Agrigento: i rituali funerari nella preistoria , impegno dei Beni culturali ma non c’è comunicazione alle Soprintendenze nè al Dipartimento

 

di    Raffaele Lanza

Una tappa che è parte vitale di un viaggio lungo 40 giorni e che si concluderà il 3 settembre al castello della Roccella di Campofelice, con “100 lanterne per ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa”.

Una lunga serie di eventi – ricorderemo – che sono partiti con la  visita guidata alla “Palermo Misterica”, per ritrovare i simboli occulti fra le strade e i monumenti del centro storico, alla passeggiata notturna a Messina alla scoperta “di streghe, sirene e cavalieri”. Particolari percorsi per ritrovare le opere di Giuseppe Salerno ospitate nelle chiese di Gangi, o le sculture del Serpotta negli oratori di Carini.

Un viaggio che proseguiva dal castello al palazzo comunale per conoscere la storia di Collesano,  per sapere delle opere dei Brugnone nelle chiese di Ciminna o le passeggiate alla scoperta della presenza araba nel territorio di Misilmeri o per essere guidati alla Caccamo medievale.

Non è stata trascurata una Loggia massonica, la “Giordano Bruno” di Termini Imerese. e la Notte alle Terme segestane a Castellammare del Golfo, l’iniziativa al Cinema Odeon di Catania, cantata notturna per Mitistrato a Marianopoli, l’assaggio del vino del Duca D’Aumale alla Real Cantina Borbonica a Partinico, la Notte di S. Lorenzo alla Torre di Isola delle Femmine, il ballo del Gattopardo a Palazzo Butera a Bagheria, la suggestiva Lectura Dantis alle Grotte della Gurfa di Alia, e “Tutto per te diletta luna…” osservazioni dell’eclissi, poesie e racconti a Mussomeli.

Al via “Le Notti di BCsicilia”.  50 iniziative per conoscere e valorizzare il territorio

Domani tocca ad Agrigento con le conversazioni sui rituali funerari nella preistoria, poi il confronto, a Cefalù, sul futuro dei beni culturali in Sicilia con Sebastiano Tusa, assessore regionale ai beni culturali e all’identità siciliana.

L’evento Interessa il concetto della morte da capire nell’archeologia e che potrà avere interpretazioni diverse fra gli studiosi.”La concezione della morte e il modo per affrontarla hanno subito nel corso del tempo dei cambiamenti sostanziali- avvertono i responsabili – in cui sono comunque riconoscibili delle costanti di fondo, che attraversano immutate tempi e religioni, espressione di una psicologia collettiva fondamentalmente atemporale.
La morte ha da sempre stimolato nell’uomo la creazione di un insieme di credenze su un mondo altro, soprannaturale, con cui l’essere umano ha stabilito delle “relazioni”.
Dai resti archeologici è possibile leggere quei gesti rituali che disvelano la credenza in una qualche forma di essenza vitale oltre la morte, e che ha da sempre motivato il comportamento dei viventi al cospetto della morte.

Si svolgerà di sera, alle ore 21,30 nella Sala conferenze del Parco della Valle dei Templi di Agrigento la conversazione “I rituali funerari nella Preistoria”. Dopo l’introduzione di Giuseppe Parello, Direttore del Parco della Valle dei Templi e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia seguirà l’intervento di Nuccia Gullì, archeologa, della Soprintendenza BB.CC di Agrigento. La manifestazione è promossa da BCsicilia, per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi di Agrigento e con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Il  programma dei beni culturali  prevede successivamente  visite guidate al museo archeologico virtuale di Bompietro, a quello dell’orologio di Bisacquino, al museo diocesano di Mazara del Vallo, a quello di S. Maria Maggiore di Geraci Siculo e all’originale museo delle spartenze dell’area di Rocca Busambra a Villafrati.

Infine si potrà prendere parte alla proiezione del Film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti a Torretta o al “Premio corto” a Castelbuono, ascoltare la giovane fisarmonicista vietnamita  Quyen Nguyen Tue a Roccapalumba o partecipare al suggestivo concerto tra le gole a Cinisi.   

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L’assessore regionale ai Beni culturali “(“segnalato”-ricorderemo da Vittorio Sgarbi) Sebastiano Tusa

Dirigente generale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana

Il direttore generale ai beni culturali della Regione Sicilia Sergio Alessandro

        Sud    Libertà rileva un neo all’assessore ai beni culturali S.Tusa e al direttore generale S. Alessandro: la Comunicazione stampa è inesistente sia nelle Soprintendenze siciliane che al Dipartimento a Palermo dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Gli Urp non sono Uffici Stampa, non hanno personale abilitato , i loro comunicati sono assolutamente abusivi e peccano di incompetenza. I Soprintendenti siciliani e i dirigenti non possono detenere- come finoggi hanno tutti fatto arbitrariamente – un potere sostitutivo che non appartiene alla loro professionalità e deontologia.