Nebbia all’orizzonte per un esecutivo che sembra nascere senza trasparenza e comunicazione

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L’Editoriale di R. Lanza

 

L’intervento social di Casaleggio criticato per  “Ingerenza inaccettabile”

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DI    RAFFAELE LANZA

Il nascente governo sta generando  rabbia e critiche vibrate all’interno del Movimento che in questo momento rappresenta due anime: l’una opportunista per dimostrare a Draghi l’obbedienza ai vertici del Movimento che hanno “concordato” e poi diffuso l’alleanza con il malvisto premier fino a spingere il Movimento sull’orlo della scissione. L’altra quella genuina, autentica, che parte da Alessandro Di Battista, quale figura simbolica e sincera più amata dal mondo del Web, insieme a Giuseppe Conte, che vorrebbe votare secondo coscienza.  E poichè all’orizzonte si intravede molta nebbia, tanti parlamentari temono di votare la fiducia a Mario Draghi per non essere additati successivamente  “esempi di cattiva politica”  e in contrasto con la vera identità del Movimento.   
L’assenza di Conte nel Consiglio fa poi il resto. Avete visto il post di addio sul massimo social dell’avvocato? In virtù della sua esperienza Conte opera una distinzione tra buona Politica e cattiva politica.  I governanti pentastellati dovranno agire da soli adesso.   Manca il faro principale .Ad agitare ancor più gli animi è il post pubblicato in serata da Davide Casaleggio, in cui non solo non si ‘silenzia’ la possibilità di ripetere il voto sul sostegno all’esecutivo Draghi, ma si apre anche  alla possibilità, per i parlamentari fermamente contrari, di astenersi in Parlamento. Probabilmente un “suggerimento” vista la fibrillazione interna del Movimento. Oggi  le chat dei parlamentari sembrano suonare tamburi di guerra.
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi e vestito elegante
Giuseppe Conte  esce di scena tra gli applausi di Palazzo Chigi, dell’intero mondo del Web  , riconoscimenti dagli Stati -“E’ davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita del Paese..”
 
Riportiamo il  commiato che ha registrato 1,1 milioni di like sul massimo social, record per la pagina di un personaggio politico .
“Ho lavorato nel “Palazzo”, occupando la “poltrona” più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia.
Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.
La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma – vi assicuro – con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.
Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.
È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.
Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.
Con l’Italia, per l’Italia. Grazie.    Giuseppe Conte –    (Post di Facebook)

 

“TUTTI D’ACCORDO NELL’ESSERE IN DISACCORDO “CON IL GOVERNO ARLECCHINO

OGGI ALLE 10, VOTAZIONE SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU

 

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DI RAFFAELE LANZA

 

Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis.  Finora sul web è un susseguirsi di elogi, cuoricini a valanga sull’operato dell’ex presidente Conte.    La domanda si rivela ora fortemente contradditoria con lo spirito del web che ,senza mezzi termini, ha classificato  Mario Draghi, uomo del recinto di Berlusconi che lo ha proposto all’epoca come governatore della Banca d’Italia.

Il quesito narcotizzante: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, la domanda  rimessa alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulla sorte del Movimento pentastellato.

Siamo convinti-l’esperienza insegna – che il mondo del Web, iscritto alla piattaforma, esploderà in un rotondo “NO”quale dimostrazione di non essere per niente legato alla “direttiva” di Beppe Grillo o di Di Maio, esso è libero e voterà secondo coscienza e giustizia, preventivando cioè la corruzione e/0 i favoritismi che presto usciranno fuori dal governo Arlecchino.

                                        –IL   GOVERNO ARLECCHINO-

Vito Crimi,il capo politico, del Movimento aveva annunciato la decisione di votare oggi, 10 febbraio, legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, ottenuta dal  garante del Movimento Beppe Grillo. Ma il successo del colloquio di Grillo con Mario Draghi basterà a narcotizzare gli iscritti alla piattaforma Rousseau?

Sui social Barbara Lezzi, sembra la copia di Alessandro Di Battista: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano i riflettori sul quesito della  votazione “tendenziosa”  definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, gli iscritti alla  piattaforma Rosseau diventano protagonisti assoluti Nel caso di sfiducia al governo Draghi, Grillo, anche lui dovrà prenderne atto. Mario Draghi?    Non si sa come la prenderà,visto che parla poco, in dispregio della trasparenza assoluta simboleggiata finora dall’ex premier Conte, nè se osserverà la regola tanto cara ai governi dei decenni precedenti, del dare ed avere. Cioè: se ritirerà il “regalo” fatto ieri a Grillo del Ministero della Transizione ecologica o lo lascerà solo perchè in linea con la politica dell’UE

Disco verde di Rousseau al governo dei “Sognatori”

GLI ELETTORI PROTAGONISTI  DELLA POLITICA- LE POLTRONE FANNO GOLA A TANTI -ADESSO CONTE DIRA’ I NOMI DEI MINISTRI SECONDO LE INTESE CON IL PD 

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Archivio-Sud Libertà -Concessioni-

di R.Lanza

Un successo “mondiale” afferma Casaleggio. Sono oltre 73 mila votanti iscritti e registrati al Movimento cinque stelle che con la loro connessione -reti Web intasate sul Blog dei cinque stelle- accendono il disco verde al governo dei “Sognatori” -termine coniato dal premier incaricato.

Sono tutti sorpresi i politici di qualunque colore politico del gran numero dei partecipanti al Voto Rousseau.  Altro che Movimento arretrato. Cammina a passi giganteschi come fosse un dinosauro che vuole modificare il mondo.  A Palazzo Chigi, nel corso della mattinata si sono dati appuntamento  il sottosegretario Vincenzo Spadafora, il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli, il suo omologo alla Camera Francesco D’Uva e il senatore nonchè presidente commissione Antimafia  Nicola Morra.  Da sciogliere ancora il nodo della compagine per i ministeri chiave, a partire dal Mef. Nodo che sarà affrontato in queste ore  a votazione su Rousseau conclusa. Tanti senatori  pentastellati – come alcuni big democratici -sono in fibrillazione appesi alla speranza di avere una “poltrona”.  Il dissenso con i cinque stelle significa l’allontanamento dal gruppo di Rousseau.  Con i dem di Zingaretti significa infinita protesta e polemica all’interno del partito combattuto dalle correnti di idee diverse e contrastanti.  Orlando infatti ritira già la propria candidatura di ministro. Non perchè sia un “altruista” ma qualcuno all’interno gli avrà dato una spinta più in là.

Uno dei protagonisti Luigi  Di Maio afferma.. “Ho votato ma il mio voto è segreto. Comunque vada sarà un successo della democrazia diretta”, ha chiarito  il leader M5S.    Al Viminale Conte preferirebbe un tecnico come il Capo della Polizia Gabrielli.  Un ministero importante sarà affidato a Dario Franceschini,persona di Cultura e di capacità non comuni, forse il Ministero dell’Interno.  

Resa nota pure la bozza del documento di programma di governo M5s-Pd. Si tratta di 26 punti, dall’Iva al conflitto di interessi alla sicurezza. Su questo ultimo punto di prevede che: “La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica“. La versione finale del testo dovrebbe arrivare in serata, dopo un nuovo incontro a Palazzo Chigi. Sull’immigrazione si invoca una scossa, una svolta, una “forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che al contempo – affronti i temi dell’integrazione revisionando l’accordo di Dublino“.