UN COMUNICATO DELL’ORDINE ARCHITETTI CHE ELUDE LA PROGRAMMAZIONE PUBBLICA DELLE CRITICITA’ E NON COINVOLGE IL GENIO CIVILE E LA SOVRINTENDENZA

Risultati immagini per foto del presidente dell'ordine architetti di catania alessandro mario

CATANIA –  A pochi giorni dal crollo della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami (Roma) e del ponte Morandi (Genova), con il cuore ancora scosso dal dolore per l’ennesima tragedia annunciata, l’Ordine e la Fondazione degli Architetti del capoluogo etneo lanciano l’iniziativa #iosegnalo, rivolta agli iscritti e ai professionisti che potranno segnalare opere e infrastrutture (pubbliche e private) con evidenti problematiche, tali da rappresentare un pericolo per l’incolumità dei cittadini.

Un esempio concreto di architettura civica, di azione partecipata volta a innescare un processo virtuoso attraverso il coinvolgimento delle professionalità e delle comunità locali, con l’ausilio delle nuove tecnologie. Geolocalizzazione, fotocamera, e-mail e il know how di architetti e tecnici costituiranno il kit del “professionista segnalatore”: un dovere morale e professionale.

Risultati immagini per foto di beni culturali pericolanti in sicilia

«Crediamo che questo possa essere un servizio utile per i cittadini e per le Amministrazioni tutte – afferma Alessandro Amaro, presidente dell’Ordine etneo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori – una base concreta per una programmazione d’interventi che possano poi vedere i professionisti impegnati nella rigenerazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio e infrastrutturale del nostro territorio». Un’intera filiera, quella delineata dal progetto #iosegnalo, che mette al centro il concetto di cittadinanza attiva, nel duplice obiettivo di promuovere buone pratiche e prevenire disastri.

“Una segnalAzione può salvare delle vite” è proprio il claim scelto dagli enti etnei per promuovere l’iniziativa, mentre l’hashtag social permetterà di creare una conversazione sull’argomento, stimolare partecipazione, suscitare dibattito, individuare velocemente le strutture pericolose, per prendere i relativi provvedimenti a tutela della salute e della sicurezza pubblica.

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Inoltre, tutte le segnalazioni andranno a comporre una mappatura completa della provincia etnea, che riporterà lo status delle opere critiche esistenti, le tipologie d’intervento e le stime sui tempi di realizzazione.  «Assenza di manutenzione diffusa, lesioni su muratura, armature scoperte, fenomeni di ribaltamento, cedimenti strutturali saranno solo alcune delle criticità da segnalare all’interno della scheda, unitamente al comune in cui risiede l’opera oggetto di segnalazione, alla localizzazione, alla data della rilevazione e al nome del segnalatore», spiega il presidente della Fondazione degli Architetti Veronica Leone. «.

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Nella foto il Presidente dell’Ordine degli Architetti Alessandro Amaro

                 VADA PRESIDENTE AMARO AL GENIO CIVILE A FARE LA MAPPATURA COMPLETA -PUBBLICA – DELLE OPERE A RISCHIO E COINVOLGA GLI ENTI PREPOSTI COME LA SOVRINTENDENZA  

Pubblichiamo sopra  il Comunicato pervenutoci.                

Alcuni appunti, sia consentito fare .Il presidente dell’Ordine degli Architetti, Alessandro Amaro, afferma che…..” l’iniziativa “Io segnalo” costituisce una base concreta per una programmazione d’interventi…….nel duplice obiettivo di promuovere buone pratiche e prevenire disastri..”, si sofferma poi sul Kit del professionista segnalatore e dell’ausilio delle nuove tecnologie, Geolocalizzazione, fotocamera eccetera.    Anche Veronica Leone dice che tutte le segnalazioni andranno a comporre una mappatura completa della provincia etnea….. eccetera eccetera e insieme concordano nel dire che così si potranno prendere i provvedimenti a tutela della salute e della sicurezza pubblica

Sappiamo che Amaro è un funzionario direttivo del Genio civile di Catania e certamente sa che iniziative del genere eludono le vere funzioni – e le responsabilità -di un ente pubblico come il Genio civile che ha il dovere                – soprattutto dopo i recenti avvenimenti – di creare una mappatura completa delle infrastrutture di Catania e dintorni.     Dobbiamo essere seri: è una peculiarità dell’ente dove il presidente Amaro lavora, non è possibile nè opportuno comunicare una mappatura ad opra di cittadini volenterosi, professionisti.       Devono essere altri a riferire il pericolo per l’incolumità dei cittadini, per usare le sue stesse parole’?

Suvvia, non scherziamo!   Vada Amaro al Genio civile a lavorare e a suggerire  , se il  suo capoufficio avverte questo dovere, l’opportunità di un gruppo pubblico di architetti ed altre figure necessarie che coinvolga enti come la Soprintendenza dove dirigenti architetti svolgono mansioni più amministrative che altro per mangiarsi l’indennità di direzione dell’Unità operativa , per mappare le criticità dei beni culturali , infrastrutture a rischio e per  una seria e corretta programmazione d’interventi a Catania, in Sicilia.

Raffaele   Lanza

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