Migranti, nave Geo Barents-Medici senza frontiere – conclude le operazioni di sbarco al porto di Salerno

 

Geo Barents: migranti in mare da giorni | MSF Italia

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Operazioni di sbarco concluse  della nave Geo Barents, attraccata al molo ‘3 gennaio’ del porto di Salerno con a bordo 248 migranti  soccorsi in mare tra il 4 e il 6 dicembre. L’imbarcazione di Medici Senza Frontiere proviene dalla Sicilia dove ha fatto scalo per una emergenza sanitaria.
A bordo della nave ci sono anche 84 minori, di cui 78 non accompagnati. Uno striscione per dare il benvenuto è stato esposto all’interno dell’area portuale da alcuni attivisti del nascente forum antirazzista di Salerno. Dei ragazzi, venti sono stati accolti in strutture individuate in città dal Comune di Salerno mentre per altri 64 nel pomeriggio è previsto il trasferimento a Taranto. Il sindaco Vincenzo Napoli ha voluto seguire personalmente tutte le operazioni, che si sono svolte regolarmente.

La maggior parte provenie dall’Africa sub sahariana , 284 migranti giunti nella mattinata di oggi nel porto di Salerno a bordo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere.  Le operazioni di sbarco sono iniziate intorno alle 10 e stanno procedendo regolarmente anche grazie all’attività di quattro psicologi specializzati, dieci medici e sanitari Asl di Salerno e di 20 interpreti e mediatori. Sulla banchina del molo ‘3 gennaio’ sono presenti anche protezione civile, Caritas e forze dell’ordine, oltre che il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Italiana, Franco Mari. Decine di persone stanno seguendo le attività dei soccorritori.

 

 

Un intero popolo di migranti sbarca in Sicilia- Soccorso e ritrovamento di corpi senza vita

 

Lampedusa,

Due mezzi della Capitaneria di Porto sono approdati – si apprende oggi – sul molo Norimberga di Messina, dopo avere 
soccorso un peschereccio al largo della Libia con a bordo 500 migranti.

A Messina ne sono sbarcati solo 179, oltre alle salme di cinque persone decedute per cause non ancora accertate. Gli altri sono stati dirottati a Portopalo di Capo Passero, Catania e Crotone. I migranti, tra i quali  57  minori ,non  accompagnati, sono stati accolti da personale della polizia, della Guardia Finanza,della Prefettura, del Comune dell’Asp 

 

Ieri, un peschereccio alla deriva con oltre 600 migranti – si apprende -è stato soccorso, a circa 124 miglia dalla Calabria, da una nave mercantile, da 3 motovedette della Guardia Costiera e da un’unità della Guardia di Finanza. A bordo del peschereccio, sono stati rinvenuti anche 5 corpi priva di vita. 674 in totale le persone tratte in salvo – alcune recuperate direttamente dall’acqua – dalle MM/VV CP323, 332 e 309, dalla PV3 della Guardia di Finanza e dalla nave mercantile Nordic – fatta dirigere anche essa in area per l’emergenza – che poi le ha trasbordate su nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell’area del soccorso.
Utilizzato anche un velivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex che ha seguito l’evento. I migranti salvati sono stati trasferiti nella mattina di oggi nei porti calabresi e siciliani.
Le operazioni di soccorso sono avvenute in area di responsabilità SAR italiana, sotto il coordinamento della Centro Operativo Nazionale di soccorso della Guardia costiera italiana.

Sbarco migranti a bordo della Geo Barents al porto di Augusta

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Nella foto di  “Medici senza frontiere”, inizia lo sbarco dei migranti ad Augusta

 

Scelto il porto di  Augusta per lo sbarco dei migranti a bordo della Geo Barents. La nave di Msf ha raggiunto ieri pomeriggio la cittadina del Siracusano, assegnata dal Viminale come Pos (Place of safety). Dopo l’attracco sono iniziate le procedure sanitarie con l’esecuzione dei primi tamponi ai 174 minori, di cui 143 non accompagnati, risultati tutti negativi.

Cinque persone, casi medici urgenti, sono state evacuate e condotte in ospedale per controlli. Si tratta di due donne incinte e tre ragazze che presentavano alcune fratture e che, dopo la visita sono rientrate sulla nave e trasferite di nuovo stamani in ospedale. Gli altri, dopo l’ennesima notte a bordo, stamani hanno iniziato a lasciare la Geo Barents. Dopo lo screening anti-Covid e le procedure di identificazione saranno trasferiti sulla nave quarantena, mentre i minori non accompagnati (143 su 174 complessivi) nei centri di accoglienza.   Le critiche per i ritardi delle decisioni politiche provengono dai medici  visto che i migranti sono tutti in attesa di essere valutati in maniera più approfondita, sotto il profilo sanitario. E’ un rituale disperato ,ormai conosciuto ma sempre irrisolto.

Tante le nazionalità presenti a bordo. La maggior parte dei migranti proviene dal Sudan, dalla Nigeria, dall’Eritrea e dall’Egitto, seguiti da Costa d’Avorio, Gambia, Etiopia, Libia, Mali, Guinea Conakry, Senegal, Sierra Leone, Chad, Siria, Camerun, Sud Sudan. Molti hanno ustioni da carburante, infezioni respiratorie e ferite legate alle violenze subite

Dibattito all’infinito sull” arresto” – caso unico al mondo- della comandante Carola Rackete

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Polemica all’infinito tra il ministro dell’interno, l’Europa e uomini di cultura europea. La voce comune è di una condanna del comportamento del ministro Salvini e di una violazione del diritto internazionale sui porti chiusi e la capitana della nave di migranti ,Carola, arrestata. La smentita intanto: “Nessuno dei 41 immigrati scesi dalla Sea Watch presenta malattie o problemi particolari come scabbia o disidratazione». E’ quanto affermano fonti del Viminale, sottolineando che tutti «sono stati rifocillati, hanno passato una notte serena e per nessuno di loro è stato disposto alcun accertamento specifico né il trasferimento in elisoccorso verso l’ospedale di Palermo». «La notizia – si aggiunge – non sorprende il Viminale: i bambini con gli accompagnatori e i malati erano già scesi a terra col via libera del governo italiano. Resta quindi da capire a quale stato di necessità si riferisse la Ong per giustificare l’attracco non autorizzato con speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza».

Gli sbarchi si susseguono ogni giorno a Lampedusa: un barchino con a bordo 17 persone, tutti tunisini, è approdato direttamente sull’Isola. I migranti sono stati fatti sbarcare e trasferiti al centro di Contrada Imbriacola.

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Carola Rackete, la 31enne comandante della Sea Watch finita ieri mattina in manette dopo avere disatteso l’ordine di divieto di sbarco al porto di Lampedusa, ha intanto trascorso ha trascorso la sua prima notte ai domiciliari in una abitazione privata di Lampedusa, eletta appunto come suo domicilio temporaneo in attesa del suo trasferimento ad Agrigento per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale. Rackete potrà avere contatti solo con i suoi legali. Tanti Paesi dell’UE reclamano la libertà piena per Carola.

 

Sono sbarcati i migranti della Sea Watch: la storia è finita, forse anche per la Procura etnea

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Tirano tutti un sospiro di sollievo.. La nave Sea Watch  è partita intorno alle 5:30 dalla rada di Siracusa, dopo essere rimasta per 12 giorni alla fonda e autorizzata ad andare al porto del capoluogo etneo per lo sbarco dei 47 migranti (32 adulti e 15 minori) a bordo che, a bordo di un pullman, si stanno recando all’hotspot di Messina dove saranno accolti in attesa delle operazioni di identificazione e di trasferimento nei paesi che li ospiteranno.

Sulla banchina un centinaio di membri delle forze dell’ordine tra carabinieri, polizia e Guardia di Finanza. Sul posto anche la Croce Rossa. Le operazioni di sbarco sono iniziate dopo l’arrivo dei responsabili dell’Ufficio Sanità marittima e della polizia giudiziaria.

 Una decina di finanzieri e poliziotti hanno raggiunto la nave, dopo lo sbarco dell’equipaggio,  per parlare con l’equipaggio rimasto a bordo. Sono  indagini  disposte dalla Procura di Catania secondo “un protocollo consolidato nel tempo”, come spiegano gli inquirenti.   Un sospiro do sollievo tirano anche il sindaco di Catania Pogliese, il Ministro dell’interno Salvini, e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Vivi per miracolo 236 migranti arrivati con barcone a Pozzallo ed abbandonati da Malta

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Vivi per miracolo. 236 migranti arrivati ieri sera a Pozzallo. Sono 12 bambini (di cui 5 neonati) e quasi 50 donne arrivate a bordo del peschereccio ‘abbandonato’ dalle autorità maltesi nel Mediterraneo. Sul barcone sembra siano quasi tutti eritrei. Individuati gli scafisti, si tratta di un libico e di un tunisino. “Malta si conferma vergognosa – afferma – chissà se a Bruxelles sprecheranno inchiostro per mandare letterine di richiamo anche alla Valletta”, afferma il ministro dell’interno Matteo Salvini.

Mentre esprime soddisfazione l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati: “Questo barchino traballante ha portato 220 persone in mare per 3 giorni – senza cibo/acqua. Loro sono miracolosamente vivi a Pozzallo. Altri invece, scomparsi in queste stesse ore”.  “Il soccorso in mare è fondamentale, assieme a un meccanismo sicuro e prevedibile di approdo”.

(Ag.)

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Foto d’Archivio

Sbarco a Lampedusa di migranti: consegna del silenzio

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Lampedusa  è meta ancora di sbarchi e, dopo quello di ieri sera (13 persone), oggi sono arrivate altre due piccole imbarcazioni con migranti. Un natante è giunto la notte scorsa con 12 persone a bordo, e un altro stamattina intorno alle 7,30 con 9 persone. Il Centro di accoglienza di Lampedusa è saturo perchè  è stata superata la soglia dei 95 ospiti.  Qui la parola d’ordine è di non richiamare l’attenzione dei media e, in particolare del ministro Salvini che, probabilmente per l’esiguità del numero di migranti non interviene  e/o per non apparire in guerra contro l’umanità

Nel centro di accoglienza di Lampedusa vi sono  116 ospiti, alcuni dei quali devono essere visitati e registrati

Salvini rimarca : “A Catania non sbarca nessuno… Essere presi in giro per anni mi sembra eccessivo….Fate quel che volete ma nessuno scende”

Gli acari della scabbia

Gli acari della malattia Scabbia (presenti sulla nave “Diciotti”)

Il governo è alle corde. Dovrà riferire in Parlamento sulla vicenda della Diciotti, invasa dagli acari della scabbia. Si susseguono i comunicati stampa. ” Ancora una volta- afferma Conte – misuriamo la discrasia, che trascolora in ipocrisia, tra parole e fatti. Bene. Se questi sono i ‘fatti’ vorrà dire che l’Italia ne trarrà le conseguenze e, d’ora in poi, si farà carico di eliminare questa discrasia perseguendo un quadro coerente e determinato d’azione per tutte le questioni che sarà chiamata ad affrontare in Europa“.

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Nel corso della riunione convocata d’urgenza dalla Commissione Europea e che si è appena conclusa – osserva Conte – non è stato dato alcun seguito alle conclusioni deliberate nel corso dell’ultimo Consiglio Europeo di fine giugno”. “Anzi – da parte di alcuni Stati è stato proposto un passo indietro suggerendo una sorta di regolamento di Dublino ‘mascherato’, che avrebbe individuato l’Italia come Paese di approdo sicuro, con disponibilità degli altri Stati a partecipare alla redistribuzione dei soli aventi diritto all’asilo, che notoriamente sono una percentuale minima dei migranti che arrivano per mare”. “Eppure – rimarca il premier – è noto a tutti che l’Italia sta gestendo da giorni, con la nave Diciotti, una emergenza dai risvolti molto complessi e delicati“.

Luigi Di Maio,contrariamente a quanto dichiarato da Fico, condivide il comportamento di Salvini: “L”Italia deve prendersi in maniera unilaterale una riparazione. Non abbiamo più intenzione di farci mettere i piedi in testa”. Gli fa eco Salvini: “Per quello che mi riguarda non sbarca nessuno. L’Italia ha già dato” dice il ministro dell’Interno, “Se in Europa fanno finta di non capire – aggiunge – visto che l’Italia paga abbondantemente l’Europa, come hanno detto Conte e Di Maio, vuol dire che pagheremo meno”. “Essere presi in giro per anni – – mi sembra eccessivo. Se i governi precedenti erano abituati a ingoiare, accogliere e pagare”, ora non più”.   Intanto la nave Diciotti è ferma al porto di Catania….

Odissea senza fine – e polemiche all’infinito – sulla vicenda della “Diciotti”

IL  VIDEO  DELLE  POLEMICHE :    SALVINI ATTACCA IL PROCURATORE PATRONAGGIO DI AGRIGENTO             FORSE I MAGISTRATI PENSANO ALL’ARRESTO DEL MINISTRO ?

E’ un’odissea la vicenda della nave della guardia costiera italiana “Diciotti” Dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini, qualcosa si è mosso. I 29 minori della nave Diciotti già sono sbarcati a Catania con il consenso dello stesso ministro.

Salvini, ricorderemo, ieri , ha replicato al presidente della Camera, Fico, che chiedeva di sfar sbarcare tutte l persone a bordo della nave italiana.. “Tu – disse Salvini- – fai il presidente della Camera, io il ministro dell’Interno di un governo che ha un programma ben preciso”.

Sulla possibilità di essere indagato/processato , il titolare del Viminale afferma: “La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto. Mi chiamo Matteo Salvini, attualmente senatore e ministro dell’Interno con il mandato preciso di difendere i confini di questo paese, di occuparsi della sicurezza. Se bloccare navi – osserva – mi comporta accuse e processi, io ci sono“. “Sono stufo – aggiunge – di vedere in giro per le nostre città decine di migliaia di finti profughi che non fanno niente dalla mattina alla sera e che costano agli italiani 5 miliardi di euro”. “Basta con il traffico di esseri umani, con il business dell’immigrazione clandestina”..I 29 minori possono scendere………

La Questura di Catania-dopo le dichiarazioni video di Salvini,  ha provveduto così all”accoglienza e lo sbarco dei minori.   Resta la sfida di Salvini al procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che finora non si è mosso-probabilmente- per carenza di atti formali scritti da parte del ministro dell’Interno – e  sta sempre valutando l’ipotesi di sequestro di persona  e l’ipotesi pure di privazione della libertà personale … E’ una situazione di potenziale illegittimità che il Procuratore di Agrigento ha sotto gli occhi…   .Non trascuriamo poi che il ministro Salvini snobba il Procuratore agrigentino perchè il divieto di sbarco è motivato ufficialmente per una rituale ispezione sanitaria.  Uno stratagemma che consente a Salvini di dormire finora sonni tranquilli e ai magistrati di entrare in conflitto tra di loro per la competenza territoriale.  Procuratore di Agrigento o di Catania?   Il magistrato agrigentino è salito a Catania sulla nave Diciotti. Forse era di competenza del Procuratore di Catania, Zuccaro?   Certamente quest’ultimo non avrà espresso simpatie per l’iniziativa del collega Patronaggio.

Inchieste dapertutto ormai in Italia.  Anche la Dda di Palermo– si apprende -ha avviato un’indagine per associazione a delinquere finalizzata al traffico di essere umani. Al centro degli accertamenti dei Pm del capoluogo siciliano le testimonianze dei 13 migranti, che nei giorni scorsi sono stati evacuati per motivi sanitari dalla Diciotti prima che la nave Diciotti facesse rotta verso le coste siciliane.

Ma sbarcano a Catania o no? Tanti hanno necessità di assistenza

 

“La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone – tra cui alcuni minori non accompagnati – devono poter sbarcare”.  Ma sbarcano o non sbarcano a Catania?   Il presidente della Camera Roberto Fico interviene sulla vicenda ed afferma. “Non possono essere più trattenute a bordo, poi –  si procederà alla loro ricollocazione nella Ue”.

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La ricollocazione dei 177 migranti è in corso all’UE  ma non è facile perchè i Paesi europei non sembrano disposti all’accoglienza nonostante gli accordi.

Malta intanto lancia accuse all’ Italia –  La Valletta replica alle parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini, secondo cui Malta non avrebbe rispettato i propri impegni riguardo al precedente meccanismo di redistribuzione creato dalle autorità italiane. “Malta ha sempre partecipato ai meccanismi di solidarietà ed è stato il primo Stato membro dell’Ue a rispettare i propri impegni riguardo al meccanismo di solidarietà della Commissione europea verso Italia e Grecia”,afferma ill ministro dell’Interno maltese, Michael Farrugia.

La Valletta spiega che “tuttavia, le autorità italiane non hanno previsto alcuna procedura tangibile da seguire per Malta”.