Elezioni, tensioni sia a destra che a sinistra, i seggi disponibili sono ora ridotti per il taglio dei parlamentari

Conte torna a minacciare la crisi. Letta: 'Così si va al ...

 

C’è fibrillazione nel Pd dopo l’approvazione delle liste dei candidati per le prossime elezioni del 25 settembre. Il taglio dei parlamentari riduce i seggi disponibili e aumenta i malumori degli esclusi. “Escluso per scelta politica, no a scuse vigliacche”, il commento di Luca Lotti, mentre Monica Cirinnà accetta in extremis la candidatura: “Farò la mia battaglia”.

PD –  il segretario dem Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto. Carlo Cottarelli sarà invece candidato capolista per il Senato a Milano, Fanceschini al Senato a Napoli, Casini e l’ex sindaco Merola a Bologna, l’ex segretaria della Cisl Furlan in Sicilia, Zingaretti nel Lazio. Il microbiologo Andrea Crisanti sarà capolista in Europa.

Nuovamente in corsa con il Pd Alessandro Zan, relatore della proposta di legge contro l’omotransfobia: sarà candidato alla Camera sempre nel collegio di Padova. Tra tante conferme, infine, da segnalare la scelta anche della linea verde, con la decisione di Letta di indicare gli under 35 Rachele Scarpa, Caterina Cerroni, Raffaele La Regina e Marco Sarracino come capilista in Veneto, Molise, Basilicata e Campania.

Tensioni anche in casa pentastellata – Gli iscritti hanno intanto approvato il listino proposto da Giuseppe Conte nell’ambito delle parlamentarie Hanno risposto Sì in 43.282 pari all’86,54% dei voti espressi, mentre i No sono stati 6.732 pari al 13,46%. Alla consultazione hanno partecipato 50.014 persone, il dato più alto di sempre.

Il leader pentastellato spiega: “Ho proposto una piccola squadra di 15 persone, ma non è questione di fedelissimi… Sono persone che possono contribuire a realizzare le nostre battaglie”, prosegue l’ex premier, sottolineando come il listino servirà a garantire “un nucleo essenziale per una continuità d’azione”. Sui social il senatore Danilo Toninelli però critica la decisione del presidente M5S  “I listini bloccati lasciamoli alla Meloni o a Letta. Una candidata come Chiara Appendino merita di essere eletta perché ha preso più voti dagli iscritti grazie al suo eccellente lavoro da sindaca, non perché è blindata da una scelta che non ha nulla a che vedere con la democrazia diretta”.

Cultura, le fotografie di Giovanni Verga, vendute all’Asta, acquisite dalla Regione siciliana

 

Immagine
Giovanni Verga
Palermo
Il ricco materiale con le lastre fotografiche originali di Giovanni Verga, venduto all’asta a Torino nei giorni scorsi, verrà acquisito dalla Regione Siciliana. La Giunta regionale ha deliberato di esercitare il diritto di prelazione autorizzando la spesa di 225 mila euro per l’acquisto delle fotografie che entreranno a far parte del patrimonio documentario pubblico legato alla memoria del grande scrittore, di cui quest’anno si celebra il centenario.
Secondo il presidente della Regione si tratta di un atto dovuto quello di rendere patrimonio pubblico il prezioso materiale fotografico verghiano pervenuto fin qui. Composto da 448 documenti fotografici di grande interesse anche dal punto di vista storiografico, il corpus fotografico costituisce una significativa testimonianza della sensibilità artistica di Verga.
La raccolta, dichiarata d’interesse artistico e storico particolarmente importante dall’assessorato dei Beni culturali nel 2018, è stata messa all’asta e acquistata da una fondazione privata. L’acquisizione da parte della Regione permetterà di arricchire il patrimonio legato all’eredità di Verga, del quale a Catania esiste la casa-museo dichiarata, sin dal 1940, monumento nazionale. Saranno adesso gli uffici del dipartimento regionale dei Beni culturali ad attivare, entro la data in cui scadrà il diritto di prelazione, tutte le procedure amministrative necessarie per consentire alla raccolta fotografica di restare in Sicilia, dove testimonierà l’attività di studio svolta da Verga che, oltre agli scritti, ha lasciato memoria della società descritta nei suoi romanzi anche attraverso una corposa rappresentazione visiva di luoghi e persone.

TIR SCONTRA DUE PULMAN SULLA A1, UN MORTO E 15 FERITI

 

TIR A1
Nella foto (Ansa) il Tir si è scontrato con i pulmann

 

Sopralluoghi ed ancora indagini sul posto del grave incidente sulla A1. Il conducente di un Tir morto e 15 feriti in un tamponamento causato dallo stesso mezzo pesante finito contro due pullman da Granturismo la notte scorsa sull’Autosole vicino a Firenze, al km 282, dopo lo svincolo.

Nei bus viaggiavano diversi immigrati già accolti presso il centro di accoglienza di Lampedusa ed erano in trasferimento verso altri centri di accoglienza.

Si apprende anche a  causa dei tanti detriti che per l’impatto si sono dispersi sulla carreggiata, diverse auto in arrivo hanno subito un  danneggiamento,in modo serio,  con rottura dei serbatoi di carburante e di pneumatici.
    Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, 118, Polstrada e personale della Società Autostrade. I vigili del fuoco hanno collaborato con il personale sanitario anche per garantire la sicurezza dell’area a causa dei materiali combustibili sulla carreggiata, che è rimasta chiusa per consentire le operazioni di soccorso poi è stata riaperta. I 15 feriti sono stati portati nei pronto soccorso degli ospedali di Firenze. 
   

     

    ADDIO A PIERO ANGELA, MAESTRO DEL GIORNALISMO SCIENTIFICO- AVEVA 93 ANNI

     

    Addio a Piero Angela. . Il decano dei conduttori televisivi, maestro della divulgazione scientifica in tv, aveva 93 anni.. La notizia è stata confermata dal figlio, Alberto Angela, sui profili social: “Buon viaggio papà”, ha scritto Alberto, a sua volta conduttore tv.

     

    L’ULTIMO   SALUTO AGLI ITALIANI : ” IO HO FATTO LA MIA PARTE…..ORA TOCCA A VOI…”

     

    Malgrado una lunga malattia – ha aggiunto – sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
    È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio
    Piero Angela compie 90 anni: 10 cose che forse non sai su di lui - ilGiornale.it

     

     

     

     

     

     

    Nato a Torino nel 1928, Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e infine conduttore del telegiornale.

    La sua fama è nata da quando ha realizzato  programmi televisivi di divulgazione scientifica di tipo anglosassone, con i

    quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica (Quark, 1981; Superquark ,1995, e numerosi programmi derivati). Tra le numerose pubblicazioni, sempre di carattere scientifico-divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016).

    CORRUZIONE PRIMARIO CARDIOCHIRURGO C. MIGNOSA ED IMPRENDITORE VALERIO FABIANO-VIDEO

     

    Il primario di Cardiochirurgia del Policlinico di Catania Carmelo Mignosa nei guai giudiziari, sottoposto a fermo con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.      Il medico si è rovinata la carriera e la credibilità per la somma di  circa 24 mila euro  La misura cautelare degli arresti domiciliari, richiesta dal pm dr Fabio Regolo a conclusione di una indagine coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro,..  La notifica eseguita  dalla Guardia di finanza.

    L’inchiesta  verte sulla  gara d’appalto per la fornitura di ‘materiale specialistico per cardiochirurgia’ bandita lo scorso 25 marzo dall’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco” di Catania.

    Insieme con Mignosa è stato arrestato Valerio Fabiano, rappresentante legale di una società di prodotti medicali nel Catanese. Gli arresti, con l’ipotesi di corruzione per l’esercizio delle funzioni o dei poteri conferiti, sono scattati dopo che gli investigatori hanno documentato il passaggio di una busta contenente denaro contante tra l’imprenditore ed il primario durante un incontro nell’ufficio dell’imprenditore.

    Fabiano, «utilizzando particolari accorgimenti e cautele, aveva lasciato una busta contenente denaro contante che poco dopo era stata riposta dal dirigente sanitario nel proprio zaino» comunica la Gdf. 

    Le Fiamme Gialle hanno effettuato perquisizioni nel Policlinico e nell’abitazione del primario, trovando 2 mila euro dentro la busta che era stata riposta nello zaino ed altri 21.400 nell’appartamento del primario. Gli indagati durante gli interrogatori hanno confessato e fornito ulteriori conferme a quanto era emerso dalle indagini anche in relazione al coinvolgimento di altri imprenditori. La somma di denaro – in tutto 23.400 euro – è stata sequestrata. Il Gip di Catania ha convalidato gli arresti.

     

    Incidente su lavoro, operaio 60enne perde la vita in un intervento di riparazione nel catanese

     

    Infortuni sul lavoro: no alla responsabilità automatica del committente
    Infortuni sul lavoro, in costante crescita – Archivi Sud Libertà

     

    Ancora un infortunio sul lavoro nel catanese. Un operaio sessantenne N.C. di Militello Val di Catania, ha perso la vita folgorato ieri sera a Caltagirone mentre eseguiva un intervento di riparazione su un palo della corrente di una linea di media tensione. Le organizzazioni sindacali  Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil siciliane in una nota esprimono il loro cordoglio. “In attesa che la magistratura accerti le dinamiche di questo ennesimo incidente sul lavoro – dicono le organizzazioni sindacali – ci stringiamo ai familiari per la grave perdita del congiunto. Non ci sono parole che possano esprimere il dolore e la costernazione per morti assurde che possono e devono essere evitate”.

    Stop alle infiltrazioni alla “ndrangheta” e associazioni mafiose

    Confiscati beni per un valore di circa 160 milioni di euro

    La Guardia di Finanza confisca beni per un valore di circa 160 milioni di euro 

     

    Reggio Calabria,

    Militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria, unitamente a personale della D.I.A. e dello S.C.I.C.O., con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione a un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni – per un valore complessivo stimato in oltre 160 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore reggino, operante nel settore edile.

    Secondo quanto emerso dalle indagini, il proposto, dalla metà degli anni ’80 al 2017, avrebbe avviato e consolidato nel territorio reggino il suo ruolo di imprenditore nel settore edile, facendo leva sul sostegno di storiche locali di ‘Ndrangheta, dapprima su quella dei L. e dagli anni 2000 in avanti su quella dei D.

    Tali evidenze erano emerse, tra le altre, nell’ambito delle operazioni “Monopoli” e “Martingala”.

    La prima, eseguita dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, ha fatto luce su un sistema di cointeressenze criminali coltivate da imprenditori reggini che, sfruttando l’appoggio di cosche cittadine, sarebbero riusciti ad accumulare, in modo del tutto illecito, enormi profitti prontamente riciclati in fiorenti e diversificate attività commerciali. Le indagini sono culminate, nel 2018, con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 4 soggetti per i reati – tra gli altri – di cui all’art. 416 bis c.p. (associazione per delinquere di tipo mafioso), 12 quinquies D.L. 306/92 (oggi 512 bis c.p.) (trasferimento fraudolento di valori) e art. 648 ter 1 c.p. (autoriciclaggio) aggravati dall’agevolazione mafiosa di cui all’art. 7 D.L. 152/1991 (oggi 416 bis 1 c.p.), nonché reali su compendi aziendali di imprese/società, beni mobili e immobili, per un valore complessivo stimato in 50 milioni di euro.

    In tale ambito, il proposto – allo stato e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – è stato condannato in primo grado alla pena di anni 12 di reclusione e alla misura di sicurezza della libertà vigilata per anni 3, in ordine al reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

    Tra l’altro, l’attività investigativa avrebbe consentito di appurare come il citato imprenditore avesse stretto un patto sinallagmatico con l’organizzazione criminale e, in particolare, con la cosca De Stefano, in base al quale egli aveva espanso le sue attività economiche a carattere speculativo immobiliare, imponendosi come uno dei principali imprenditori cittadini in tale settore e consentendone l’infiltrazione alla ‘ndrangheta.

    La seconda è stata, invece, condotta dal locale Centro Operativo della D.I.A. e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria nei confronti di un articolato sodalizio criminale dedito alla commissione di gravi delitti tra cui, a vario titolo, quelli di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio e associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni, con l’aggravante, per alcuni di essi, del metodo mafioso. L’attività è stata conclusa nel 2018 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 27 persone, nonché di provvedimenti cautelari reali nei confronti di 51 società – anche estere – partecipazioni sociali, beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo stimato in circa € 119.000.000.

    In tale ambito, in relazione al proposto, sarebbero emersi indizi in ordine alla commissione di reati tributari posti in essere mediante un indebito risparmio d’imposta che avrebbe consentito all’imprenditore di produrre illeciti profitti da reinvestire anche nelle proprie attività aziendali.

    Alla luce delle richiamate evidenze, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata – ha delegato il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) della Guardia di Finanza, il Nucleo Investigativo dei Carabinieri ed il locale Centro Operativo D.I.A. a svolgere apposita indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti del citato imprenditore, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

    L’attività in rassegna, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, ha consentito di ricostruire le acquisizioni patrimoniali effettuate dall’anno 1985 all’anno 2017 e di rilevare, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità dell’imprenditore, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.

    Nel mese di ottobre 2019 la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, ha disposto, di conseguenza, il sequestro del patrimonio riconducibile al citato imprenditore e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento in esecuzione ha decretato – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dell’intero compendio aziendale di 7 tra imprese e società commerciali attive nel settore edile/immobiliare – comprensivo, altresì, di 99 immobili e 16 veicoli – quote di partecipazione al capitale di 2 società attive nei settori edile e turistico, 234 tra terreni e fabbricati, beni mobili, nonché disponibilità finanziarie per un valore complessivamente stimato in oltre 160 milioni di euro.

    Con il medesimo provvedimento, il locale Tribunale ha sottoposto l’imprenditore alla misura personale della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di anni 3, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale.

    L’attività di servizio in rassegna, frutto di una sinergica collaborazione tra Forze di Polizia, efficacemente coordinate dalla Procura Distrettuale reggina, testimonia l’elevata attenzione rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.

    Dichiarazione del Presidente Mattarella per il 78° anniversario dell’eccidio di Sant’ Anna di Stazzema

    Il Presidente Matterella ricorda l’eccidio da parte delle SS di S.Anna Stazzema

     

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

    «Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell’eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L’orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignità e della libertà delle persone.

    Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona, manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanità, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati.

    La memoria dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema è, per l’intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo.

    Il segno profondo di un orrore così grande è inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell’abisso scaturì il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese. Da qui hanno preso le mosse le radici di una civile convivenza che ha trovato nella Costituzione i suoi architravi.

    Gli italiani devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali. La loro testimonianza è stata preziosa, contribuendo a costruire un memoriale vivente, intimamente connesso ai valori e ai principi che regolano la vita della nostra comunità: monito permanente alle generazioni che si succedono».

     

     

    Messina,Progetto sperimentale “Estate Addosso 2022”: entro il 18 agosto la presentazione delle istanze

    Palazzo Zanca – Municipio di Messina | Sicily in Tour

     

    Messina,

    È in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune e all’indirizzo www.messinasocialcity.it,  l’Avviso e la relativa modulistica per partecipare a “Estate Addosso 2022” il progetto sperimentale promosso dall’Amministrazione comunale attraverso l’Azienda Speciale Messina Social City che prevede la selezione di beneficiari di borse di inclusione sociale tra i giovani della comunità cittadina, che rientrano nella fascia di età 16-25 anni.

     “Riproposto l’Estate addosso nel segno della continuità del nostro programma amministrativo – ha detto il Sindaco Federico Basile – per offrire ai nostri giovani concittadini l’opportunità di fare una esperienza lavorativa. Sono particolarmente orgoglioso unitamente alla mia Giunta e all’Azienda Messina Social City in quanto il progetto ha una finalità essenziale e fondamentale, ovvero favorire l’inclusione sociale ed economica dei ragazzi più svantaggiati fornendo loro elementi utili per l’inserimento nel mondo produttivo. Tengo a sottolineare – ha proseguito il Sindaco – che il progetto è stato avviato soltanto adesso in piena estate soltanto perché il mio insediamento è avvenuto a poco più di due mesi, nonostante ciò siamo riusciti ad avviarlo per questo scorcio di stagione estiva, e per i ragazzi che saranno selezionati sulla base dei requisiti richiesti dal bando, non posso che augurare un buon lavoro con l’auspicio di potere garantire nuove opportunità per il bene e la crescita della nostra Città”, ha concluso Basile.

    A tal fine i giovani selezionati al momento della presentazione della domanda fino ad esaurimento delle risorse assegnate devono essere in possesso dei seguenti requisiti: età compresa tra i 16 e i 25 anni; residenza nel Comune di Messina; e disoccupati o inoccupati da almeno un anno al momento della presentazione della domanda. I beneficiari saranno impiegati per un periodo determinato di 2 mesi, anche non continuativi, per 25 ore settimanali, distribuite su 5 (cinque) giorni settimanali, compresi domenica e festivi, nelle seguenti aree di attività: Manutenzione del verde; Trasporto di persone con veicolo leggero; Informazione, promozione ambientale e del territorio; Gestione dell’immagine, promozione e servizi turistici e del tempo libero; Servizi di portineria, custodia e vigilanza; Animazione sociale, socio-culturale e ricreativa; Assistenza alle strutture educative; Collaborazione ai servizi di cucina, sala e bar; Attività amministrativa, compresa segreteria e archivio; Attività inserimento dati e transizione digitale; Tutela ambientale e del verde, pulizia della spiaggia, altri servizi relativi al territorio e all’ambiente; Servizi di distribuzione commerciale; Settore benessere; e Filiera agroalimentare.

    I giovani interessati possono presentare istanza da domani giovedì 11 e sino alle ore 13.00 del 18 agosto 2022 attraverso la registrazione al seguente link: lestateaddosso.comune.messina.it. Per accedere alla piattaforma è necessario essere provvisti di SPID. L’Azienda Messina Social City si riserva, se ne ricorrono le condizioni, di prorogare la data di scadenza ed accogliere ulteriori istanze fino al raggiungimento del numero delle B.I.S. previste. 

    Scoperta una frode fiscale imponente – rivendita di merce con indebito ed illecito risparmio d’imposta- a Napoli

    Frode fiscale

     

     

    Napoli;

    l Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale di Nola per un importo complessivo di 4.646.039,14 euro nei confronti di una società operante nell’area nolana, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di elettrodomestici ed elettronica.

    L’adozione del provvedimento è scaturita da una minuziosa attività eseguita dai militari del Gruppo di Nola e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, a seguito della quale è stato rilevato che la compagine societaria attenzionata farebbe parte di un’articolata frode carosello realizzata mediante l’interposizione fittizia di società “cartiere”, grazie alla quale i responsabili, oltre a versare meno imposte, avrebbero indebitamente e artificiosamente creato crediti d’imposta non spettanti.

    La frode sarebbe stata posta in essere mediante due distinte tipologie esecutive: l’acquisto di beni in regime di IVA comunitaria, rivenduti poi sul territorio nazionale a prezzi concorrenziali con un indebito e illecito risparmio d’imposta, e l’acquisto, da parte di aziende compiacenti ubicate in paesi dell’Unione Europea, di merce di scarsissimo valore commerciale a prezzi elevatissimi, che veniva poi introdotta nel circuito fraudolento sul territorio nazionale e, infine, nuovamente esportata verso altre società consenzienti dell’Unione Europea, così da creare fittizi crediti IVA in capo ad aziende nazionali.

    Gli scambi di merci, contabilizzati tramite una serie di fatture false, in realtà non sarebbero mai avvenuti o avrebbero riguardato soggetti economici differenti rispetto a quelli indicati nei documenti fiscali. Le indagini hanno consentito di deferire cinque soggetti per frode fiscale, dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione e emissione e utilizzo di fatture false.