei confronti della politica e oggi ne paghiamo le conseguenze. Cresce l’astensionismo e la voglia di cambiare e le nuove forze politiche sono espressione di questo andamento”.  “Una delle ragioni del nostro successo è proprio quella di prospettare un nuovo modo di fare politica, stando vicino ai bisogni della gente; abbiamo dato segnale molto importante sin da subito”. “Io sono populista”, ha affermato Conte raccogliendo gli applausi degli studenti in sala. Citando il filosofo tedesco Max Weber, ha quindi spiegato il suo concetto di ‘fare politica’: “Deve esserci passione, senso di responsabilità e lungimiranza”. Rivelando poi: “Vi posso assicurare che da quando sono diventato premier mi sono già trovato ad assumere decisioni che potrebbero apparire scomode, ma il senso di responsabilità significa anche fare sintesi e non fermarsi”. Del resto “il politico deve essere uno stratega; dobbiamo occuparci anche di quello che succederà domani altrimenti non si danno prospettive future, per i nostri figli”. 

Quello che è scritto nel contratto di governo “non sono chiacchiere”, rileva Conte, “passaggi e clausole serviti ad avviare un’esperienza di governo e ad andare in posti di governo”. Per scrivere quel contratto c’è stata una lunga gestazione e questo che ci fa capire che la redazione di quel documento ha comportato delle fasi di compromesso e di discussione tra le varie forze politiche”.”Quel contratto -spiega Conte- è per noi fondamentale perché perdere di vista quello che c’è scritto significa indebolire questa esperienza di governo”. Da questo punto di vista “c’è una compattezza incredibile”. In sede di elaborazione della manovra, assicura, noi “facciamo costantemente riferimento a quel contratto perché ci dà una prospettiva di lungimiranza e un gran senso di responsabilità