Oggi alle 16, Giorgia Meloni presiederà a Kiev una riunione in videoconferenza del G7 e Capi di Stato “Dobbiamo sostenere l’Ucraina ,e combattere il male..”

 

 

 Giorgia Meloni è a Kiev  – nel giorno del secondo anniversario dell’invasione russa- e   alle 16  presiederà. nella qualità di Presidente del Consiglio, una riunione in videoconferenza dei Capi di Stato e di Governo G7, la prima sotto la Presidenza italiana, al quale parteciperà in collegamento anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Giorgia Meloni arriva a Kiev
Kiev
La prima tappa della missione è stata all’aeroporto di Hostomel, dove Meloni ha incontrato Zelensky. Un luogo che richiama la notizia secondo cui le autorità ucraine starebbero lavorando a un piano di riavvio – anche se parziale – dei collegamenti con alcuni Paesi europei. “Putin deve fallire in tutto, come è successo qua a Hostomel. Solo così la pace vincerà”, ha affermato il presidente ucraino in una dichiarazione alla stampa durante una cerimonia ufficiale in cui ha consegnato le onorificenze ai soldati che hanno preso parte alla ‘battaglia di Hostomel’.

Durante la cerimonia è stato un breve video che ha mostrato alcune immagini della difesa di Hostomel del 24-25 febbraio 2022. “Oggi ci troviamo in questo posto molto simbolico, proprio qui Putin voleva vincere la battaglia chiave per poi condurre un blitz su Kiev, ma qui ha fallito perché i nostri difensori sono riusciti a fermare i russi. Ogni male -aggiunge il leader ucraino- può essere distrutto, anche il male russo“..

Catania: sgravio TARI per alcune categorie e per licenziamento o cassa integrazione

 

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Arriva dall’Amministrazione Comunale un sostegno alle famiglie in difficoltà per il pagamento della Tari.Anche a chi ha perduto il lavoro o è in cassa integrazione …

La Giunta Pogliese ha infatti determinato di ridurre o azzerare le tariffe TARI 2021 con contributi economici specifici destinate ad alcune categorie di utenze domestiche in stato di bisogno a causa dell’emergenza COVID-19, stanziando la somma di 4 milioni e 65 mila euro, pari all’intero contributo statale per questo tipo di aiuti.

Secondo l’Avviso/ bando pubblico possono beneficiare dello sgravio delle Tariffe TARI 2021, i nuclei familiari residenti nel Comune di Catania, in possesso di un indice della situazione economica equivalente (ultima dichiarazione ISEE in corso di validità) non superiore a 20.000,00, in cui almeno un componente risulti nelle seguenti condizioni di precarietà, determinata dall’emergenza Covid 19: perdita del lavoro per licenziamento dovuto a chiusura di attività lavorativa o cassa integrazione nel corso degli esercizi 2020/2021.

Tali condizioni, da intendersi come alternative o concomitanti, dovranno essere certificate con apposita dichiarazione in autocertificazione resa nelle forme di legge e verificabili mediante idonea documentazione.

Manteniamo un impegno assunto coi cittadini e le forze sociali della città -ha detto il sindaco Salvo Pogliese-  dando una boccata d’ossigeno alle famiglie che più di altre hanno sofferto l’emergenza Covid-19. La somma che abbiamo stanziato come aiuto ai più bisognosi supera il 25 % dell’incasso preventivato dalle utenze domestiche, che in sostanza significa che una famiglia su quattro potrà potenzialmente avvalersi di questi benefici. Qualora dovessero rimanere fondi da questi 4 milioni di euro -ha aggiunto il primo cittadino- i residui verranno utilizzati con altre modalità ma sempre per aiutare i più disagiati. Un obiettivo di grande valore sociale raggiunto anche grazie all’impegno dell’assessore Bonaccorsi, della dirigenza e dei funzionari della ragioneria generale e del Servizio Tributi, che anticipa altre misure di sostegno economico e alimentare per famiglie indigenti che a giorni renderemo note”.

L’agevolazione, per il solo anno 2021, previa verifica dei requisiti anche reddituali, verrà concessa sulla base delle domande che perverranno all’Ente compilando il modulo disponibile anche alla voce “Avvisi” nella home page del sito internet www.comune.catania.it

I richiedenti dovranno presentare apposita istanza entro e non oltre il termine del 28 dicembre 2021, fornendo le informazioni e le dichiarazioni di cui allo schema di domanda.

L’agevolazione in esame sarà concessa, per il solo anno 2021, previa verifica dei requisiti anche reddituali, sulla base delle domande che perverranno all’Ente compilando l’apposito modulo, riversando direttamente il contributo assegnato all’Ufficio Tributi dell’Ente, effettuando le operazioni di conguaglio e rimborso delle somme eventualmente già corrisposte dagli utenti beneficiari, tenendo conto anche di eventuali posizioni debitorie afferenti la TARI.

Le istanze possono essere presentate mediante recapito “a mano” o con invio raccomandataA/R, o con plico analogo alla raccomandata inoltrato da corrieri specializzati, al Protocollo del Comune di Catania di piazza Duomo, specificando sulla busta la seguente dicitura: “AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER UTENZE DOMESTICHE TARI”.

Farà fede, a prescindere dalla modalità di trasmissione, la data di arrivo apposta dall’Ufficio protocollo del Comune.

Le domande, una per nucleo familiare, possono essere recapitate anche a mezzo Pec al seguente indirizzo: comune.catania@pec.it oppure accedendo tramite Spid con il portale digitale “Catania Semplice” attivo all’interno del sito istituzionale, dove verrà comunicata anche l’ammissione/esclusione al beneficio economico.

L’Amministrazione potrà provvedere alla verifica della veridicità delle dichiarazioni rese in sede di istanza, provvedendo alla denuncia all’Autorità Giudiziaria in caso di false dichiarazioni.

Sta per nascere un nuovo Movimento anticorruzione con un leader del carisma di Giuseppe Conte

Grillo, lo strappo definitivo con Conte: “Lui non può risolvere i problemi del M5s. Non ha visione politica né capacità manageriale”. E torna da Casaleggio: “Votazione del direttorio su Rousseau”

Grillo        non si rende conto  che sta demolendo lentamente quella creatura tanto amata dal mondo giovanile  dal web

 

“Io ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo, gli chiedo solo di non dire falsità sul mio conto e sul mio operato“. Così l’ex premier Giuseppe Conte ai giornalisti dopo il video del garante Cinquetelle con la sua versione sulla rottura con l’ex premier. “Io e Grillo – ha continuato – abbiamo una fittissima corrispondenza documentale, se lui mi autorizza sono disposto a pubblicarla perché agisco sempre in trasparenza. Grillo ha chiesto più che una diarchia politica“.

Afferma Giuseppe Conte :”Quando viene chiesta la rappresentanza internazionale, il coordinamento della comunicazione, quando viene chiesto di condividere tutte le scelte degli organi politici – vicepresidenti, componenti dei comitati – quando finanche viene chiesto di concordare e autorizzare addirittura i contratti allo staff di segreteria io credo che sia più che una diarchia ed è umiliante. Quindi lo statuto non è secentesco, è medievale da questo punto di vista“.        Intanto sembra impossibile-dopo la dichiarazione di Grillo – ricucire il rapporto. A questo punto è prevedibile una scissione all’interno del M5S, anche Vito Crimi sta per lasciare e seguire Conte nel nuovo progetto politico

Grillo ha perduto lucidità, razionalità,vuol mettere le mani dappertutto, vuol fare il comandante in assoluto , un comportamento non più condivisibile dagli iscritti e dai deputati pentastellati che stanno offrendo solidarietà all’avv Conte

Se resto in campo? Sicuramente c’è tanto sostegno dai cittadini,prosegue l’ex premier, abbiamo fatto un progetto politico, ho lavorato 4 mesi a questo progetto e non vedevo l’ora di condividerlo… Questo progetto politico evidentemente non lo voglio tenere nel cassetto, perché non può essere la contrarietà di una singola persona a fermare questa proposta politica che ritengo ambiziosa e utile anche per il Paese”.

IL PARLAMENTO ACCORDA LA FIDUCIA A CONTE : “LA POLITICA- AFFERMA IL PREMIER- SENZA SENTIMENTO DIVENTA DISCIPLINA SENZ’ANIMA

 

Esordio del premier Conte in Aula : Nessuna arroganza ma sono”Qui a testa alta”, e con  la “vocazione europeista” dell’esecutivo 

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 Al termine dell’intervento, la discussione generale e poi  il voto -321 che incassa l’esecutivo e vedrà anche la deputata di Forza Italia Renata Polverini, ex Presidente della Regione Lazio, ed insofferente da tempo alla linea del suo partito,dare la fiducia a Conte..

All’inizio di questa esperienza di governo -spiega Conte -ero consapevole che un esecutivo formato da esperienze diverse poteva nascere solo con una solida vocazione europeista, e mi sono adoperato per la prospettiva di un disegno riformatore. A riguardare i 29 punti programmatici, ravviso che c’era una visione e una forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia”, ha detto il premier. La maggioranza, ha spiegato il presidente del Consiglio “è stata solida anche in passaggi critici”, e ora, nel futuro “abbiamo davanti una sfida epocale” perché “la pandemia ha sconvolto la società”.

Spiega Conte con fierezza e serenità: “Non abbiamo  mai “rinunciato a porre le basi per il rilancio del Paese”. “Abbiamo operato sempre scelte migliori? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia posso dire che il governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali. Se io oggi posso parlare a voi che siete in quest’Aula e ai cittadini che ci seguono da casa a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori, ma per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e intellettivi per poter offrire la migliore protezione possibile alla comunità internazionale“.

E ancora: “Abbiamo seguito il principio di leale collaborazione con cui sarebbe stato possibile attuare strategie di intervento efficace. La pandemia ha rafforzato nelle forze politiche che con lealtà hanno sostenuto il governo la consapevolezza del valore del dialogo per assumere decisioni fondamentali”.

“E’ stato chiaro e apprezzato il contributo di Iv, ma ha deciso per l’astensione sul Recovery”. Ma “il Recovery – spiega – non c’entra con il Mes”. E sulla crisi “non ravviso alcun fondamento”, sottolinea il premier che aggiunge come ora la si debba “trovare qui una risposta”. Una crisi aperta in una “fase cruciale“, dice Conte, puntando il dito contro “contrappunti polemici, sterili e del tutto incomprensibili” e sui “non casuali rilanci sui temi più divisivi”.

Rischiamo di perdere contatto con la realtà, c’era bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No. Abbiamo compiuto – rivendica il premier – ogni sforzo per evitare che questa crisi latente potesse esplodere, nonostante continue pretese, critiche sempre più incalzanti, continui rilanci concentrati su temi palesemente divisivi rispetto alle sensibilità delle varie forze di maggioranza”.

E’ una crisi che avviene in una fase cruciale, con la pandemia in pieno corso. Confesso, lo devo dire, di avvertire un certo disagio. Non sono qui per illustrare misure per i cittadini e per le imprese o la bozza del Recovery Plan, ma per provare a spiegare una crisi di cui non ravviso alcun plausibile fondamento

Rincara la dose ancora il premier: “Arrivati a questo punto, bisogna dirlo con franchezza, non si può cancellare quel che accaduto, non si può pensare di recuperare quel senso di fiducia necessario per lavorare” insieme, in una compagine governativa. “Adesso si volta pagina, questo paese merita un governo coeso”, impegnato “a lavorare per una piena ripartenza” e per una “incisiva ripresa”.

Quanto accaduto nelle ultime settimane, ha quindi ribadito il premier, “ha aperto una crisi profonda tra le forze di maggioranza, ma ha soprattutto provocato sgomento nel paese e rischia di produrre danni notevoli e non solo perché ha fatto salire lo spread, ma perché ha attirato l’attenzione dei media internazionali, delle cancellerie straniere”.

Sappiate che questo è il momento giusto per contribuire alla prospettiva di governo, declinata in senso europeista e anti-sovranista”, dice quindi il premier rivolgendosi a quanti intendono farsi “costruttori”. “Servono volenterosi, a chi ha a cuore il destino dell’Italia dico ‘aiutateci'”, afferma Conte. L’invito è quello di “mettersi alle spalle il grave gesto di irresponsabilità che ci ha gettato in questa incertezza”. “Questa alleanza può già contare su una solida base di dialogo alimentata da M5s, Pd, Leu” e “sarebbe un arricchimento di questa alleanza poter acquisire contributo politico di formazioni che si collocano nella più alta tradizione europeista: liberale, popolare, socialista. Ma chiedo un appoggio limpido e trasparente”, sottolinea.

“Nei prossimi giorni completeremo il percorso già avviato per un patto di legislatura per definire le riforme più utili” e per “rafforzare la squadra di governo””Questa alleanza” a cui guarda il governo “sarà chiamata a esprimere una imprescindibile vocazione europeiste, perseguendo una chiara scelta di campo contro derive nazionalistiche e logiche sovraniste”.

“Da parte mia, assicuro massima disponibilità e mi impegno a guidare con tutti questa fase decisiva per la rinascita del Paese”, assicura Conte, aggiungendo: “Se il Parlamento vorrà accordare la fiducia garantisco a tutti i cittadini italiani che, oltre a tutte le energie fisiche e intellettuali, aggiungeremo il nostro cuore, perché la politica senza sentimento e una reale condivisione è disciplina senz’anima“.

“Mi avvarrò della facoltà di assegnare un’autorità delegata di Intelligence sui Servizi, una persona di mia fiducia”, ha quindi annunciato Conte ‘aprendo’ di fatto a una delle richieste e nodi dello scontro con Iv. “Teniamo fuori il comparto di Intelligence dalle polemiche”, ha detto poi di fronte alle proteste dell’Aula. Conte ha inoltre annunciato che, “viste le nuove sfide e anche gli impegni internazionali, non intendo mantenere la delega all’Agricoltura se non lo stretto necessario”.

“E’ stato fondamentale il senso di responsabilità manifestato anche dalle forze di opposizione, che pur nella chiara differenza, nella dialettica politica, differenti posizioni, hanno contributi, avete contribuito, ad affrontare alcuni passaggi critici”, ha spiegato ancora il premier. “Bisogna darne pubblicamente atto, avete votato varie volte lo scostamento di Bilancio, avanzato proposte concrete, qualificanti, alcune convintamente accolte dalle forze di maggioranza. Anche grazie a questo dialogo abbiamo potenziato, nella legge di Bilancio, il sostegno ai lavoratori autonomi, alle partite Iva”,

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La deputata Renata Polverini vota la fiducia a Conte e lascia Forza Italia

“La Camera, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica in atto, le approva”. E’ il testo della telegrafica risoluzione di maggioranza alla Camera depositata dopo l’intervento del premier in aula. A firmarla i capigruppo Davide Crippa (M5s), Graziano Delrio (Pd), Federico Fornaro (Leu) e anche Alessandro Fusacchia (Centro democratico), Renate Gebhard (Minoranze linguistiche) e Antonio Tasso (Maie).

MATTARELLA: “USCIRE VELOCEMENTE DA QUESTA CONDIZIONE DI INCERTEZZA

 

Il premier: “L’ho aggiornato sullo stato della coalizione. Avanti solo con il sostegno di tutta la maggioranza”

Colloquio Conte-Mattarella, il Premier: “Crisi? Spero di no”. Il Colle: uscire presto dall’incertezza

««Oggi ho chiesto un colloquio con il Presidente – spiega Conte- per aggiornarlo del fatto positivo dell’approvazione del Recovery e dello scenario creato da Italia viva. La bozza ci consente di andare avanti in questo progetto».

Sto lavorando per un patto di fine legislatura che  al contempo  rilanci anche l’azione governativa. «Sappiate – ha detto Conte ai giornalisti – che fino all’ultimo giorno, all’ultima ora, lavorerò sempre per rafforzare la coesione delle forze di maggioranza. Ma non per una questione personale, per me non lo sarà mai, l’interesse dei cittadini, la loro sofferenza viene prima di tutto». 
Si va avanti«solo con il sostegno della coalizione di maggioranza, di tutte le forze di maggioranza, di ciascuna forza di maggioranza. Io quello che posso auspicare è che tutti quanti si possa lavorare in modo costruttivo, perché sicuramente una crisi non sarebbe compresa dal Paese». Insomma, tutta la maggioranza.  “

 

“Family Act”: investimento del governo “sulle famiglie e sul futuro del Paese”

Il Presidente Conte con i Ministri Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia) e Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali) durante le dichiarazioni alla stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri

Un altro passo avanti del  Consiglio dei ministri che  ha approvato integralmente il testo  di legge delega sulla famiglia, il cosiddetto Family Act

 I Ministri Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia) e Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali)

Afferma il premier Conte :”Abbiamo approvato il Family act per sostenere la genitorialità, contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile”,. ”

Dal canto suo  il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri spiega il provvedimento: ”Assegno universale per tutti i figli, riforma dei congedi parentali, sostegno all’educazione, incentivi per promuovere l’occupazione femminile: tutto questo nel Family Act approvato oggi dal Governo. Un grande investimento sulle famiglie e sul futuro del nostro Paese”.

 

Il Presidente Conte con i Ministri Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia) e Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali) durante le dichiarazioni alla stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri

 

Il ministro del lavoro Nunzia Catalfo aggiunge: “Con questo provvedimento – frutto del lavoro svolto in sinergia con il ministro Elena Bonetti, garantiamo più sostegno alle famiglie e un importante incentivo al lavoro femminile”.

Elena Bonetti definisce il family act ‘ un momento storico per il nostro Paese, che finalmente si dota di una riforma integrata per le politiche famigliari. Una riforma ampia, una riforma strutturale che vede nelle famiglie del nostro Paese soggetti capaci di dare prospettiva, futuro alla comunità”…..”. “Credo -ha aggiunto Bonetti- che da questo momento davvero l’Italia possa ripartire e possa dire con orgoglio che sia stata una scelta di speranza e coraggio. E’ stato un lavoro di concerto con tutto il governo e con le forze della maggioranza. Credo sia un tema di trasversalità, non solo della maggioranza, mi aspetto che ci sia davvero il contributo di tutto l’arco parlamentare.…”.

 

DISPERAZIONE AL SUD: ALLARMANTE IL RAPPORTO SVIMEZ

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Rapporto Svimez :Le risorse sul reddito di cittadinanza ,9 mld nel 2019, forse non potranno interamente soddisfare le esigenze del Sud: per far fronte al milione e 283 mila richieste di sostegno economico, sulla base di una ripartizione Isee tra 0 e 9.000 euro (750 euro mensili circa), in arrivo complessivamente dalle 8 Regioni del Mezzogiorno infatti servirebbero oltre 10 mld di euro. 

Il Sud assorbe circa il 75% delle necessità, come constatabile incrociando i dati relativi ai nuclei familiari che in ogni regione hanno diritto al sostegno (Isee 0-9000) con la stima del costo complessivo. Un elenco guidato dalla Campania con oltre 391 mila nuclei familiari che costerebbero in termini di sostegno al reddito oltre 3 mld di euro; segue la Sicilia con 342.800 famiglie aventi diritto per un totale di 2,7 miliardi di reddito di cittadinanza; terza la Puglia che con i 214.600 nuclei familiari poveri avrebbe diritto ad uno stanziamento di reddito pari a oltre 1,6 miliardi di euro. E poi la Calabria con 143.900 nuclei familiari (1,1 miliardi di euro); la Sardegna con 170mila famiglie con Isee tra lo 0 e 3mila (832milioni); l’Abruzzo con 43.800 nuclei( 326miln), la Basilicata con 28mila (206mln) e il Molise con 11 mila famiglie aventi diritto (87 mln).

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