Protesta degli abitanti di Via Ragalidda a Nicolosi, per il percorso stradale colabrodo (e appunto storico sull’omessa edificabilità)

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Via Ragalidda Archivi - Sud Libertà

 

 

Alla cortese attenzione del Sig. Sindaco del Comune di Nicolosi (Catania) e all’Ufficio tecnico

Oggetto: Segnalazione strada dissestata–      I sottoscritti, di seguito elencati residenti a Nicolosi, con la presente segnalano il dissesto e la situazione invivibile e del disagio causato dal manto stradale in prossimità di via Palermo e tutto il percorso di Via Ragalidda che esiste e che abbiamo segnalato più volte da diversi anni  al Comune di Nicolosi con richiesta di sopralluogo e messa in sicurezza della strada. 

La strada si presenta piena di buche e cespugli che occupano parte della carreggiata. Tale situazione mette in grave pericolo la circolazione dei veicoli e danni alle auto e soprattutto  dei cicli e motocicli, oltre che ovviamente di automobilisti e pedoni che di li transitano. Per questo motivo si invitano gli enti responsabili e competenti in materia del Comune di Nicolosi che sono tenuti  per legge a provvedere al loro risanamento e a porre in essere  ogni provvedimento necessario a garantire  la sicurezza e l’incolumità  dei cittadini e probabilmente  a salvare qualche vita.

RassegnandoVi che le Amministrazioni comunali sono responsabili  della manutenzione  del manto stradale, assumendo il Sindaco  e i responsabili dell’Ufficio tecnico  una posizione di garanzia , Vi intimiamo e diffidiamo , e la presente valga  quale formale atto  di messa in mora, ad eliminare le buche suddette e di provvedere  alla manutenzione del tratto di strada de quo con avvertimento che in caso di ulteriore inattività si procederà ad inoltrare denuncia alle autorità giudiziali, per omissioni di atti d’ufficio”

Seguono le firme degli abitanti e residenti di Contrada Ragalidda comprensivi degli estremi identificativi ufficiali. (Primo firmatario Mirabella)

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Dr. Angelo Pulvirenti- Sindaco di Nicolosi            Nella foto a destra l’assessore alla Manutenzione-illuminazione A.Chisari-

Ps. Un appunto su questa Via storica del Comune di Nicolosi. La Via Ragalidda infatti –   professionisti hanno segnalato e consegnato questo appunto alla Redazione- “congiunge il Campo sportivo comunale “Pulvirenti” a Pedara, Via Guardia Ragala e sotto la sindacatura di Salvatore Moschetto  questa  Via  che con apposita deliberazione consiliare- dell’epoca-circa ventanni addietro- era compresa fra quelle destinate alla percentuale maggiorata di edificabilità, come è sucesso con  la Via Palermo e tutte le strade che conducono a Tardaria in alto, è stata espropriata o rapinata , nel silenzio generale della politica, del nuovo status edificabile in maniera ingiusta probabilmente perchè la via,rappresentata da un Comitato di professionisti, non garantiva voti di favore o scambio con il sindaco Moschetto che d’accordo con il redattore del Piano regolatore dell’epoca operò una evidente ingiustizia di fronte alla crescente espansione urbanistica della Via Ragalidda in simbiosi con Contrada Ragala.. ”      

 

Decoro urbano, bambinopoli a Lavina e Santa Maria La Stella.

Caruso: “Arricchiamo ulteriormente il territorio di spazi di aggregazione”

Dopo le bambinopoli realizzate a Lavinaio, alla Villa Comunale e nel quartiere Madonna delle Grazie realizzate negli anni passati, arrivano due nuove aree per bambini e famiglie, una ubicata nella frazione di Lavina, esattamente nello slargo che si apre su via Paolo Vasta, in merito alla quale i lavori hanno preso il via ieri, e l’altra nella frazione di Santa Maria La Stella, in via Sac. Messina, nell’area che contiene l’edificio scolastico nuovo, in una zona che verrà riqualificata, nella quale si potrà accedere liberamente e per la quale l’intervento partirà a giorni.

Foto Ambra

L’obiettivo è quello di privare la città dei non luoghi, quegli spazi vuoti che possono risultare veri e propri buchi neri – ha dichiarato l’Assessore al Decoro Urbano, Quintino Rocca, sul luogo dei lavori di via Paolo Vasta – Abbiamo iniziato da questa parte del territorio, e questo rappresenta un ulteriore passo avanti per la frazione di Lavina,che diventa sempre più fiore all’occhiello. L’obiettivo, adesso, è realizzare un censimento delle aree a verde e capire come possano essere rese fruibili, evitando che cadano preda del degrado e trasformandole in occasioni di ritrovo, di bellezza, di intrattenimento e socialità”.

 

  Foto  Ambra
Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea l’impegno in questo senso per il territorio: “Dopo aver dotato di aree simili, nella scorsa sindacatura,Lavinaio, la Villa e il quartiere Madonna delle Grazie, e dopo aver affiancato la parrocchia di Santa Maria La Stella per la bambinopoli che ha realizzato, abbiamo adesso ulteriormente arricchito di spazi di aggregazione la nostra comunità, con queste due aree di Lavina e Santa Maria La Stella. L’auspicio è che le famiglie possano svagarsi, puntando al divertimento dei bambini, chiaramente compatibilmente con le difficoltà che stiamo affrontando adesso, che speriamo diventino presto un ricordo”

Scuola, Aci Sant’Antonio: ripresa delle lezioni il 24 settembre – Il Sindaco spiega perchè

 

Con l’Ordinanza numero 99 il Sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, ha stabilito di dare il via alle lezioni a partire da giovedì 24 settembre.Sarebbe stata in calendario per la prossima settimana- informa il Comune – la riapertura delle scuole, alla luce del comunicato del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha recentemente annunciato la decisione della Giunta di riaprire gli istituti in Sicilia il 14 settembre prossimo, ma stante “la facoltà” offerta ai Responsabili di Istituto nel caso non ci fossero le condizioni minime di sicurezza,il primo cittadino ha postcipato, nell’ambito dell’autonomia scolastica, l’avvio fino al 24 settembre pur rispettando i duecento giorni minimi di lezione”.    Il Comune ha dovuto affrontare pure la necessità di gestire ed allestire il seggio elettorale per il Referendum previsto per i giorni 20 e 21 settembre,

I lavori nei plessi ‘De André’ e ‘De Gasperi’ sono attualmente in corso, e una volta portati a termine sarà necessario un riallocamento
delle classi all’interno degli Istituti per gestire l’attività scolastica nel rispetto dei protocolli di sicurezza vigenti – ha precisato l’Assessore alla Pubblica Istruzione,Maria  Cristina Orfila (nella foto)– Bisogna necessariamente aspettare le votazioni per ultimare l’intervento considerare gli standard adeguati all’ingresso di alunni e docenti”.

Il primo cittadino evidenzia le difficoltà che sarebbero sorte nello scegliere la data del 14 settembre: “Noi dobbiamo prima di tutto pensare
ai nostri ragazzi, alla loro sicurezza:     sarebbe di fatto tecnicamente impossibile completare i lavori di sistemazione delle aule e poi gestire i seggi
per il Referendum, con le conseguenti sanificazioni dei locali. Entro il 24 settembre, chiaramente, le aule saranno agibili e potranno essere vissute senza problemi, e questo nel rispetto dei tempi dettati dalla Regione”.

Disco verde ai Cantieri di lavoro ad Aci Sant’Antonio (Catania). Trenta i lavoratori coinvolti

Nella recente foto d’Archivio il Sindaco Caruso insieme ad  amici  regala un flash al fotografo: da sx:   Sciotto, Ferro,e  Sara Scirocco (la prima donna maresciallo Carabiniere del Paese)

Dopo lo stop forzato imposto dall’emergenza sanitaria e dal conseguente lockdown stanno lentamente prendendo il via le attività annunciate
immediatamente prima della chiusura dettata dal Coronavirus.
Questa mattina sono iniziati i lavori su parte di via Aldo Moro, cioè la circonvallazione che abbraccia il centro di Aci Sant’Antonio (Catania): annunciati a febbraio, i cantieri di lavoro numerati 384/CT e 383/CT, finanziati per un importo di oltre duecentomila euro su base delle istanze presentate lo scorso anno dal Comune di Aci Sant’Antonio all’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, vedono adesso la luce.
Sono trenta i lavoratori coinvolti, quindici per cantiere: quello che si apprestano a realizzare è un intervento di manutenzione straordinaria che vedrà il ripristino del manto stradale e dei bordi della strada, e che, rispettivamente per cantiere, va dalla rotatoria di via Marchese di Casalotto all’incrocio con via Giovanni Gentile, e dall’incrocio con via Giovanni Gentile all’incrocio con via Nicola Maugeri.
Eravamo già intervenuti sulla circonvallazione, per un tratto più a monte e, come in questo caso, da una rotatoria all’altra – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – e adesso anche questa parte, che necessita di un intervento, verrà rimessa a nuovo, e verosimilmente prima della stagione invernale, che spesso mette a dura prova la tenuta delle nostre strade.
“Sono lieto – ha continuato – del fatto che trenta disoccupati potranno trarre un po’ di respiro grazie a questo che è stato un intervento da noi fortemente voluto: in un periodo storico così difficile sotto l’aspetto sociale ed economico tutto questo assume una valenza doppia”.

Augusta: divieto di sbarco per i migranti della nave quarantena “Aurelia”

Augusta e l'arrivo della nave quarantena: il sindaco Di Pietro ...

 

Un’ordinanza di divieto di sbarco non consentirà ai migranti e all’equipaggio di sbarcare  dalla nave quarantena Snav Aurelia nel porto di Augusta. Il sindaco Cettina Di Pietro  informata dell’arrivo in porto, nelle prime ore di domani, della nave che ospita circa 250 migranti fra cui 19 positivi al Covid, ha emesso un’ordinanza di divieto di sbarco per tutto il personale a bordo e migranti.

La nave quarantena ha lasciato questa mattina il porto di Trapani.

Nave quarantena, da sindaca no a sbarco: "Augusta non è ...

 

Quello dei migranti è un problema che va risolto alla radice e invece di volta in volta ci troviamo ad affrontare le situazioni, rimbalzandoci la palla da un comune all’altro – spiega il sindaco – Ci vuole una soluzione a livello regionale e nazionale”. Stamattina in prefettura a Siracusa si è svolto un incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si aggiornerà nuovamente nel pomeriggio. “Abbiamo a che fare con una situazione di emergenza sanitaria – conclude Di Pietro – Non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

Un provvedimento, quello della sindaca di Augusta, adottato, “con le opportune modifiche”, sulla scia di quello di ieri del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. “Siamo noi sindaci a doverci occupare di affrontare un problema che dovrebbe trovare soluzione a livello regionale e nazionale” sottolinea Di Pietro evidenziando come anche l’ordinanza del governo della Regione del 9 agosto “sia di fatto rimasta lettera morta. Da Musumeci tante parole – aggiunge – ma nei fatti non è stata trovata alcuna soluzione“.

VILLAFRATI,FOCOLAIO CORONAVIRUS IN SICILIA

 

Le strade di Villafrati

Circoscritta la casa di riposo di Villafrati, piccolo centro del palermitano, dove  sessantotto anziani sono stati  contagiati dal coronavirus.., nove sono stati ricoverati al Policlinico, gli altri in quarantena. Questa porzione di  territorio di tre mila abitanti  diventa ‘zona rossa’.   Gli anziani non potranno più ricevere visite dei loro familiari.. I Carabinieri controllano i varchi e le uscite del paese.

Conferma il sindaco di Villafrati Francesco Agnello. Nei giorni scorsi un ospite della casa di riposo -Villa Delle Palme -di 90 anni era deceduto nell’ospedale di Partinico. “Riusciremo a superare la drammaticità del momento”, avverte il primo cittadino. “I nostri concittadini hanno eseguito l’autoisolamento senza essere obbligati, e lo saremo ancora di più adesso “..

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentito il primo cittadino, ha già firmato l’ordinanza. “Fino al 15 aprile, nel piccolo centro palermitano ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità —  – Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per la fornitura delle attività essenziali del territorio comunale”.

In Sicilia il virus avanza e fa vittime. Il provvedimento si è reso necessario, “per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato all’interno di una Residenza sanitaria assistita ben 62 casi di positività -saliti a 68 oggi-al Coronavirus”. Ieri sera altri due comuni siciliani sono stati dichiarati ‘zona rossa’, Salemi nel trapanese e Agira, nell’ennese.

CORRUZIONE A REGGIO CALABRIA: IN MANETTE SINDACO ED UNDICI PERSONE “…PER INTERESSI PRIVATI..”

In manette il sindaco di Villa S.Giovanni in Calabria. Con lui in manette sono finiti pure altri nove ai domiciliari, e due in carcere L’indagine ha la paternità  dei carabinieri di Reggio Calabria, con  il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia.       Il comunicato del Nucleo dei Carabinieri lo trascriviamo integralmente: Gli arrestati”sono il sindaco del comune di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, oltre che a Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente presidente del consiglio di amministratore e amministratore delegato della società di navigazione ‘Caronte & Tourist S.p.A.’, i principali destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria”.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Reggio Calabria,  ” i manager indagati, hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione“.

 

In fermento la politica comunale di Siracusa sciolta dal Tar

Siracusa senza sindaco, Italia: “Nessun broglio, il 93% dei voti valido e legittimo”

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Il sindaco Francesco Italia

Non c’è pace a Siracusa. Si susseguono assemblee per raddrizzare una vicenda viziata dall’elemento del dubbio della regolarità dei voti. Tutti o quasi ne sono coinvolti. Il sindaco ,pardon l’ex primo cittadino ripete ora dopo ora il solito ritornello : “Il 93 per cento voti è stato pienamente valido e legittimo, afferma Francesco Italia . Al centro della nostra azione è stata messa al centro la legalità. Questa sentenza chiarisce che non ci sono stati brogli“. Resta il fatto c he dovrà fare ricorso per ritornare in sella. Nulla è automatico. Il sindaco lo sa benissimo. Il suo futuro politico potrebbe finire qui. La gente è disgustata e vuol cambiare rotta.

Un sindaco ed una giunta sono presidio della città indispensabile soprattutto nei momenti delicati. In ballo ci sono questioni importanti, tra cui assunzioni, mutui, fondi per scuole, cimitero, agenda urbana. Ma  ha concluso Italia -, mi preme spiegare che anche con quelle 9 sezioni Reale non avrebbe raggiunto il 40 per cento, necessario per vincere al primo turno e si spenderanno soldi per non avere alcun effetto”.

Gli i ex consiglieri comunali sono in fermento, mal digeriscono questo sorprendente stop giudiziario: il consiglio, che è stato sciolto due settimane fa dopo aver votato contro il bilancio consuntivo 2018, tornerà in vita dopo la ripetizione delle elezioni nelle 9 sezioni.

 

S.Pietro Clarenza, appalto rifiuti: corruzione e turbativa d’asta, in manette il sindaco , amministratore e impiegati

Risultati immagini per immagini del municipio di s.pietro clarenza

Nella foto d’archivio S.Pietro Clarenza

CATANIA –

Corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti. : con questa accusa sono stati arrestati il  sindaco e un funzionario del Comune di San Pietro Clarenza , l’amministratore e un dipendente di una società privata  dalla Guardia di Finanza di Catania..

I reati ipotizzati dalla  Procura distrettuale di Catania sono inerenti la procedura di gara per l’assegnazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti. Valore complessivo dell’appalto-trattativa – oltre 3 milioni di euro, per gli anni  2015-2018. Nei confronti degli indagati il Gip di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due e agli arresti domiciliari per altri due.

Nella foto il sindaco Giuseppe Bandieramonte accusato di corruzione insieme ad altri

Chi sono gli interessati al provvedimento giudiziario?   IL primo cittadino del Comune, Giuseppe Bandieramonte, nato nel 1975 e al suo secondo mandato di sindaco, e Angelo La Pianata, (nato nel 1978), amministratore della Progitec Srl – esercente l’attività di “raccolta di rifiuti solidi non pericolosi” – con sede a Castel di Iudica (Catania) e società aggiudicatrice della gara al centro dell’inchiesta. L’azienda in questione è indagata per “responsabilità amministrativa degli enti”.

La misura degli arresti domiciliari è stata invece disposta nei confronti di Michele Faro, nato nel 1958, nella sua qualità di responsabile dell’Ufficio Igiene e Manutenzione e del servizio “rifiuti solidi urbani” del Comune di San Pietro Clarenza nonché responsabile unico dei procedimenti amministrativi oggetto di corruzione e turbativa; ai domiciliari, poi, anche Silvio Calandrino, nato nel 1979, dipendente della “Progitec” ma «di fatto – si legge in una nota della Procura di Catania – impiegato presso il Comune di San Pietro Clarenza fino alla fine di ottobre 2018 quale collaboratore del citato Faro».

 

La Procura di Catania afferma  che «l’investigazione, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania (Gruppo Tutela Finanza Pubblica) e coordinata da questa Procura Distrettuale, convenzionalmente nota come Operazione “Differenziata” (in ragione del trattamento parziale e di aperto favoritismo riservato dal sindaco Bandieramonte alla “Progitec” nell’aggiudicazione di gare e servizi pubblici), ha disvelato l’esistenza di un articolato circuito corruttivo che ha visto il fluire di svariate utilità a beneficio dei pubblici ufficiali corrotti» quali «assunzioni come lavoratori dipendenti nella “Progitec” su indicazione del sindaco Bandieramonte, di soggetti che garantivano appoggio elettorale al sindaco (tra i quali anche la sua attuale compagna); sponsorizzazioni da parte della “Progitec” di eventi sportivi organizzati da associazioni promosse da familiari del sindaco; pagamento di stipendi per circa 50.000 euro annui a favore della compagna».

Intercettato un barcone con 70 migranti,si dirige a Lampedusa. “Saranno rispediti a casa” afferma Salvini

Guardia Costiera (Foto d'archivio Sgattoni)

Un barcone con a bordo circa 70 migranti è stato intercettato durante la navigazione verso le coste della Sicilia. Una motovedetta della Guardia costiera di Lampedusa ha raggiunto l’imbarcazione per trasbordare i naufraghi, le operazioni sono ancora in corso. Come si apprende, la motovedetta tornerà poi a Lampedusa da dove è partita nel pomeriggio. A bordo c’è almeno una donna. “Ancora non sono arrivati – ha detto il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello – siamo in attesa di capirne di più. Questo è un porto aperto”.

La decisione di trasferire i migranti a bordo del barcone è stata presa per “velocizzare le identificazioni, individuare gli scafisti e per far scattare le procedure di espulsione”. Così affermano fonti del Viminale secondo le quali le motovedette arriveranno nell’isola in serata. A bordo del barcone ci sarebbero 53 tunisini e 17 libici.

In Italia si entra rispettando le regole. Siamo già al lavoro affinché i 90 clandestini arrivati a Lampedusa vengano rispediti a casa loro nelle prossime ore“, il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.