Librino,viale Bummacaro, pronti progetto e finanziamento recupero “parco” urbano

LiBRINO

Librino, recupero parco urbano – Zona in piena valorizzazione

Catania,

Il piano di recupero urbano “Spazio & Sport” impostato nei mesi scorsi dal Sindaco avv. Salvo Pogliese, oggi sospeso dalla Prefettura etnea, e condotto dall’Assessore allo Sport e alle Politiche Comunitarie, Sergio Parisi, “sbarca” a Librino, precisamente al viale Bummacaro, rafforzando il piano degli interventi nelle periferie,  arricchito dal completamento del campo di rugby San Teodoro e dall’imminente presentazione del progetto di riqualificazione dello spazio destinato a impianti sportivi del Villaggio Sant’Agata, anch’esso da diversi anni inutilizzabile per carenza di manutenzione e ripetuti atti di vandalismo.

La riqualificazione diffusa con interventi nel centro cittadino e in periferia, procede con tempi rapidi e procedure trasparenti per aprire in poche settimane i cantieri e recuperare alla fruizione aree vissute dai cittadini come potenziali spazi di aggregazione, analogamente agli interventi in programma entro la primavera, piazza Nettuno e piazza Europa.

In viale Bummacaro, a Librino, come altrove, si interverrà sull’esistente, secondo una moderna concezione progettuale di recupero dei luoghi urbani degradati.

L’intervento del progetto, già esecutivo, prevede la riqualificazione del campo da calcio a cinque e dei playground, l’inserimento di una nuova area fitness per attività ginniche all’aperto e la sostituzione di tutti gli arredi urbani a cominciare dalla bambinopoli ormai inutilizzabile, con un importante piano di rigenerazione verde, nuove panchine e illuminazione a Led con risparmio energetico.

Il progetto e la sua realizzazione immediata, sollecitata anche dalla circoscrizione municipale e dalle commissioni del consiglio comunale, propone la piazza come un insieme di spazi relax multifunzionali e contiene anche l’installazione di un moderno impianto di videosorveglianza.

Tutte le zone della Città necessitano di spazi attrezzati per la socializzazione e la pratica dell’attività sportiva -ha spiegato l’assessore Parisi- ma l’intervento di viale Bummacaro è fondamentale per rifunzionalizzare un’area nella quale l’usura del tempo e gli atti vandalici ne avevano cancellato la fruibilità. A intervento finito ci sarà spazio per attività intergenerazionali, aggregative, di inclusione sociale; consegneremo l’area a Librino e ai suoi cittadini, perché se ne occupino e la preservino, visto che servirà alle famiglie, ai bambini, agli anziani del quartiere, secondo un preciso indirizzo del sindaco Pogliese che la giunta comunale ha fatto proprio”.

Anche questo intervento, per complessivi 491 mila euro, verrà realizzato in virtù dei  fondi dell’Asse 4 del Pon Metro con il coordinamento della Direzione Politiche Comunitarie e del Servizio attuazione con fondi UE di progetti di riqualificazione urbana e transizione green-sport, recentemente istituito dall’Amministrazione Comunale.

Teatro Stabile, incontro Sindaco Pogliese con nuovo direttore e il Cda

Teatro Stabile, il Cda e il neo Direttore hanno incontrato il sindaco Pogliese

 

Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile di Catania e il Direttore Luca De Fusco, di recente nominato, sono stati ricevuti a palazzo degli elefanti dal sindaco Salvo Pogliese.

L’incontro istituzionale del primo cittadino con la presidente Rita Cinquegrana Gari e il Cda della storica istituzione teatrale composto da Ida Nicotra, Carlo Zimbone, Enrico Nicosia e Raffaele Marcoccio, a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Cultura Barbara Mirabella e il presidente della commissione consiliare Giovanni Grasso, è stato un utile confronto sulle prospettive del Teatro e sulle impostazioni gestionali e artistiche della nuova governance.

Nel corso della riunione sono stati affrontati anche le urgenti tematiche per il rilancio dell’Ente Teatro Stabile sulla scorta della linea tracciata dal nuovo direttore Luca De Fusco. Nuova e più estesa attenzione al territorio artistico catanese per la valorizzazione dei talenti presenti; recupero della drammaturgia siciliana da Verga a Pirandello a Sciascia al fine di offrire alla platea nazionale e internazionale uno specifico prodotto artistico di marca; progettazione di tournée all’estero affinché il grande teatro catanese ritorni ai fasti di un tempo. 

Il Cda dello Stabile etneo ha ringraziato il Sindaco Pogliese per la sensibilità e vicinanza dimostrata nei confronti dello Stabile etneo e ha sottolineato come la forza, l’unità e la sinergia il Comune e la Città Metropolitana di Catania e la Regione Siciliana, soci del Teatro, siano fattori indispensabili per conseguire risultati di eccellenza, seppur nei difficili periodi di pandemia come quello che stiamo affrontando.

Dopo 13 anni di restauri si restituisce al pubblico la pittura di un affresco settecentesco dell’Archivio di Stato

NEI DEPOSITI L’ANTICO LUOGO DI CULTO DEI PADRI DOMENICANI, SOTTO L’INTONACO IL CICLO DI AFFRESCHI DEL SETTECENTO SCOPERTO NEL 2008 E RESTAURATO CON I FONDI DELL’8 PER MILLE IRPEF.    SOLTANTO OGGI PRESENTATO PUBBLICAMENTE.

CATANIA

Non è solo la scoperta di un’opera d’arte venuta alla luce dopo oltre quattrocento anni di storia; è la restituzione alla collettività di un capolavoro pittorico che racconta l’excursus culturale di un edificio che, attraverso la sua intricata evoluzione istituzionale e architettonica, è oggi testimonianza di memoria: dal periodo post-sismico ai bombardamenti bellici, passando per la secolarizzazione dei beni ecclesiastici, passati in mano allo Stato per “fini di pubblica utilità” con l’avanzare della modernità. È questa la storia dell’affresco settecentesco inaugurato oggi presso l’Archivio di Stato di Catania, rinvenuto fortuitamente nei depositi al piano terra dell’edificio di via Vittorio Emanuele, che dal 1868 ospita scaffalature contenenti volumi, carte sciolte, pergamene, mappe.

«Era il 2008 e proprio in questa sala, nella penombra, da un pezzo di muro scrostato apparve lo sguardo mite e luminoso della Madonna in preghiera – ha sottolineato la direttrice dell’Archivio Maria Nunzia Villaros– da quel momento in poi si spalancò una finestra sul culto e la cultura catanese. Quel locale, infatti, era la “chiesa nella chiesa” del Convento domenicano di S. Caterina da Siena, primitivo sito di preghiera della congregazione del SS Rosario. L’opera d’arte, unica nel suo genere, è venuta interamente alla luce e restaurata grazie ai fondi dell’8 per mille dell’Irpef a diretta gestione della presidenza del Consiglio dei ministri. Un ringraziamento va a chi mi ha preceduta, e in particolare ad Aldo Sparti, Cristina Grasso e alla compianta Anna Maria Iozzia, per aver voluto restituire alla città questo capolavoro, che esprime ai massimi livelli l’aspirazione alla bellezza e alla grandezza divina, attraverso genialità, intelligenza e maestria pittorica della scuola barocca».

 

La nuova sala degli Affreschi – che raffigura personaggi cari alla tradizione domenicana, insieme alla Madonna, a Sant’Agata e Santa Lucia –  è stata dedicata a Matteo Gaudioso (1892 – 1985), storico, professore universitario e direttore dell’Archivio di Stato di Catania: «Oggi è un giorno molto importante per la città di Catania – ha sottolineato il sindaco Salvo Pogliese – perché si restituisce alla collettività un patrimonio d’inestimabile bellezza, attraverso un percorso sinergico fra le varie istituzioni coinvolte. Un tassello aggiuntivo dello splendido mosaico che è il patrimonio culturale e artistico della nostra città; un’opera carica di quel fervore artistico e religioso post-sismico che è parte della nostra memoria cittadina».

 

Al momento l’autore più accreditato degli affreschi – paragonabili per bellezza e interezza solo a quelli della chiesa di San Benedetto – sembra essere il pittore messinese Vincenzo Tuccari, del quale è assolutamente certo il quadro datato 1709, che si trova nella chiesa di “Santa Domenica” a Taormina e che raffigura la “Madonna della Lettera”, i cui tratti presentano incredibili rassomiglianze con la Madonna della Sala degli Affreschi.

«Questo ritrovamento ci inorgoglisce – ha continuato la sovrintendente di Catania Donatella Aprile – oggi è una giornata importante per la città, ma anche per l’arte italiana e per il restauro, che consente – com’è avvenuto in questo caso – di recuperare e valorizzare Beni Culturali ereditati da un glorioso passato».   (Osservazione alla Soprintendente Aprile   :SCOPERTA AFFRESCO AVVENUTA NEL 2008,NON OGGI; RESTAURATO CON SOLDI PUBBLICI 8 PER MILLE -I BENI CULTURALI NON C’ENTRANO NULLA…..N.D.R. (Sud libertà).

 

«La scoperta di questo affresco arricchisce il nostro territorio di un nuovo importante tesoro – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Catania Barbara Mirabella – uno spazio d’arte di cui dobbiamo andare fieri; una riscoperta che s’innesta nel delicato e importante processo di rigenerazione, riqualificazione e apertura alla città dei luoghi culturali, vettori di identità e bellezza».

«Culto e cultura devono camminare insieme, armonicamente, pur nella loro legittima e necessaria autonomia – ha concluso l’Arcivescovo di Catania Monsignor Salvatore Gristina – la Chiesa è lieta di aver potuto consegnare quest’immagine divina, mi auguro che possa continuare questa sinergia tra le diverse anime della città». Gristina ha dunque ricordato il discorso di Paolo VI agli Artisti: “Da lungo tempo la Chiesa ha fatto alleanza con voi. Voi avete edificato e decorato i suoi templi, celebrato i suoi dogmi, arricchito la sua liturgia. L’avete aiutata a tradurre il suo messaggio divino nel linguaggio delle forme e delle figure, a rendere comprensibile il mondo invisibile”.

UNA CITTÀ MIGLIORE? «E’ POSSIBILE CON LA RIGENERAZIONE E PROGETTAZIONE PARTECIPATA»

 

Nuovo PUG: Ance Catania chiude gli incontri promossi dal Comune 

 

CATANIA –

Un nuovo Piano Urbanistico che tenga conto degli interessi collettivi e che avvii un percorso di rigenerazione per la città di Catania. Questa la sintesi emersa nell’ultimo Forum promosso dal Comune di Catania per la redazione del Pug, che per diverse settimane ha visto protagonisti gli Ordini professionali, l’Università etnea e le associazioni del territorio.

«I molti contributi ricevuti saranno centrali ad alimentare lo scenario e le strategie che le azioni urbanistiche dovranno tradurre in forma spaziale sin dalla prossima redazione del Documento preliminare. Un’ulteriore fase della faticosa formazione del nostro Piano Urbanistico Generale, il PUG, come è definito dalla nuova legge sul Governo del Territorio in Sicilia – ha dichiarato in apertura dell’incontro il sindaco di Catania Salvo Pogliese – Ci conforta che la nuova legge, mutando la procedura di approvazione del Piano, ne potrà accelerare di molto i tempi, recuperando il tempo perduto dopo lo stop all’iter già avanzato, portato avanti con il consiglio comunale. Gli Uffici sono al lavoro. Alcuni brillanti giovani sono già operativi e l’arrivo di altri nuovi tecnici a breve apporterà indispensabile linfa nuova per accelerarne le attività, con la guida del Direttore Ing. Bisignani e la supervisione del professore Paolo La Greca. Stiamo elaborando in parallelo – ha proseguito il sindaco – il Piano Strategico per la Città Metropolitana di Catania, che è stato affidato, con una procedura di gara, a “European House – Ambrosetti”, che si avvale anche di qualificati professionisti locali per la sua elaborazione. Queste intense giornate di confronto e di ascolto hanno confermato alcune linee urgenti strategiche che il nostro PUG deve perseguire: avviare le indifferibili politiche di rigenerazione urbana e di adeguamento sismico; compiere le scelte necessarie sul sistema infrastrutturale e dei trasporti per relazionare le previsioni del passante ferroviario e liberare il fronte mare dalla insostenibile cintura ferroviaria, con la riqualificazione sostenibile delle aree costiere; razionalizzazione dei servizi eco-sistemici, a partire dalla ridefinizione e potenziamento del sistema del verde che deve evolvere in una vera infrastruttura. Il Piano, in sostanza, deve accompagnare il percorso di riordino e di rigenerazione della città: un cammino con il coraggio di scegliere e perseguire uscendo dalle secche di discussioni sterili. I confronti, le esperienze avviate, gli esiti di queste consultazioni ci confermano che la visione posta fin dall’inizio del nostro mandato, a fondamento delle scelte urbanistiche per Catania, si radica sempre di più. Lavoriamo perché Catania diventi una città migliore, da lasciare in eredità ai nostri figli».

A chiudere i lavori dei sei “forum di consultazione per la formazione del Pug” Ance Catania, che con un titolo esplicativo: “Verso una rigenerazione urbana partecipata”, ha puntato i riflettori sulle dinamiche della partecipazione pubblica e sul concetto di “rigenerazione”, «imprescindibili in ambito di progettazione e pianificazione. Due aspetti – ha commentato il presidente Rosario Fresta – su cui lavoriamo da anni, ma che per essere efficaci necessitano di norme e regole certe».

Affinché dalle parole si passi ai fatti e le idee si trasformino in azioni, sono due i passaggi principali segnati dal vicepresidente di ANCE Catania Salvatore Messina: «Individuare le aree oggetto di rigenerazione urbana e rendere partecipata la progettazione di questi spazi. Di concerto crediamo sia fondamentale la costituzione di un Urban Center, luogo di ascolto e confronto tra le realtà che vogliono cambiare volto alla città». «In un centro urbano come Catania – decima in Italia per numero di abitanAti – sarebbe grave non prendersi cura degli spazi fisici e di chi li abita. Un processo possibile – ha aggiunto – solo con un’attenta analisi, attraverso il confronto tra chi ha una conoscenza esperta del territorio e gli stakeholder locali».

Quali, quindi, le attuali necessità di Catania? A rispondere è lo stesso Messina: «Adeguamento sismico, infrastrutture, verde e riduzione del consumo di suolo, in una parola: rigenerazione urbana. Da non confondere con la riqualificazione degli immobili. Sarebbe un grave errore ridurre tutto a una mera opportunità edilizia. Consenso attorno all’intervento su scala urbana e tempo per la sua realizzazione sono fattori fondamentali per tutti i componenti della comunità. Più il consenso diventa “visione comune” maggiore è la possibilità di realizzazione. La rigenerazione urbana – conclude Messina – rappresenta un pubblico interesse in quanto vi rientra tutto quanto è necessario a garantire la sicurezza e salute dei cittadini, lo sviluppo sostenibile, l’eliminazione e la prevenzione del degrado sociale ed ambientale».

Importanza della partecipazione che si evince guardando ad altre realtà, di cui ha portato testimonianza, invitato da ANCE Catania, l’architetto Andrea Mariotto, esperto in partecipazione e comunicazione pubblica, dottore di ricerca dell’Università Iuav di Venezia che ha illustrato i percorsi che caratterizzano il processo di consultazione pubblica, strumento di ascolto e di mediazione dei conflitti. Ha inoltre sottolineato l’importanza, nella rigenerazione urbana, dell’individuazione di aree, temi, tempi, soggetti coinvolti e risorse. Non meno importanti le relazioni tra le diverse istituzioni. «La partecipazione – ha dichiarato – è fondamentale; strumento efficace che risponde a un’ampia gamma di bisogni. Occorre avere chiari quindi gli obiettivi ed i limiti del dibattito».

Ha chiuso l’incontro l’assessore all’Urbanistica Enrico Trantino che, richiamando il tema della composizione dei conflitti nel confronto pubblico, ha sottolineato come spesso le decisioni devono essere assunte in tempi brevi, oggi ancor di più alla luce del PNRR e delle scadenze imposte, che riducono lo spazio del confronto, e comunque l’assunzione delle responsabilità degli amministratori nelle scelte. All’incontro – introdotto dal direttore di Ance Catania Ines Petrilla – presente il direttore della Direzione Urbanistica Biagio Bisignani.

 

 

Con la Sentenza della Consulta, -afferma il sindaco di Catania Salvo Pogliese- dobbiamo distinguere le rappresentanze del Sindaco da quelle dell’amministrazione territoriale”

ciao

 

In merito al pronunciamento della Corte Costituzionale su ruolo unico sindaco del comune capoluogo ed ente Città metropolitana, il sindaco Salvo Pogliese ha diffuso la seguente nota:

L’irragionevolezza e il contrasto con i principi costituzionali delle attuali disposizioni della Legge Delrio/Crocetta con riferimento alla disciplina degli organi delle Città Metropolitane, formulata nella sentenza della Corte Costituzionale depositata ieri, segnala le profonde incongruenze nell’automatica identificazione del Sindaco del Comune capoluogo con il Sindaco Metropolitano. Non è certo il tempo di piccoli interessi a doverci fare muovere.

Personalmente, infatti, con l’esperienza diretta della cogestione di due importanti enti territoriali come il Comune e la Città Metropolitana di Catania, ho sempre pubblicamente rilevato la necessità di distinguere le rappresentanze elettive del sindaco del capoluogo con il vertice dell’amministrazione territoriale di area vasta. E per questo auspico fortemente che tra le “pluralità di soluzioni possibili”, individuate dalla Consulta,  vi sia un’autonoma squadra di governo e un rinnovato impegno di mezzi e risorse, per gestire a tempo pieno l’autentica rinascita dell’ente intermedio, massacrato istituzionalmente da una fallimentare  e inutile riforma.

Ponendo rimedio alle funzionali criticità che ne derivano, anche in termini di servizi ai cittadini, il Parlamento regionale raccolga con un tempestivo intervento legislativo la sollecitazione della Corte Costituzionale in materia elettorale. Si restituisca, cioè, la parola ai cittadini per eleggere direttamente tutti gli organi delle ex Province, ridando valore di partecipazione popolare alle delicate competenze di area vasta, lasciate intatte a Enti, nel frattempo irresponsabilmente, privati di autonoma direzione politica e senza i necessari strumenti finanziari e di personale”.

Catania: sgravio TARI per alcune categorie e per licenziamento o cassa integrazione

 

tari

Arriva dall’Amministrazione Comunale un sostegno alle famiglie in difficoltà per il pagamento della Tari.Anche a chi ha perduto il lavoro o è in cassa integrazione …

La Giunta Pogliese ha infatti determinato di ridurre o azzerare le tariffe TARI 2021 con contributi economici specifici destinate ad alcune categorie di utenze domestiche in stato di bisogno a causa dell’emergenza COVID-19, stanziando la somma di 4 milioni e 65 mila euro, pari all’intero contributo statale per questo tipo di aiuti.

Secondo l’Avviso/ bando pubblico possono beneficiare dello sgravio delle Tariffe TARI 2021, i nuclei familiari residenti nel Comune di Catania, in possesso di un indice della situazione economica equivalente (ultima dichiarazione ISEE in corso di validità) non superiore a 20.000,00, in cui almeno un componente risulti nelle seguenti condizioni di precarietà, determinata dall’emergenza Covid 19: perdita del lavoro per licenziamento dovuto a chiusura di attività lavorativa o cassa integrazione nel corso degli esercizi 2020/2021.

Tali condizioni, da intendersi come alternative o concomitanti, dovranno essere certificate con apposita dichiarazione in autocertificazione resa nelle forme di legge e verificabili mediante idonea documentazione.

Manteniamo un impegno assunto coi cittadini e le forze sociali della città -ha detto il sindaco Salvo Pogliese-  dando una boccata d’ossigeno alle famiglie che più di altre hanno sofferto l’emergenza Covid-19. La somma che abbiamo stanziato come aiuto ai più bisognosi supera il 25 % dell’incasso preventivato dalle utenze domestiche, che in sostanza significa che una famiglia su quattro potrà potenzialmente avvalersi di questi benefici. Qualora dovessero rimanere fondi da questi 4 milioni di euro -ha aggiunto il primo cittadino- i residui verranno utilizzati con altre modalità ma sempre per aiutare i più disagiati. Un obiettivo di grande valore sociale raggiunto anche grazie all’impegno dell’assessore Bonaccorsi, della dirigenza e dei funzionari della ragioneria generale e del Servizio Tributi, che anticipa altre misure di sostegno economico e alimentare per famiglie indigenti che a giorni renderemo note”.

L’agevolazione, per il solo anno 2021, previa verifica dei requisiti anche reddituali, verrà concessa sulla base delle domande che perverranno all’Ente compilando il modulo disponibile anche alla voce “Avvisi” nella home page del sito internet www.comune.catania.it

I richiedenti dovranno presentare apposita istanza entro e non oltre il termine del 28 dicembre 2021, fornendo le informazioni e le dichiarazioni di cui allo schema di domanda.

L’agevolazione in esame sarà concessa, per il solo anno 2021, previa verifica dei requisiti anche reddituali, sulla base delle domande che perverranno all’Ente compilando l’apposito modulo, riversando direttamente il contributo assegnato all’Ufficio Tributi dell’Ente, effettuando le operazioni di conguaglio e rimborso delle somme eventualmente già corrisposte dagli utenti beneficiari, tenendo conto anche di eventuali posizioni debitorie afferenti la TARI.

Le istanze possono essere presentate mediante recapito “a mano” o con invio raccomandataA/R, o con plico analogo alla raccomandata inoltrato da corrieri specializzati, al Protocollo del Comune di Catania di piazza Duomo, specificando sulla busta la seguente dicitura: “AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER UTENZE DOMESTICHE TARI”.

Farà fede, a prescindere dalla modalità di trasmissione, la data di arrivo apposta dall’Ufficio protocollo del Comune.

Le domande, una per nucleo familiare, possono essere recapitate anche a mezzo Pec al seguente indirizzo: comune.catania@pec.it oppure accedendo tramite Spid con il portale digitale “Catania Semplice” attivo all’interno del sito istituzionale, dove verrà comunicata anche l’ammissione/esclusione al beneficio economico.

L’Amministrazione potrà provvedere alla verifica della veridicità delle dichiarazioni rese in sede di istanza, provvedendo alla denuncia all’Autorità Giudiziaria in caso di false dichiarazioni.

SALVO POGLIESE INTERVIENE CON UNA NOTA SULLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE DEPOSITATA OGGI

Atti a Corte costituzionale, Pogliese torna sindaco Catania - Sicilia -  ANSA.it

In merito alla sentenza della Corte Costituzionale depositata oggi, inerente la non fondatezza delle eccezioni di costituzionalità sollevate dal Tribunale di Catania il 5 dicembre dello scorso anno relativamente alla sospensione dall’incarico elettivo, il sindaco Salvo Pogliese ha diffuso la seguente nota:

 “Apprendo e accolgo con serenità il pronunciamento della Corte Costituzionale che, di fatto, legittima quella parte della legge <<Severino>> che il Tribunale di Catania aveva chiesto di esaminare. 

Anche stavolta per la sua concreta applicazione mi rimetto rispettosamente al giudizio della magistratura ordinaria, visto che fu proprio il Tribunale etneo, esattamente un anno addietro, a reintegrarmi nelle mie funzioni dopo la temporanea sospensione. Continuerò nel frattempo a lavorare svolgendo il ruolo di Sindaco per Catania e nell’interesse dei suoi Cittadini, incarico che con largo consenso sono stato chiamato a ricoprire.  Ritengo, tuttavia, doveroso evidenziare che sulla legge Severino pende già un referendum abrogativo, ritenuto ammissibile dalla Corte di Cassazione, e diversi disegni di legge di modifica sono stati presentati in Parlamento. 

Da ultimo quello del Pd, partito a cui fa riferimento il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che di recente è stato colpito da analogo sproporzionato provvedimento di sospensione, anch’egli a fronte di una sentenza di primo grado. 

Sono certo, nel merito, che la mia condotta limpida e trasparente verrà accertata in ogni sede giudiziaria; ho fatto, lo ribadisco, una scelta d’amore verso la mia Città. 

Per questa ragione non sarà una legge profondamente ingiusta, come la ritengono illustri costituzionalisti ed esponenti di ogni parte politica, a farmi arretrare di un millimetro. 

Fino a quando sarò chiamato a farlo, rispetterò il mandato che mi è stato affidato dai Catanesi, con lo scrupolo e la coscienza di chi considera Catania la propria vita, la propria famiglia e, da Sindaco, la propria missione”.

Giornata contro la violenza sulle donne: presentati a Catania nel Palazzo della Cultura flash mob delle scuole e libro. Giovedì 25 l’incontro “Segnali di aiuto”

 

CATANIA

Un flash mob “messo in scena” nel Palazzo della Cultura di Catania  dai ragazzi di undici scuole cittadine ha levato alto il grido delle nuove generazioni contro la violenza sulle donne.

La toccante performance tra musica, teatro e reading, sullo sfondo di scenografici e inquietanti manichini di cartone, è stata realizzata nell’ambito delle iniziative  promosse dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Barbara Mirabella, in occasione della  giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il messaggio del flash mob è stato rafforzato con la presentazione del libro “Il più bel giorno della mia vita” della scrittrice Pina Mazzaglia, incentrato proprio sul tema della violenza domestica e del femminicidio.

L’argomento sarà trattato in modo più  approfondito giovedì 25, a partire dalle 9.30, quando   il sindaco Pogliese e l’assessore Mirabella, sempre nel Palazzo della Cultura,  daranno l’avvio all’incontro con le scuole  dal titolo “Violenza sulle donne. Segnali di aiuto per la prossima generazione”, che vedrà la partecipazione del  prefetto Maria Carmela Librizzi, della consigliera regionale di parità Margherita Ferro e di  rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell’università, delle associazioni.

E’ stata l’assessore Mirabella ad accogliere stamani sulla “scena” allestita nella sala conferenze di Palazzo Platamone gli alunni/attori delle scuole Brancati, Cavour, Coppola, Diaz-Manzoni, Malerba, Parini, Pestalozzi, S. Giorgio, S. G. Bosco e Vittorino da Feltre, accompagnati dagli insegnanti, e coordinati dalla responsabile delle attività parascolastiche della Pubblica Istruzione, Giusy Balsamo, e dalle animatrici scolastico-culturali della Sezione Didattica Pari Opportunità. L’evento ha coronato la chiusura del progetto  “Il futuro è rosa, donne & cambiamenti” realizzato nelle scuole elementari e medie con il coinvolgimento di oltre 600 alunni.

Insieme con il sindaco Pogliese  – ha detto l’assessore Mirabella – abbiamo fortemente voluto introdurre nelle scuole iniziative e programmi di sensibilizzazione su questo drammatico tema perché  riteniamo fondamentale trasmettere alle nuove generazioni, attraverso una istituzione di primaria importanza come la scuola, i valori del rispetto reciproco, della libertà, e spronare al ripudio di ogni forma di violenza”.

“Dal primo gennaio ad oggi – ha continuato l’assessore – nella città di Catania si sono registrate  2.500 denunce, il che può voler dire che in 22.500 non hanno denunciato.  A voi ragazzi dico: avete la fortuna di frequentare le scuole della nostra città che hanno dirigenti e insegnanti straordinari, che vi tracciano la strada corretta, per qualsiasi  situazione di difficoltà non tenete tutto chiuso in voi stessi o nella cerchia dei vostri coetanei ma parlate con i vostri insegnanti, parlate con i genitori, con i vostri medici pediatri, che vi proteggeranno in maniera affettuosa”.

Lo sguardo verso un orizzonte di consapevolezza e di rigenerazione, che lasci alle spalle il come eravamo, è stato rimarcato nel corso della presentazione del  libro di Pina Mazzaglia “Il più bel giorno della mia vita”. Sono intervenuti con l’autrice, dopo l’introduzione dell’assessore Mirabella, l’avvocato Maria Elena Parisi, la presidente del Centro Antiviolenza Thamaia Onlus di Catania, Anna Agosta, il direttore letterario della casa editrice Prova d’Autore di Catania, Mario Grasso, Giovanna Zizzo, madre della piccola Laura Russo vittima di femminicidio, che ha portato la propria testimonianza. .

 

 

 

Percettori del Reddito di cittadinanza utilizzati dai Comuni. Al Comune di Catania già 55 , altri completeranno questa tranche

ciao

 

Già lunedì prossimo entrerà in attività la prima aliquota di 55 unità di percettori di reddito di cittadinanza, chiamata per espletare servizi di pubblica utilità davanti alle scuole, nelle attività di manutenzione ma anche nella tutela degli animali e altre attività utili per il decoro urbano. A seguire nei prossimi giorni altri 155 verranno immessi al lavoro per completare la prima tranche di 210 beneficiari del Rdc chiamati a svolgere compiti di utilità collettiva; un numero che si accrescerà gradualmente fino a superare le mille unità, sulla base dei progetti di inserimento lavorativo strutturati secondo i bisogni rilevati dagli uffici del Comune.

L’articolato piano dell’Amministrazione Comunale per reclutare i percettori del reddito e inserirli nelle attività lavorative, è stato presentato a palazzo degli elefanti dal sindaco Salvo Pogliese e dagli assessori Giuseppe Lombardo e Michele Cristaldi con il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, il direttore delle risorse umane Pietro Belfiore, la responsabile delle selezioni del Comune Teresa Roscica e la dirigente dei servizi sociali Giusy Delfa.

“Superando varie difficoltà raggiungiamo un obiettivo perseguito da tempo, con gli assessori Lombardo e Cristaldi che ringrazio particolarmente per l’impegno profuso -ha detto il sindaco Salvo Pogliese – da lunedì i primi percettori del reddito di cittadinanza saranno al lavoro con la supervisione dei dirigenti comunali per rendere un servizio utile alla collettività. Un atto doveroso che restituisce valore sociale a un misura di assistenza che doveva essere necessariamente accompagnata da un servizio utile per tutti. Catania ha tanti bisogni e le carenze di personale del Comune è uno delle componenti di questa condizione”.

Rivolgendosi alla rappresentanza di percettori del reddito, tra quelli che lunedì inizieranno l’attività lavorativa convocata a palazzo degli elefanti, il sindaco ha aggiunto:”Vi ringrazio per quello che farete per la nostra città. Avete mostrato disponibilità a dare un aiuto alla collettività, ma molti vostri colleghi si sono rifiutati di farlo. Saranno tutti segnalati all’Inps per i provvedimenti del caso che, com’è noto, possono arrivare fino alla cancellazione del beneficio. Con l’assunzione a breve di una sessantina di assistenti sociali il lavoro di selezione potrà intensificarsi e tanti altri beneficiari del Rdc potranno dare un contributo concreto per la collettività”.

Tra i progetti in cui verranno impiegati i percettori del reddito anche la pulizia dei cimiteri, i parchi e giardini comunali, sanificazione spazi comuni, fontane ornamentali, ma anche digitalizzazione archivi, musei e altri supporti all’attività ordinaria. L’impiego delle singole unità lavorative, per un numero di ore non superiore a sedici a settimana, avviene sulla scorta di colloqui con le persone beneficiarie e della rilevazione delle competenze di ciascuno di essi. Un’attività compiuta dalle assistenti sociali sulla scorta delle indicazioni progettuali dell’assessorato comunale del personale e risorse umane:”Ringrazio – ha aggiunto l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo – quanti, dirigenti e funzionari, hanno prestato la loro opera per sostenere l’inserimento al lavoro di questi nostri concittadini, in particolar modo le assistenti sociali che si sobbarcano un lavoro enorme. Con il concorso che stiamo per bandire, rafforzeremo il delicato settore dell’assistenza sociale, attività utilissima anche per incentivare forme di politiche attive del lavoro e dare valore produttivo alla misura del reddito di cittadinanza”.

Il lavoro di raccordo per delineare i progetti da realizzare e attuare l’immissione in servizio dei percettori del reddito di cittadinanza è stato coordinato dall’assessore Michele Cristaldi:” Un’opportunità per tutta per la collettività, anche per gli stessi beneficiari del reddito di cittadinanza – ha detto il delegato del sindaco per le risorse umane – un lavoro sinergico di tutte le Direzioni Comunali per un obiettivo inseguito da tempo su impulso quotidiano del sindaco Pogliese che ha voluto fortmente che questa misura si concretizzasse. Ogni attività lavorativa che verrà svolta in uno dei tanti progetti che abbiamo predisposto, sarà un beneficio aggiuntivo per la collettività”.

Giunta Pogliese: sostituzioni assessori, polemiche, dimissioni, “fiducia di partito”

beddu!

 

CATANIA

“Avvicendamento” nella giunta Pogliese, il primo a quasi tre anni e mezzo dall’insediamento dell’esecutivo comunale.

Il sindaco Salvo Pogliese ha nominato Andrea Barresi, assessore, al posto di Alessandro Porto. Il Capo dell’Amministrazione, nell’annunciare che nei prossimi giorni gli assegnerà le deleghe, ha ringraziato Alessandro Porto per l’impegno profuso.

Andrea Barresi, 38 anni, avvocato civilista, al suo terzo mandato di consigliere comunale, il più votato alle ultime elezioni amministrative di Catania, con oltre 1900 preferenze,      ha annunciato che lascerà lo scranno nell’assemblea cittadina per assumere in esclusiva quello di assessore.

Al consiglio comunale gli subentrerà Sonia Agata Sofia, medico dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, prima dei non eletti nella lista “In campo con Pogliese”.   

 

L&#39;assessore leghista Fabio Cantarella si è dimesso. «Sono un uomo di  partito: è venuta meno la fiducia» - MeridioNews

L’operazione politica ha creato tuttavia turbolenze interno alla giunta Pogliese: si apprende infatti che  l’assessore all’Ecologia, Fabio Cantarella ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta dopo aver avuto, indubbiamente, un incontro col segretario regionale del partito di Salvini, Nino Minardo che appena ieri con una nota ufficiale aveva fortemente criticato il primo cittadino per la sostituzione dell’assessore Alessandro Porto col neo assessore Andrea Barresi.

 

Rifiuti, assessore Catania: &quot;Cara Lucarelli a Sicilia non serve aiuto ma  autonomia&quot;

«Sono un uomo di partito,  il primo amministratore locale ad avere aderito alla Lega otto anni addietro – ha affermato Cantarella (nella foto sopra)-  e dove c’è la Lega ci sono io, dove non c’è non ci posso essere io». «La sostituzione – ha aggiunto –  non concordata con i vertici del partito del collega assessore Porto fa venire meno il necessario legame di fiducia e collaborazione tra il Sindaco e la Lega. In questo contesto per me non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità e lealtà il mio ruolo di assessore».

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