RIFORMA DEL DIRITTO FALLIMENTARE: «DIAGNOSI PRECOCE: LA CURA PER LA CRISI D’IMPRESA»

 

I “meccanismi d’allerta” previsti dal nuovo decreto: notai catanesi a confronto

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CATANIA –

La crisi d’impresa è tra i principali temi giuridici del momento, fulcro di una riforma normativa che vuole dare una risposta concreta alla domanda che si pongono tutte le aziende di fronte al rischio di fallimento: come guarire dal malessere economico?

Il nuovo Codice – emanato con decreto legislativo del 12 gennaio 2019 n. 14 – prescrive le cure della “prevenzione” e della “diagnosi precoce”, cioè il rafforzamento dei sistemi di controllo e di allerta per intervenire tempestivamente prima che la situazione economica imprenditoriale si deteriori.

Il Notariato è tra le categorie professionali chiamate a esercitare tale funzione di monitoraggio, motivo per cui il Consiglio Distrettuale di Catania e Caltagirone ha approfondito l’argomento con i suoi iscritti e con altri professionisti interessati, in occasione del convegno di studio che si è svolto oggi (11 maggio) al Mercure Catania Excelsior.

«Il concetto di tutela e responsabilità dell’azienda che il decreto intende consolidare collima perfettamente con la nostra attività professionale – ha affermato il presidente del Consiglio Notarile Andrea Grasso – i primi provvedimenti in vigore ci hanno già coinvolti nel sistema, adesso ci prepariamo alle prossime scadenze, come per esempio la necessità di adeguare gli statuti delle società alle nuove norme».

Ha introdotto e moderato i lavori il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania e ordinario di Diritto commerciale Roberto Pennisi, che ha tracciato l’evoluzione culturale che caratterizza la riforma rispetto alla precedente legge fallimentare del 1942: «Dal punto di vista sociale ogni caso di crisi aziendale è solitamente stigmatizzato, come fosse vergogna dell’imprenditore incapace – ha detto – tuttavia ogni impresa ricorre fisiologicamente al debito, anche quando gode di salute economica. La nuova filosofia è quella di tutelare l’intero tessuto imprenditoriale già dalla comparsa delle prime sofferenze».

 

 

Il concetto di protezione si allarga anche ai creditori che vengono coinvolti, per i quali il decreto predilige una procedura di risanamento e di composizione della crisi – cioè acquisire una percentuale delle somme dovute – piuttosto che una procedura fallimentare come quella già conosciuta che assorbe, con le sue spese, le poche risorse rimaste all’azienda. Tale scenario è stato approfondito dal punto di vista tecnico dai due docenti universitari Pierpaolo Sanfilippo(ordinario di Diritto fallimentare presso l’Ateneo catanese) e Fabrizio Guerrera (ordinario di Diritto Commerciale all’Università di Messina).

Del caso specifico delle nuove forme di tutela per coloro che acquistano immobili da costruire si è occupato il componente del Consiglio Nazionale del Notariato Enrico Sironi, il quale ha specificato che «dal 16 marzo di quest’anno è obbligatorio l’atto notarile per il preliminare di vendita fra acquirente e costruttore».

È intervenuto inoltre il presidente dell’Ordine etneo dei Commercialisti Giorgio Sangiorgio, sottolineando il ruolo sempre più determinante del professionista nella prevenzione della crisi: «La riforma delle procedure concorsuali punta sui meccanismi di allerta per attenuare o neutralizzare il ritardo con cui le imprese segnalano la crisi, tuttavia le soglie impostate per l’obbligo di segnalazione dell’insolvenza non appaiono coincidenti con la realtà del tessuto imprenditoriale italiano».

Al convegno è intervenuto inoltre il responsabile dell’Area Sicilia del Credito Valtellinese Santo Sciuto, evidenziando il ruolo fondamentale degli istituti bancari nell’ambito dell’insolvenza aziendale.

 

Reati on line: truffe, falsi profili, violazioni dell’identità digitale,falsi inserimenti bancari nei sistemi creditizi a Catania vertici a confronto

 

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Conferenza stampa mercoledì 10 aprile, ore 17.00, Filiale Banca d’Italia (Piazza della Repubblica)

 

 A CATANIA ISTITUZIONI A CONFRONTO SU “ECONOMIA E CYBERCRIME”

 

A cura di Banca d’Italia, Università, Confindustria, Ordini dei Commercialisti, Notai e Avvocati, con la partecipazione di Procura della Repubblica, GdF, Polizia Postale, Arbitro Bancario Finanziario e Regione Siciliana

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CATANIA – 

«L’Economia e il cybercrime: l’evoluzione del sistema dei pagamenti e la tutela dei cittadini e delle imprese»: emerge già dal titolo l’importanza sociale del convegno che si svolgerà a Catania il prossimo 11 aprile, presso il Monastero dei Benedettini. Una rilevanza sottolineata dall’entità istituzionale degli organizzatori: Banca d’Italia, Università di Catania, Confindustria, e gli Ordini professionali etnei dei Commercialisti, dei Notai e degli Avvocati; con la partecipazione di: Guardia di Finanza, Procura della Repubblica, Polizia Postale, Arbitro Bancario e Finanziario, e Regione Siciliana.

Una giornata di studio su un tema molto attuale ma ancora poco approfondito nel territorio catanese; una problematica, come quella dei crimini informatici e dei reati commessi attraverso la rete internet, che incombe nella quotidianità digitale di tutti i cittadini, con conseguenze dannose per lo sviluppo economico e sociale del Paese, dal furto on line di denaro, al falso inserimento dei clienti “morosi” delle banche e delle società finanziarie nei sistemi o registri di informazione creditizia,  alla violazione dell’identità telematica.

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Le tematiche che saranno trattate durante il convegno saranno presentate alla stampa mercoledì 10 aprile, alle 17.00, nella sede della Filiale di Catania della Banca d’Italia (Piazza della Repubblica, ingresso dal numero civico 50), nel corso di una conferenza in cui interverranno: il direttore della Filiale Gennaro Gigante, il comandante provinciale della Guardia di Finanza gen. Antonio Quintavalle Cecere, il direttore del Dipartimento universitario di Giurisprudenza Roberto Pennisi, i presidenti delle categorie professionali di CataniaAndrea Grasso (Notai), Giorgio Sangiorgio (Commercialisti) e Marco Tortorici (Avvocati), il presidente della sezione cittadina di Confindustria Antonello Biriaco.

Saranno altresì presenti alcuni relatori: Giuseppe Balestrazzi (notaio), Fabio Bernasconi (capo servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza Banca d’Italia), Sabina Di Giuliomaria (titolare Divisione CERTBI Servizio Pianificazione Informatica Banca d’Italia), Paola Giucca(direttore senior Servizio Supervisione Mercati e Sistema dei Pagamenti della Banca d’Italia), Marcello La Bella (Polizia di Stato, dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale”), Maria Rosaria Maugeri (presidente ABF di Palermo e docente ordinario Diritto Civile Unict), Fabio Regolo (sostituto procuratore Tribunale di Catania).