TESTAMENTO SOLIDALE, A CATANIA SCELTO DA 6 PERSONE SU 10

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Denaro, ma anche immobili e polizze vita tra gli oggetti donati per cause benefiche

CATANIA –

Sei testatori su dieci, nel territorio catanese, hanno scelto nell’ultimo anno di fare un lascito solidale, cioè di donare in beneficenza, per intero o in parte, la quota disponibile del proprio patrimonio. «È una stima generale, ma il dato certo è che la città etnea conferma il trend italiano, e cioè un’applicazione sempre più frequente e convinta di questo atto di solidarietà, anche come massima espressione della liberà di scelta di ciascun individuo», ha spiegato la componente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Donata Galeardi.

Su input del Consiglio nazionale del Notariato, la categoria dei notai etnei – presieduta da Giuseppe Balestrazzi – da diversi anni è punto di riferimento, in quest’ambito, per le realtà del terzo settore, tra cui Aism Catania, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ieri pomeriggio (24 gennaio) al Palazzo della Cultura ha organizzato un incontro in occasione della“Settimana nazionale dei Lasciti”.

«La filantropia non ha bisogno di grandi numeri – ha continuato il notaio Galeardi – non bisogna pensare che il testamento solidale sia solo appannaggio dei “paperoni”, al contrario, la maggior parte dei donatori sono persone che possiedono minori disponibilità. Sta cambiando l’approccio ai beni e ai valori che si desidera lasciare in eredità, non soltanto ai familiari e ai legittimari, ma al “bene comune” della collettività».

«Aism Catania è stata beneficiaria di due lasciti solidali – ha raccontato la sua presidente Virginia Guerrera – una polizza vita di circa 100mila euro e un appartamento di quattro vani. Non è difficile comprendere come e quanto questi gesti abbiano migliorato i servizi della nostra associazione e dunque la vita dei nostri assistiti che oggi sono circa 650 in tutto il territorio provinciale. Firmare un testamento solidale significa garantire nel futuro il supporto domiciliare o psicologico ai pazienti, una necessaria attività fisica adattata, o ancora il sostegno alla ricerca scientifica per trovare una cura a questa malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, per lo più nei giovani sotto i 40 anni e nelle donne».

All’incontro sono intervenuti anche l’avvocato Manfredi Zammataro, consulente legale e volontario di Aism Catania, e le consigliere dell’Ordine Commercialisti di Catania Marilù Fragalà e Marta Privitera per una panoramica sugli aspetti fiscali che riguardano i lasciti testamentari, in cui hanno sottolineato come «lo scopo delle organizzazioni non profit è far crescere la comunità e non lucrare. I controlli fiscali hanno l’obiettivo di tutelare le associazioni in regola da chi invece, in maniera fittizia, abusa delle agevolazioni previste».