Indifferenza politica amministrativa per la manutenzione stradale ed integrazione lampioni di Via Ragalidda a Nicolosi

SUD LIBERTA’  ha ricevuto  tante segnalazioni sulla disfunzione appresso lamentata:

Il Comune di Nicolosi, il sindaco Angelo Pulvirenti, l’assessore ai lavori pubblici, il tecnico incaricato della manutenzione delle strade comunali hanno lasciato la Via Ragalidda – un’arteria che collega dal Campo sportivo “Pulvirenti” Nicolosi con Pedara – in un desolato abbandono.

Gli abitanti si ritrovano qui una rete stradale piena di buche e voragini e dire da terzo mondo è un eufemismo, tanta è l’incuria e il disinteresse dimostrati dai politici e dai competenti uffici. . Nemmeno nella vicina Africa ci sono strade come da noi, e questo si riflette pesantemente nella vita quotidiana degli abitanti, dei residenti e visto che la via Ragalidda per la sua posizione ha ottimi connotati turistici e nelle passate amministrazioni ha subito il grave torto di non essere equiparata in tema di edificabilità alle lontane vie del quartiere (a cominciare da Via Palermo per un distorto ed irreale piano regolatore ideato dal sindaco del tempo S. Moschetto che creò vistose disparità e favoritismi e oggi uccide qualsiasi velleità di promozione turistica. Fare l’elenco delle buche o crateri è quasi impossibile. E più passa il tempo, più questo peggiora. C’è anche la presa in giro –violazione in fatto di trasparenza del dipendente comunale- del tecnico che si occupa del settore lavori pubblici – strade(geometra Giuffrida) visto che interpellato dagli abitanti da un anno a a questa parte recita il solito rituale:” La prossima settimana provvederemo”.  Roba da galera senza appello L’assessore non esiste se non si accorge neppure che in via Ragalidda ci sono segnali stradali che il forte vento vento ha rimosso dal manto stradale.

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A peggiorare le cose in alcuni punti della via Ragalidda , l’Acoset non ha completato dallo scorso anno un tratto stradale ( n.9)interessato da una nuova tubazione e non sono collocati – ad integrazione – i lampioni di illuminazione sui pali dell’Enel per aumentare la visibilità serale e notturna ma di competenza propositiva del Comune. ”.

Certo c’è – è coro unanime -che non può continuare in questo modo. Chi percorre ogni giorno centinaia di chilometri non può rischiare costantemente la pelle e di consegnare spesso l’automobile ai meccanici”.