Arrestati i rapinatori del Bar Verdi di Trecastagni (Catania)

Risultati immagini per foto del rapinatore del bar verdi di trecastagni

Arrestati Santo Andrea Lo Moro, 24 anni, e un pregiudicato di 17 anni, dai carabinieri di Trecastagni (Ct) in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare, una emessa dal Gip del Tribunale di Catania e una dal Gip del Tribunale per i Minorenni etneo, 

Il 15 maggio scorso, prima della chiusura serale, cinque malviventi armati di pistole e con il volto travisato da passamontagna, fecero irruzione nel bar Verdi di Trecastagni e, , tentarono di farsi consegnare l’incasso dalla proprietaria. L’immediata reazione del marito della titolare mise in fuga i malviventi

Il titolare  dovette ricorrere però  alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Acireale per un “trauma cranico con ferite lacero contuse ed escoriazioni diffuse”, lesioni patite durante l’aggressione e guaribili in 20 giorni e hanno trovato fuori dal locale due pistole riproduzioni abbandonate dai malviventi in fuga, 

Le immagini registrate dalle telecamere attive nella zona, hanno consentito di fornire elementi utili agli investigatori per poter procedere all’arresto..

 

Ci risiamo: violenza sessuale in Guardia medica

Trecastagni, provincia di Catania, è balzata agli onori della cronaca per una aggressione e violenza ad un medico di guardia medica.  Il medico, una donna, è stata aggredita e violentata da un 26enne arrestato dai carabinieri di Acireale. La Procura di Catania ha aperto una inchiesta. Il giovane sarebbe entrato con la scusa di farsi curare. Sarebbe invece andato in escandescenze, danneggiando arredi della stanza, e poi sequestrando e violentando la dottoressa che era in servizio.

Un passante sentendo urla di donna provenire dalla guardia medica ha avvisato i carabinieri che sono subito intervenuti. La dottoressa, che sarebbe riuscita a fuggire, è stata soccorsa da militari che hanno fatto irruzione nella guardia medica e arrestato il 26enne.

“Una vicenda drammatica ma purtroppo non isolata”, osserva Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici), che sottolinea: “Le guardie mediche vanno presidiate o ripensate, spostate in contesti in cui non siano isolate. Le donne medico non devono avere paura di fare il loro lavoro”. “Dobbiamo renderci conto – continua – che tra un po’ saranno soprattutto le donne a lavorare in sanità. E non possiamo permettere che vadano a lavorare con la paura di essere picchiate, violentate o massacrate”.

(Agenzia)