Per le spettanze pregresse dei dipendenti il Sindaco Pogliese chiede alla Corte dei conti il pronunciamento

 

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Foto Ufficio Stampa Comune di Catania (N.M.)

Le spettanze ai dipendenti comunali a cui fa riferimento il Pd, il partito che dal 2013 al 2018 ha guidato l’Amministrazione Comunale, risalgono a prestazioni di lavoro effettuate proprio in quegli anni o precedenti. Quella compagine amministrativa anziché liquidare le somme ai dipendenti, circa 4 milioni di euro, ha rinviato il problema scaricandolo agli anni successivi.

Il dissesto finanziario che ne è seguito, ha bloccato la liquidazione e rinviato alla Commissione Straordinaria l’onere di pagare i dipendenti il salario accessorio. Purtroppo, l’Organismo di Straordinario di Liquidazione, oltre due anni dopo l’insediamento, ha ritenuto che quelle spettanze andassero liquidate dall’Amministrazione Comunale. Un’interpretazione  che da subito abbiamo contestato; sia perché le esauste casse comunali non consentono di affrontare un onere così gravoso e sia perché, in punto di diritto, la liquidazione  delle somme, a nostro avviso, spetti alla Commissione Straordinaria nominata dal Ministero dell’Interno.

IN  ATTESA DELLA PRONUNCIA DELLA CORTE DI CONTI

Tanto che d’intesa con tutte le organizzazioni sindacali il sindaco Pogliese ha chiesto il pronunciamento della Corte dei Conti per stabilire con certezza l’attribuzione delle competenze che, come tutte gli oneri precedenti al 2018, siamo convinti spetti all’OSL; tanto più che il Comune non è in condizione di reperire i 4 milioni di euro necessari. A fronte di ciò, l’Amministrazione, come anche legittimamente sollecitato dalle organizzazioni sindacali, ha invece accelerato e già liquidato il saldo degli oneri della produttività del 2020 e concluso le procedure per la Progressione Economica Orizzontale del 35 % dei dipendenti, tredici anni dopo l’ultimo avanzamento di carriera, tanto che nei prossimi giorni in busta paga ci saranno anche i maggiori oneri.

Ma il Comune-nel proprio comunicato, lancia altre osservazioni. “A fronte di questo oggettivo stato di cose, appare davvero incomprensibile, per non dire altro, che sia proprio il Pd, tramite il sig. Algozino, ex esponente della Cgil e dipendente comunale in pensione, a sollevare il problema dei pagamenti delle spettanze accessorie degli anni pregressi, visto che quella compagine amministrativa quando avrebbe dovuto, non si è assunta l’onere di pagare, creando uno dei tanti lasciti con cui ogni giorno siamo costretti a confrontarci. Tuttavia, così come stiamo facendo per tante altre questioni ereditate dal passato, con senso di responsabilità ci stiamo facendo carico anche di questo debito e insieme agli organi preposti individueremo il percorso più adeguato e legittimo, per liquidare le somme ai dipendenti, alcuni dei quali già pensionati”.