Monte Cofano, una imprudente escursionista tedesca bloccata a 100 metri d’altezza, recuperata nella notte

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Trapani

Un  intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare ha consentito di recuperare  un’escursionista tedesca di 29 anni , imprudente e ormai disperata,rimasta ferma e bloccata   su una parete di Monte Cofano, nel Trapanese, a 100 metri d’altezza.

La giovane, ieri, con abiti non adeguati all’impresa escursionistica, raggiunge  la cima del Monte, per scendere si avventura lungo piccoli terrazzi che in breve l’hanno portata in piena parete. È scivolata ed è riuscita ad fermarsi su un piccolo pendio, dove ha iniziato a fare segnali luminosi col cellulare.

I segnali sono stati individuati dall’associazione di volontariato Sos Valderice, impegnata ad effettuare sorveglianza antincendio, che ha lanciato l’allarme al 112. In zona era presente un elicottero dell’Aeronautica Militare in attività addestrativa, che è stato indirizzato verso le luci.

Ma non è finita. Il caso richiedeva molta professionalità degli operatori. 

La centrale del 118  richiedeva quindi  l’intervento del Soccorso Alpino, che ha fatto partire due squadre via terra e, per garantire la rapidità del recupero in una zona impervia e al buio, ha chiesto l’ausilio dell’Aeronautica Militare.

Gli uomini del Soccorso Alpino hanno raggiunto Baglio Cofano, dove è stato individuato il punto di incontro con l’elicottero. In una prima missione il velivolo ha trasportato nei pressi della turista in parete due tecnici di elisoccorso del Sass per valutare la situazione, senza poterli rilasciare a causa delle violente raffiche di vento. Il tentativo è stato ripetuto una seconda volta, senza successo.

A questo punto si è concordato di raggiungere la giovane tedesca, bloccata in parete, a circa 100 metri da terra e 150 dalla cresta sommitale, scalando dal basso la parete in notturna. L’elicottero ha portato una squadra del Soccorso Alpino sul pendio sottostante alla parete che è stata scalata. Intorno alle 4 del mattino la ventinovenne turista è stata raggiunta e messa in salvo.

Chiesa S.Croce: il turista è morto colpito dal frammento ma la Sovrintendenza non riesce a spiegarlo

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La  Sovrintendenza: “non vi erano elementi di criticità”

Un turista spagnolo di 52 anni è stato travolto e ucciso da un grosso frammento della Chiesa S.Croce di Firenze  staccatosi da un capitello del soffitto. Dopo un volo di circa 30 metri, l’elemento architettonico caduto dalla sommità della navata ha schiacciato al suolo l’uomo che stava ammirando la chiesa.

La basilica è stata chiusa ai visitatori e resterà chiusa anche domani per lutto. Nella navata destra, dalla sommità del transetto, si è staccato un “peduccio”, una struttura in pietra che serve ad aumentare la base di appoggio delle strutture lignee. Il frammento, caduto da una ventina di metri d’altezza, misura circa 15 cm per 15.

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti.

La vittima, Daniel Testor Schnell, manager in una azienda multinazionale che si occupa di business e finanza, era in vacanza con la moglie, la quale ha assistito al tragico incidente ed è rimasta in stato di choc. Quando si è ripresa, ha raccontato quanto accaduto alla municipale.

Sono in corso le verifiche di stabilità da parte dei tecnici della Soprintendenza, a cui è demandata la sorveglianza dell’edificio.  La struttura della Soprintendenza  ha spiegato che Santa Croce è soggetta a “periodici controlli” e “non risultano segnalazioni di criticità”.  Vedremo se i Giudici individueranno l’Unità competenza della Sicurezza della Soprintendenza per interrogare il dirigente responsabile.