O.D.A : posti di lavoro a rischio e sindacalisti che ” non tutelano” e non sanno fare il loro “mestiere”

Sud Libertà ha ricevuto ieri una lunga missiva sullo stato di salute dell’ente Oda e che rimettiamo ai nostri lettori:

Ci troviamo ancora una volta a subire un violento attacco che ci danneggia come lavoratori, mettendo seriamente in pericolo l’esistenza dell’Ente.

I lavoratori dell’O.D.A. Formazione Professionale, sono INDIGNATI da quanto espresso dalle OO.SS. CISL Fp.,CGIL Fp, UIL fpl e USB (Sanità), trovando PERICOLOSO, PRETESTUOSO e DANNOSO il comunicato apparso su alcuni giornali on-line.

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E’ doveroso specificare che le summenzionate OO.SS., negli ultimi anni, hanno messo in atto strategie atte a dividere i lavoratori e creare ostilità, colpevolizzando gli operatori della Formazione Professionale quali responsabili dello stato di crisi dell’Ente. Abbiamo avuto il “privilegio” di confrontarci, in passato, con questi “personaggi” che ci accusavano di fare fallire l’Ente sol perché rivendicavamo il nostro posto di lavoro; ci minacciavano di non fare decreti ingiuntivi dopo appena 16 mesi che l’ex A.D. Marsella non ci pagava; concordavano l’assunzione di operatori esterni pur avendo le professionalità richiesta all’interno dei lavoratori in mobilità.

La Triplice e l’USB erano concordi nel licenziare, appena, 75 lavoratori per salvare la Fondazione, perché in quel periodo la gestione era OCULATA e FIORENTE, tanto che molti a tutt’oggi sono indagati.

Adesso si grida allo scandalo per due stipendi arretrati, di contro nel silenzio più assordante passa inosservato il possibile fallimento dell’O.D.A.

 Strategia “schizofrenica”? O continuano a perseguire e rincorrere speranze svanite, ma ancor oggi tanto agognate?
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Ci chiediamo, dove sono stati negli ultimi anni questi integerrimi paladini dei lavoratori?

Sono stati in alcuni casi conniventi, ed in altri codardi.

Come mai queste ”prese di posizioni” non sono state adottate quando erano a conoscenza di fantomatiche “cooperative”, di contributi fiscali non versati, di fornitori mai pagati, di impegni assunti e mai rispettati, forse perché il bravo lavoratore O.D.A. in fin dei conti si accontenta dello stipendio netto, non si cura dei contributi, non si interessa che la Fondazione domani possa fallire perdendo definitivamente quel tanto bramato ed agognato stipendio.

Anziché mettere in “campo tutti i percorsi legittimi ecc…” per rivendicare due stipendi, perché non mobilitano i lavoratori per assicurare la continuità del posto di lavoro?

Il sindacato dovrebbe TUTELARE i lavoratori, portarli in piazza per salvaguardare la Fondazione, di contro sono rimasti a guardare quando per due mesi siamo stati minacciati da vigilantes armati che ci impedivano di lavorare, prendendo una blanda posizione solo quando NOI LAVORATORI ed una sola sigla sindacale , abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto.

Anche in quella occasione l’USB ha disconosciuto il problema, come se fosse normale lavorare con il vigilante armato ed esserne minacciati.

Ci chiediamo, come mai questa levata di scudi adesso che l’Ente ha realmente avviato un sano Piano di Ristrutturazione? A chi dà fastidio che la Fondazione dopo anni di gestione sconsiderata intraprenda una via di risanamento?

Come mai nelle riunioni del 19 gennaio e del 2 febbraio c.a., convocate e volute dal Commissario Straordinario, presenti tutte le OO.SS. e i lavoratori, hanno espresso piena solidarietà all’operato dell’ Avv. Landi, esprimendo la preoccupazione per la criticità del momento e condividendo le strategie messe in atto per scongiurare il fallimento. In quell’occasione avrebbero potuto avviare un confronto costruttivo, qualora ne fossero stati capaci. Di contro l’unica domanda formulata in maniera ossessiva-compulsiva è stata “Quando viene pagata la 13°?”

Certo, è più facile e coraggioso pubblicare un comunicato in cui si chiede un “ urgente incontro” con il Commissario Straordinario, come se questo fosse stato chiesto e disatteso, questo atteggiamento di sfida molto virile da impressionare chi legge, a cosa dovrebbe portare? A risolvere i problemi dell’O.D.A.? O a mettere in scena una farsa, che se non coinvolgesse centinaia di persone sarebbe divertente, ma è solo grottesca?

Ci hanno insultato e deriso, solo perché abbiamo voluto condividere un momento di solidarietà riunendoci, come se questo potesse defraudarli dell’ostilità che hanno seminato negli ultimi anni o della solitudine che li pervade.

Ci hanno contato e ricontato, in quanti fossimo presenti, come se il numero fosse importante per svilire la bellezza del momento.

Voi vi siete permessi di MINACCIARE L’ENTE, voi avete MINACCIATO NOI LAVORATORI, voi ci avete DANNEGGIATO!

Vi riterremo responsabili di una eventuale debacle, ed in quel caso saremo NOI LAVORATORI a “METTERE IN CAMPO TUTTI I PERCORSI LEGITTIMI CHE LA LEGGE CI CONSENTE” PER TUTELARCI .”

I lavoratori ODA – Formazione

Alcara Li Fusi: controllo e rilievi geologici dopo la frana

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Un sopralluogo nel tratto di strada provinciale, che collega Alcara Li Fusi a Sant’Agata di Militello, nella quale sabato mattina è avvenuta una frana, è stato effettuato, su incarico del Presidente della Regione, dal responsabile della Protezione civile regionale Calogero Foti e dal  dirigente del Genio civile di Messina, Leonardo Santoro.. Insieme a loro anche il sindaco alcarese, Ettore Dottore, e i tecnici della Città metropolitana di Messina.

E’  stato deciso il presidio notturno dell’intera area da parte del personale della ex Provincia, illuminando quel tratto di strada interessato con delle fotocellule.

Oggi è previsto il posizionamento delle protezioni lungo il muro esistente per consentire la riapertura al transito di tutta la strada, che in una prima fase sarà a senso unico alternato.  La  Città metropolitana, proprietaria dell’arteria,  aggiornerà  un progetto, già inserito nel ‘Patto per il sud’, per la sicurezza definitiva del versante interessato. In questo contesto, su indicazione della Protezione e del Genio civile, verranno effettuate anche apposite indagini geologiche ed altri rilievi..

Singolare protesta contro il pagamento delle tasse anche sulle chiese cristiane: chiuso il Santo Sepolcro

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Chiuso il Santo Sepolcro a Gerusalemme per  protesta contro le autorità israeliane. La protesta è stata  annunciata congiuntamente dalla Chiesa cattolica, la chiesa greco ortodossa e la Chiesa Armena apostolica, in un comunicato in cui si parla di “campagna sistematica di abusi contro le Chiese e i Cristiani”.

Al centro della singolare protesta vi è l’intenzione della municipalità di Gerusalemme di congelare beni ecclesiastici per ottenere il pagamento di tasse anche sulle proprietà delle chiese cristiane diverse dai luoghi d culto.

  Inoltre, i cristiani sono preoccupati per una legge in discussione alla Knesset che permetterà allo Stato di espropriare proprietà vendute dalle chiese cattolica e greca ortodossa a partire dal 2010.

 Il documento diffuso dal Custode della Terrasanta Francesco Patton, il Patriarca greco ortodosso Teofilo III e il Patriarca armeno Nourhan Manougian parla di “flagrante violazione dello status quo” religioso di Gerusalemme e di “rottura degli accordi esistenti e degli obblighi internazionali”.

 Il testo attacca con durezza “la legge razzista e discriminatoria che attacca soltanto le proprietà della comunità cristiana”, un provvedimento che ricorda “leggi di simile natura che furono messe in opera contro gli ebrei in periodi bui della storia europea”.

 

DIRITTI UMANI CALPESTATI, TREGUA GIA’ VIOLATA IN SIRIA: IL DOLORE DELL’UOMO QUI E’ UGUALE A QUELLO DELL’INFERNO

 

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Violata già subito la tregua deliberata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu che aveva dichiarato uno stop ai combattimenti di almeno 30 giorni.   In Siria sono ripresi subito i raid e gli scontri all’indomani del voto unanime al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.. Elicotteri del regime di Damasco hanno sganciato oggi barili bomba sui sobborghi della Goutha orientale controllati dai ribelli,secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani che parla di una donna uccisa e diversi feriti nella località di Hammuriyeh. Nell’ultima settimana almeno 500 civili sono stati uccisi nei raid siriani, creando un’ondata di sdegno internazionale che ha portato alla risoluzione dell’Onu.

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Fonti vicine al governo di Bashar al Assad riferiscono che le forze di Damasco e le milizie alleate hanno avviato un’operazione per invadere la Ghouta orientale, a est della capitale. Vi sono notizie di scontri armati , mentre un comandante ribelle ha riferito che è stato respinto un tentativo dell’esercito siriano di penetrare nella regione. Almeno 25 soldati di Damasco sarebbero stati uccisi. Si segnalano anche scontri armati fra le forze turche e i combattenti curdi nella regione settentrionale siriana di Afrin.   La morte ormai cammina in ogni strada della Siria..

 

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Attentati a Kabul: tre morti, cinque feriti, primo bilancio delle autorità locali

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Attentato suicida  a Kabul, uccide tre persone e ne ferisce cinque.   L’esplosione ha avuto luogo nell’area di Shash Darak, vicino ad una sede della Direzione nazionale della sicurezza (Nds). L’Afghanistan è un paese senza pace, terreno fertile di terroristi. Qui, come in Siria, l’addestramento terroristico inizia sin dall’infanzia.

Le forze di polizia hanno isolato l’area, dove si trovano anche l’ambasciata americana, il quartier generale delle forze della coalizione della Nato e altre istituzioni afghane e internazionali. L’organizzazione terroristica dell’autoproclamato Stato Islamico ha rivendicato, tramite la sua agenzia Amaq, la responsabilità dell’attentato.

  In un secondo attentato, nel distretto di Bala Buluk, nella provincia occidentale di Farah, almeno 25 membri dell’esercito sono morti dopo che militanti talebani hanno attaccato il loro posto di blocco portando via tutte le armi che sono riusciti a trovare, secondo quanto riferito da Khair Mohammad Noorzai, membro del consiglio provinciale di Farah.

Nelle stesse ore, nella provincia meridionale di Helmand, almeno tre persone sono state uccise e altre tre sono state ferite in altri due attentati nella capitale di Lashkargah e nel distretto di Nad Ali, rivendicati ancora dai talebani.

Omar Zwak, portavoce del governatore provinciale di Helmand, ha reso noto che un kamikaze è stato colpito dai soldati dell’esercito afghano ma il suo veicolo è riuscito a raggiungere l’entrata della base militare nel distretto di Nad Aali, uccidendo due soldati e ferendone un altro.

 In un secondo attentato suicida, un’autobomba è esplosa nel parcheggio di una struttura dell’intelligence afghana a Lashkargah: una guardia di sicurezza è morta e sette civili sono rimasti feriti.  Altri attentati a tal punto sono possibili nelle prossime ore…

Sicurezza sul lavoro nei cantieri di Catania: insieme un passo avanti..

 

Lunedì 26 febbraio, ore 10.00, sede Regione Siciliana di Catania (via Beato Bernardo 5)

 

SICUREZZA NEI CANTIERI: PROTOCOLLO D’INTESA

PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE NOTIFICHE PRELIMINARI

CATANIA – Svolta informatica per le notifiche preliminari dei cantieri edili che operano nel territorio di Catania. La comunicazione ufficiale dei dati utili alla sicurezza sul lavoro verrà infatti trasmessa agli organi di vigilanza preposti tramite un software on line, con riduzione di costi e tempi per cittadini e professionisti. Allo stesso tempo, come previsto dagli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, gli organi di vigilanza disporranno di uno strumento in grado di favorire la programmazione dei controlli e di classificare i cantieri secondo le specifiche caratteristiche indicate nella notifica, consentendo di selezionare quelli considerati più significativi per l’attività di vigilanza.

Il “Sinop” (Sistema Inserimento Notifiche Preliminari) è al centro del protocollo d’intesa che verrà firmato, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razzalunedì 26 febbraio alle 10.00 nella sede catanese della Regione Siciliana, in via Beato Bernardo 5.

Sigleranno il documento i rappresentanti degli enti coinvolti nell’iniziativa: il direttore generale dell’Asp Giuseppe Giammanco, il direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro Domenico Amich, il presidente dell’Ente Scuola Edile di Catania Marcello La Rosa e il vicepresidenteNunzio Turrisi, il presidente della Cassa edile Rosario Fresta e il vicepresidente Giovanni Pistorio.

Saranno inoltre presenti il direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Antonio Leonardi, il direttore dell’Ente Scuola Giacomo Giuliano, e il direttore della Cassa Antonio Piana.

Saranno illustrate le procedure d’utilizzo del sistema Sinop, che supporterà i committenti dei cantieri, o i responsabili dei lavori, nella compilazione delle informazioni obbligatorie da inviare agli uffici competenti secondo le disposizioni del Testo unico sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (D. Lgs 81/2008).

Titoli illeciti scoperti dalla Guardia di Finanza di Palermo

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Letto: 12345

Il  Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito il provvedimento degli arresti domiciliari per nove persone e notificato un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Palermo.

 Secondo gli inquirenti con  accessi illeciti ai sistemi informativi gli arrestati procedevano alla falsa intestazione, emissione e successiva rivendita di biglietti per  lo stadio per le partite casalinghe del Palermo calcio.

Questi biglietti risultavano essere intestati sistematicamente a soggetti inesistenti e titolari di agevolazioni e sconti (under 14, over 65, riduzione donna), sfruttando illecitamente l’agevolazione prevista per determinate categorie.

Oltre il 60% dei titoli ridotti emessi per gli incontri di campionato risultano essere intestati a soggetti inesistenti con la successiva e fraudolenta immissione sul circuito di vendita d i oltre 4.000 tagliandi d’accesso.

Le associazioni per delinquere erano composte da titolari di ricevitorie autorizzate, da rivenditori abusivi (i noti  “bagarini”), da capi ultras e da esponenti di spicco del tifo organizzato “rosanero” che, con la loro remunerativa attività criminale, hanno aggirato le norme poste a tutela della sicurezza degli stadi

Denunciati alla Magistratura anche  23 individui, e segnalate alla Prefettura  65 persone per diverse violazioni amministrative.

La Finanza comunica che  sono stati pure posti sotto sequestro 123 titoli falsi, con intestazioni fittizie.

Sorprendente arresto del Sindaco Barbagallo di Acireale per Corruzione e turbativa d’asta

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Operazione della Guardia di Finanza di Catania

Letto: 17564

Tra i destinatari del provvedimento cautelare, cinque in carcere e tre ai domiciliari, emesso dal Gip su richiesta della Procura distrettuale etnea, figura anche  il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, eletto con una lista civica.

L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, è la conclusione di una lunga inchiesta condotta dalla Finanza con il coordinamento della Procura di Catania.  La sorpresa proviene dalla notizia dell’arresto del primo cittadino acese.

 Roberto Barbagallo, 42 anni, era stato eletto sindaco di Acireale nel giugno del 2014. Con i suoi 15.573 voti, appoggiato da liste civiche del centrosinistra, aveva superato abbondantemente nel turno di ballottaggio, il candidato del centrodestra, Michele Di Re

Laureato in ingegneria civile ha una specializzazione in idraulica ..Nel 2009 era stato il primo degli eletti al consiglio comunale di Acireale. Politicamente è considerato vicino al deputato regionale Nicola D’Agostino che si era occupato di questioni antimafia. Ma non è bastato al Barbagallo che secondo gli inquirenti è caduto nella facile rete della corruzione, piaga italiana come una cancrena. Sull’operazione della guardia di finanza la Procura di Catania ha avvertito che fornirà ulteriori elementi alla Stampa interessata

LA SICILIA E’ PRONTA A COMBATTERE “BURIAN”, IL VENTO GELIDO DELLA SIBERIA CHE STA ARRIVANDO?

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Si chiama Burian ed è conosciuto come il  vento gelido terribile che soffia dalla Siberia, che attraversa ‘Europa . Dopo il 2012, eccolo di nuovo violentissimo- avvertono i metereologi – anche nel nostro Paese. In Sicilia, finora povera di nevicate in pianura e anche di freddo, potrebbe quindi arrivare tra la fine di febbraio e i primi di marzo.

– E’ questo il periodo in cui la Sicilia dopo le regioni del nordest, sarà nel freezer, ed esposto al vento siberiano. La possibile interazione con l’Atlantico potrebbe poi favorire l’arrivo di perturbazioni che porterebbero nevicate diffuse fino in pianura su molte regioni.

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 L’ondata di gelo e possibile neve è possibile dunque che diventi realtà dopo il 24/26 Febbraio. Sarà opportuno in tale ipotesi emettere l’ordinanza sindacale di chiusura delle scuole al fine di attenuare danni alla salute della popolazione .”Ma conseguenze in fatto di precipitazioni, precisano gli esperti, sono ancora tutte da verificare in quanto i modelli internazionali di previsione fanno fatica a interpretare queste retrogressioni”. Staremo a vedere perchè già la Sicilia ha riportato numerosi danni con il vento fortissimo che recentemente soffiava sulle città siciliane.
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