Finanziaria approvata, la Regione Sicilia prova a marciare in mezzo alla palude creata da una inetta-corrotta classe dirigenziale

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La finanziaria è stata approvata, la Regione siciliana prova a marciare in mezzo alla palude creata da anni da una classe dirigenziale -politica che ha paralizzato ogni settore  della Sicilia e coltivato interessi particolari in parte della popolazione regionale.

Si riparte    adesso da quelle risorse che servono per dare slancio e vigore alla struttura regionale. “Il Presidente della RegioneMusumeci ha rilasciato questa dichiarazione a margine dell’approvazione della normativa finanziaria Eccola: 

«La vera sfida che abbiamo di fronte, quella che può rappresentare il vero volano per l’economia della nostra Isola, è legata, ovviamente, alla sapiente gestione delle risorse extraregionali che sono l’unica vera fonte economica che consente di alzare la leva dello sviluppo. Chi non ha capito che il sistema degli Enti locali e delle Regioni, con il prelievo forzoso stabilito dallo Stato e con la riduzione di tutti i trasferimenti, non consente più di costruire un modello di sviluppo utilizzando la sola legge finanziaria, chi non ha chiaro che il pil regionale cresce solo se aprono i cantieri e si fanno lavorare le imprese, obiettivo che può essere raggiunto soltanto impiegando tutte le risorse statali ed europee a nostra disposizione, racconta un film di fantascienza. Le imprese, quelle non mediate da chi ha fatto il “compare” della politica dell’ultimo decennio, hanno visto che in poco più di dodici mesi sono cresciuti i bandi, le gare d’appalto e l’Ance conferma la crescita del numero delle procedure sulle infrastrutture. Nel 2018 abbiamo messo sul territorio ben tre miliardi di euro».