Un tragico e catastrofico destino naturale sembra unire i Paesi dell’Iraq ed Iran colpite dal sisma

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Il drammatico bilancio del terremoto che ieri ha colpito l’area orientale dell’Iraq, al confine con l’Iran, è destinato a salire vertiginosamente. Il cataclisma fa riflettere se pensiamo che l’Iran soprattutto è un Paese altamente sismico e le scosse sono state avvertite a pochi chilometri di profondità .Nel solo Iran le vittime sarebbero almeno 214: i feriti,  sarebbero almeno 1700. L’epicentro del sisma e’ stato individuato, secondo gli ultimi rilevamenti del centro geologico statunitense, a 31 chilometri dalla citta’ di Halabja. Avvertito dal Mediterraneo, al Caucaso, all’Oceano Indiano Da Israele al Pakistan, passando per Turchia, Libano, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Turkmenistan, Afghanistan, fino alla Georgia.

L’onda espansiva della forte scossa di terremoto di 7,3 gradi, con epicentro vicino alla città irachena di Halabya – alla frontiera tra Iran e Iraq –  è stata avvertita milioni di persone in tutta l’Asia Centrale. Alle 21.18 ora locale la terra ha tremato per la prima volta. Decine le repliche. Scene di panico tra le popolazioni di queste terre scosse da forti attività sismiche, con la gente che si è riversata nelle strade in preda al terrore.

Le autorità irachene hanno ordinato l’evacuazione urgente nell’area circostante la centrale idroelettrica di Darbandiyan. 14 province colpite in Iran

Anche il versante iraniano è stato abbondantemente colpito dal sisma .La città di Ghasr Shirin, nella regione occidentale di Kermanshah ha registrato il livello più alto del sisma. Questa la nota dell’Agenzia Stampa:  ” le case sono in mattoni di fango e si teme che molte persone siano sepolte sotto le macerie. Difficili le operazioni di soccorso per l’interruzione delle vie di comunicazioni nelle aree rurali. Interrotte anche le linee telefoniche e la corrente elettrica. In tutto sono 14 le province iraniane colpite dal sisma”. L’organizzazione nazionale iraniana per la gestione dei disastri ha dichiarato l’allerta degli organi di sicurezza e sanitari e ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma.

Il presidente iraniano Hasan Rohani ha chiesto il massimo sforzo per assistere le vittime. In Iraq, si contano migliaia di feriti a Darbandikhan, nella provincia di Sulaymaniyya, poco prima la  zona- si apprende da varie fonti – era stata colpita da una prima scossa di magnitudo 4.5.  Supermercati in tilt, gente nelle strade e vetrine in pezzi ad Halabja, la cittadina nei pressi dell’epicentro.  Sembrava si stesse girando un film sulla fine del mondo. In Iran i centri più danneggiati, oltre Ghasr-e Shirin, sono le cittadine di Ozgole, Taze’ Abad e Bayengan, tutte e tre nella regione di Kermanshah, a maggioranza curda. Il sisma è stato avvertito a Tabriz, Hamedan, Elam, Khorram Abad, Sanandaj e perfino nel porto di Bushehr, sul Golfo Persico. Ricorderemo che l”Iran è un paese altamente sismico. Il terremoto più grave, nel giugno 1990, ricorderemo,  provocò la morte di quasi 40mila persone nel nord del Paese. Un altro sisma, registrato nel dicembre 2003 nella provincia meridionale di Kerman, uccise oltre 31mila persone. – Vedremo se vi saranno altre scosse nelle prossime ora e il nuovo bilancio definitivo delle vittime che dovrà essere comunicato dall’Iraq e dall’Iran, stavolta accomunati insieme da un tragico destino naturale.  (  Agenzia:)

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