Condannato Vito Nicastri, finanziatore, secondo i magistrati,del “Capo dei capi” Matteo Messina Denaro

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PALERMO

L’imprenditore Vito Nicastri considerato il ‘re’ dell’eolico, è stato condannato dalla Procura di Palermo. L’accusa era  di concorso esterno in associazione mafiosa. Condannato a nove anni anche il fratello Roberto Nicastri. Il pm Paolo Guido aveva chiesto per Nicastri la pena a 12 anni di carcere.La vicenda aveva sollevato un pò di clamore per i riflessi sulla politica governativa nazionale L’imprenditore è socio d’affari infatti dell’ex deputato Franco Paolo Arata, indagato nell’inchiesta che vede coinvolto anche l’ex sottosegretario Armando Siri.

Il procedimento era stato avviato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che indagò su  Nicastri in un secondo procedimento in cui era coinvolto anche Arata, accusato di trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante del metodo mafioso. I pm ritengono che Nicastri sia uno dei finanziatori del boss latitante Matteo Messina Denaro (nella foto d’Archivio in alto a sn).

Secondo le indagini della Direzione investigativa antimafia “sono stati acquisiti elementi di prova circa l’esistenza di un reticolo di società, tutte operanti nel mercato delle energie rinnovabili, facenti capo solo formalmente alla famiglia Arata (oltre a Paolo, anche al figlio Francesco ed alla moglie Alessandra Rollino), ma di fatto partecipate occultamente da Vito Nicastri, vero regista delle strategie imprenditoriali, considerato dal medesimo Paolo Arata “la persona più brava dell’Eolico in Italia”.

Disaccordo in tutto: Salvini provoca e addirittura convoca i sindacati- Conte “E’ scorrettezza istituzionale”

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

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 Conte e Salvini in disaccordo su tutto per il vertice del leader della Lega con isindacati

Non c’è più armonia tra Conte e Salvini dopo l’inusuale vertice con i sindacati che il leader della Lega ha tenuto al Viminale.

Dopo che ieri, Matteo Salvini ha convocato un vertice con le parti sociali, composto da 43 sigle sindacali, per parlare di Flat Tax e fisco più in generale,Conte non si trattiene più. Tanto più dopo aver saputo che all’incontro era presente anche  Armando Siri, l’ex sottosegretario leghista a cui era stato revocato l’incarico dopo un’indagine per corruzione ..”.

Nel comunicato appresso, il premier Giuseppe Conte parla infatti di  “scorrettezza istituzionale”.

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Sono distanti tra di loro

Sull’incontro, “che un leader di una forza politica voglia incontrare le parti sociali la ritengo una cosa buona e giusta, anche il viceministro Di Maio potrebbe far lo stesso col M5S” ha detto Conte. “Se oggi qualcuno però pensa che non solo si raccolgono istanze e proposte dalle parti sociali ma anticipa temi, dettagli di quella che ritiene debba essere la manovra economica, ecco, questo non è corretto affatto, si entra nel terreno di scorrettezza istituzionale” ha scandito il premier. Inoltre, in tema di manovra e flat tax, dallo staff del presidente del Consiglio si fa rilevare che da oltre due settimane Conte sta sollecitando la Lega a dare i nomi dei delegati che dovrebbero rappresentare la Lega stessa ai tavoli sulla manovra (sono 5 tavoli, tra cui anche quello sulla riforma fiscale). La Lega, viene riferito, non ha ancora indicato questi delegati.

“L’ho già detto: la manovra economica vien fatta qui“, a Palazzo Chigi, “dal ministro dell’Economia e tutti gli altri ministri interessati. Non si fa altrove, non si fa oggi, e i tempi – tengo a precisarlo – li decide il presidente del Consiglio sentiti gli altri ministri, in primis il ministro dell’Economia. I tempi non li decidono altri, se si lavora d’estate, d’inverno o d’autunno…” ha ribadito poi Conte, allontanandosi da Palazzo Chigi per un caffè col suo staff, a proposito dell’incontro al Viminale tra Salvini e le parti sociali. Quanto alla presenza di Siri, “siamo nella logica di un incontro di partito? Ci sta bene la presenza di Siri – ha detto il premier – Siamo nella logica di un incontro governativo? Non ci sta bene la presenza di Siri“.

“Le indebite intrusioni della Magistratura nella politica italiana”: nota del Cav Berlusconi

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”  Una nota del Cav. Silvio Berlusconi ripropone il problema delle ingerenze – se tali sono- della Magistratura nella politica fino al punto da sostituirsi alla politica …Vediamo cosa dice la breve missiva: “Da due giorni il governo è dilaniato dalla vicenda del sottosegretario Armando Siri. E ancora una volta sono venute allo scoperto le profonde, abissali differenze di un esecutivo dove al garantismo della Lega si contrappone il giustizialismo dei Cinquestelle. Ecco perché è impossibile continuare con questo esperimento, perché siamo davanti a due concezioni antitetiche della persona: quella realmente rispettosa dei diritti e delle garanzie così come scolpita nella nostra Costituzione e quella giustizialista e forcaiola dei Cinquestelle”.

 “Il Pd ha depositato una mozione di sfiducia nei confronti del governo sulla base di un sospetto, prima ancora che cominci un processo? È il solito drammatico errore della sinistra“.

Come sempre,si  lavorerà per sconfiggere questo governo con gli strumenti della democrazia e non certo cavalcando vicende giudiziarie o avallando quelle che frequentemente si sono rivelate indebite intrusioni di certa magistratura nella politica – aggiunge Berlusconi -. Nell’Italia e nell’Europa che vogliamo non può esserci spazio per la cultura del sospetto, per la negazione dei diritti e per l’anticipazione di una condanna sulla base di un avviso di garanzia. Non si può trasformare la presunzione di innocenza garantita dalla nostra Costituzione in presunzione di colpevolezza“.

…”La barbarie giustizialista non deve  mai spuntarla sui valori fondamentali della nostra civiltà occidentale“.