Battaglia tra Magistratura e Politica: profondo prolungato scadimento delle toghe

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di  Raffaele Lanza

E’ difficile prevedere come la storia patria giudicherà domani la magistratura di questi anni. Sono anni bui come mai la magistratura ne attraversò nel passato vicino e remoto.   Cambierà il vento? E quando e come’? E per merito di chi e di quali eventi’?     Perchè un magistrato – – con un gran numero di fascicoli inesitati  depositati sui tavoli della Procura – esalta l’arrivismo e la spregiudicatezza – com’è accaduto nel passato- ricordate?-  con l’avviso di garanzia al presidente della Repubblica Francesco Cossiga da parte del giovane giudice Casson (passato poi in politica Pd) e mette in luce in realtà l’ingiustizia sociale della categoria Magistratura?  Protagonismo dei giudici  rispetto al potere di un Ministro anticonformista, scravattato, motore e volante di un’Italia abbandonata da anni all’invasione dei migranti?         Anche sulla nota a difesa d’ufficio dei magistrati dell’ANM , qui riproposta, non possiamo essere d’accordo in nulla perchè documenta ancora di più ed insistentemente un turpe protezionismo sia dei magistrati di Agrigento e di Palermo che della categoria tutta.       Altro che puntare i riflettori su Salvini, politico che, per alcuni ha commesso l’errore di  lasciare spazio al cuore e ai correttivi di quella politica che ha frantumato l’Italia…

Qualunque sia la posizione politica e ideologica di chi osserva gli eventi sociali, nel mirino deve stare urgentemente  la riforma dei comportamenti dei giudici dove impera, in Italia più che altrove, il protagonismo assoluto al disopra persino del potere politico legislativo. Gli interventi eclatanti dei magistrati – e di alcuni Pm -dovrebbero essere ricondotti a normalità dal Capo della Magistratura, cioè dal Presidente della Repubblica altrimenti vi sarà sempre uno sprone alla discordia.   Carte inutili tra una Procura e l’altra perchè si sa bene c he un politico-leader  può sfoderare l’immunità parlamentare e nel caso in specie Salvini – che non è circondato da giuristi – ha agito in buona fede nell’interesse esclusivo degli italiani.   Non è mica corruzione o reato di associazione mafiosa.  Svegliamoci Magistrati.     Con questa ridicolaggini e difese d’ufficio tra Voi stessi magistrati gli italiani continueranno a vivere  un clima di tensione e di buio medio evo.

Occorre dunque un freno all’abuso della Magistratura perchè all’orizzonte la categoria non lascia intravedere nè un bagliore nè il preavviso di un bagliore      Viviamo un profondo prolungato scadimento.   Questa battaglia dei giudici che ingaggiano contro i politici ad essi indesiderati non ha poi certamente il connotato di interesse pubblico se è vero com’è vero che la lotta tra due Istituzioni od organi dello Stato – per siffatte motivazioni – produce danno a tutti e due, a tutti anzi anche se non omettono di autoincensarsi credendo di avere il diritto alla pubblica riconoscenza.

 

 

Riproponiamo nella sostanza  il Comunicato diffuso ieri da Matteo Salvini con il video.  Com’è noto Matteo Salvini, in diretta Facebook dal suo studio al Viminale, ha aperto  la busta gialla della procura di Palermo con cui il Procuratore Capo Francesco Lo Voi lo informa di aver aperto un fascicolo per la vicenda dei migranti a cui, per diversi giorni, non è stato permesso di sbarcare dalla nave Diciotti “. “Sono 15 anni di carcere come pena massima a cui occorre, eventualmente aggiungere le aggravanti” calcola ma non si perde d’animo, anzi. “Ora Boldrini, Renzi, Gad Lerner, Saviano… la Mannoia staranno festeggiando – dice -. ‘Finalmente, diranno, lo hanno preso questo assassino’. Tuttavia penso che la maggior parte degli italiani abbia invece qualche perplessità, perché siamo davanti alla certificazione che un organo dello Stato indaga su un altro organo dello Stato. Con la piccolissima differenza che io pieno di limiti e difetti, sono stato eletto dai cittadini; altri non sono stati eletti da nessuno e non rispondono a nessuno”.

“Mi avete chiesto voi – con il vostro voto – di controllare i confini, i porti, di evitare gli sbarchi, limitare le partenze e espellere i clandestini. Me lo avete chiesto voi – ha dichiarato ancora il ministro dell’Interno in diretta Fb – e per questo vi ritengo miei amici, miei sostenitori e miei complici. Io, comunque, non sono preoccupato, non sono terrorizzato. Ho zero tempo da passare con gli avvocato per questa vicenda e per quella di Genova. Io sono pagato per garantire la sicurezza dei cittadini, questo continuerò a fare, senza farmi togliere il sonno. Questo – ha concluso affiggendo la comunicazione della Procura – lo attacco qui sul muro, l’appendo come una medaglietta… Vado avanti” sottolinea. “Sono pronto a venire a piedi a Palermo anche domani a spiegare cosa ho fatto, perché l’ho fatto e perché lo rifarei…” assicura, ringraziando i “magistrati”, “il procuratore di Genova” perché “mi date solo più forza”.

– La Procura di Palermo ha trasmesso gli atti al Tribunale dei ministri chiedendo ai giudici di svolgere le indagini preliminari nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini, modificando però i reati contestati. Il vicepremier è stato iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato. La Procura di Agrigento aveva contestato a Salvini e al capo di Gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi i reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio. L’unico reato contestato rimane invece il sequestro di persona aggravato, mentre Piantedosi non risulta indagato. Il Tribunale dei ministri deciderà entro i prossimi 90 giorni le indagini da svolgere.

ANM, PAROLE CONTRO COSTITUZIONE – L’Associazione nazionale magistrati in una nota definisce “le dichiarazioni di oggi del ministro dell’Interno” “un chiaro stravolgimento dei principi costituzionali”. Per l’Anm, “è completamente errato, al di là di ogni valutazione di merito che non spetta all’Anm, sostenere che i magistrati non possono svolgere indagini nei confronti di chi è stato eletto. Così come appare fuori luogo sostenere che taluni magistrati svolgono le proprie indagini anche sulla base di orientamenti politici”. In questa vicenda, come in ogni altra, “la magistratura tutta agisce sulla base delle prerogative conferite dalla Costituzione e dalle leggi, prerogative che tutti, anche i membri del Governo, devono tutelare e rispettare”. Nella nota, la giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati ribadisce che “l’autonomia della magistratura e l’imparzialità di ogni singolo magistrato sono un patrimonio indefettibile della nostra democrazia e dello Stato di diritto, principi sui quali non possono e non devono esserci flessioni o arretramenti, ed in questo senso ci impegneremo e reagiremo ad ogni attacco, perché i primi a pagarne un prezzo altissimo sarebbero i cittadini”. L’Anm auspica che “tutti, soprattutto coloro che svolgono incarichi istituzionali, abbiano la stessa sensibilità e rispettino il lavoro della magistratura, senza tentare di delegittimarla“.

Un invito ribadito anche dal vicepresidente del Csm Giovanni Legnini che esprime “forte preoccupazione per il contenuto delle dichiarazioni del Ministro degli Interni nei confronti della Procura di Palermo e della Magistratura”. “Si tratta di espressioni che, anche per le modalità con le quali sono state rese – denuncia -, risultano lesive del prestigio e dell’indipendenza dell’ordine giudiziario e si pongono in contrasto con il doveroso rispetto delle prerogative che si deve a ciascuno dei poteri dello Stato”.

-“Un ministro può ovviamente ritenere che un magistrato stia sbagliando nei suoi confronti – sottolinea il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede -. Però, rievocare politicizzazioni o dire che un magistrato sbaglia perché sia una toga di destra o di sinistra è fuori dal tempo. Sinceramente, non credo che Salvini abbia nostalgia di quando la Lega governava con Berlusconi. E siccome sta scrivendo insieme a noi il cambiamento del nostro Paese, non può pensare di far tornare l’Italia alla Seconda Repubblica”. “Come ministro della Giustizia – specifica il Guardasigilli – ci tengo a dire che l’alleato di governo del M5s cioè la Lega si è dimostrata molto determinata nella lotta alla corruzione e anche nelle battaglie di legalità e di trasparenza nei partiti”.