Gianfranco Miccichè muove le carte: pressioni per avere altri assessori di “Forza Italia” nella compagine governativa

Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina di Palermo

Stasera la giunta approverà l’esercizio provvisorio, che poi sarà trasmesso all’Ars, ma all’ordine del giorno ci sono anche comunicazioni da parte del presidente Nello Musumeci. Il governatore, inoltre, ha convocato gli assessori anche per domani, a mezzogiorno.

Sembra che  vi siano pressioni sul governatore da parte di Forza Italia, Gianfranco Miccichè che  vuole ampliare la compagine azzurra con altri deputati come il  trapanese Toni Scilla e dell’agrigentina Maria Antonietta Testone, anche se c’è chi non esclude sorprese.  Dovrebbero avere il posto in atto assegnato a Bernadette  Grasso, alla guida degli Enti locali, ed Edy Bandiera, che ha la delega all’Agricoltura.

Operazione Jungle – 13 misure cautelari per traffico di stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso

 

Dalle prime luci dell’alba – al termine di una complessa attività investigativa nel settore del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari Direzione Distrettuale Antimafia – oltre 70 militari, con l’ausilio di unità cinofile, del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Bari, unitamente della Sezione Aerea di Bari, stanno dando esecuzione in Puglia, Basilicata ed Emilia Romagna, ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa, dal G.I.P. del locale Tribunale, a carico di 13 soggetti (di cui 10 tradotti in carcere e 3 sottoposti a divieto di dimora nel Comune di Palo del Colle).

Le complesse investigazioni svolte da militari Anti Terrorismo Pronto Impiego, principalmente impegnati in servizi di controllo del territorio e di concorso all’ordine e alla sicurezza pubblica, hanno consentito di acquisire elementi relativi all’operatività nel territorio del Comune di Palo del Colle (BA), di una strutturata associazione a delinquere dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti oltre che all’estorsione e alla detenzione di armi, che si è sempre avvalsa del metodo mafioso nello svolgimento degli affari illeciti.

L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo dell’attività di indagine – denominata “JUNGLE” e svolta attraverso l’incrocio dei dati risultanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, dai tabulati telefonici, dalle georeferenziazioni satellitari GPS, nonché dall’attività di osservazione, controllo e pedinamento oltre che dai continui riscontri sul campo – che ha permesso di disarticolare l’associazione criminale principalmente dedita al traffico di sostanze stupefacenti di tipo eroina, cocaina, marijuana e hashish, con sede operativa in Palo del Colle (BA), interrompendo così l’ascesa del capo indiscusso della compagine criminale operante in loco sotto l’egida del famigerato clan STRISCIUGLIO, egemone in Bari e provincia.

L’attività investigativa, scaturita dal costante e capillare controllo del territorio, ha consentito di individuare, nel predetto comune, una delle principali piazze di spaccio, in particolare eroina, ormai punto di rifornimento, sdettaglio che all’ingrosso, per acquirenti provenienti da altre province della regione Puglia nonché da regioni confinanti. Plurimi sono stati i riscontri operativi che hanno permesso di sottoporre a sequestro ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana nonché armi, munizionamento di vario calibro e denaro contante. Fondamentale svolta nelle indagini hanno assunto anche le dichiarazioni di uno dei soggetti indagati che ha deciso di collaborare con l’Autorità Giudiziaria, confermando il quadro probatorio delineato e contribuendo a decifrare il linguaggio utilizzato dagli associati nelle comunicazioni “infra gruppo”, fatto di codici e termini allusivi.

Pompei, riaffiora un Termopolio intatto nei colori

VIDEO – Eccezionale ritrovamento Pompei: ecco il Termopolio della Regio V |  Bonvivre

 

Pompei:  un’altra notizia di importante scoperta durante scavi.           Oggi  riaffiora un Termopolio perfettamente conservato con l’immagine di una ninfa marina a cavallo e animali con colori talmente accesi da sembrare tridimensionali .

Con un lavoro di squadra, che ha richiesto norme legislative e qualità delle persone, oggi Pompei è indicata nel mondo come un esempio di tutela e gestione, tornando a essere uno dei luoghi più visitati al mondo in cui si fa ricerca, si continua a scavare e si fanno scoperte straordinarie come questa”, afferma il ministro per i Beni e per le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.

 

Oltre a trattarsi di un’ulteriore testimonianza della vita quotidiana a Pompei, le possibilità di analisi di questo Termopolio sono eccezionali, perché per la prima volta si è scavato un itero ambiente con metodologie e tecnologie all’avanguardia che stanno restituendo dati inediti”, dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale ad interim del Parco archeologico di Pompei. “All’opera è un team interdisciplinare composto da: antropologo fisico, archeologo, archeobotanico, archeozoologo, geologo, vulcanologo: alle analisi già effettuate in situ a Pompei saranno affiancate ulteriori analisi chimiche in laboratorio per comprendere i contenuti dei dolia (contenitori in terracotta)”.

L’impianto commerciale dove è riaffiorato il Termopolio era stato indagato solo in parte nel 2019, durante gli interventi del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici. Considerata l’eccezionalità delle decorazioni e al fine di restituire la completa configurazione del locale, ubicato nello slargo all’incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, si è deciso di estendere il progetto e di portare a termine lo scavo dell’intero ambiente in modo da proteggere con un restauro adeguato l’intero contesto.

Di fronte al Termopolio, nella piazzetta antistante, erano già emerse una cisterna, una fontana e una torre piezometrica per la distribuzione dell’acqua, dislocate a poca distanza dalla bottega già nota per l’affresco dei gladiatori in combattimento.

Le decorazioni del bancone – le prime emerse dallo scavo – presentano sul fronte l’immagine di una Nereide a cavallo in ambiente marino e, sul lato più corto, l’illustrazione probabilmente della stessa bottega alla stregua di un’insegna commerciale. Al momento dello scavo, il ritrovamento di anfore poste davanti al bancone rifletteva non a caso l’immagine dipinta.

In questa nuova fase di scavo sono emerse altre pregevoli scene di nature morte con rappresentazioni di animali, probabilmente macellati e venduti nel locale. Frammenti ossei, pertinenti gli stessi animali, sono stati inoltre rinvenuti all’interno di recipienti ricavati nello spessore del bancone contenenti cibi destinati alla vendita. Come le due anatre germane esposte a testa in giù, pronte per essere preparate e consumate, un gallo e un cane al guinzaglio, quasi un monito alla maniera del famoso Cave Canem.

Altro dato interessante è il rinvenimento di ossa umane, ritrovate parzialmente sconvolte a causa del passaggio di cunicoli realizzati in età moderna da scavatori clandestini in cerca di oggetti preziosi. Alcune sono di un individuo di almeno 50 anni che verosimilmente, al momento dell’arrivo della corrente piroclastica, era posizionato su un letto di cui restano tracce.

Altre ossa, ancora da indagare, sono di un altro individuo e sono state rinvenute all’interno di un grande dolio, forse qui riposte sempre dai primi scavatori. Inoltre nel Termopolio è stato rinvenuto diverso materiale da dispensa e da trasporto: nove anfore, una patera di bronzo, due fiasche, un’olla di ceramica comune da mensa. Il piano pavimentale di tutto l’ambiente è costituito da uno strato di cocciopesto (rivestimento impermeabile composto da frammenti in terracotta), in cui in alcuni punti sono stati inseriti frammenti di marmi policromi (alabastro, portasanta, breccia verde e bardiglio).

I termopoli, dove si servivano bevande e cibi caldi, come indica il nome di origine greca, conservati in grandi dolia (giare) incassati nel bancone in muratura, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine consumare il prandium (il pasto) fuori casa.

Domenica a Palermo, padiglione 24 dell’Ospedale civico,parte il piano vaccinazioni con la prima dose del Pfizer

Foto: Progettazione Per Reparti Ospedalieri di Fapa Engineering S.r.l.  #136231 - Habitissimo

Il programma vaccinazioni in Sicilia  scatterà alle 11.30 di domenica, al padiglione 24 dell’ospedale Civico dove sarà iniettata la prima dose del farmaco Biontech-Pfizer. Nella stessa giornata, alle 15.30, le vaccinazioni continueranno nella Rsa di via La Loggia, e a Palermo.

    Il Civico, Villa Sofia-Cervello, il Policlinico Giaccone di Palermo e l’Ssp territoriale sono stati scelti come punti per le vaccinazioni che proseguiranno fino al 30 e sono destinati al  personale sanitario dei medesimi ospedali, delle Asp siciliane, dei nosocomi Garibaldi e Cannizzaro di Catania, del Bonino Pulejo e del Papardo di Messina,del Buccheri La Ferla e dell’Ismett di Palermo, del Giglio di Cefalù. Le dosi di vaccino-ricorderemo- sono 685 in questo momento ,pronte per domani all’aeroporto di Boccadiflaco Palermo con un aereo della Protezione civile.  Si apprende infine che le dosi disponibili per i vari soggetti che riceveranno il vaccino secondo il programma temporale, vanno, in ognuno dei quattro giorni, da 5 a 10 per struttura sanitaria. 

Brexit: la Gran Bretagna non è più un satellite dell’Unione europea e non è più legata alle sue regole

Von der Leyen-Johnson in campo per la Brexit - RSI Radiotelevisione svizzera

 

La Gran Bretagna non fa più parte dei Paesi d’Europa. L’accordo sulla Brexit  è stato sancito.   Tutto quello che era stato promesso ai britannici con il referendum del 2016 e con le elezioni dello scorso anno è stato raggiunto con questo accordo”, ha commentato Downing Street. “Abbiamo ripreso il controllo del nostro denaro, frontiere, leggi, commercio e delle nostre acque di pesca”.

” “Abbiamo firmato il primo accordo commerciale senza dazi e senza quote, un risultato mai raggiunto nell’Ue. E’ l’accordo più vasto mai firmato da ognuna delle due parti, include scambi per 668 miliardi di sterline (dato del 2019)”, ha precisato Downing Street, sottolineando che “dal prossimo primo gennaio avremo piena indipendenza politica ed economica”.

“L’accordo garantisce anche che la Gran Bretagna non sia più il satellite dell’Unione europea, che non siamo più legati alle regole dell’Ue, che la Corte di giustizia europea non avrà più un ruolo e che abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati per il ritorno della sovranità”…  “Un sistema per il controllo dell’immigrazione ci ridarà il controllo totale di chi entra in Gran Bretagna e la fine del libero movimento delle persone”.

L’accordo “protegge l’integrità del nostro mercato interno e il posto che spetta all’interno di questo mercato all’Irlanda del Nord”. “Abbiamo fatto la Brexit e possiamo godere dei vantaggi delle fantastiche opportunità disponibili per noi come Paese indipendente, in grado di definire accordi commerciali con altri partner nel mondo”.

 – E’ “un accordo sullo stile di quello del Canada”, che “proteggerà posti di lavoro” nel Regno Unito e permette di “riprendere il controllo delle nostre leggi e del nostro destino” ha detto il premier britannico Boris Johnson. Nonostante i dibattiti siano stati “feroci”, l’intesa “è un buon accordo per l’intera Europa” perché “non sarà male per l’Ue, secondo me, avere un Regno Unito prospero alle porte” ha affermato il premier britannico.

L’accordo per le relazioni commerciali fra Londra e i Paesi europei raggiunto oggi a Bruxelles “offrirà una nuova stabilità a una relazione non sempre facile” con l’Unione europea, ha dichiarato Boris Johnson. Poi, si è rivolto all’Unione europea: “Saremo vostri amici, alleati, sostenitori e vostro primo mercato. Questo Paese rimarrà culturalmente, storicamente, strategicamente e geologicamente attaccato all’Europa”.

 Con il Regno Unito “abbiamo trovato un accordo equilibrato sulla relazione futura. La strada è stata lunga e tortuosa, i negoziati sono stati molto difficili. E’ un accordo per il quale valeva la pena di battersi: permetterà di evitare disagi enormi per lavoratori, viaggiatori e imprese dopo il primo gennaio” ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in videoconferenza stampa a Bruxelles.

“Protegge gli interessi dell’Ue – ha continuato von der Leyen – e credo che sia anche nell’interesse del Regno Unito. Pone fondamenta solide per un nuovo inizio con un amico di lunga data e farà in modo che finalmente ci possiamo lasciare la Brexit alle spalle: l’Europa continua ad avanzare”. “Abbiamo detto chiaramente che se il Regno Unito vuole accesso al mercato unico senza quote né dazi, allora sono liberi di decidere. Se seguono le regole, bene, c’è il level playing field. Se non vogliono seguire le regole, allora ci saranno quote e dazi: c’è un prezzo da pagare” ha sottolineato la presidente della Commissione Europea confermando che, come aveva anticipato il copresidente dei Verdi Philippe Lamberts, l’accordo sulla relazione futura include un meccanismo di garanzia reciproca, per evitare che le imprese britanniche possano avere accesso al mercato unico violando gli standard Ue.

“”E’ ora di girare pagina e di guardare al futuro. Il Regno Unito è un Paese terzo, ma rimane un partner fidato e siamo alleati da tempo. Condividiamo gli stessi valori e interessi. L’Ue e il Regno Unito staranno fianco a fianco per i nostri obiettivi globali comuni”. Ora che i negoziati sono terminati “provo sollievo”, ma “è tempo di lasciarci alle spalle la Brexit: il nostro futuro è in Europa”

 

Concerto di Natale per pianoforte oggi a Messina alle ore 18 in streaming

 

Oggi venerdì 25,ricco cartellone natalizio a Messina. In programma il Concerto di Natale per pianoforte a quattro mani con il duo Roberto Metro ed Elvira Foti. L’evento, sarà trasmesso dall’Auditorium del Palacultura, alle ore 18 in streaming sulla pagina fb “Kulturavirus, gestita dal Comune di Messina; sempre alle 18 sull’emittente Tcf, e alle 21 su Rtp e replica alle 23.
I due artisti, diplomati al Conservatorio “A. Corelli” di Messina, da oltre 20 anni formano un affiatato duo pianistico che li ha visti esibirsi negli Stati Uniti, anche alla Carnegie Hall di New York, in Australia, Giappone, Canada, Messico, Brasile, Argentina, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Singapore, Inghilterra, Germania, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Svezia, Polonia, Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Turchia e Cipro.

In qualità di solisti hanno collaborato con importanti orchestre sinfoniche europee, americane ed asiatiche sotto la guida di Direttori di fama internazionale.
All’attivo annoverano registrazioni per emittenti radiotelevisive di vari Paesi, e l’incisione di due CD, uno dedicato alle Rapsodie ungheresi di Liszt e l’altro, pubblicato dal Musikseminar di Monaco di Baviera, contenente Valzer, Polke e Marce della Famiglia Strauss, in una rara e inedita trascrizione per pianoforte a quattro mani realizzata dallo stesso Roberto Metro. Quest’ultima registrazione è stata premiata dall’Università di Santa Fe (U.S.A.), con un “International Award in Performing Arts – Music”. Infine, recentemente i due pianisti sono stati invitati a tenere due master classes al prestigioso Yong Siew Toh Conservatory of Music di Singapore, dedicate alla musica per duo pianistico.
Il programma delle iniziative prosegue, nell’ambito della sezione “Voci e Suoni delle Tradizione” con due appuntamenti, il primo sabato 26, sempre alle 18, dall’Auditorium del Palacultura l’esibizione del gruppo etno I Cantustrittu in “U Cantu i San Giuseppi – Frammenti del Natale Siciliano”. L’Associazione Culturale Musicale “I Cantustrittu”
(Antichi e nuovi suoni di Sicilia). Il gruppo messinese, nato a Messina nel 2011 su iniziativa di Santino Merrino, è composto da nove elementi: Santino Merrino, tamburi a cornice e voce; Ketty Ragno, voce solista; Daniele Merrino, zampogna, fiati e voce; Carmelo Trimarchi, fisarmonica; Alessandro Merrino, chitarra acustica; Piero Gandolfi, chitarra classica e chitarra elettrica; Nino Merrino, marranzano; Peppe Pullia, batteria; e Peppe La Scala, basso elettrico. Attraverso la loro musica intendono tramandare ed innovare la cultura popolare siciliana, sostenendo il rilancio delle molteplici forme culturali dell’isola: patrimonio musicale e coreutico, letteratura, teatro, lingua e artigianato. In quest’ottica, è importante la varietà dei loro strumenti musicali, che mescolati con quelli della tradizione come la zampogna, il tamburello, il friscalettu, il marranzano, la fisarmonica e la chitarra con altri quali il basso elettrico e la batteria, offrono uno stile più vicino alla World Music. Nel marzo 2013, si propongono nella discografia di musica popolare, con l’uscita del primo CD dal titolo “Li Tri Punti”, un omaggio alla loro terra, mentre nel dicembre del 2016, esce il secondo lavoro discografico, intitolato “Cantannu a lu Bamminu” (Canti e Cunti del Natale Siciliano). In lavorazione il terzo disco che uscirà a breve.
Domenica 27, in programma la rappresentazione teatrale “La Gabbia Dorata”, messa in scena dall’Associazione “Grammelot”. Il gruppo teatrale, nato nel 2013, oltre a produrre e allestire spettacoli, si caratterizza per la promozione sociale infatti organizza corsi di recitazione teatrale e laboratori rivolti a bambini, adulti, anziani, ed anche corsi di integrazione tra soggetti disabili, normoabili e minori in difficoltà. Nel corso dell’anno 2019/2020 l’Associazione Grammelot ha curato una rassegna di teatro dialettale caratterizzata da commedie inedite ambientate in una Messina d’altri tempi, al fine di fare riscoprire agli spettatori le tradizioni, le usanze e le leggende siciliane, e al tempo stesso stimolare la curiosità verso la storia della città per comprenderne maggiormente la bellezza.

Messina: demolizione delle “Baracche”, arriva il finanziamento, nota del Sindaco Cateno De Luca

Baracche Messina, la lunga strada verso il risanamento - QdS

Demolizione delle “Baracche” di Messina. Una nota-intervento del Sindaco Cateno De Luca. “

Il Sindaco  e l’Assessore al Risanamento Salvatore Mondello rendono noto l’arrivo di uno speciale finanziamento regionale, erogato per la demolizione di “baracche” insistenti in varie zone della città.
L’assessorato Regionale alle Infrastrutture ha infatti stanziato (ex L.R. 10/90) la somma di 2.624.705,9 Euro, per interventi di demolizione e risanamento nelle località di Camaro Sottomontagna, Via delle Mura, Via Macello Vecchio e Annunziata Alta, oltre all’abbattimento dei manufatti presso la Salita Tremonti.
“La strategia vincente sul Risanamento portata avanti dall’Amministrazione De Luca, continua a mietere successi – ha dichiarato l’Assessore Mondello – dimostrando con fatti concreti quali debbano essere le modalità di azione e rafforzando la speciale sinergia creata con l’Assessore Falcone, che non possiamo che ringraziare. L’attività di demolizione costituisce il fulcro centrale nel progetto di totale eliminazione delle ‘baracche’ dalla città, non consentendo il proliferare del malcostume dell’occupazione, purtroppo diffuso e dettato spesso dal bisogno, che di fatto ha da sempre impedito di liberare Messina da questa vergognosa piaga. Tali essenziali attività dunque, integrate con l’operatività di A.RIS.ME’, con in testa il Presidente Marcello Scurria ed il CdA Alessia Giorgianni e Giuseppe Aveni, costituiscono un grosso passo avanti nell’iter complessivo del Risanamento, ponendo le basi per un’azione sempre più incisiva, che tende a relegare questo triste fenomeno sociale tra i più lontani ricordi”.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco De Luca, che ha così commentato: “Quando l’azione politica al servizio della comunità porta risultati significativi, come quelli che l’Amministrazione Comunale sta ottenendo giorno dopo giorno, si cancellano fatiche e malumori, per lasciare il posto alla fiducia nel futuro. La nostra città tornerà a risplendere con il nostro impegno, il coraggio di agire anche in situazioni critiche e con la collaborazione dei cittadini, che sono certo faranno la loro parte. Insieme ce la faremo!”
Tipologia intervento                                                            €
Interventi di demolizione loc. Salita Tremonti: 947.730,94
Interventi di demolizione e risanamento loc. Camaro Sottomontagna 666.280,43
Interventi di demolizione e risanamento loc. Via delle Mura 213.554,84
Interventi di demolizione e risanamento loc. via Macello Vecchio 352.284,54
Interventi di demolizione e risanamento loc. Annunziata Alta 444.855,15
Totale 2.624.705,9

Catania Circonvallazione, riaperto il sottopasso.

 

 

“E’ stato riaperto al traffico veicolare.- informa il Comune di Catania – il sottopasso sulla circonvallazione di via Passo Gravina, che tre giorni addietro era stato interdetto al passaggio dei veicoli, dopo la forzata chiusura al traffico veicolare per l’improvvisa caduta di calcinacci. 

Ci sono volute due giornate e mezzo di lavoro, eseguiti anche orari notturni, dagli operai delle manutenzioni comunali e di una ditta specializzata, intervenuti immediatamente dopo il sopralluogo del direttore comunali delle manutenzioni e di quello ai lavori pubblici.

I tecnici hanno operato sia nelle fessurazioni della parte superiore della circonvallazione che in quella inferiore, con la messa in sicurezza e il ripristino del sottopasso, risistemando i punti dissestati.  Il cavalcavia è stato messo in sicurezza con il posizionamento di reti di protezione”

Richiesta la rimozione di Giampiero Panvini , “falso caporedattore stampa” dell’Ersu etneo e commissario dell’Istituto Gioeni

 

Ciancio e Paxia: “Scandaloso sfrattare una giovane ospite ipovedente dalla struttura, per di più in questo momento”. 

 

Ancora Panvini nella bufera. Dopo la scoperta del nostro Giornale “Sud Liberta’ di un decreto della Regione di un impegno spesa a suo favore,eccessivo ,oltre 7o mila euro per quattro mesi-da settembre a dicembre- di “attività stampa”all’Ersu ,compresi oneri vari, dichiarata con la falsa qualifica di “Caporedattore” insieme a Dario Matranga dell’Ersu di Palermo arriva un altro macigno di non poco conto sul suo comportamento di commissario all’Istituto ciechi di Catania  Riportiamo l’intervento di due deputate (M5S) sensibili alla problematica sociale

Dopo una lunga diatriba, cominciata prima di novembre, tra il commissario e gli ospiti dell’Ardizzone Gioeni, che ha determinato il distacco del riscaldamento e  dell’acqua calda per diversi giorni nell’ala destinata alle stanze dei non vedenti, adesso arriva l’ordine di immediata liberazione della stanza ai danni di una donna ipovedente ospitata presso l’istituto. Riteniamo non più rinviabile la rimozione di Panvini dall’incarico di commissario dell’Ipab di Catania”.

A dichiararlo sono le deputate all’Ars e alla Camera del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio e Maria Laura Paxìa che si dicono “incredule dopo aver letto la deliberazione n. 79 del 16 dicembre 2020” con la quale Giampiero Panvini, responsabile nominato dalla Regione Siciliana, ha disposto ‘la risoluzione del rapporto di convitto e del regime residenziale’ nei confronti di una giovane donna ipovedente, Jessica Costa, che da anni vive e lavora nella struttura, nata appositamente per dare una mano a chi si trova in gravi condizioni fisiche di cecità. “Neppure la dura fase di diffusione del coronavirus – sottolineano le Portavoce m5s –  né il periodo di festività che ci accingiamo a vivere, sono riusciti a stoppare questa decisione, che prevede l’ordine di dimissione ed immediata liberazione della stanza, motivato da presunte violazioni di alcune fredde disposizioni di un regolamento interno”.

“Intimare l’allontanamento dai locali, in piena emergenza sanitaria, per di più a dei soggetti fragili, è un atto oltre che di scarsa sensibilità umana anche contrario alle norme vigenti (D.l. n. 34/2020 convertito in Legge n. 77/2020 art 17 bis “Proroga della sospensione dell’esecuzione degli sfratti di immobili ad uso abitativo e non abitativo”).

Le attuali e critiche circostanze che stiamo vivendo – sottolineano le deputate  – avrebbero dovuto consigliare diversamente chi ha vergato l’ordine di espulsione della giovane ipovedente, soprattutto perché, in questo modo, si tradiscono i principi fondativi dell’Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni, sorto grazie alla volontà testamentaria del Barone di San Vito nel 1884”. 

“Le priorità di ‘assistenza, educazione e istruzione’ – sottolineano le deputate – che lo stesso Statuto fondativo assegnava all’Istituto di beneficenza, evidentemente non sono bastate per trovare una soluzione ad un problema che, ci risulta, fosse via di definizione tramite apposita interlocuzione tra l’istituto e l’avvocato della giovane ospite, la quale ha già saldato i mesi di ottobre, novembre e dicembre e stava per formalizzare una proposta transattiva per saldare quanto dovuto”.

Nella foto sopra di un recente evento culturale svoltosi a Catania, l’assessore Scavone ,il 2 da sinistra e il commissario Panvini ultimo a destra

Adesso – concludono Ciancio e Paxìa – tocca all’Assessore regionale alla famiglia Antonio Scavone mettere una pezza a questa situazione incresciosa con la definitiva rimozione dell’attuale commissario straordinario”.

Napoli, sventato commercio di botti illegali

 

NAPOLI-

Scoperta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, l’ennesima attività di commercio di botti pirotecnici illegali.

In particolare, i finanzieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno tratto in arresto a Frattamaggiore un 23enne di Pomigliano d’Arco sottoponendo a sequestro quasi 1 tonnellata di botti altamente pericolosi.

Individuato un carico di cd. “COBRA” e “BATTERIE F2”, che il giovane si stava apprestando a spedire in tutta Italia tramite diversi vettori specializzati.

Localizzato a Casalnuovo di Napoli anche un deposito, un vero e proprio punto vendita, all’interno di un parco residenziale densamente abitato, dove è stato scoperto un ingentissimo quantitativo di materiale di fattura artigianale, con carica potenzialmente esplosiva, tipo “CIPOLLE”, “RENDINO”, “TRONETTO” “BOMBE SFERICHE E CILINDRICHE” di varie dimensioni e prodotti di categoria tipo “BATTERIE F2”.

Anche l’operazione odierna si inquadra nell’ambito del dispositivo di prevenzione e repressione del commercio illecito di prodotti pericolosi, predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli.

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