DISTRIBUZIONE DI “PREMI” AL PARCO ARCHEOLOGICO DI NAXOS.: SI RAFFORZA LA CASTA DEGLI AMICI DEI BENI CULTURALI

 

di   Raffaele Lanza

Un premio per essere considerato tale deve avere un riscontro popolare e un giudizio qualificato esterno per qualcosa in cui una persona ha brillato o ha fatto positivamente conoscere alla Società.          I promotori probabilmente avvertono un bisogno di identificazione. Intrappolati nel loro ego reclamano a gran voce – con il premio- un senso di appartenenza nonchè l’approvazione di chi li circonda.   La loro attività quindi sfocia nell’autoesaltazione e convinzioni limitate.     

Nell’esperienza del premio i dirigenti dei beni culturali interessati troveranno la loro autogratificazione.  Che volete’?  E’ tutto gratis pure.  L’autoesaltazione del proprio lavoro rappresenta uno schiaffo- come affermava Sandro Pertini , Presidente e Partigiano – alla gente c he lavora quotidianamente per il bene pubblico e non chiede di andare in vetrina.  Soprattutto non chiede un premio.   Inutile premio certamente perchè non ideato da competenti Istituzioni esterne e addirittura “promosso”con disinvoltura  dal direttore del Parco Vera Greco con finanziamenti pubblici per consolidare la propria appartenenza e quella degli “amici”alla “Casta del settore dirigenziale Beni culturali”.

 

Risultati immagini per foto dell'assessore Tusa
L’assessore regione S.Tusa “assente “alla Cerimonia
Ecco il Comunicato :

Comunicare l'antico

Una serata all’insegna dell’archeologia, dell’arte e della musica. Il progetto “Comunicare l’antico”, ideato da Naxoslegge e promosso dal Parco Archeologico di Naxos Taormina, è giunto all’atto finale: al Parco di Naxos sono stati consegnati i premi a sei istituzioni che si sono distinte nella comunicazione della cultura classica. «Il premio rappresenta il punto di partenza – spiega il direttore del Parco Vera Greco – per nuove iniziative che si pongono come obiettivo la valorizzazione e la fruizione dell’area archeologica. Nei prossimi giorni verrà presentata la nuova offerta didattica alle scuole e alle famiglie per rendere il Parco di Naxos Taormina un luogo vivo e accessibile prima di tutto ai cittadini. Con queste finalità ultime cercheremo, con il contributo di studiosi della cultura classica, di continuare a comunicare l’antico, di far conoscere la storia della prima colonia greca di Sicilia e degli altri siti archeologici del territorio intorno a Naxos». La prima edizione del premio “Comunicare l’antico” arriva a conclusione di un ciclo di conversazioni sul mondo classico, curate dall’archeologa del Parco Maria Grazia Vanaria e dal direttore artistico di Naxoslegge, Fulvia Toscano«Con il premio “Comunicare l’antico” – sottolinea Fulvia Toscano – abbiamo voluto dare un riconoscimento a quelle istituzioni, sia pubbliche che private, che si pongono come obiettivo di far arrivare i contenuti del mondo classico ad un pubblico sempre più vasto, stratificato e giovane. E a Naxos, prima colonia greca di Sicilia, questo interrogarsi sulle nuove forme di comunicazione dell’antico ha una valenza simbolica importante».

Premiazione Archeoclub Sicilia

Durante la serata al Parco archeologico di Naxos sono state premiati l’Archeoclub di Sicilia, il Cnr-Ibam di Catania, la Missione archeologica delle Domus di Villa San Pancrazio di Taormina e Moisa«Siamo orgogliosi di ricevere questo riconoscimento per un’attività di promozione e divulgazione dei siti archeologici siciliani che dura da oltre quarant’anni», ha ricordato Vincenzo Piazzese, coordinatore di Archeoclub Sicilia. «È un risultato importante per una istituzione che fa ricerca scientifica – ha commentato il direttore del Cnr-Ibam di Catania, Daniele Malfitana – In questi anni abbiamo fatto la scelta di comunicare all’esterno i risultati dell’attività di ricerca e questo ci ha premiati perché i nostri studi sui monumenti e sui documenti del passato sono diventati patrimonio della società e supporto agli studenti e alle associazioni che operano sul territorio». Dello stesso avviso anche il direttore scientifico,Lorenzo Campagna, e il coordinatore della Missione archeologica delle Domus di Villa San Pancrazio di Taormina: «Comunicare l’antico per noi ricercatori è diffondere i risultati delle indagini storico-archeologiche, condividerle anche attraverso i social con la comunità locale e con il pubblico di appassionati di archeologia». Un riconoscimento è stato assegnato anche all’Inda di Siracusa, assente per motivi istituzionali. Premiata un’istituzione internazionale, Moisa, che si occupa di preservare e valorizzare la musica e la teoria musicale greca e romana. «Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – hanno evidenziato Angelo Meriani e Massimo Raffa – perché una delle dimensioni della nostra attività è quello della comunicazione dell’eredità musicale del mondo classico non solo attraverso convegni scientifici ma anche con concerti di musiche antiche».

Premiazione Missione archeologica Domus Taormina

Uno speciale riconoscimento alla carriera è stato conferito alla dottoressa Maria Costanza Lentini, ex direttore del Parco di Naxos, per l’impegno profuso a promuovere e divulgare la cultura classica. «Abbiamo pensato –  ha detto il direttore del Parco, Vera Greco – ad un premio speciale per la dottoressa Lentini, che insieme all’archeologa Paola Pelagatti, ha fatto rivivere la prima colonia greca di Sicilia, proteggendola dalle speculazioni edilizie degli anni Settanta». La cerimonia di premiazione è stata anche l’occasione per conferire alla dottoressa Maria Costanza Lentini la cittadinanza onoraria del comune di Giardini Naxos. «

La dirigente regionale (V.Greco) che vuole avere sempre ragione – Ecco perchè è inutile il mandato della Greco

 

Vera Greco:  – “Mai il Teatro antico di Taormina è stato così bello, in ordine e pulito...”

«Il Parco Archeologico di Naxos Taormina non ci sta.Sono apparsi sulla stampa articoli che spiegano le ragioni di una insufficiente guida del Parco archeologico eccetera eccetera. Non ci sta a queste denigrazioni gratuite e soprattutto infondate e false sul Teatro Antico di Taormina. Perché, se parliamo di tutela e dignità del monumento, ebbene, il Parco che mi onoro di dirigere la esercita in modo egregio e sfido chiunque a sostenere il contrario. È un dato incontrovertibile, testimoniato non solo dalle immagini e dalla realtà dei luoghi, ma anche da tutti i commenti dei visitatori, guide, e frequentatori abituali a vario titolo, che affermano che il Teatro Antico così bello, in ordine e pulito, a loro memoria non è mai stato. E ci credo: grazie ad un impegno enorme profuso da tutta la struttura e dal personale, e grazie all’autonomia finanziaria, abbiamo garantito innanzitutto le condizioni di sicurezza del monumento, che, nonostante le opere effettuate per il G7, non erano ancora passibili di ottenimento del nulla osta della Commissione di Vigilanza, come si può ben evincere dalla nota inviata dal Comando VVF, di Messina il 26 novembre 2017. Ciò ha comportato l’esecuzione di lavori che si sono conclusi in tempo per il montaggio del palco, e che hanno decretato il parere positivo della competente commissione di vigilanza.

I servizi, leggasi bagni, che fino due anni fa erano oggetto di continue lamentele per la pulizia e il decoro, adesso sono perfettamente funzionanti, e una persona è sempre presente per mantenerli puliti e in ordine. Considerando che il comune di Taormina non ha bagni pubblici, come invece dovrebbe essere per un centro turistico rinomato di tal guisa, né gli esercizi commerciali sono inclini a far utilizzare i propri servizi ai turisti non consumano, una folla enorme si riversa nei wc del Teatro Antico, che si carica di un ulteriore peso, ma riesce a garantire pulizia e decoro dando un servizio all’intera città. E poi, vogliamo parlare della versura di ingresso, fino a due anni fa uno spazio muto e anonimo, con un presunto bancone da bar scalcinato e certo non degno di stare dentro il monumento, che completava l’immagine peregrina e sciatta? Adesso i visitatori in uno spazio musealizzato, dove la ricostruzione 3d realizzata dal CNR IBAM costituisce una delle punte di diamante della divulgazione archeologica al grande pubblico, possono ottenere, accompagnati da una intrigante colonna sonora, le principali informazioni sia sul Parco che sul monumento. Vogliamo anche parlare dei servizi aggiuntivi di bookshop, attivati a settembre dell’anno scorso, audio guide, biglietteria online, e della nuova segnaletica con restyling della attuale biglietteria, attualmente in produzione, che verrà montata a metà settembre.

In ultimo ma non per ultimo, visto che parliamo di tutela, ci teniamo ad informare il vasto pubblico che, dopo una serie di sopralluoghi per verificare la fattibilità assieme ai tecnici Enel, abbiamo già convocato la preconferenza di servizi per spostare in sito più idoneo la cabina di trasformazione dell’energia elettrica, che serve sia il Teatro che una buona parte della città di Taormina, adesso ubicata esattamente dietro al frons scaenae del teatro, in una infelicissima posizione proprio per la tutela e la sicurezza sia del monumento che dei visitatori. Attendiamo solo il parere della Soprintendenza per passare al progetto esecutivo e poter contare di iniziare i lavori non appena conclusa la stagione estiva. Tutto quanto esposto sopra con una dotazione dirigenziale e amministrativa- la sottoscritta e un solo dirigente – assolutamente inadeguata all’entità e al ruolo del Parco, della quale nessuno si prende carico né di sottolinearne l’estrema difficoltà operativa, né tantomeno di richiedere nelle sedi opportune una congrua dotazione, come invece è realtà per gli altri parchi simili per condizioni.

 

 

Per quanto riguarda la polemica sugli spettacoli, non sfuggirà certamente che l’attuale programmazione è il frutto di scelte effettuate da rappresentanze istituzionali -assessoriali e comunali-  che hanno rappresentato con veemenza le istanze del territorio: pertanto è la sottoscritta che ribadisce che la programmazione 2019 dovrà essere modulata sull’innalzamento della qualità degli spettacoli, e su una più equilibrata distribuzione delle date concesse. È significativo notare che a partire da quest’anno il Teatro è stato aperto per la fruizione notturna, cosa mai effettuata, con un riscontro entusiastico del pubblico, e che comporta un utilizzo sostenibile del monumento: esso sarà ulteriormente incrementato il prossimo anno. Infine, giova precisare che a fronte della programmazione dei 50 spettacoli, ne sono stati realizzati meno della metà».Firmato

   INUTILE IL MANDATO DELLA GRECO:         LE    PIAGHE GUARISCONO SE LA REGIONE FUNZIONA

Naturalmente la missiva di Vera Greco è rivolta ad altre testate ma ci è stata girata perchè SUD LIBERTA’ – com’è noto – si occupa prevalentemente di beni culturali    …Gli appunti descritti nella nota meritano attenzione se non altro- perchè è la stessa Greco – la cui rimozione -ricorderemo – venne richiesta quando era stata “nominata” Soprintendente di Ragusa e Catania ,che sottolinea e ribadisce alcuni mali antichi ed attuali del Parco che dirige.    “Struttura inadeguata, carenza di personale,ricerca spazi idonei, cabina di trasformazione dell’energia, insoddisfazione del pubblico”, incapacità di comunicazione interna con il dipartimento-assessorato beni culturali della Regione Sicilia

Sono faccende che riguardano la stampa, i cittadini. E la cittadinanza    ,crediamo, sarebbe assai riconoscente se con atto civicamente doveroso  chi gestisce il Parco archeologico si dimettesse o riuscisse a provare che almeno gli essenziali diritti della collettività possono essere tutelati: ma è la stessa dirigente che, nella foga di trascrivere l’elenco delle cose “fatte”,  indica i mali del Parco che sono sempre esistiti e sono ancora da risolvere     La prova della Greco si rivela quindi inutile come inutile il suo mandato ricevuto.   Fra l’altro, le piaghe della società, del Teatro antico, guariscono se le istituzioni funzionano.  Per ammissione di Vera Greco la Regione -ora per lei- non funziona.

                                                                                           Raffaele  Lanza