I VELENI DELL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO E LA TARANTOLA DELLA CLASSE DIRIGENZIALE DELLA REGIONE SICILIA

 

La tarantola nella foto

DIRIGENTI  REGIONE SICILIA: UNA TARANTOLA   

 

 

di    Raffaele Lanza

La vicenda dei lavoratori “gladiatori” licenziati all’Istituto incremento ippico di Catania ha messo in luce, come avevamo previsto, la retromarcia della Regione.  La legge   del 2019 che consentiva quell’obbrobrio era nata male ed è stata ” soppressa” con le più recenti disposizioni in materia finanziaria.  Le proteste, i ricorsi, gli scritti, di un caso inusitato, i pareri legali, i duelli tra avvocati esperti in materia,gli striscioni sindacali il contenzioso giudiziario, un punto di vista assai curioso di un giudice che vede la questione in un modo, un altro magistrato vede invece altre angolazioni più terrene. Chissà perché, ci chiediamo. quel che era diventato la topica per eccellenza della Regione siciliana si chiude qui.     Troppi errori della classe dirigenziale. Errori che hanno pagato come immagine i governanti attuali che hanno pensato bene di non perseverare e fare intelligente retromarcia.

Se consentite anche noi di SUD LIBERTA’ che abbiamo pubblicato ogni respiro di questi coraggiosi “gladiatori” abbiamo i nostri meriti e siamo orgogliosi di ricevere gli applausi.

Lavoratori-ricorderemo-  collocati a luglio dello scorso anno “in disponibilità” dall’Istituto Incremento Ippico di Catania,l’ente sottoposto alla vigilanza dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari.

Fioccarono i ricorsi dei dipendenti interessati, – alcuni passi indietro in questa vicenda -con esclusione  dei volontari – coloro che hanno volontariamente accettato -e firmato” il declassamento delle mansioni, da “C” in A”  finalizzato alla sospensione degli effetti nefasti che hanno provocato le determinazioni     del direttore dell’ Istituto, supportato da un ex commissario ad acta, dirigente in pensione, Vito Sinatra in obbedienza , manco a dirlo, del governo regionale.

Una sorta di Cassa integrazione visto che lo stipendio è stato decurtato di circa 270 euro mese e ora dovrà essere restituito, probabilmente dal mese di settembre prossimo

Erano  8 unità  “in atto licenziati ingiustamente” da 21 luglio ” per un massimo di 2 anni”  Ridotti oggi a sei, uno per pensionamento l’altro- putroppo – per chiamata divina.

Ricordiamo al pubblico le sedi storiche di lavoro  quelle di Catania e Tenuta Ambelia in territorio Militello  Qui il presidente del consiglio  dell’Istituto, Caterina Maria Teresa Grimaldi di Nixima  ( “Principessa” iscritta nel Libro d’Oro della nobiltà italiana)  con il supporto del Presidente della Regione on Musumeci  vuol realizzare un processo di sviluppo e valorizzazione dell’intera area finalizzata alla realizzazione di un importante centro equestre 

 

Il Presidente della Regione On.Nello Musumeci  esprime dubbi  sulla  serietà sindacale  siciliana

Il Presidente Nello Musumeci esprime dubbi sulla classe dirigenziale della Regione-specie in alcuni dipartimenti Beni culturali- e sulla serietà dei sindacati

 

Un altro aspetto che merita di essere ricordato è che i sindacalisti della Regione  hanno dato  dimostrazioni di incompetenza tecnica  e sollevato interrogativi sulla loro onestà/capacità  nei confronti dei dipendenti.. Nella “riunione” del  13 luglio scorso presso la sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura sindacalisti del Comparto  e dirigenti dell’assessorato regionale all’agricoltura    si  discuteva proprio  della (ex) legge del 2019 che ha rimodulato la pianta organica dell’Istituto per razionalizzare le migliori risorse umane…     ll dirigente responsabile dell’Istituto Incremento Ippico e il dirigente generale del Dipartimento della Funzione Pubblica vennero  autorizzati a stipulare apposito accordo di mobilità in virtù della legge 165 del 2001 che regola anche la copertura dei posti vacanti  Ma non si decise nulla. Né si scrissero verbali di sorta

L’Ente avrebbe potuto procedere, secondo le disposizioni del Contratto collettivo vigente, anche al distacco del personale presso altri enti  inferiori di A e B fino ad esaurimento degli stessi.

Non si è compreso neppure – se non per intuibili scorrette motivazioni politiche – perchè il Dipartimento Funzione pubblica  abbia negato la mobilità al personale 

Altri appunti emergevano mai chiariti dalla Regione:: perchè questa riunione non venne formalizzata in un documento-verbale?    Era una riunione di famiglia?    Il 13 luglio scorso non venne sospeso alcun provvedimento dell’Istituto.  Il risultato: sempre lo stesso. I dipendenti più coraggiosi, coerenti, quelli che davano maggiormente “fastidio”   sono stati messi alla porta, “in disponibilità” .

SINDACATI  INCOMPETENTI, PRIVI DI PROFESSIONALITA’

 

    Abbiamo pure osservato che il personale avrebbe dovuto e dimettersi dai sindacati ed agire in proprio autonomamente.  Qualcuno invero l’ha già fatto.     

Altro punto che non lascia vedere alcun bagliore. “La verifica della professionalità adeguata” svolta con ordine di servizio o altro del direttore dell’Istituto non pone in luce alcuna proposta sindacale in ordine ai criteri da stabilire per la ricollocazione nei posti d’organico vacanti . L’Istituto cioè non pone alcuna regola o meccanismo di “Par condicio” per la scelta del personale da collocare nei posti vacanti . Sceglie quelli che più piacciono alla direzione,realizzando , quindi una ingiustizia con grave danno per i non “prescelti” che non hanno avuto questa opportunità e restano a casa.

 

Autori - Carmela Madonia
Carmela Madonia, ( 6/8/1964) dirigente generale della Regione Sicilia

   

Carmen Madonia, dirigente generale del Dipartimento Funzione Pubblica

–Abbiamo scritto in diversi servizi sulle omissioni della classe dirigenziale regionale–Potremmo davvero pubblicare un volume .Riportiamo parte di tratti  da nostro  testo già  pubblicato sul nostro giornale.

Vorremmo anche che il dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica Carmen Madonia  spiegasse all’umanità una sua grave omissione istruttoria -per il posto che occupa-visto che la legge n.17 del 2019 ha rimodulato d’ufficio la dotazione organica dell’Istituto riducendo da 31 a 17 le unità di personale creando condizioni soprannumerarie inerenti a 27 soggetti di categoria C, profilo istruttore  ed “atteso pure che i trenta posti esistenti nella vecchia pianta organica sono stati ridotti a tre.

Perchè dunque -è questa l’omissione signora Madonia- non ha verificato la ricollocazione totale o parziale del personale in soprannumero o di eccedenza anche presso altre amministrazioni regionali con preventivo accordo visto che il dipartimento della funzione pubblica costituisce il cuore pulsante dell’intera Regione ?.    Perchè deve dire stupidaggini   all’Istituto ippico che le aveva richiesto di agire in tal senso, uscendo con la puerile e vergognosa scusa che la richiesta non “rientra nel Piano triennale di fabbisogno del personale”.?

Sappiamo pure che il Dipartimento alla funzione pubblica ritiene- risposta al direttore Alessandra- di “non essere autorizzato alla stipula di alcun accordo di mobilità per unità che appartengono al profilo economico C5 e C6, secondo una  delibera della giunta regionale …”

La verità, l’unica, signora Madonia, è che lei esempio di alta dirigenza obbedisce  solo a quella  politica che l’ha piazzata lì  per autoincensarsi e sprofonda la Regione Sicilia rispetto ad altre parti d’Italia  senza sapere forse che lei,per compito istituzionale, deve guidare correttamente la comunità del personale regionale come fanno i generali con gli eserciti.  Meglio il silenzio dunque signora dirigente della Regione …Ormai la conosciamo anche per altre vicende ed ingiustizie (vedasi Ufficio stampa Ersu)….”

 

A questo punto la storia sta per concludersi: i sei “gladiatori” entrano di diritto nel recentissimo concorso-flop della Regione. L’ammissione è con riserva come prevede la legge.          Come nei film-horror il colpo di scena finale: la legge del 2019 viene invalidata dalla Regione politica: il governo e Musumeci pur consentendo il rientro all’Istituto di questo personale ,erano già consapevoli che questi  “gladiatori”avrebbero fatto semtire il loro fiato fino alla fine.

Adesso tutto come prima, il personale è un po’ diviso in due per i colleghi finiti in gloria e il direttore dell’Istituto Incremento ippico, Alessandra nello stile della classe dirigenziale siciliana, ci riprova diversamente.

 

LA  VISITA   DEL  MEDICO    COMPETENTE : QUALE CRITERIO VISTI I PRECEDENTI?

Dott Rosaria BELLA- Un compito difficile l’aspetta giovedì prossimo

Comunica al personale di sottoporsi alla visita medica competente.Rosaria Bella  si chiama il medico del lavoro.  Un’eventuale idoneità alla pulizia dei cavalli metterebbe in crisi nuovamente la qualifica per la quale i sei lavoratori hanno lottato tanto finora.

Già nel passato il giudizio di idoneità alle mansioni di agente tecnico sui cavalli è stato contestato da un dipendente –Salvo Soldano – il più attivo del gruppo rientrante-ex dirigente provinciale sindacale autonomo (Siad) che si è rivolto al Collegio medico dello Spresal che ha modificato il giudizio del medico competente accertando l’idoneità alla qualifica di istruttore direttivo ma non alla mansione di “Addetto alla gestione di pulizia dei cavalli”       Sarebbe un atto –riferisce l’ex esponente sindacale- che travalicherebbe i compiti del medico aziendale al quale non spetta certamente di valutare i rischi relativi a mansioni inferiori di Agente tecnico di cui alla legge n.5/1985 abrogata dalla legge 10/2000 posta a base del nuovo Statuto dell’Itituto Incremento ippico

Lo Spresal – aggiunge Soldano- ne diede immediata comunicazione anche al medico competente ,dott.Venerando Rapisarda, e l’Istituto ippico collocò l’esponente in ufficio

A questo punto si scopre che la cartella sanitaria non risulta aggiornata come dispone l’art 25 della legge n.81 del 2008, sono stati omessi nella cartella il giudizio dello Spresal nonhè altri documenti che chiariscono la inapplicabilità delle mansioni. Insomma, la cartella è falsa “  spiega senza mezzi termini l’avv. Giuseppe Cannizzo ,legale di fiducia dell’ex dirigente sindacale–”Con abuso di potere il dr Rapisarda  ha esposto a rischi dipendenti   quai il Soldano .  quali “Polvere biologico “ riconducibile alle mansioni degli agenti tecnici ma non certamente a quelli di istruttore direttivo..”

Intanto cosa succede nella burocrazia del controllo sanitario?  Vediamo alcuni dettagli anche per far capire il funzionamento inusitato e pieno di furbizie e ” falsità” della Pubblica amministrazione siciliana.   Il dr Salvatore Carfi, nuovo medico aziendale in sostituzione del dr Venerando Rapisarda , dimissionario, consegna in busta chiusa e sigillata, copia della cartella clinica   Come risulta agli del fascicolo dello Spresal,la Commissione presieduta dal dr S.De Luca,quale direttore f.funzioni, ebbe ad ordinare l’acquisizione della cartella sanitaria. Il dr Rapisarda non consegnò la cartella, per l’evidenza dei fatti  -spiega Soldano -deduco che la cartella sanitaria dei rischi consegnatami nel giugno del 2019 dal dr Salvatore Carfi aveva profili di falsità . Si, falsa.

L’avv Cannizzo, legale del Soldano, precisa che in detta cartella  non vi erano inseriti il certificato del 22 luglio 2014 dell’ASP dipartimento Salute mentale;  ancora, il certificato a firma del dr. Zaffora; il verbale del Pronto soccorso

Del 25 agosto 2014; la prescrizione medica del 6 Ottobre 2014 dell’ASP di Paternò; Relazione psicologica della dottssa Barbaro Marisa

Ecco la richiesta del Soldano: “     …..chiede e fa istanza allo Spresal di voler provvedere a sanzionare                                     ai sensi dell’art.58 del Dpr 81/2018, immediatamente il dr. Venerando Rapisarda per la violazione sopra accennate nonché ad aprire una indagine di polizia giudiziaria riguardo la falsità indicata.Fa seguito la denuncia per l’illecita azione        del nuovo medico di sorveglianza dell’Istituto dott. Salvatore Carfi di eseguire la visita di sorveglianza in assenza di alcun presupposto di legge.       Infatti la sorveglianza sanitaria che il dott. Carfi intende eseguire sulla mia persona si manifesta illegittima perché si basa su  diagnosi e mansioni del precedente medico competente, false ed illecite.    Il dr Carfi invero non può sottoporre a visita di sorveglianza chi riveste la qualifica di istruttore direttivo valutando l’idoneità o la non idoneità             non già a rischi relativi alla qualifica posseduta  ma riguardo a rischi relativi alle mansioni di Agente tecnico di cui all’art 2 della  legge n.5/85, una legge che non si applica agli istruttori direttivi.Aggiunge ancora la difesa legale: “  E’ di tutta evidenza che che non spetta al medico competente dr Salvatore Carfi , così come non spettava al dr Rapisarda attribuire compiti e mansioni non rientranti nella qualifica di istruttore direttivo riconosciuta dallo stesso medico competente non essendo certamente lui che può assegnarmi mansioni diverse da quelle attribuite dalla legge n.10 del 2000 e del CCRL

Oggi l’organigramma dell’Istituto Incremento ippico si comprende che l’Ente è strutturato con una direzione e due Unitò operative.Una Unità operativa di base Affari Generali ed una Unità operativa di base, tecnico gestionale,che nell’insieme presentano otto uffici. E precisamente: l’Unità operativa di base ha tre uffici: Affari generali e consegnatario ;  Affari del Personale: Programmazione e conomica e gestione finanziaria

L’Unità operativa di base, tecnico gestionale, è composta da cinque uffici:

Unitò op.4: Selezione regionale, Fecondazione campagna, economo

Unità op.5: Fecondazione assistita, Ricerca, Manifestazioni, Sede di S.Fratello (gestione) Vice consegnatario

Unità op.6: Stalloneria privata-  Affidamento stalloni – Vice Economo

Unitò op-7: Gestione Tenuta Ambelia

Unità op-8: Registro Anagrafico – Anagrafe Equidi

“            

Conclusione lo stratagemma dell’Istituto ippico di reinserire le vecchie figure di Agenti tecnici alla gestione di cavalli, non riesce, va in fumo.   Ci vogliono occhi attenti oggi nella pubblica amministrazione.E  I’ex dirigente sindacale Soldano se ne accorge subito, “perché il dott. Carfi non si limita ad esprimere un giudizio di idoneità o inidoneità alla qualifica di Istruttore direttivo posseduta ma andando oltre il disposto della legge, si arroga ( o, precisiamo noi di Sud Libertà, c’è un accordo con il vertice dell’Istituto Incremento ippico?  N.d.r.)      il potere di demansionare a svolgere i compiti dell’agente tecnico contrariamente a quanto decretato nel provvedimento del 3 Ottobre 2018 dalla Commissione dello Spresal.

Il direttore dell’Istituto Alessandra rimanda i lavoratori a nuova visita medica. Giovedì prossimo sapremo il criterio del  il Medico competente nei confronti dei lavoratori “licenziati” e riassunti” per errore aiiestato dalla Regione.

 

 

                                                                                                             

I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO ACCUSANO: FANTOCCI ALLA REGIONE, L”IMPEGNO DELL’ASSESSORE SCILLA” NON E’ STATO ONORATO

 

 

 

SOTTO ACCUSA L’ASSESSORE TONI SCILLA E LE SPESE MILIONARIE EFFETTUATE A TENUTA AMBELIA (QUI I MAGISTRATI ESAMINANO I COMPORTAMENTI DUBBI DEL GENIO CIVILE DI CATANIA)

 

I SINDACATI: “L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA SCILLA AVEVA ASSUNTO UN IMPEGNO CON NOI ( ORALE NON SCRITTO IN ALCUN VERBALE N.D.R.)  MA SI E’ ” DISSOLTO” DOPO DUE GIORNI

 

Feder.Agri augura buon lavoro al neo Assessore Regionale all'Agricoltura Toni Scilla

L’assessore all’Agricoltura ha il dovere di spiegare pubblicamente “quale sia  stato l’impegno assunto con i Sindacati il 13 luglio scorso e perchè si sia “dissolto” in due giorni, come scrivono qui sotto i Sindacati accusatori.    In caso contrario dimostrerebbe di essere , secondo le accuse pervenute a SUD LIBERTA’, non un  politico leale  ma un uomo “senza onore”

Nell’ipotesi  di Sua dichiarazione a SUD LIBERTA’ Assessore Scilla, Le garantiamo che non ci sarà nostro commento finale  Invii un’email di chiarimenti a: lanzaraffaele@hotmail.it

Questo il Comunicato stampa odierno delle Segreterie provinciali  e regionali della Cgil,Uil e Sadirs  Lo pubblichiamo integralmente:

“Lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Istituto Incremento Ippico di Catania prosegue e si inasprisce con ulteriori forme di protesta. FP CGIL, UIL FPL e SADIRS hanno organizzato un sit-in permanente presso la Tenuta Ambelia dove, da Venerdì scorso, si tiene una manifestazione equestre con le gare MIPAAf 2021.
La vertenza, ha preso le mosse subito dopo l’avvio delle procedure, da parte dell’ente, per l’applicazione dell’art. 2 della Legge Regionale 16 ottobre 2019, n. 17, che ha rimodulato la dotazione organica dell’Istituto (caso unico di intervento per legge sulla materia). Per far fronte alle eccedenze di personale era previsto il ricorso alla stipula di accordi di mobilità ed eventualmente il ricorso all’art.33 del D. Leg.vo 165/2001 che prevede la risoluzione del rapporto di lavoro e la messa in disponibilità dei dipendenti considerati in esubero.
FP CGIL, UIL FPL e SADIRS, hanno sin dall’inizio ritenuto la legge inapplicabile nella sua interezza, non utile per il rilancio dell’Istituto e addirittura, come di fatto sta avvenendo pericolosa nella sua applicazione.
Il risultato, unico e riprovevole, è che dal 21 luglio c.a., 8 dipendenti dell’istituto sono stati posti in disponibilità, con sospensione del rapporto di lavoro e con unica garanzia l’80% dello stipendio per 24 mesi. Per realizzare tutto questo l’Istituto ha agito senza rispettare alcuna delle procedure previste dalla norma, non è stata, infatti, fornita alcuna informativa e comunicazione preventiva alle OO.SS. e non è stato posto in essere alcun tentativo concreto di mettere in atto forme di mobilità verso altri enti. Infine si è proceduto nella scelta dei soggetti da porre in mobilità, attraverso l’adozione di criteri discrezionali, non trasparenti e attuando un illegittimo demansionamento del personale rimasto in carico. Sugli atti prodotti dall’Istituto sono stati avviati gli opportuni ricorsi in sede giudiziaria e un primo appuntamento davanti al giudice del lavoro è previsto per il 10 settembre 2021.
I lavoratori posti in mobilità, tutti non più giovanissimi, stanno andando incontro a serie difficoltà per la contrazione del proprio reddito e dispiace dover far notare come, in qualche caso, si tratti di soggetti con gravi patologie che, in una fase difficilissima della loro esistenza, subiscono un provvedimento che oltre a colpirli nella loro materialità, impatta terribilmente con una difficile situazione psicologica.
Mentre l’Istituto Incremento Ippico licenzia otto dipendenti, fatto che, com’è ovvio, indubbiamente risanerà il nostro bilancio regionale, il Presidente della Regione On.le Nello Musumeci insieme al Presidente del CDA dell’Istituto Principessa Caterina Maria Teresa Grimaldi di Nixima, che si sono prodotti in investimenti plurimilionari sulla tenuta Ambelia, struttura periferica dell’Istituto, situata guarda caso nel territorio natio del Presidente, continuano a propagandare ai quattro venti le ragioni del rilancio della struttura. La manifestazione in corso rientra nel programma di valorizzazione dell’Istituto, ma se si ricorre ai licenziamenti, ci chiediamo, come pensano di procedere? Ricorrendo alla formula del pubblico che ci mette i soldi e dei privati che ne traggono profitto?
Mentre tutto questo avviene, la magistratura apre inchieste che impattano sugli investimenti di Ambelia che ci auguriamo approdino alla conclusione che tutto si è svolto nel rispetto delle norme, ma che testimoniano il fatto che non possono esservi certezze assolute.
Lanciamo un appello ai rappresentanti Istituzionali, ai deputati che nel 2019 hanno votato una norma che va cambiata per un semplice fatto di giustizia, verso otto dipendenti e verso le loro famiglie, perché non è accettabile che una legge che presenta delle criticità, applicata nel peggiore dei modi, si risolva in un atto così cinico e inaccettabile.
L’assessore all’Agricoltura, il 13 luglio, aveva assunto un impegno con le organizzazioni sindacali per evitare l’esito della messa in disponibilità, un impegno che si è dissolto in appena due giorni.
Si ha come l’impressione che qualcosa o qualcuno a noi non noto, o forse fin troppo svelato, agisca per fermare qualsiasi tentativo di soluzione della questione. L’unico risultato è che all’interno dell’Istituto tutto è come prima, con qualche arretramento e otto dipendenti messi alla porta.
Noi siamo disponibili a discutere e a mettere in campo idee per il rilancio di un Istituto ricco di storia e di potenzialità, ma il primo atto dev’essere la rimozione dell’ingiustizia che si sta perpetrando.
Lanciamo un appello a tutti i rappresentanti Istituzionali perché si ponga rimedio a questa incredibile situazione, riteniamo sia per tutti un obbligo morale risolvere un problema che trova la sua genesi nelle responsabilità del Presidente della Regione e dell’ARS e che basterebbe una norma di due righe per risolvere.
FP CGIL, UIL FPL e SADIRS proseguiranno con lo stato di agitazione e preannunciano ulteriori legittime azioni di protesta proporzionate alla gravità della situazione.
LE SEGRETERIE REGIONALI E PROVINCIALI
CGIL SADIRS UIL

TRA SINDACALISTI “IN PIGIAMA” E POTENTI DELLA REGIONE, E’ IN ATTO LA PROTESTA DEI DIPENDENTI “FUCILATI” DALL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO

 

Ambelia, ecco altri soldi da Musumeci - Buttanissima Sicilia

 

DI  RAFFAELE    LANZA

 

Catania  ( Militello)

La Tenuta Ambelia, oggi teatro di manifestazioni di gare  fino al 5 settembre- come pubblicato su SUD LIBERTA’ , è anche protagonista di una manifestazione di protesta -Sit-in  di dipendenti “licenziati” , o tecnicamente definiti “in disponibilità”.
Nel caso specifico delle tappe catanesi, saranno due i momenti che coinvolgeranno cavalieri e allevatori, quello del Circuito Classico di salto ad ostacoli e quello dedicato al Circuito Allevatoriale.  

La tenuta si trova in contrada Albanazzo in territorio di Militello Val di Catania; due parole su questa area ai più sconosciuta perchè molto distante dalla sede catanese dell’Istituto Incremento ippico. E’ ubicata a circa 4,7 km ad Est dal centro abitato e a 2,5 km a Sud del Comune di Scordia.  Dista circa 43,00 km dal capoluogo Catania e si raggiunge procedendo da Scordia sulla SP29 in direzione Sud verso Francofonte (SR).
L’area su cui insiste si trova in un ambito paesaggistico di aperta campagna a vocazione agricola, con prevalente coltura di ulivi  secolari e agrumeti, e degrada in direzione Sud–Nord verso la valle del fiume Loddiero.   Insomma se si volesse far visita alla struttura ci vorrebbe un pullmino turistico che si parte dall’Istituto incremento ippico di Catania dove ha sede in via Vittorio Emanuele ed arriva qui con sicurezza.  Perchè il visitatore da solo incontrerebbe nell’intero percorso disagi e difficoltà di individuazione.
Oggi, all’interno della tenuta, la presenza di colture di pregio è assente, se si escludono le poche presenze di ulivi, avendo perso la vocazione agricola a vantaggio della destinazione zootecnica per la quale si privilegiano le colture foraggere, in particolare erba d’erbaio, destinate all’alimentazione degli equini.
Dal punto di vista ambientale il sito non è direttamente interessato da vincoli afferenti ai Siti “NATURA 2000” non essendovi presenza di Zone di Protezione Speciale (ZPS) e/o di Siti di Interesse Comunitario (SIC) se si esclude il Lago di Lentini che dista circa 9 km in direzione Nord–Est (ZPS).  Altri spunti di rilievo.

Dal 1884 l’intera struttura è sede del regio deposito stalloni del Ministero della Guerra e viene gestita alla stregua di un istituto militare, fino a quando, negli Anni ’60 la Regione subentra alla gestione del Ministro della Difesa.
Essa, con l’antico “baglio padronale”, già appartenuto ai Principi Branciforti, con le scuderie,edificate con l’Unità d’Italia, quando è divenuta sede del “Regio Deposito “talloni” per l’allevamento del cavallo Puro “angue Orientale, ubicata in un contesto agricolo caratterizzato da un ambiente naturale, rappresenta un classico esempio architettonico della Val di Noto di notevole turistico naturale.  Affidata la Presidenza dell’Istituto-abbiamo detto altre occasioni- alla Nobile Principessa Caterina  Grimaldi di Nixima, discendente di una delle famiglie più antiche di allevatori di cavalli

Video dell’Istituto Incremento Ippico che qui riportiamo  perchè questa struttura – e qui concordiamo con il Presidente Musumeci  – rivela di essere un borgo rurale del Cinquecento  attuale centro di importanti attività sportive legate al mondo degli equidi, nonchè di manifestazioni di respiro nazionale e internazionale,- come quella in corso – oltre che regionale.

Oggi l’intero Centro, nell’ambito di una valorizzazione che la Regione Sicilia intende portare avanti, necessita di un vero popolo di dipendenti se è vero com’è vero che la struttura  destinata all’allevamento e al mantenimento delle razze equine e asinine autoctone siciliane con particolare attenzione al Purosangue Orientale, espressione attuale più tipica del cavallo siciliano, vuole aprirsi anche al turismo nazionale ed internazionale.    Quale occasione migliore- rilanciamo ai sindacati -per revocare il provvedimento di “disponibilità” agli otto  coraggiosi dipendenti per affidare loro compiti istituzionali afferenti il settore turistico?    
La struttura Ambelia assolve anche al compito di allevare e mantenere il cavallo puro sangue orientale,razza in via d’estinzione, con caratteristiche e doti uniche rispetto al patrimonio equino mondiale.
Nella tenuta che si estende su una superficie di circa 45 ettari, coltivati attualmente a foraggere e uliveto, sono presenti numerosi caseggiati di notevole valore storico ed artistico.
Gli stalloni, allevati presso l’Istituto, vengono annualmente impiegati presso le stazioni di monta pubbliche ed erariali dislocate sul territorio.    Lo spunto adesso della protesta dei dipendenti collocati “in disponibilità

ECCO PERCHE’-    SIGNORI POTENTI  DELLA REGIONE SICILIA (On. Nello Musumeci ,dirigenti Dario Cartabellotta, Carmen Madonia) E SIGNORI   SINDACALISTI CONFEDERALI  (G.del Popolo- Luca Crimi)- “IN PIGIAMA” – E’ UN DOVERE UTILIZZARE GLI OTTO  (MAGNIFICI) DIPENDENTI “FUCILATI”

Sappiamo altri compiti istituzionali dell’Istituto :la selezione regionale e la tenuta dei registri anagrafici per le razze o popolazioni asinine e cavalline isolane e la valorizzazione delle razze autoctone,     Gli otto dipendenti potrebbero essere incaricati di incrementare il settore turistico e con la qualifica di “Istruttore direttivi”  curare  tutte  quelle iniziative sponsor che avvicinerebbero i turisti e i cittadini a far visita a Tenuta Ambelia.
Organizzare manifestazioni di pubblico interesse, le aste per l’alienazione di equini, tenere i rapporti con gli allevatori,elaborare indagini di mercato, Curare i rapporti con le scuole, visite tecniche ,le Università, suggerire al Presidente Musumeci, di  creare delle attrazioni  tali da polarizzare l’attenzione -non diciamo della Sicilia-ma del mondo intero.  E visto che la gran parte di essi conosce la lingua inglese, e le relazioni pubbliche, potrebbero iniziare subito questa nuova attività.     

GALLERIA FOTOGRAFICA 

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l‘INGRESSO DI TENUTA AMBELIA

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, attività all'aperto e il seguente testo "Archeoparch ed Ecomusei del Calatino Istituto Incremento Ippico "Tenuta per la Sicilia Ambelia' ASSESSORE SCILLA LE-PROMESSE SIMANTENCONO"

 

Sicilia, rimpasto in giunta: Toni Scilla nuovo assessore all'Agricoltura

L’assessore regionale siciliano  Toni  Scilla

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi e attività all'aperto

Nella foto Salvo Soldano, esponente della lotta contro i vertici della Regione,ed ex dirigente sindacale provinciale del SIAD autonomo di Catania , autore di numerose denunce tutte vincenti

 

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto

 

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Sotto pubblichiamo anche il documento sindacale-inviatoci da rappresentanti – di “Assemblea sindacale” della Cgil, Uil, Sadirs, Ugl  . In esso i Sindacati scrivono pure di “non aver sottoscritto alcun accordo sindacale che abbia determinato la decisione dell’Amministrazione”.       Aggiungiamo noi di SUD LIBERTA’:  “I sindacati non hanno neppure  sottoscritto o firmato con la controparte della Regione, alcun  verbale sindacale di richiesta Revoca decisione di “licenziamento” dei dipendenti interessati”…..

 

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Il documento sindacale inviato a SUD LIBERTA’