Sicurezza immobili: coinvolgere gli amministratori di condominio sulle criticità

 

#CATANIASICURA: SINERGIA CON GLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI SULLA CORRETTA GESTIONE DEGLI IMMOBILI

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CATANIA

Antisismica: oltre le norme, occorre un’azione culturale incisiva che coinvolga i “portatori d’interesse” di tutta la filiera. Tra questi, di certo, un ruolo fondamentale è svolto dagli amministratori di condominio, interlocutori fondamentali per tutti quegli aspetti che riguardano le criticità relative alla sicurezza strutturale degli immobili.

Durante l’ultimo appuntamento di #CataniaSicura – presso la sede dei Costruttori etnei – attorno al tavolo, oltre ad Ance, Ingegneri, Architetti, Geometri, Geologi, Protezione Civile, Comune, Università, anche il presidente di Anaci Catania (Associazione nazionale amministratori condominioSalvatore Mammana, che ha dato piena disponibilità per il coinvolgimento della categoria, al fine di dialogare direttamente con i residenti.

«La prevenzione sismica comincia in condominio – ha sottolineato il presidente Ance Giuseppe Piana – dove si discutono gli interventi di riqualificazione e ripristino; dove si effettua l’attività di verifica e controllo; dove si promuovono il “SismaBonus” (ovvero la detrazione fiscale per le opere di adeguamento e miglioramento) e tutti gli strumenti di premialità. Per questo vogliamo lavorare sinergicamente con l’associazione che li rappresenta, per identificare il patrimonio edilizio maggiormente a rischio e simulare una vera e propria azione d’intervento congiunta».

«Trasferire una corretta informazione – ha continuato Paolo La Greca, docente del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar Unict) – consente di far comprendere ai cittadini il reale valore del bene sottoposto a interventi di riqualificazione. Occorre instaurare il consenso rispetto al processo che per sua definizione viene visto come ipotesi remota e di difficile esecuzione».

I TECNICI: E’ GRAVE LO STATO DI RISCHIO SISMICO IN CUI VERSA CATANIA

 

Nuovo incontro del tavolo tecnico che riunisce gli attori della filiera edile

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ALLARME DELLA TASK FORCE #CATANIASICURA

«TROPPO BASSA TRA I CITTADINI LA PERCEZIONE DEL RISCHIO SISMICO»

Il presidente Ance Giuseppe Piana: «Lavoriamo a un progetto pilota che possa rendere la comunità più cosciente sull’urgenza della messa in sicurezza della città»

CATANIA – Torna a riunirsi il tavolo tecnico #CataniaSicura, «per progredire senza sosta nel necessario percorso culturale di prevenzione antisismica che porti all’urgente messa in sicurezza della nostra città», ha affermato il presidente dell’Ance etnea Giuseppe Piana. L’associazione dei Costruttori è infatti capofila di questa iniziativa che raduna tutte le parti sociali coinvolte: governo regionale, amministrazione comunale, università, forze politiche, ordini e collegi professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri).

«Da quest’ultima riunione – ha continuato Piana – possiamo contare anche sulla partecipazione dell’Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali e immobiliari, la cui sezione catanese è presieduta da Salvatore Mammana. È una ulteriore voce che si aggiunge al dibattito sul grave stato di rischio in cui versano gli edifici di Catania, dunque è una nuova conferma del fatto che la prevenzione antisismica è un tema di interesse sociale e collettivo, non solo per gli addetti ai lavori».

La sensibilizzazione della cittadinanza è un punto chiave: da diversi studi elaborati emerge che l’attuale mercato immobiliare affida un alto valore commerciale a edifici che, pur essendo ben ubicati o internamente ristrutturati, in realtà sono al massimo rischio di crollo in caso di evento sismico. In altre parole, sussiste ancora una bassa e incosciente percezione generale del pericolo, che invece è sempre più concreto.

«Per rinnovare il nostro patrimonio edilizio occorre prima di tutto un cambiamento culturale – ha ribadito il presidente Piana, coadiuvato dal vicepresidenteMarcello La Rosa – I nostri concittadini vanno messi nella condizione di capire che la maggior parte delle case in cui abitiamo oggi sono destinate a ridursi in polvere in caso di forte terremoto. Occorre che loro possano quindi comprendere realmente i vantaggi, sia economici che umani, della rigenerazione urbana. Per raggiungere questo scopo il tavolo #CataniaSicura sta lavorando a un progetto pilota che possa diventare l’esempio della nuova città che vogliamo e dobbiamo vivere».

Un processo di riqualificazione cittadina comporta certamente numerosi aspetti, anche molto complessi: la pianificazione urbanistica generale, il sistema dei trasporti, il risparmio energetico e soprattutto il reperimento delle risorse finanziarie: «Stiamo procedendo fase dopo fase – ha concluso Piana – ma i tempi cominciano ed essere maturi per elaborare una proposta concreta. L’Ance è disponibile a investire anche proprie risorse economiche. Non a caso, oggi è stata anche l’occasione, grazie alla presenza di Iole Nicolai della società Deloitte, per conoscere più da vicino la piattaforma messa in campo dall’Ance nazionale e dalla stessa società, che punta a risolvere il problema di liquidità dei condomini e delle imprese, facilitando l’utilizzo del sismabonus anche attraverso lo strumento della cessione del credito d’imposta».