SCACCIANOCE: «TERREMOTO DI SANTO STEFANO, UNIFORMARE NORMATIVA CON QUELLA DEL CENTRO ITALIA»

    Incontro  tra Ordine Ingegneri Catania e Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma Salvatore Scalia

CATANIA

«Uniformare il Piano di ricostruzione post-terremoto di Santo Stefano con quello del Centro Italia, per superare le criticità esistenti. Il sisma del 26 dicembre 2018, che ha provocato ingenti danni in diversi comuni del comprensorio – da Pisano a Fleri, passando per Piano d’Api e Pennisi – non può essere considerato di serie B. Le crepe sono ancora aperte ed è necessario il supporto di tutti i parlamentari siciliani per spingere sul Governo, con l’obiettivo di snellire e velocizzare le procedure». Così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce – alla presenza del segretario Alfio Torrisi – durante l’incontro con il Commissario Straordinario Salvatore Scalia e il suo staff.

«Uno scambio proficuo – ha continuato Scalia – che ha evidenziato la necessità di un continuo approfondimento sulla normativa che riguarda la ricostruzione e il Sismabonus – che con questa s’intreccia – e la necessità di supportare richieste di riforma legislativa relativa alla ricostruzione, che vede il sisma etneo in una posizione deteriore rispetto a quello di altre realtà. È necessario che tutte le forze del territorio cooperino tra loro. Vi è un’unione di intenti che converge su un unico obiettivo: la rinascita, in tempi rapidi, delle zone terremotate».

Nell’ottica di una collaborazione sinergica, Torrisi ha proposto l’organizzazione di eventi formativi rivolti ai tecnici interessati, anche integrati con la parte relativa all’eventuale applicazione del Sismabonus; nonché l’elaborazione di una proposta estensiva della norma attuale, finalizzata ad accelerare l’iter.

«L’Ordine etneo si farà promotore a breve di un convegno sul tema – ha concluso Scaccianoce – invitando i parlamentari dell’Assemblea siciliana e del Parlamento nazionale espressione del territorio, ai quali consegneremo un documento con le criticità riscontrate ed eventuali proposte risolutive. Vogliamo seguire il modello del Centro Italia, colpito dal terremoto nel 2016, che per gli aspetti normativi è stato maggiormente virtuoso. A oggi ci sono stati troppi rallentamenti: il processo di ricostruzione dev’essere centrato sulla tempestività delle azioni, sulla congruità dei fondi destinati alle aree colpite e sulla qualità della progettazione, tema che riguarda da vicino la nostra categoria. Solo così potremo finalmente e concretamente ripartire».

INGEGNERI: “L’80% DEL PATRIMONIO EDILIZIO ETNEO È SISMICAMENTE VULNERABILE..”

 

Costruzione di un palazzo 1 - YouTube

 

Lente di ingrandimento sulle agevolazioni del Decreto Rilancio

«: SUPERBONUS 110% GRANDE OCCASIONE DI RIGENERAZIONE URBANA»

I presidenti di Ordine (Giuseppe Platania) e Fondazione (Mauro Scaccianoce): «Strumento utilissimo per rilanciare il mercato delle costruzioni con ricadute positive per le professioni tecniche: da lunedì (9 novembre) webinar di approfondimento»

CATANIA –

 Un mondo in evoluzione e rivoluzione: la pandemia ha cambiato la nostra quotidianità, sia in riferimento alla sfera personale che professionale. Sfruttare al meglio tutte le opportunità che si presentano diventa fondamentale per affrontare questo periodo critico, soprattutto dal punto di vista economico.

«Da sempre il nostro obiettivo è renderci utili alla collettività garantendo la massima qualità delle prestazioni e mettendo a disposizione le nostre competenze tecniche e l’esperienza sul campo – commenta il presidente della Fondazione Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce – oggi si presenta una grande occasione lavorativa, che vede tra gli obiettivi la crescita sociale, la riqualificazione, la messa in sicurezza degli edifici residenziali e la rigenerazione urbana: il Superbonus 110%. Riconvertire energeticamente la propria casa e mettere in sicurezza gli edifici – in un territorio vulnerabile dal punto di vista sismico – usufruendo degli incentivi previsti dal Decreto rilancio, richiede un grande lavoro che passa dalla progettazione di qualità e dall’ingegneria finanziaria, indispensabile per determinare i costi dell’intervento e le detrazioni fiscali ammesse».

Proprio Eco e Sismabonus saranno al centro del corso organizzato dall’Ordine Ingegneri di Catania (presieduto da Giuseppe Platania) e dalla sua Fondazione, che partirà il prossimo lunedì (9 novembre) in modalità webinar.

Catania / Giuseppe Platania nuovo presidente dell'Ordine degli Ingegneri.  Elette le cariche per il prossimo quadriennio - La Voce dell'Jonio

Nella foto d’Archivio, Giuseppe Platania,Presidente Ordine Ingegneri

«Avremo modo di approfondire tutte le questioni legate alla normativa, alle tecniche procedurali, all’urbanistica e all’edilizia, avvalendoci della presenza di esperti del settore – spiega Scaccianoce – Daremo spazio anche agli aspetti fiscali e le asseverazioni. Quest’ultimo, un punto fondamentale perché riguarda le responsabilità dei nostri professionisti».

In Italia quasi 2 milioni di edifici sono in uno stato di conservazione pessimo o mediocre e il 75% è di classe energetica G, la più “energivora”. «A Catania – commenta Platania – l’80% del patrimonio abitativo è affetto da una conclamata vulnerabilità sismica, considerato che la nostra provincia è stata dichiarata sismica nel 1981, quando i processi edificatori che hanno saturato i suoli edificabili si erano quasi esauriti. A questo si aggiunge una qualità delle strutture medio-bassa o scadente – in relazione ai materiali utilizzati – e il proliferare dell’abusivismo edilizio. Anche dal punto di visto energetico lo scenario non è dei migliori: l’edilizia rappresenta il settore con i consumi più alti. È stato dimostrato che interventi mirati fanno diminuire il fabbisogno energetico fino al 43%, consentendo un salto di classe energetica, un risparmio energetico e una diminuzione di CO2 fino al 35%».

«Per questa serie di ragioni – aggiunge il presidente dell’Ordine Platania – il Superbonus 110% rappresenta una grande opportunità per mettere in sicurezza e rigenerare le nostre città». Un programma ricco e suddiviso in varie tappe. A quella di giorno 9, infatti, ne seguiranno altre 7, in calendario fino al 2 dicembre.