IL MOMENTO DI POTERE DI “GIUDA”

 

BorderlineZ Tradimeno - Aforismi, frasi e citazioni dal web- BorderlineZIl blog di Roberto Improta LA TURCHIA VERRÀ TRADITA

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DI  RAFFAELE  LANZA

 

I 5 Stelle – divisi e in lite  sulla scelta di un governo con i renziani –    Il  senatore di Rignano, conosciuto nelle file del Movimento 5s come “L’accoltellatore” solleva diffidenze da tutti i lati.: il presidente della Camera Roberto Fico nell’ambito delle consultazioni ha il suo bel da fare.    Le cose non cambiano tra i dem.. Il segretario Zingaretti  nel richiamare  tutti alla “lealtà”, fa esplicito riferimento a Renzi.  “.

Non c’è il rischio di elezioni,ma spostamenti di caselle,sì, magari, senza stravolgere la delegazione di governo. 

Si ipotizza un  possibile ingresso dell’ex capogruppo al Senato, Gianluca Perilli, come sottosegretario alla Giustizia al posto di Vittorio Ferraresi.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati

 

Tra i parlamentari dem vengono considerati inamovibili Lorenzo Guerini e Dario Franceschini,  leader di  DUE aree del Pd – Base Riformista e Areadem – proprio nei gruppi di Camera e Senato.

Intanto risulta molto accreditato, , Andrea Orlando dei dem che nel caso dovesse saltare Alfonso Bonafede, opterebbe per la Giustizia.   Dario Franceschini  conserverà il ruolo di capo delegazione.  Quasi certa  la permanenza di Francesco Boccia. Per Enzo Amendola, nonostante il ministro delle Politiche Ue sia apprezzato da tutti i dem e dal segretario Zingaretti, si apre forse una nuova prospettiva politica, quella di candidato sindaco di Napoli visto che De Magistris ha proposto la candidatura per la Presidenza della Regione.. Nel caso di Leu, il capo delegazione e ministro della Salute, Roberto Speranza, per la piena conoscenza della problematica Salute e pandemia       conserverebbe il Ministero.L’ipotesi inversa generebbe caos totale con le Regioni ed in particolare con la Lombardia dove esiste ed è consacrata una situazione innaturale di frizione.

Punta sull’immagine Italia Viva di Renzi. Il classico topolino che spaventa l’elefante.  Se Renzi dovesse opporre un veto ad un Conte tre  – cosa alquanto probabile  visto che ritiene il premier molto amato,capace , insomma il migliore in assoluto in Italia quale “sintesi dell’equilibrio tra le maggiori forze politiche della maggioranza” , cosa accadrebbe?

“A quel punto- è coro unanime tra i dem ed altri parlamentari-  si paleseranno ulteriori  parlamentari disponibili a andare avanti o penso si arriverà a un governo elettorale che ci porti al voto a giugno. Impegnandoci noi nel frattempo a ridurre drasticamente la  pandemia, a vaccinare gran parte della popolazione, a mandare avanti il Recovery, ad approvare le riforme necessarie per fronteggiare la disoccupazione, a garantire i ristori alle  categorie più colpite. Tentando, anche, di trovare un’intesa su una buona legge elettorale. Il voto sarebbe in un momento come questo, una vera sciagura ed una sorta di  un colpo di Stato visto che il Centrodestra,Salvini in testa, ha compreso bene che il momento è favorevole per il disorientamento generale della popolazione italiana..

In caso di “accordo demoniaco” in squadra governativa potrebbero entrare Maria Elena Boschi e, nuovamente la Bellanova ,spina del fianco del prof.Giuseppe Conte.     Italia viva opterebbe per le caselle della Scuola, Infrastrutture e Sviluppo economico    Infine Roberto Gualtieri come volto dell’Italia sulla questione dei  “Recovery”, insieme a Conte, difficilmente, potrà essere spostato o sostituito      Per non parlare del Mef che resta una pagina divisiva tra la maggioranza    ed Italia viva.   Come dire se Renzi o componenti di Italia viva dovessero entrare nella compagine governativa, c’è da aspettarsi altra tagliente “accoltellata” alla schiena non appena si affronterà questo argomento, documento scritto o meno senza valore sanzionatorio personale.    Ne vale proprio la pena?

Dimissioni di Conte, convocazione stamane alle 9 del Consiglio dei Ministri, poi salita al Colle per il terzo incarico lontano dagli agguati

Conte nuovo presidente del Consiglio Incarico da Mattarella di formare il  governo - Cronaca, Roma

DI     R.LANZA

Giuseppe Conte presenterà tra un’ora circa le sue dimissioni: “l’aggressione ingiustificata” di Renzi e dei suoi ministri che disseminano mine al governo” e la riforma della giustizia tramite il ministro Bonafede- atteso dalle forze politiche e da Iv quasi una sorta di fucilazione politica-costringono il premier-in un momento delicatissimo per il Paese – di convocare per le 9 di oggi,  martedì mattina  il Consiglio dei ministri per comunicare la volontà di recarsi al Quirinale e  dimettersi, . Uno slittamento di qualche ora rispetto all’ipotesi di una salita al Colle già nella serata di lunedì.

Alla fine dunque Conte ha dovuto accogliere i suggerimenti del movimento 5S del Pd e di leu, per cancellare definitivamente questa fase di “politica becera e ammalata di protagonismo personale”.     Alcuni esponenti politici,collaudati,  quali Mastella, Casini, affermano la necessità per Conte di riprendere i contatti con Iv, Renzi e”di lasciare nel cassetto “odi personali”, e di praticare la politica di marca Italia.         Soluzioni respinte categoricamente da Conte che mette al primo posto i valori umani, quali la coerenza, la sincerità, la correttezza, non riscontrati nel “partitino di Renzi” e dei suoi ministri .   Conferma dunque che una nuova cultura politica, di giustizia ed equilibrio, deve essere diffusa nel Paese.  Continuità e coraggio perchè il percorso è pieno di ostacoli. La poltrona di Conte fa gola ai tanti ladri e disonesti della politica che ne fanno un uso personale Ha ragione Papa Francesco quando afferma : “La politica deve mettere da parte l’espressione “io voglio”, deve usare il “noi” se si vuole il bene comune.   Il riferimento è a Renzi che ha imposto una crisi di governo “senza fondamento alcuno”

“Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è dunque ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata”: così Crimi e  i capigruppo di Camera e Senato del

MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri. Si tratta di “un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza”, sottolineano, “noi restiamo al fianco di Conte che ha lavorato bene, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza – e demolitoria creata da Iv,  che non aiuta”. “Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia”, spiegano i capigruppo pentastellati, “il MoVimento, insomma, c’è, ed è pronto a fare la sua parte”.

Zingaretti chiede un governo stabile e più credibile lontano dagli agguati

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti chiede un governo ampio che dia l’opportunità a Conte di governare senza che qualcuno all’improvviso, contrariamente al patto, possa puntargli una pistola alla tempia..Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti”.

Conte: “Per il bene dell’Italia non è necessario essere supereroi ma persone responsabili”

 

Conte: Grande chance con Di Maio e Zingaretti Di Maio: Non c'è più problema vicepremier

Il premier incaricato è vicino oramai alla conclusione .Domani dopo la presa d’atto del voto Rousseau scioglierà la riserva e comunicherà la nuova squadra. “Con Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti, con le altre forze politiche che hanno espresso il proprio sostegno al governo, abbiamo oggi una grande opportunità: migliorare l’Italia, fare il bene del paese”. E’ un passo  del messaggio che Giuseppe Conte, premier incaricato, ha diffuso con un videocomunicato stampa . “Serve un governo forte stabile e io sarò il primo responsabile di questa nuova esperienza governo” .

Secondo il premier incaricato, “per fare questo non servono i supereroi, che tanto piacciono a mio figlio, basta essere persone normali ma responsabili e determinate, persone che amano davvero il proprio Paese sopra ogni cosa”. Serve una “giusta amalgama per avere una squadra di governo autorevole e efficiente”.

Durante la diretta, Conte affronta poi il capitolo del taglio parlamentari: “Dobbiamo continuare nell’azione di eliminazione dei privilegi perché chi è chiamato a svolgere una funzione pubblica deve farlo con disciplina e onore senza indebiti vantaggi. Senza dimenticarci del progetto costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari che necessita di un ulteriore passaggio in Parlamento” dice.

E sulla squadra di governo, “sto lavorando in queste ore per essere affiancato da persone che abbiano elevata competenza, buona capacità organizzativa, un’adeguata qualificazione politica” spiega Conte. “I cittadini ci chiedono di non distrarci, di non far finta di perseguire interessi generali mentre si coltivano interessi particolari. Abbiamo l’occasione per una nuova stagione riformatrice. Siamo in una fase cruciale, se la affrontiamo con consapevolezza e determinazione potremo disegnare una società diversa, migliore, dove il mercato del lavoro, i rapporti sociali, culturali e l’intero sistema economico ci saranno invidiati in tutto il mondo” sottolinea ancora.

“Abbiamo grandi e buone idee da realizzare per questo Paese. Nelle consultazioni con le varie forze politiche che ho avuto in questi giorni ho registrato una consonanza tra M5S, Pd e altre forze di centrosinistra sugli obiettivi da raggiungere, sulla volontà di far bene, a partire da una manovra economica che avrà al centro le ragioni del lavoro e dello sviluppo sociale con obiettivi chiari”, dice Conte.

Quanto alla manovra, spiega Conte: “avrà al centro le regioni del lavoro dello sviluppo sociale con obiettivi chiari: stop all’aumento dell’Iva, salario minimo orario, taglio del cuneo fiscale, maggiore potere d’acquisto per i lavoratori, una pubblica amministrazione più trasparente e efficiente, sostegno alle famiglie, incentivazione delle nascite, sostegno alle persone con disabilità, interventi per l’emergenza abitativa”.

“L’Italia – osserva Conte – a testa alta sta tornando ad essere protagonista nel mondo. In Europa saremo in prima fila per contribuire ad adeguare il patto di stabilità e il patto di crescita al nuovo ciclo economico. In Europa non sono mai andato con tono dimesso. Avvieremo un dialogo franco, critico e deciso per superare le politiche di austerità e modificare le regole vigenti flettendole verso una crescita duratura, verso uno sviluppo sostenibile”.

Sul tema migranti Conte ribadisce che “occorre riprendere e sviluppare i negoziati con l’Unione europea per superare la convenzione di Dublino perché si affermi una gestione finalmente europea del problema dell’immigrazione continuando a contrastare i traffici illegali e l’immigrazione clandestina”.

Quindi lancia un appello agli attivisti pentastellati: “Gli elettori dei 5 Stelle sono chiamati al voto sulla piattaforma Rousseau. A voi ricordo che il Movimento ha sempre detto in modo molto chiaro prima delle elezioni che se non avesse avuto la maggioranza assoluta in Parlamento, avrebbe realizzato il programma con le forze disponibili a farlo. Il Movimento ha sempre posto in primo piano il programma per cambiare il Paese senza farne una questione di schieramenti politici. A voi dico di non tenere in un cassetto questi sogni. Questo è il momento di tirarli fuori. Oggi più che mai ne abbiamo bisogno per realizzare il Paese che vogliamo”.

MA CHI COMANDA NEL PD: RENZI ,”L’AVVOLTOIO”, O ZINGARETTI ,IL “SEGRETARIO”?

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di  R.Lanza

Il Senato dice no alla sfiducia del governo Conte.  Il Pd sostiene il governo e forma la maggioranza con il M5S.  Nel partito democratico avvengono cose strane in questo periodo.     Esce fuori con comizi e conferenze Renzi che lancia la sua proposta di un  “governo no tax” per gestire questa delicata fase politica. Afferma: “la maggioranza c’è e non con Salvini”. “Siamo di fronte a un fatto clamoroso, nella veste di ex presidente del Consiglio trovo sia un passaggio che non va sottovalutato, tecnicamente clamoroso” osserva Renzi .

Vediamo cosa dice Renzi, “l’avvoltoio” per Grillo: “Il mio appello è serio e non si impicca alle formule – puntualizza – io l’ho chiamato governo istituzionale, qualcuno dice di legislatura o di scopo. Io lo chiamo governo no tax perché deve mettere mano all’Iva e a mille questioni aperte – spiega l’ex premier – Le forze politiche responsabili, nella mia testa tutte, devono bloccare l’aumento dell’Iva. Bisogna avere il coraggio di dare vita a un governo”.

Il ministro dell’interno”Salvini si deve dimettere,- tuona Renzi, ex capopopolo Pd, è una truffa vivente,  altro che ritirare la delegazione, si dimetta oggi si scriva una nuova pagina per l’Italia”. “Il tabellone di oggi al Senato ci dice che la maggioranza c’è e non con Salvini” scandisce. E illustrando la sua proposta di governo di scopo, rileva che “la riduzione del numero di parlamentari è terreno di incontro“.

Centinaia di senatori sono tornati a Roma, dopo che Salvini aveva usato una certa espressione per dire di ‘alzare le terga’, salvo poi scoprire che non ha la maggioranza in Parlamento” rincara il senatore Pd. A stretto giro la replica di Salvini :parola agli Italiani, lasciateli votare!”.

Non comprendiamo tuttavia a che titolo oggi Renzi rilasci dichiarazioni ed interviste alla stampa sui comportamenti da adottare del Pd.Abbiamo l’impressione che Renzi sia uscito dal suo perimetro possibile nel partito dove milita e Zingaretti sia costretto ad ingoiare il rospo anche se dichiara che  la decisione comportamentale spetta al  segretario del partito, cioè a lui. E allora, queste uscite di Renzi?  Servono a dire agli italiani:io esisto ancora e se il Pd non mi accetta, riunisco i comitati e fondo un altro partito”    Ormai nessuno è corretto in questa politica italiana, chi è più furbo si faccia avanti.

Quando l’ex presidente del Consiglio dice che non darà vita a una sua corrente  bisogna leggere la frase al contrario, cioè sta avvisando Zingaretti che lui ha una corrente. Lancia il segnale che  l’ex segretario continua a mantenere saldamente in pugno i gruppi parlamentari. Quando si è trattato di decidere chi mettere in lista alle elezioni, Renzi ha scelto con cura e così adesso, dei 166 onorevoli su cui il Pd può contare in Parlamento, almeno 103 rispondono a lui, non al governatore del Lazio.

 Renzi sognava un leader debole, costretto sin dal principio a mercanteggiare con lui istituzioni, poltrone, e nomine, governare insomma per interposte persone. Ma il successo del governatore lo ha messo in ginocchio e la sua prima mossa rimuovere il tesoriere, cioè Francesco Bonifazi, significò togliere la cassa dalle mani del Giglio magico.

L’ex presidente del Consiglio, dopo essere stato costretto alle dimissioni a causa della sconfitta al referendum, aveva circondato Paolo Gentiloni di suoi colonnelli, tenendolo praticamente in ostaggio. E questo Renzi , sostenitore delle banche, avrebbe voluto fare anche con Zingaretti, ripetendo lo schema di successo applicato prima. Solo che Zingaretti, fratello di “Montalbano” intuì dove voleva arrivare  e mise degli argini idonei per fermarlo. Diciamolo francamente: il vero nemico del Pd , di Zingaretti, non è Salvini, oggi ormai sul palo della crocefissione anche in Germania dove un Tribunale tedesco lo condanna sul problema immigrazione, ma Matteo Renzi, specialista in intrighi e comunicazione ” al narcotico”

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Renzi a Palazzo Madama dal canto suo, usa un pò di “diplomazia” ,non vuole apparire rivoluzionario e “rompiscatole” e ricorda anche, con imbarazzo, che “Zingaretti ha avanzato due richieste, unità e che la segreteria gestisca questo passaggio. Sono richieste comprensibili, da accogliere – evidenzia – è giusto ci sia l’unità massima da parte delle forze politiche” e “il segretario del Pd ha tutti i diritti e i doveri di gestire questa fase con i capigruppo, non c’è una valutazione sulla forza di Zingaretti”.

Se questa è la politica italiana,-osserviamo noi di SUD LIBERTA’ – il disgusto per questi personaggi diventa sempre più forte

Svolta del Pd alle primarie: Nicola Zingaretti chiude il capitolo renziano. Parola d’ordine:Unità.

 

Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti chiude il capitolo renziano del Partito democratico       La vittoria del fratello di “Montalbano” apre adesso a nuove alleanze”  ai “molti che oggi sono tornati”, “ai delusi” e “a quelli che il 4 marzo non ci avevano votato” e che “oggi erano in coda ai gazebo. Molti sono tornati e molti torneranno”.  L’Unità del Pd è la parola d’ordine insomma del nuovo leader la cui proclamazione si farà il 17 marzo.

Afferma Zingaretti: – “Farò di tutto per essere all’altezza. E essere all’altezza vorrà dire sapere ascoltare e sapere decidere. Apriremo una nuova fase costituente per un nuovo Pd che dovrà avere dei segnali chiari per far contare di più le persone”. Zingaretti dedica poi la vittoria a Greta, la ragazza svedese che si batte per l’ambiente, ai “5 milioni di poveri”, ai giovani e ai disoccupati