Lanciato nello Spazio il missile Vega che mette in orbita 53 satelliti

RIPARTE LA CORSA ALLO SPAZIO

 

Finalmente è venuto il momento del missile Vega. Il lancio è avvenuto  alle 3,51 dalla base spaziale di Kourou in Guyana francese e il vettore europeo, progettato, sviluppato e costruito da Avio, ha perfettamente messo in orbita, su quote diverse, ben 53 tra nano, micro e minisatelliti (da 1 a 400 kg) a beneficio di 21 clienti di 13 differenti Paesi. I satelliti hanno diverse applicazioni, incluse l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, la scienza, la tecnologia e l’istruzione. Questo lancio multiplo — “rappresenta un record per un vettore del Vecchio Continente”.

 

Lanciato il razzo Vega: in orbita per la prima volta 53 satelliti. Un segnale per la ripresa della space economy europea

Si apprende che sono  7 microsatelliti, insieme a 46 CubeSat più piccoli, tutti messi in orbita in un singolo volo in virtù di un innovativo adattatore del carico utile SSMS (Small Spacecraft Mission Service).

L’SSMS è un adattatore modulare in fibra di carbonio progettato da Avio per rispondere alla domanda di servizi di lancio per gruppi di piccoli satelliti pesanti tra 1 kg (CubeSat o gruppi di CubeSat) e 400 kg (Minisat) in orbita terrestre bassa (300 km e oltre dalla superficie terrestre). La progettazione è stata seguita da Sab Aerospace, una pmi italiana indipendente. Il programma SSMS, iniziato sotto l’egida dell’Agenzia spaziale europea (ESA) con il contributo della Commissione europea, darà – ricorda Avio – “slancio alla capacità di offrire apposite soluzioni “ride-share” per il fiorente mercato dei piccoli satelliti”.

A bordo tra gli altri payload rilasciati in orbita anche un laboratorio di microgravità – DIDO3 – nato dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana e quella Israeliana ISA, in cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Scienza e della Tecnologia di Israele. A bordo di DIDO-3 quattro esperimenti congiunti italo-israeliani nei settori della ricerca biologica e farmacologica – controllati da terra attraverso un’applicazione mobile – che vedono, per la parte italiana, il coinvolgimento dell’Università Federico II di Napoli, dell’Università di Roma 3, dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università di Bologna.

Il volo, rileva l’Esa,l’Agenzia spaziale europea, “segna il completamento rapido ed efficiente delle misure correttive e delle azioni portate avanti dall’Industria e da Esa in qualità di Autorità di Qualificazione del Sistema di Lancio di Vega, a seguito delle raccomandazioni fatte dalla Commissione Indipendente d’Inchiesta che aveva analizzato il fallimento del volo VV15 il 10 luglio 2019”.

Dopo il lancio dell’Ariane 5 che il 17 agosto aveva segnato la riapertura della base di Kourou post-lockdown per la pandemia di Covid-19, il successo del lancio di Vega segna la piena ripresa delle attività nella base di lancio europea. Gestito dalla Arianespace, il volo rientra nell’iniziativa europea Esa-Lll, relativa alle opportunità di lancio a basso costo di satelliti leggeri, decisa nel 2016 dal Consiglio ministeriale dell’Esa per preparare la strada a nuovi servizi standard per satelliti leggeri utilizzando i veicoli di lancio europei Vega/Vega-C e Ariane 6.

Il “perfetto esordio della nuova piattaforma SSMS avviato dall’Esa con il contributo della Commissione europea, consentirà di moltiplicare la capacità di lancio di Vega”  come la “realizzazione della piattaforma è il risultato di una collaborazione tra società italiane e della Repubblica Ceca che vede l’Italia come capofila”.

Tra i piccoli satelliti messi in orbita anche un altro contributo italiano: ION CubeSat Carrier (In Orbit NOW) – sviluppato dalla società D-Orbit – si tratta di un vero e proprio satellite, di ingombro ridotto e del peso di circa 150 kg di massa complessiva, che ha la funzione di trasportatore di cubesats.

 

Missione Beyond : passeggiata spaziale di Luca Parmitano

Video Y.T.(r) -lA Passeggiata di Luca Parmitano nello spazio

E’ uscito dalla Stazione Spaziale Internazionale l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano che sta per realizzare la prima attività extraveicolare (Eva) della missione Beyond.  Luce Parmitano è, si sa, il comandante dell’equipaggio ,guida l’attività extraveicolare e opererà con il collega statunitense Andy Morgan. In atto è impegnato per aggiornare l’Alpha Magnetic Spectrometer, un rilevatore di particelle agganciato alla ISS. Si apre così il ciclo di passeggiate spaziali più difficile dai tempi della riparazione in orbita di Hubble.

Risultati immagini per immagini di luca parmitanoIl rilevatore che è stato assemblato e testato al CERN, cerca tracce di materia oscura, antimateria e materia mancante (la quota di particelle che manca all’appello nell’Universo vicino), ed è anche uno strumento estremamente preciso per la rilevazione di raggi cosmici: finora ne ha individuati oltre 140 miliardi di diversa intensità. I risultati forniti da questo strumento  sono destinati a rivoluzionare l’attuale comprensione dei raggi cosmici …

La vita operativa dell’AMS-02 doveva durare tre anni soltanto, ma ha superato ogni previsione: per questo lo strumento non era stato pensato per essere riparato in orbita, ed è stato necessario sviluppare nuove procedure e oltre 20 strumenti appositi per estenderne l’attività. Luca Parmitano e Andrew Morgan devono intervenire sul sistema di raffreddamento e rimediare a una perdita di liquido refrigerante: per farlo, occorre tagliare e riconnettere in orbita una serie di cavi elettrici, cavi di trasmissione dati e tubi di raffreddamento, un’operazione mai fatta nello Spazio..

 

Risultati immagini per immagini di luca parmitano

E’ infatti una missione tipicamente scientifica:un ambizioso laboratorio orbitante per la fisica delle particelle, con più di 3 metri di lato per un peso complessivo di 7,5 tonnellate, per  studiare con precisione la composizione e l’abbondanza dei raggi cosmici nello spazio in cerca di tracce di antimateria primordiale e materia oscura ad energie estreme fino a qualche TeV (“tera-elettronvolt”).

La maggior parte dei raggi cosmici, circa il 99%, è formato da materia “ordinaria” quali protoni e nuclei elio. Lo strumento Ams-02 è stato progettato per misurare con precisione la rarissima componente di antimateria nei raggi cosmici, come positroni ed anti-protoni, e scovare particelle di antimateria pesante, come nuclei di anti-elio, mai osservati fino ad oggi.

L’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sostengono questo esperimento dal 1995, nell’ambito di una collaborazione internazionale che comprende istituti di ricerca e università in America, Europa e Asia.

I ricercatori italiani sono responsabili della realizzazione, del mantenimento e delle operazioni dei principali strumenti di bordo, e partecipano in prima persona all’analisi scientifica dei dati raccolti dallo strumento. I rivelatori di particelle di Ams-02 sono stati progettati, costruiti e sono ad oggi operati con l’apporto dei ricercatori dell’Infn di Bologna, Milano, Perugia, Pisa, Roma La Sapienza, e Trento.

L’Asi contribuisce alle attività di operazione dello strumento e di analisi dati con la partecipazione di ricercatori presso l’Unità di Ricerca Scientifica Asi-Urs e lo Space Science Data Center. Il rilevatore Ams-02 è stato portato in orbita con la penultima missione dello Shuttle, l’Sts-134 Endeavour. A bordo dello shuttle c’era anche l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea Roberto Vittori per la missione Dama dell’Asi. Ams è stato agganciato alla Iss dove, dal 19 maggio 2011, sta raccogliendo raggi cosmici con continuità.

Ok,Luca Parmitano-Missione “Beyond” alla conquista dello spazio

Risultati immagini per foto di luca parmitano dallo spazio

 

VIDEO DEL LANCIO (Sput..)-IL SOGNO DELL’UOMO: VICINI A DIO CON LA CONQUISTA DELL’UNIVERSO

 

Il lancio dei I tre astronauti ,Luca Parmitano, l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov, a bordo della navicella spaziale russa Soyuz MS-13,partiti da Baikonur in Kazakistan è andato bene. Dopo il ‘docking’ (attracco), si apprende da un comunicato dell’Esa, l’equipaggio ha eseguito controlli approfonditi e alle 3:04 il portello della Soyuz è stato aperto e i tre sono stati accolti a bordo dagli astronauti della Nasa Christina Koch e Nick Hague, insieme al cosmonauta russo e attuale comandante della Stazione Spaziale, Alexei Ovchinin. Quando Ovchinin lascerà la Stazione Spaziale, Parmitano ne assumerà il comando e sarà la terza volta che un astronauta europeo ricopre questa posizione e la prima per un italiano.

Parmitano ha scelto il nome ‘Beyond’ (‘Oltre’ in italiano) a ispirare verso ulteriori orizzonti. Dopo la missione ‘Volare’ dell’Asi (Agenzia spaziale italiana) nel 2013, in orbita per 166 giorni, che lo ha visto primo italiano a compiere una passeggiata spaziale, la nuova avventura spaziale di Luca lo porterà a vivere circa 200 giorni sulla Iss.Si tratta della sua seconda missione di lunga durata dopo “Volare” dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), che nel 2013 lo tenne in orbita per 166 giorni.

Se il lungo periodo sarà interamente confermato, Luca potrebbe conquistare anche il primato per la maggiore permanenza nello spazio, un record oggi ancora detenuto dall’italiana Samantha Cristoforetti, rimasta ben 199 giorni nello spazio.

. Siciliano (di Paternò), classe ’76, colonnello dell’Aeronautica militare italiana, Parmitano sarà infatti il primo italiano a ricoprire il ruolo di comandante della Iss nella seconda parte della Expedition 60/61 (prima di lui solo altri due europei hanno avuto la guida della Stazione Spaziale), un ruolo strategico e complesso. Ma la missione di Luca avrà molti altri appuntamenti cruciali. Nel corso di Beyond ci saranno a bordo della Iss circa cinque attività extraveicolari,

 Le ‘passeggiate spaziali’ serviranno per la manutenzione straordinaria di Ams, il rivelatore Alpha Magnetic Spectrometer utilizzato nella fisica delle particelle installato dal 19 maggio 2011 sulla Stazione spaziale internazionale. “Saranno riparazioni molto complesse,- parole di Luca – faremo qualcosa di mai realizzato prima, nemmeno con le riparazioni de telescopio spaziale Hubble ci si è spinti così” .

Si proveranno in orbita 50 esperimenti scientifici, tra cui 6 nuovi esperimenti sviluppati dall’Agenzia spaziale Iitaliana. Si tratta degli esperimenti Nutriss, Acoustic Diagnostics, Amyloid Aggregation, Lidal, Xenogriss e Mini-Euso e riguardano  diversi settori della ricerca. Due di questi – Acoustic Diagnostics e Nutriss – saranno condotti nell’ambito della fisiologia umana e contano risorse Iss Esa nell’ambito del cooperation agreement Asi-Esa. Inoltre ci sarà un esperimento di biochimica – Amyloid Aggregation – e anche questo test è realizzato nell’ambito del cooperation agreement tra Agenzia spaziale europea e Agenzia spaziale italiana. Insomma Luca Parmitano non si annoierà certo sulla Iss. Nella sua time line ci sarà anche l’esperimento di dimostrazione tecnologica Lidal, sempre in quota risorse Asi sulla base degli accordi con la Nasa, l’esperimento di osservazione della terra Mini-Euso, nell’ambito dell’accordo fra Asi e la russa Roscosmos, e l’esperimento educativo-biologico Xenogriss sempre dell’Agenzia Spaziale Italiana.

 

 

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Nella foto Luca Parmitano di Paternò(Catania)