Da oggi nuove regole anticovid – che rallenta la sua corsa – a scuola

 

Scrittori di Classe", una scuola casertana tra i vincitori del concorso
Nuove regole anticovid in vigore da oggi

Entrano in vigore le novità previste dal decreto approvato lo scorso 2 febbraio. Le riportiamo di seguito :

All’asilo nido e nella scuola dell’infanzia si continua a frequentare in presenza fino a 4 casi positivi al covid. Non sono necessari provvedimenti se i bambini sono asintomatici. In caso di sintomi, è necessario sottoporsi ad un tampone (molecolare, antigenico, fai da te) e il rientro in classe potrà avvenire dopo un test negativo e senza un certificato medico. Se i positivi in classe sono 5, stop alla frequenza e rientro subordinato ad un tampone negativo: sono esentati bambini vaccinati o guariti da meno di 4 mesi.

Nella scuola elementare, didattica in presenza fino a 4 casi positivi in classe. Si va però in aula indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni a partire dall’ultimo contatto con il positivo. Gli studenti positivi al virus potranno rientrare dopo l’esito negativo di un tampone (molecolare, rapido, fai da te), a cui gli altri ragazzi dovranno sottoporsi solo in caso di presenza di sintomi.

Il quadro cambia e si divide in due se i casi positivi sono almeno 5. I soggetti non vaccinati – così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti da oltre 120 giorni – non possono frequentare in presenza e devono ricorrere alla Ddi (didattica digitale integrata) da casa. Gli studenti vaccinati o guariti da meno di 4 mesi, invece, possono recarsi in classe indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il rientro in classe di positivi, non vaccinati o vaccinati e guariti da oltre 4 mesi può avvenire dopo un tampone negativo.

Alla scuole secondarie di I e II grado se c’è un solo caso positivo in classe, per tutti gli altri studenti l’attività didattica prosegue in presenza: in aula bisogna indossare la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il soggetto positivo può rientrare dopo un tampone negativo, senza dover presentare un certificato medico. Se i casi positivi sono 2 o più di 2, interviene la distinzione. Gli studenti non vaccinati – – così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti dal covid da oltre 120 giorni dovranno ricorrere alla Did. Chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni, invece, potrà seguire le lezioni in presenza indossando la mascherina Ffp2. I positivi e i non vaccinati/ vaccinati o guariti da più di 120 giorni, devono sempre portare un test che accerti la negatività. Gli altri dovranno essere sottoposti alla verifica del green pass con l’app di verifica C-19 per i 5 giorni successivi alla conoscenza dell’ultimo caso.

Green pass, le nuove regole e la consapevolezza che il mondo oggi appartiene ai virus

 

Green pass Italia nei negozi e obbligo vaccinale per gli over 50, nuove regole da oggi 1 febbraio con la stretta anti Covid decisa dal governo. Da oggi il certificato verde base – che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid ma anche con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido – sarà necessario anche per andare negli uffici postali, in banca o dal tabaccaio per comprare le sigarette.  Intanto si apprende che la pandemia è in fase calante e si nutre molto ottimismo per il prossimo futuro

Samantha Cristoforetti
Spot di Samantha Cristoforetti

Gli uffici pubblici, Gli uffici finanziari e le attività commerciali (ossia i negozi)sono già predisposti per l’ingresso con il green pass. Ma le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.

Il Green pass non servirà dunque per entrare in tutti i negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari). Libero anche l’accesso ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati.

Il governo ha chiarito che l’accesso libero a tutti questi “esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie”. Anche le esigenze di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite – andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia – senza bisogno di esibire il certificato verde.

Per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo.

Sempre da oggi scattano le sanzioni per tutti gli over 50 (salvo chi ne è esentato per motivi di salute) che non sono vaccinati contro il covid: per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, infatti, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.

Dal 15 febbraio prossimo, inoltre, il nuovo decreto introduce l’obbligo di Green pass rafforzato o Super green pass per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età che accederanno ai luoghi di lavoro. “L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.

 

Super Green Pass e non vaccinati all’esame tecnico ,tra alcuni minuti-alle 18- tra Governo e Regioni

 

Inutile illudersi, presto dovremo fare i conti con i No Vax | L'HuffPost

Super green pass all’esame tecnico  del  governo e regioni in programma oggi, tra alcuni minuti,  alle 18 sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa.

A Palazzo Chigi  garantiscono la presenza la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non interverrà all’incontro il premier Mario Draghi, perché, viene spiegato, si tratta di un confronto “a livello tecnico”. Le Regioni prenderanno parte alla riunione in videocollegamento.

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato”.

Ieri Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente :Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori, negozianti” questo paese”, dice Massimiliano Fedriga,

L’ORDINE DI CATANIA SOSPENDE 4 MEDICI NO-VAX MA SUD LIBERTA’ E’ IN ATTESA DELLE MOTIVAZIONI DEI SOSPESI

No Vax? I nuovi gilet gialli. Amano i media e minacciano l'ordine esistente”

Il presidente dell’Ordine etneo Igo La Mantia: «Atto dovuto, il vaccino è un requisito essenziale per poter svolgere l’attività sanitaria»

Catania

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania ha sospeso 4 Medici no-vax. La procedura si è resa necessaria dopo un’attenta verifica adottata dai dirigenti dell’OMCeO sull’ultima lista di nominativi di camici bianchi non vaccinati trasmessa nei giorni scorsi dall’Asp.

 

Vaccini Covid: per il presidente dell'Ordine dei Medici di Catania, La  Mantia, "terza dose indispensabile" - La Gazzetta del Calatino

 

L’Ordine etneo ha emesso il provvedimento in rispetto all’art. 4 del Decreto legislativo 44/2021 che riporta le “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 mediante previsione di obblighi vaccinali per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario” e che stabilisce l’obbligatorietà del vaccino per tutti coloro che esercitano una professione sanitaria o di interesse sanitario, in strutture sanitarie, sociosanitarie, socioassistenziali, nelle farmacie e nelle parafarmacie e negli studi professionali.

Il messaggio di auguri del Presidente La Mantia – Catania Medica

«Il vaccino è un requisito essenziale per poter svolgere l’attività sanitaria – ha dichiarato il presidente dell’Ordine etneo Igo La Mantia -(nella foto sopra) eppure esiste ancora una percentuale di Medici no vax “duri e puri”, che a Catania fortunatamente è minima. L’ultimo elenco di 6 medici non vaccinati pervenuto dall’Azienda Sanitaria di Catania al nostro Ordine nei giorni scorsi si è ridotto a 4, in quanto due colleghi risultavano in effetti vaccinati in altre sedi. Abbiamo proceduto dunque a sospendere i 4 colleghi non vaccinati sino al 31 dicembre 2021. Purtroppo la quarta ondata della pandemia inizia a preoccupare e, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, a partire dalla seconda metà di agosto il trend delle infezioni continua a crescere proprio tra medici, infermieri e Oss. È lo stesso ISS ad aver dichiarato che per gli under 40 non vaccinati il rischio di contagio è sei volte superiore. È pertanto assolutamente necessario accelerare sulle vaccinazioni e risulta oggi più che mai necessaria la somministrazione della terza dose per proteggere medici, infermieri e personale sanitario, anche alla luce di un possibile aumento della pressione sugli ospedali nei mesi invernali. Naturalmente speriamo che l’allarme rientri al più presto, ma sarebbe grave non farsi trovare pronti».

Fin qui il Comunicato Stampa pubblicato.  Naturalmente SUD LIBERTA’ è disponibile ad accogliere e pubblicare le (eventuali) motivazioni della controparte, dei medici sospesi…

Muore a 18 anni dopo il vaccino AstraZeneca: ecco cosa sappiamo - Il  Piccolo Trieste

Drammatica la storia di Camilla Canepa, la ragazza di Sestri Levante deceduta “per effetto del vaccino, come stabilito dagli accertamenti della Procura locale”,  ricoverata dapprima  all’ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca, dopo aver partecipato al primissimo “Open day”