Biancavilla, ispezione al mercato, formaggi privi di tracciabilità: verbali e sequestri

 

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Foto C.F.Siciliano

 

Dieci agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana coordinati dal Noras (Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia), affiancati da cinque medici del dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asp etnea, hanno condotto ieri un’operazione di controllo dei prodotti alimentari a Biancavilla .   Sono stati notificati sette verbali, eseguitio due  sequestri di merce e 7.500 euro di sanzioni. In particolare, è stata dedicata attenzione ai prodotti caseari. L’Asp di Catania, infatti, ha ricevuto una segnalazione sanitaria dai colleghi dell’Emilia Romagna e sono stati attivati i protocolli previsti per la sicurezza alimentare.

Il caso è nato dalla segnalazione di un cittadino, rientrato nella regione settentrionale, che ha accusato problemi di salute, presumibilmente dopo aver consumato prodotti caseari acquistati proprio al mercato di Biancavilla.

Durante l’ispezione  si sono registrate parecchie irregolarità che hanno portato al sequestro di più di 250 kg di formaggi freschi e stagionati, privi di documenti che ne attestassero la provenienza come previsto dalla normativa europea sulla tracciabilità della merce.

«I controlli sulla tracciabilità delle merci –ha affermato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana– sono a tutela del consumatore finale, ma soprattutto dei produttori e degli stessi commercianti. Essi rappresentano, infatti, una garanzia a salvaguardia della qualità dei prodotti quindi del lavoro di migliaia di siciliani che con loro impegno mantengono vive tradizioni secolari e contribuiscono alla tutela e allo sviluppo dei nostri territori».

  

 

 

 

GIRO DI VITE AI PARCHEGGIATORI ABUSIVI- PROTESTE ANCHE A BELPASSO DAVANTI AL POLIAMBULATORIO

L'arresto per i parcheggiatori abusivi recidivi, Orlando invia a Roma  proposta di modifica del Codice della strada | BlogSicilia - Ultime notizie  dalla Sicilia

 

Catania –

Giro di vite ai parcheggiatori abusivi predisposta  dal Questore dr. Mario Della Cioppa.

La comunicazione: nel corso dell’ultima settimana la Polizia ha elevato 24 verbali a soggetti sorpresi ad esercitare l’attività di guardiamacchine nelle vie del centro storico, nei litorali della Playa e di Ognina dove maggiormente, ancora in questo periodo, si concentrano i flussi di bagnanti e di turisti che vengono a visitare la città etnea. Ai taglieggiatori, inoltre, sono state sequestrate le somme ottenute dall’illecita attività e gli stessi sono stati avvisati che il perdurare di tale condotta comporterà l’inasprimento dei provvedimenti.

Con l’attività svolta dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi arrivano complessivamente a quota 4 i posteggiatori abusivi colpiti dal D.A.C.UR. (Divieto di accesso in Aree del Centro Urbano) emesso dal Questore; l’ultimo destinatario del provvedimento è un uomo che esercitava l’attività di guardiamacchine nell’area demaniale dell’aeroporto e che per 12 mesi non potrà più accedere all’aereoscalo, alla via S.Maria Goretti alla via Fontanarossa e a tutte le aree di parcheggio di pertinenza dell’area aeroportuale.

 Tra i parcheggiatori vi è anche il caso di D.N.R. classe 1961 sorpreso da un equipaggio del Commissariato Centrale in piazza Carlo Alberto,  destinatario pure del reddito di cittadinanza.

L’uomo è stato quindi denunciato per essere recidivo nella sua attività di parcheggiatore abusivo e per truffa ai danni dello Stato. Inoltre, proprio nella giornata di ieri, personale delle Volanti ha denunciato B.R. classe 1963, per non aver ottemperato al D.A.C.UR. del Questore e nei confronti del quale sono previsti ulteriori provvedimenti; sono stati inoltre notificati 2 ordini di allontanamento ad altrettanti soggetti dal luogo dove svolgevano la loro illecita attività.

Sappiamo anche di diverse proteste degli operatori ed utenti del Poliambulatorio di Belpasso, per la presenza di un parcheggiatore di nome Giuseppe nel piazzale,dove tante automobili sono state ritrovate danneggiate o con graffi evidenti sulla verniciatura, per non aver pagato “il pizzo” al “guardiamacchine”